Distrazioni

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Erano passati mesi difficili, mesi in cui Harry si vedeva regolarmente con Silente e, come Draco, sembrava non volerne proferir parola.
Lumacorno aveva smesso di invitare così prepotentemente Harry ed Hermione alle cene mensili, probabilmente per colpa sempre dello stesso Harry, ma Hermione non la definì esattamente una colpa.
Vide Draco poche volte e quelle poche lo vide stranamente sorridente fra le braccia di Pansy.
Alla fine ci era riuscita.

Alla fine forse è meglio accontentarsi di sentirsi amati che scommettere su chi si ama

Hermione aveva ripreso a portare i libri sul tavolo a ogni pasto e mangiare di gusto, nonostante le fitte periodiche.
In breve, era felice, certo felice di quella felicità che aveva imparato negli anni a chiamare così, noi diciamo, più correttamente, che era tornata nella sua comfort zone.
Chi invece non c'era tornato era Ronald, che a tavola digrignava spesso i denti e trovava sempre scuse molto fantasiose per non vedere Lavanda.
Si era reso conto di essersi infilato in questa relazione solo per non sentirsi più il bimbo Ronald ingenuo, ma non si sentiva affatto cresciuto in tutto il tempo dedicato a Lav.
Non vedeva alcuna via d'uscita senza ferire terribilmente la povera malcapitata, quindi scappava.
<< Hey ragazzi, alla fine quindi stasera ci vediamo, dobbiamo parlare finalmente di quella cosa...>>
Lo disse rivolgendosi a Harry ed Hermione, ma entrambi sembravano non avere assolutamente idea di cosa le sue parole significassero.
Ron aggiunse un'occhiata allusiva verso Lavanda.
Rispose Harry, anche perché Ron ed Hermione quasi non si parlavano da mesi.
<< Te lo stavo per chiedere, a che ora facciamo? >> Aveva una disinvoltura sconcertante, quando si trattava di aiutare un amico, anche se questo implicasse mentire.
<< Nove e mezza in sala comune? >>
<< Herm? Tu ci sarai, vero? >> Hermione sussultò a sentire il suo nomignolo da quella bocca che non lo pronunciava ormai da quasi un semestre.
Che bella sensazione.
Hermione si sentì avvampare.
<< Ovviamente >> tentò di essere il più spavalda possibile, ma il colorito della pelle la tradiva.
Ovviamente.
Solo che prima doveva scontrarsi per sbaglio nel corridoio con un biondino di nostra conoscenza.
Solo che non sarebbe mai arrivata in tempo per fermare Ron dal mangiare quei maledetti cioccolatini.

<< Granger, dove hai la testa? >> L'aveva detto con la stessa sfacciataggine degli anni passati.
Hermione non era mai riuscita ad essere una faccia di bronzo.
Non appena incontrò il suo sguardo, una fitta fulminea le aprì il cuore in due.
Questa volta quel dolore era suo, ne era certa.
Lui d'altro canto sembrava avere come una patina negli occhi che lo proteggeva dal mondo esterno.
<< Come stai, Draco? >> Si era resa conto solo in quel momento di non averglielo mai chiesto.
Certo era però, che quello, era in assoluto il peggior momento in cui chiederglielo.
Perché Draco non era del tutto cosciente da qualche mese.
O meglio.
Solo sentimentalmente parlando.
Difatti, quella patina negli occhi Hermione l'aveva già vista, anche se in quel momento non lo realizzò fino in fondo.

Amortentia

Qualcuno lo stava stregando.
<< Io... credo che vada bene, sì, va tutto bene, a parte certo le fitte che mi mandi allo stomaco di tanto in tanto, dovresti proprio cercare di essere meno triste. >>
Hermione era a bocca aperta.
<< Forse dovresti ricordarti cos'è la realtà e quale un filtro d'amore >>
Gli occhi di Draco caddero improvvisamente nella tana del coniglio.
<< Se qualcosa ti fa stare bene, quella è l'unica verità di cui hai bisogno >>
Hermione rimase di sasso.
<< È qualcosa che ti fa stare bene o è semplicemente qualcosa che ti fa dimenticare di stare male? >>
<< Ho paura di non potermi permettere il lusso di queste domande, Granger >>
<< Chiamami Hermione >>
Lo prese per un braccio.
<< Vieni con me, ti porto dal Professor Lumacorno >>
<< No, tu sei un'egoista Granger! Cosa vuoi da me? >> si divincolò e gli rivolse lo sguardo più consapevole che formulasse da un bel po'.
Le si avvicinò, puntandole l'indice contro.

