Isolazione

875 26 27
                                    

6

Dopo la visita ad Hagrid, Harry l'aveva presa da parte.
<< Se vuoi saperlo a me pare proprio strana la faccenda di McLaggen, credo proprio sia stato Confuso. Ed era esattamente davanti a dove eri seduta tu >> Hermione arrossì, vittima delle sue bugie.
<< Se già lo sapevi potevi non fare l'ingenuo con Malfoy >> ora Draco aveva meno elementi con cui ricattarla, rimaneva solo la curiosità.
<< Non dire sciocchezze, Herm, non avrei mai ammesso che Malfoy avesse avuto un'intuizione giusta >>
Hermione si calmò e riprese a parlare con Harry più tranquillamente, senza stare sulla difensiva.
<< McLaggen ha veramente un brutto carattere comunque, hai visto come ha reagito quando non è stato ammesso? >>
I due risero di gusto, ma Harry aveva negli occhi un punto interrogativo che nessuna risata riusciva a mandare via.
<< Non è stato disonesto Hermione? Voglio dire... tu sei un prefetto quest'anno >>

Siamo noi che facciamo le regole quest'anno

<< Oh sta' zitto >> il ghigno di Harry le ricordava tanto quello di Malfoy in questo momento, a quanto pare tutti sapevano meglio di lei quello che avrebbe dovuto fare e quella che sarebbe dovuta essere.
<< Che cosa state facendo voi due? >> Ron si avvicinò sospettoso all'ingresso della sala grande.
<< Niente >> Risposero all'unisono, magari Harry lo sapeva, ma Ron non avrebbe mai dovuto saperlo, era così fiero di sé e dei suoi traguardi, si doveva prendere cura di lui.
Si stavano dirigendo verso il buffet del pranzo quando Lumacorno bloccò loro l'entrata, a dire il vero la bloccò ad Harry, Hermione si stava già allontanando quando il professore la nominò all'interno del discorso.
<< ... e naturalmente spero tanto che anche la signorina Granger mi onorerà della sua presenza!>>
Lumacorno si inchinò brevemente e si congedò. Ron si sentì escluso ingiustamente, vista la sua recente vittoria voleva l'attenzione meritata.
<< Di cosa parlava Lumacorno? >>
<< Di un incontro fra intimi che voleva organizzare questa sera, ma io sono in punizione da Piton per l'incidente a lezione >>
Ron colse l'occasione per cambiare discorso.
<< Gliele hai proprio suonate, Harry >> Disse Ron, ridendo sguaiatamente mentre prendevano posto al tavolo Grifondoro.
Hermione si sentì fuori dal mondo.
<< Di cosa state parlando? >>
<< Ma come Herm? Harry ha scagliato PER SBAGLIO Piton contro la parete >> Ron aveva gli occhi fuori dalle orbite per l'enfasi.
<< Hemione era troppo occupata a suonarle a malferret, a proposito, ultimamente perde colpi, come hai fatto a prenderlo così di sorpresa? >> Chiese Harry curioso.
<< Molti uomini con me peccano di superbia, arrivano pensando di andarci piano e poi si ritrovano al tappeto >> tirò una lunga occhiata ammiccante a Ron, riferendosi all'anno precedente, nella stanza delle necessità.
La stanza delle necessità poteva essere un luogo molto più sicuro per assemblare la pozione polisucco.
Si sentiva quasi sporca a pensarlo nel bel mezzo di una conversazione con i suoi amici.
<< Ho capito, ho capito >> Ron, sconfitto, incassò il colpo e iniziò ad addentare il roast beef.
Hermione non aveva una gran fame, soprattutto a pensare a ciò che l'avrebbe aspettata dopo la cena da Lumacorno.
Tirò fuori dalla borsa il libro delle chiavi, tormentandosi quella che aveva al collo e ricordando come Malfoy l'avesse attirata a sé, probabilmente l'aveva fatto perché voleva la chiave.
... si disse che era la cosa di gran lunga più plausibile.
Ringraziò Godric che i suoi amici non fossero degli appassionati di Occlumanzia.

Sfogliò il libro per la decima volta, ma ogni volta che pensava di esserci quasi ecco che il libro sembrava impazzire, cambiando totalmente argomento, introducendo una pozione.
Hermione sapeva che alle scale piacesse cambiare, ma non le era mai capitato di pensare che piacesse anche alle pagine dei libri. Qualsiasi fosse la ragione per cui non ne veniva a capo, comunque non ne veniva a capo.
Richiudendo con prepotenza il manuale sul tavolo un foglietto ne fuoriuscì e volteggiando nell'aria si depositò sul suo pavimento. Si chinò senza farsi notare troppo.
Recitava: INDOSSARE, BERE, TRASPORTARE, TORRE DI ASTRONOMIA
La calligrafia era elegante, ma la fretta aveva reso i caratteri meno aggraziati e la necessità di chiarezza aveva imposto il maiuscolo.
Si ricordò dell'incontro con Malfoy e sbuffò.
Non voleva fare nessun patto con lui.
Era un Serpeverde, sapeva come manipolare, sapeva portarla dall'euforia alla sconsolazione a suo piacimento.
Non voleva fare il suo gioco. Giurò a se stessa che avrebbe imposto le sue regole.
L'importante era non isolarsi.
<< Vorrei che potessi venire, Harry, non voglio andarci da sola >> A quella cena forse Malfoy non c'era, ma c'era di sicuro McLaggen e, dopo la rivelazione di Ron, di certo non voleva altri problemi.
<< Dubito che sarai sola, probabilmente Ginny verrà invitata >> Rispose Ron, scortese. Hermione non sapeva se l'irrequietezza di Ron fosse più legata agli inviti mancati di Lumacorno o al ricordo delle sue gambe all'aria nel loro duello dell'anno prima.

CLIMAX - THE SECRET (Dramione)Where stories live. Discover now