La stanza delle necessità 🔴

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<< Malfoy! >> Hermione si allontanò con uno sguardo furioso, di chi è stato scoperto.

<< Granger, ballavi in modo così leggiadro anche al ballo del Ceppo? Non mi sembrava, certo Krum l'hai conquistato, ma non penso proprio con la danza >>
<< E tu cosa ne sai di come l'ho conquistato? >>
<< Quindi è vero che l'hai conquistato, dev'essere dura mantenere una relazione così fisica da lontano >> Le rivolse uno sguardo di scherno.
<< Si dà il caso che non stia più con lui da un bel po', per tua informazione >> Hermione cercò di non guardarlo.
<< Davvero? Pensavo che una come te si sposasse il primo ragazzo che si porta a letto >>
A quelle parole Hermione si zittì imbarazzata, a un tratto senza più nulla da dire e Draco alzò un sopracciglio.
<< Ero piccola, non pensavo a certe cose >> sembrava quasi che Hermione si volesse giustificare.
Ci fu una piccola pausa, in cui Hermione era certa di aver intravisto un sorriso nostalgico.
<< Oh, quindi diciamo che ci ho azzeccato per metà nella mia affermazione, solo che non si tratta di Krum, allora chi? San Potter? No, se fosse dovuto succedere sarebbe già successo... Lenticchia vero? Lo sapevo che avevi un debole per i casi persi. >>
E qui, probabilmente, fu l'unico momento in cui ebbe veramente ragione.
<< Perché dovrei avere qualcuno? Pensi che abbia bisogno di qualcuno come scusa per rifiutarti? >>
<< E allora perché non io? >> Quelle parole uscirono da Draco senza che lui senza che potesse contenerle, prima ancora che lei finisse la frase.
Finse di non averle dette.
La guardò fisso per qualche istante, poi distolse lo sguardo con il fiato irrequieto.
<< Abbiamo un conto in sospeso noi due. >>
La pozione
<< Sono qua per un bagno caldo, non certo per pozioni puzzolenti con ragazzi con la puzza sotto il naso. >>
<< Non è certo colpa mia se sei nata Sanguesporco >>
<< Di certo neanche mia! Certe cose non si possono scegliere, Malfoy! Ci nasci e fai di tutto perché le persone ti apprezzino per ciò che diventi, non di certo per il certificato di nascita >>
Hermione era furiosa e si avvicinò a lui senza nemmeno rendersene conto.
<< Sai invece cosa si può scegliere? Cosa diventare. >> Hermione gli sbottonò la manica sinistra della camicia e gliela tirò su. L'evidenza la colpì.
<< Già che c'eri potevi sbottonare anche il resto, Granger, a tua differenza non sono qua per fare il bagno >>
Draco cercava di rimanere spavaldo, ma la sua voce aveva tremato. Vedere il marchio nero riflesso negli occhi lucidi di Hermione lo rendeva così reale.
<< Neanche il più caldo dei bagni potrebbe lavarti via quell'inchiostro così nero >> Hermione aveva preso ad accarezzare il marchio e a tracciare il suo corso con il dito, alzò lo sguardo su quello di lui con una domanda disperata "perché?"
Draco mandò giù rumorosamente la saliva e negli occhi troneggiava lo sguardo arreso che voleva comunicare la sua risposta, voleva dire "lo sai perché", ma lei non lo sapeva il perché, certo, perché avrebbe dovuto saperlo?

Chi era lui per lei? Un ragazzo sbruffone che l'aveva tormentata per tanto tempo.
Chi era lei per lui? Forse la prima cotta che avesse mai avuto, ma che non aveva mai potuto ammettere.