<< Tu non mi vuoi e non vuoi che qualcun altro mi voglia! Noi non funzioniamo, ho il diritto di distruggermi, di farmi male, come di farmi del bene, sono l'unica cosa che mi appartiene veramente, non togliermi anche questa. >>

Fece per girarsi.
<< Io non ti lascerò buttarti via così, anche le cose più dolorose sono belle perché sono vere! >>
<< Perché vuoi aiutarmi? >>
Lo disse con una voce debole, quasi rotta, ma con quegli occhi inquisitori in grado di farle cadere ai piedi tutte le parole superflue.

<< Perché ti amo! >> Hermione lo urlò in quel corridoio, che sperava vivamente fosse deserto.

Peccato che non lo fosse affatto.
Peccato che qualcuno si era preoccupato dell'assenza dei suoi amici, stranamente in ritardo e fosse andato a cercarli.
Ron pensò che una cosa del genere non se la sarebbe mai scordata e, un'altra volta, si ritrovò ad avere torto.
Perché un uomo rotto è capace di credere che tutto sia meglio di come si sente in quel momento.
Anche dei cioccolatini sospetti nel letto vuoto del suo migliore amico.
Ron era sempre stato un ragazzo goloso, perché il cibo riempiva quelle ferite aperte che nessuno si era mai preoccupato di guarire.
Perciò non poteva che accadere per via orale quel flebile tentativo di suicidio dei sentimenti.
Quello che si sarebbe poi rivelato un tentativo di suicidio a tutti gli effetti, in effetti quasi riuscito.
Ma questo Hermione non poteva neanche lontanamente sospettarlo.

La patina negli occhi di Draco stava svanendo e la guardava stralunato.
Alzò la mano sinistra e le tirò indietro i capelli, sistemandole una ciocca dietro l'orecchio e con dolcezza le accarezzò la guancia.
Hermione fremette quando le sfiorò l'orecchio.
Il cuore le prese a battere all'impazzata.
<< Mi devi un orecchino >>
Draco assunse un'espressione dubbiosa, come a voler cercare di comporre un puzzle troppo grande.
Allontanò presto la mano dal luogo al mondo in cui preferiva tenerla: su di lei.
<< Granger, dovremmo cercare di calmarci o il cuore ci esploderà >>
Sembrava così tragicamente romantica questa fine.
Hermione chiuse gli occhi e inspirò.
<< Dì ai tuoi amici che la prossima volta che vogliono torturarmi, almeno avessero la decenza di guardare in faccia il mio dolore >> forse lei non aveva ancora avuto il dispiacere di conoscere fino a che punto si spingeva la sete di sangue dei Mangiamorte, ma lo avrebbe presto capito, proprio nel pavimento del Malfoy Manor, proprio con un Draco Malfoy impotente ad assistere.
Draco riuscì solo a pensare che ci era riuscito.
Aveva aggiustato l'armadio svanitore.
Si sentiva così fiero di sé, eppure così impaurito dal raggiungimento di questo obbiettivo.
Quindi sarebbe accaduto veramente.
I Mangiamorte dentro Hogwarts.
E lui avrebbe dovuto...
No...
Non sarebbe mai arrivato a quello.
fino alla fine
Aveva fatto un patto con Silente.
fino alla fine
Doveva solo fidarsi.
fino alla fine
Quel turbine di pensieri produsse una sola unica grande paura.
fino
alla
fine
<< Hermione >>
<< Devi farmi una promessa >>
Hermione lo guardò preoccupata, quel tono serio improvviso sembrava più turbato che arrabbiato.
<< Ci sarà un momento in cui le cose si metteranno molto male >>

Lei lo guardava come si guarda un pazzo che sceglie la propria pazzia

<< Quando verrà il momento, io voglio che tu vada via, tu... tu devi scappare... scappare il più lontano possibile >>
Da fuori poteva forse sembrare che Draco stesse delirando, ma la sua era una febbre che non guarisce mai.
Le afferrò le mani e ripeté la stessa cosa più e più volte sempre più piano, facendo toccare le loro fronti.
<< Promettimelo... promettimelo... promettimelo >>
Lei ebbe quasi paura a parlare e interrompere quel momento rituale.

<< E dove vado, Draco? >>
Non puoi scappare per sempre.
La guardò negli occhi, implorante.
<< Via >> Draco aveva gli occhi lucidi.

Hermione gli accarezzò timidamente i capelli.
<< Sai che non lo farò >>
Le loro fronti si unirono e i loro respiri si fusero.
Le fece scivolare le mani ai lati del viso e la baciò piano, un bacio quasi casto, solo per sentirla di nuovo.
Le soffiò sulle labbra delle parole vinte.

<< Salvati >>

CLIMAX - THE SECRET (Dramione)Where stories live. Discover now