CLIMAX - THE SECRET (Dramione)

Parassita

47

<< L'ultimo pegno per Dama >>

Luna pronunciò quelle parole quasi scherzosamente, senza sapere quanti codici nascondessero, codici più grandi di lei, più grandi di loro.
Le porse l'orecchino.
Hermione rimase sbigottita e il sorriso sereno le scivolò via, quasi non ci fosse mai stato.
La fissò.
<< Luna come l'hai avuto? >>
<< Un pavone te lo manda >>
Non era mai chiaro quando la giovane maga parlasse per metafore, ma questa, comunque la si volesse intendere, aveva solo un significato.
Per la prima volta dopo tanto tempo si rimise gli orecchini che la madre le aveva regalato ai suoi quindici anni.
Si rese conto solo in quel momento di quanto si fosse sentita sola e quanto quel piccolo gesto la facesse tornare in se, al caldo, fra le braccia di persone che le vogliono bene.

Chi ti vuole bene, Hermione?
Chi ti fa sentire in salvo?

<< Salvati >>

Nessuno si salva da solo.

Quando quella consapevolezza arrivò, arrivarono delle tremende fitte alla bocca dello stomaco, che l'accompagnarono per mesi di notti insonni a leggere ancora una volta una marea di libri, che le davano quell'illusione di non essere perduta.

La mattina in cui Ron fu dimesso dall'infermeria andò peggio del solito.
Era ormai evidente che le fitte non fossero solo opera sua, ma piuttosto del biondo dall'altra parte della sala, con le occhiaie più scure che gli avesse mai visto.
Mimò con le labbra, com'era solito fare lui: Ti prego
Ma Draco non la stava guardando, non guardava più nessuno negli occhi da un po' di tempo ormai e non badava al male che faceva a se stesso, non badava ai propri sentimenti, sperava solo che ignorandoli sarebbero spariti, ma quella mattina col ritorno di Lenticchia, in sala era più difficile del solito.
Non faceva che tornargli in mente quella sensazione d'inadeguatezza che aveva provato nel vedere la Granger trovare la felicità in qualcun altro, quando lui ogni giorno si struggeva e si dannava perché non poteva più vederla.

Che sia stato solo il suo passatempo? La sua distrazione?

Ancora una volta inadeguato, ancora una volta ingannato e ancora una volta ammirava la felicità da lontano.
Come un mendicante nel marciapiede, che scorge un albero di Natale alla finestra della casa di fronte.

Si alzò per andarsene, proprio quando il trio lo puntò.
Il Trio che fino a quel momento aveva intrattenuto una conversazione con Katie Bell, finalmente tornata dal ricovero.
<< E comunque, Hermione, Malfoy se ne sta tutto il tempo nella Stanza delle Necessità e sai... una volta che qualcuno ci entra, non puoi semplicemente entrarci senza il suo permesso, è impossibile >>
... o quasi
<< L'unica cosa che ti so dire è che ho sentito risuonare nella pietra la voce di un uccello, che all'improvviso poi s'interrompeva, come se... fosse sparito. >>

Beccobianco.

Hermione lo fissò, cercando di comunicare telepaticamente con lui, ma l'unica persona con cui ci fosse veramente riuscita era proprio quella più imprevedibile.
Così lo disse ad alta voce.
<< È quasi ora Harry >>
Harry mandò giù la saliva con fatica.
Le prese la mano tentando forse di trovare in lei il coraggio.
<< Lo so >>
Proprio in quel momento ad Hermione arrivò un'altra di quelle fitte.
Si piegò in due, senza preavviso, non riuscì a mascherarla.
<< Di nuovo? >>
<< Non è niente, Harry... passerà >> si prese la pancia, avvolgendola fra le braccia come un bambino.

Come se il solo frutto possibile del loro amore fosse marcio, un parassita

Quanto era vero.

Tentò di distrarre almeno Harry e cascò proprio a pennello la comparsa di Katie.
Harry non ottenne le risposte che cercava, ma la conversazione aggiunse altra legna alla brace.
<< ... Sto cercando di ricordare, sul serio, ma... non ci riesco >>
Malfoy si fermò poco dietro a Katie, come folgorato dalle vertigini dell'imminente responsabilità.
Cos'aveva stampato nel viso? Senso di colpa?
Harry vide il biondo fare l'unica cosa che era ormai in grado di fare.

Scappare

Non glielo avrebbe permesso questa volta.
Lo avrebbe messo davanti ad uno specchio, perché dagli specchi non puoi scappare.

Se ti avvicini si rompono.
Se ti allontani ti perdi.