Ti basta?

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Non riusciva proprio a farlo, non ci riusciva.
Perché non riusciva a obliviarla? La stretta era salda sulla bacchetta, così salda da farla tremare, sospiri di fatica venivano fuori dai denti stretti di Draco, i cui occhi erano fissi e disperati sulla figura aggraziata che stava ancora beandosi del sonno profondo dopo una lunga notte di sospiri.
Hermione era stesa nei cuscini caldi, di nuovo in bilico fra il sonno e la veglia.
Nei suoi sogni mai avrebbe immaginato quella scena, anche se i suoi sogni ultimamente le suggerivano più di quanto lei stessa potesse capire.
Hermione era ancora completamente nuda, i capelli voluminosi le ricadevano sul corpo e le incorniciavano la silhouette come una venere.
Lei era così bella e finalmente sua e Draco proprio non ci riusciva.

Stavolta

La bacchetta gli cadde rumorosamente dalla mano
Lui.
Doveva.
Obliviarla.
Il vero problema era che lo voleva sempre di meno e questo avrebbe portato sicuramente ad un affievolirsi degli effetti.
Lei non si meritava di mandare la sua vita a puttane per lui e se avesse attratto l'attenzione in questo modo per la scuola, non avrebbe più potuto lavorare di nascosto ai suoi piani.
Hermione si era svegliata quando era caduta la bacchetta e lo stava osservando dietro i cuscini da qualche secondo, non si poteva capacitare di come già da appena sveglio potesse avere un'espressione tanto dura e preoccupata, soprattutto di prima mattina.
Di prima mattina?
Che ore erano?
Draco captò i suoi movimenti con la coda dell'occhio e sorrise.
<< Per quanto hai intenzione di fissarmi di soppiatto, Mezzosangue? >>
Hermione si alzò e si coprì con le coperte che trovò accanto al camino quasi spento.
<< Non preoccuparti, dovrai soffrire ancora per poco, Draco >> Lo spintonò con un sorriso ammiccante.
Lui la bloccò afferrandole la coperta << Chi ha detto che stessi soffrendo? >> tirò di più, ma Hermione non mollò la presa.
<< Puoi spiegarmi perché i tuoi vestiti non sono zuppi come i miei? >>
<< Perché io avevo il cambio >>
<< E perché avevi il cambio? >>
Draco non poteva certo dirle che si voleva buttare a capofitto sui suoi progetti segreti e quindi si era momentaneamente trasferito lì.
<< ...Non si sa mai >>
<< Ora non mi dirai che avevi previsto tutto >>
A Draco piacque la piega che aveva preso il discorso, fece un mezzo sorriso e ammiccò.
<< E se fosse? >>
<< Bhe, se fosse, avresti potuto prevedere anche il fatto che poi mi sarei dovuta rivestire >> indicò i suoi vestiti in ammollo nella vasca.
<< Scusami se non ho la collezione delle divise Grifondoro nel mio armadio... Ah no, aspetta, qualcosa potevo portarti >> Draco la guardò sfidandola, ma Hermione non sembrava molto in vena stare al gioco.
<< Comunque hai ragione, non puoi andare in giro zuppa, dovrei avere un'altra divisa Serpeverde... >>
<< Nell'armadio? >>
<< NO. >>
Draco serrò la mascella.
Hermione non capì il cambio di umore repentino, con poche cerimonie entrò nell'acqua e recuperò i vestiti.
Draco la fissava come si fissa un sogno o un ricordo lontano. Uscendo dall'acqua Hermione provò a stemperare la tensione con il loro solito battibecco.
<< Comunque preferirei andare alla torre Grifondoro nuda, piuttosto che andarci con la divisa del nemico. >>
<< Il nemico? Che Grifondoro patriottica, pensavo fossi più liberale, tutti amici, tutti uguali, come dite voi Grifidioti >> A Draco era tornato il sorriso.
Hermione si rivestì saltellando per la stanza, Draco tratteneva le risate a mala pena.
<< Ma io non mi sto certo riferendo ai Serpeverde >>
A un tratto entrambi diventarono seri. Hermione non intendeva di certo che lui fosse un mangiamorte, eppure era vero.
L'atmosfera si era fatta pesante, così Hermione prese la palla al balzo per mettere tutte le carte in tavola.
<< Draco tu... mi hai mai obliviata? >>
<< Perché me lo chiedi? >>
<< Ho degli strani ricordi confusi... di te ai Tre Manici di Scopa, di Katie Bell... >>
<< E basta? >>
<< Come e basta? Sono veri? È vero? Mi hai obliviata? >>
Draco non rispondeva, si strofinò una mano sulla faccia, stanco.
<< E sei stato tu a ridurre così Katie? >>
<< Non avrebbe dovuto toccare il pacco, Hermione, è stata stupida. >>
Hermione si sentiva lei stessa una stupida in quel momento.
<< Non penso proprio che la colpa sia sua, MALFOY. >>
Draco aveva gli occhi bassi, doveva tenerla fuori, finché poteva.
<< Non ti immischiare, non ti conviene. >>
Hermione sentì le gambe farsi molli, come se avesse stracciato il velo di Maya, il suo sguardo si fece disincantato, duro, cinico.
<< E me lo dici solo ora di non immischiarmi? >> indicò i vestiti zuppi
La mascella di Draco si serrò, si avvicinò rabbioso e le urlò in faccia, a una spanna dal suo viso.
<< Perché? Se te lo avessi detto ieri sera sarebbe cambiato qualcosa? >> Gli occhi di Draco saettavano nei suoi, tremava.
Hermione non si sarebbe fatta incantare nuovamente da quello sguardo, né spaventare dal suo tono di voce. I suoi sentimenti non dovevano compromettere il suo giudizio, mandò giù il groppo in gola rumorosamente.
<< Sto dicendo che non sei sincero con me >>
<< Nemmeno tu lo sei con me, Granger >> Draco strinse lo sguardo << dimentichi che sono un maestro di occlumanzia >>
Fregata.
<< C'è una gran differenza fra ferire sentimentalmente e ferire fisicamente, Malfoy >>
Draco la guardò schifato.
<< Pensi che non lo sappia? Pensi che non sappia il peso di ciò che sto facendo? Ma sono stato scelto >> Draco guardava in alto quella camera senza fine e aveva paura di cadere anche in quella voragine.

<< E tu quand'è che scegli? >>

Ci furono attimi di silenzio interminabili, attimi in cui gli occhi di Draco sembravano il portale per la voragine infinita del suo destino.
<< Ho scelto stanotte >> La guardò disperato e rassegnato, le si avvicinò e le accarezzò la guancia timidamente, inspirò l'odore misto che avevano creato insieme. 
<< e per ora mi basta. >>
Hermione si voleva abbandonare a quel tocco, ma non poteva, non più. Lo fissò seria e glaciale.
Allontanò la mano di Draco senza esitare.
<< A me no. >> In pochi secondi la strega fu fuori dalla stanza e fu quasi come se non vi fosse mai entrata.
Draco si trovò solo ad accarezzare i cuscini ancora caldi e con la testa china si disse che non l'avrebbe più cercata.

CLIMAX - THE SECRET (Dramione)Where stories live. Discover now