Quest'anno era tutto diverso, cos'aveva da perdere? Bhe in realtà tutto, ma aveva già deciso che l'avrebbe perso. Se non hai nulla da perdere, non hai paura di nulla.
<< Proviamo >> Le afferrò il polso e si gettò in acqua trascinandola con sé.
Quando Hermione riaprì gli occhi vide Draco accennarle un sorriso, lei gli sorrise di rimando, sotto l'acqua, i loro vestiti li tiravano verso l'alto, verso la superficie, la vita reale, ma loro volevano rimanere là sotto per tutto il tempo possibile a far finta di essere ancora bambini, in qualche gita al mare o in laghi di montagna in estate.
Riemersero col fiatone e a Hermione ricordò molto quando si erano baciati nella torre di astronomia. Desiderò così tanto sapere se l'amortentia si fosse sbagliata o magari si fosse sbagliata lei e quel sentore di menta non venisse dal suo mantello.
Draco si era appoggiato con le braccia al limitare della piscina e le osservava ogni centimetro del corpo.
I loro vestiti zuppi aderivano totalmente.
Draco mandò indietro i capelli bagnati e ad Hermione ricordò tanto quando li portava con il gel. Le sfuggì un sorriso amaro.
Si avvicinò al marchio come a voler vedere se avesse funzionato e si posizionò in mezzo alle gambe leggermente piegate di Draco.
Mentre lei osservava il marchio, lui osservava lei, le scoprì il collo, spostandole i capelli dall'altra parte.
Le tracciò una linea dall'orecchio alla schiena scendendo sempre di più, il fiato di Draco nel collo le fece venire un brivido che la scosse tutta.
Hermione accarezzò l'avambraccio e la schiuma si levò, Draco tempestivamente la rimise.

<< Hai visto Granger? Il bianco può coprire il nero. >>
Le accarezzò il viso e lei lo guardò con stanchezza

<< Chi sei Draco? >>
Lui si allontanò e la guardò più da lontano, non riuscendo a trattenere un sorrisetto.

<< E tu chi sei Granger? >> le prese una mano con la destra e il fianco con la sinistra, come a volerla riportare nel sogno che viveva prima, con la musica che veniva da chissà dove, mentre ballava con un ragazzo di cui non conosceva il cognome.
<< Goditi il caos Hermione >> la fece volteggiare e la osservò mentre teneva lo sguardo fisso su di lui << Lo indossi superbamente. >>

La trasse a sé.

<< Ma >> Draco si avvicinò e le tormentò il lembo della vestaglia accarezzandole le cosce, lentamente << lo sapresti indossare ancora meglio >> a questo punto era arrivato all'interno coscia, pericolosamente vicino all'inguine << se solo non indossassi altro... >>
Le labbra di Hermione tremarono e Draco si fece sfuggire un mezzo sorriso

Lei lo sorprese togliendogli la parola con un bacio affamato, uno di quelli che non riguarda solo le labbra, ma tutto il corpo.
Gli slacciò i bottoni della camicia uno ad uno e gliela tolse.
Diventarono un incrocio bramoso di mani e labbra, i vestiti si sfilavano via più leggeri dell'acqua e nell'acqua finirono. A Draco sfuggì un gemito a cui ne seguirono tanti altri di lei quando Draco le entrò dentro.
Molto.
Molto lentamente.
Lui la fissava attento ai suoi segnali e alle sue espressioni, non voleva perdersene una, lei lo incitò ad accelerare muovendo maggiormente i fianchi e si unirono in una danza che parve durare le ore, il sudore si mescolò all'acqua da cui si sentivano continuamente rinnovati.
I sospiri costanti creavano nuvole di vapore nell'aria carica di elettricità in un climax infinito, quando Draco sentì i sospiri di lei farsi più pesanti e le sue gambe tremare, decise che voleva sentirlo.

<< Dillo Hermione >> si fece sfuggire in un sospiro
Hermione lo fissò con uno sguardo potente.
<< Draco >> quando lei pronunciò quelle poche sillabe, lui chiuse gli occhi e gemette.

Fu il momento in cui la musica tornò per un attimo, o almeno così parve a entrambi anche se non ebbero bisogno di dirselo a vicenda.
Non c'era più Harry, non c'era più Ron e nemmeno Hogwarts, non c'era più Pansy, né Blaise e nemmeno alcun pericolo imminente.

Draco non riusciva a smettere di guardarla, di guardare quella ragazza che lo aveva fatto impazzire sin dalla prima volta che l'aveva vista e sapeva che quella notte sarebbe stata la sua rovina.

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SPAZIO AUTRICE:

Lo so che sono in ritardo, ma possiamo ammettere ne sia valsa la pena.

CLIMAX - THE SECRET (Dramione)Where stories live. Discover now