C'è altro?

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Tell me pretty lies

Look me in my face

Tell me that you love me

Even If It's fake

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19

<< Sei venuta >>
Draco era di nuovo sul ciglio della torre.
<< Avevi dubbi? >> Hermione gli si affiancò senza esitare
<< Sì >>
Draco non la guardava, ammirava il paesaggio distante.
<< D'ora in poi devi essere sincero con me, Draco >> tagliò corto lei, non aveva più voglia di essere in sua balia.
<< Ma tu non vuoi sapere tutto, Granger >> mentre lo disse, il suo sguardo si spostò dai paesaggi lontani alla base della torre, di sotto.
<< Chissà cosa capiterebbe se cadessi >>
Hermione lo notò e gli prese la mano quasi d'istinto.
La delicatezza con cui lo fece lo stupì, tanto da farlo sussultare.
<< Iniziamo da una cosa e basta allora, ma devi promettermi che sarai sincero >> Draco la guardò curioso.
<< Devi raccontarmi le altre volte in cui mi hai già obliviata >> Con un sospiro, Draco tornò a guardare il Lago Nero, tanto profondo e nebuloso da contenere tutti i ricordi sottratti alla Granger.
<< So che l'hai fatto, Draco >>
<< Perché vuoi saperlo? >> fissò la mano che teneva ancora appoggiata sopra la sua e sperò che quel tocco lo riscaldasse ancora per un po'.
<< Penso di averne il diritto >> la voce di Hermione tremò di rabbia repressa, stringendo inconsciamente la presa.
<< Sì, ma non sempre la verità fa bene, molte volte se rimani inconsapevole sei più felice... >>
In quel momento si alzarono le grida dei grifoni.
<< ... Non hanno idea di cosa li aspetti >>
Cosa intendeva?
Cosa li aspettava?
Cosa la aspettava?
<< E a me cosa aspetta, Draco? >>
Draco inspirò faticosamente.
<< Che cosa sai, Granger? >>
<< Dimmi quando mi hai obliviata >>
Draco la guardò con la dolcezza di chi saluta un ricordo. Le accarezzò un boccolo, ricordandosi quanto i suoi ricci, un tempo, fossero ancora più indomabili.
<< Al secondo anno >>
Hermione non si aspettava affatto quella risposta.
<< Quando? >>
<< Eri in biblioteca, con un libro più grande di te fra le mani, insomma il tuo standard, e io... ecco, ho cercato di passarti una pagina per avvertirti del pericolo, volevo che ti facessi male, ma non che morissi, non subito, almeno... Ho cercato di farlo senza farmi notare, ma tu lo hai notato subito, anche perché non poteva essere tua, una bibliotecaria mancata come te non avrebbe mai strappato una pagina e quella grafia elegante non era certamente la tua. >>

INDOSSARE, BERE, TRASPORTARE, TORRE DI ASTRONOMIA

Anche quel biglietto aveva una grafia elegante
<< E basta? >>
<< Al terzo anno >>
Un'altra volta, Hermione non si aspettava questa riposta.
<< Quando mi avete portato in infermeria dopo l'attacco di Fierobecco, in realtà mi hai portato tu dopo che Hagrid è stato convocato e io non mi sono rifiutato, nelle condizioni in cui ero non potevo certo permettermi di esprimere preferenze sul soccorso. >>
A quelle parole Hermione alzò gli occhi al cielo, ricordando il graffio ridicolo che l'ippogrifo gli aveva procurato.

<< Perché sei così strafottente, malferret? >>
<< Perché se no deluderei le mie ammiratrici >>
<< Le tue ammiratrici hanno veramente poco gusto >>

<< Almeno io le ho >>
<< Quindi preferisci la quantità alla qualità, questo non me lo aspettavo da un fiero Sanguepuro come te. >>
<< Le Sanguesporco non possono certo capire >>
<< Certo che posso capire >>
<< Quindi se capisci vuol dire che anche tu apprezzi >>
<< Se lo fai per questo puoi smettere anche subito, io con te non ci finirei mai >>
<< E io non toccherei neanche con la punta del dito una Sanguesporco come te >>
<< E io non toccherei nemmeno con la punta del naso un Sanguepuro spocchioso come te >>
Draco era acceso dallo scontro.
<< Bene! >>
Hermione si era avvicinata e gli aveva urlato in faccia.
<< Bene! >>
Anche Draco si era avvicinato e ora erano così vicini da sentire i loro reciproci fiati.
Draco le fissò le labbra e si passò la lingua sulle sue, improvvisamente secche.
Hermione chinò lievemente la testa per distogliere lo sguardo, ma così facendo strofinò la punta del naso sulle sue labbra. 
Draco alzò le sopracciglia sorpreso e un sorrisetto compiaciuto gli fiorì all'angolo della bocca.
Hermione Inspirò impercettibilmente il suo fiato caldo che la invitava ad avvicinarsi ancora un pò. 
Non si mossero nell'elettricità di quel momento per qualche minuto, finché non sentirono delle voci avvicinarsi da lontano verso l'infermeria.

<< E basta? >> Sembrava quasi stupido utilizzare quel 'basta'.

Silenzio.

<< Al quarto anno, al Ballo del Ceppo >>
Hermione, per la prima volta, non aveva uno sguardo sorpreso da quando quella conversazione era iniziata, Draco lo notò.
<< Ma questa è una storia che sai già Hermione, altrimenti non me lo staresti chiedendo >>
<< Smettila di leggermi la mente >>
<< Come faccio a fidarmi di te altrimenti? >>
<< Io lo faccio e non so leggere la mente >>
<< Ma lo vorresti, non è vero? >>
Silenzio, solo sguardi che si intrecciavano.
<< Tutti vogliono sapere chi siano veramente le persone davanti a loro >>
<< Secondo me non si è solo quello che si pensa, ma anche quello che si fa >>
<< E tu cosa stai facendo Hermione? >>
Hermione si avvicinò fiera.
<< Sono nella torre di astronomia con te. >>
Malfoy la guardò intensamente, passando lo sguardo da un occhio all'altro, in cerca di chissà cosa.
Poi un ghigno che gli invase l'intero viso.
<< E questo centra con il fatto che Lenticchia si stia facendo Lavanda nella stanza qui accanto?>>
Hermione fece una smorfia di disgusto.
Non mentire.
<< Anche se fosse? >>
<< Sinceramente?...- >>
Draco le si avvicinò ampliando il ghigno ancora di più.
<< ...Non me ne frega niente. >>
Draco la spinse contro il muro baciandola con possessione.
Gli bastava.
Hermione si sentiva ancora più accesa dal fatto che Ronald e Lavanda fossero vicini e non sapessero nulla.
<< Ma >> Draco si staccò fra un bacio e l'altro
Hermione gli prese i capelli cercando di riportarlo a lei.
<< Ma cosa? >> disse debolmente.
<< Ma mi devi una pozione polisucco, Granger >>
<< E tu mi devi quattro anni dei miei ricordi >>
<< Chi ha detto che fossero finiti? >>
Hermione lo fissò con sgomento, staccandosi all'istante.
<< C'è altro? >>
<< Per ora no >> le fece un mezzo sorriso.
<< Non ti azzardare mai più >>
Gli puntò un dito contro che doveva servire per intimorirlo ma invece finì davanti alle labbra.

Segreto

<< Shh >> Sembrava quasi un serpente mentre toglieva delicatamente quel dito dalle labbra per appoggiarci le sue.

Una ninna nanna che dura tutta la vita

Si ritrovò a pensare Hermione, che scacciò quel pensiero, ahimé, non prima che lui lo scovasse fra le sue labbra.
Era malato... malato il loro rapporto di bugie e repressioni strappate.
Erano forse la reciproca via di fuga, l'uno utilizzava l'altro senza sapere di essere usato a sua volta.
Del resto erano due ambiziosi, curiosi, furbi adolescenti e come tali bramavano l'onnipotenza.
<< Draco >>
Hermione si ritrasse con un dubbio.
<< Mh... sì? >>
Questa volta fu Draco ad opporsi, afferrandole più saldamente la nuca.
<< Quella era... la mia prima volta, vero? >>
Lui la guardò con sgomento, la sua presa si  affievolì gradualmente.
<< Bhe, non ne sono sicuro >>
<< Cosa vuoi dire? >>
<< Che quella era la nostra prima volta >>
Voleva chiedergli se l'avesse mai obliviata dopo averlo fatto.
Gli aveva praticamente rivelato che lui era stato la sua prima volta.
Porco Salazar.
Nelle labbra di Draco fiorì un sorriso sincero.
<< Smettila di leggermi la mente >>
<< Non ce n'è bisogno, Granger >>

CLIMAX - THE SECRET (Dramione)Where stories live. Discover now