Sola

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17

Era la mattina della grande partita Grifondoro-Serpeverde e l'elettricità nellaria era palpabile, erano tutti entusiasti, ma non Ron, Ron aveva il muso dalla sera prima e quando Ron aveva il muso tutto andava male.
<< Harry avrei bisogno di chiederti una cosa >>
<< Certo Herm, tu intanto bevi, Ron >>
Hermione fissò il bicchiere posto con insistenza sotto il naso dell'amico.
<< Non berlo, Ron! >> Hermione realizzò in quel momento cosa ci potesse essere all'interno.
Felix Felicis
<< Perché no? >>
<< Hai appena messo qualcosa in quel succo >>
<< Scusa? >> Harry era sempre stato bravo a fare il finto innocente, qualità ereditata dai geni del padre
<< Hai ancora la bottiglia in mano! >>
<< Non so di cosa stai parlando >> Harry si rimise la boccetta in in tasca con un'espressione compiaciuta.
<< Non berlo! >>
<< Smettila di darmi ordini, Hermione >> Ron prese il bicchiere e lo vuotò in un sorso solo.
Hermione si chinò verso Harry e gli sussurrò << Dovresti essere espulso per questo >>
Lui alzò la voce << Senti chi parla... >>
Le guance di Hermione si tinsero di rosso
<< ... hai Confuso qualcuno di recente? >> la schernì Harry ed Hermione lo guardò, tradita.
Sì.
Aveva Confuso McLaggen durante la partita.
Aveva Confuso Draco davanti alla biblioteca.
Ma la persona più confusa si sentiva lei.
Felix Felicis
La pagina nel suo libro delle serrature.
Aveva già visto quella pagina prima.
Era certo la pagina nel suo libro di pozioni di quest'anno.
Ma non solo nel suo.
L'aveva vista quando si era scontrata con Malfoy in biblioteca e gli era caduto il libro proprio su quella pagina.

BERE

Guardò Ron con una paura cieca, ma lui sembrava solo diventare di secondo in secondo più sicuro di sé.
Che avesse frainteso tutto quanto?
<< Andiamo Harry, dobbiamo vincere una partita >> con queste parole, Ron uscì raggiante dalla sala grande, accompagnato da un Harry ancora più pimpante di quando era entrato.
Hermione si rese conto che non fosse affatto l'anno migliore per imparare l'occlumanzia, non era l'anno giusto per sottrarre Harry Potter ai suoi impegni.
Doveva.
Farcela.
Da sola.
Il modo migliore per convincere gli altri a crederti è che tu ci creda a tua volta.
Doveva credere di voler aiutare Draco Malfoy.
Doveva credere di essere sua alleata.
Doveva credere che volesse stargli vicino e che potesse contare su di lei.
E poi doveva dimenticarsi di fingere.

Proprio mentre ci pensava le passò di fianco un Draco Malfoy molto agitato e di fretta che nemmeno l'aveva vista.
Non era alla partita quindi...
<< Draco >>
Si pietrificò all'istante, girò lentamente su di sé con gli occhi fissi e sbarrati sulla sua figura.
Non la vedeva da QUELLA notte.
<< Granger >> mandò giù rumorosamente la saliva e la guardò con tutta la dolcezza del mondo.
<< Stai... stai bene? >> Hermione non poteva credere alle sue orecchie.
Si stava preoccupando per lei?
<< Benissimo >> alzò le sopracciglia a incorniciare un sorriso tirato
<< Dove vai così di fretta? Abbandoni la tua squadra in questa giornata importante? >>
<< Io ho... cose più importanti da fare... >>
<< Sembra divertente >> era veramente curiosa << posso unirmi? >>
<< Non ho bisogno di persone che scappano. >>
Si riferiva ovviamente alla sua fuga dalla stanza delle necessità e, forse, a qualcos'altro di più viscerale.
<< Non ho intenzione di farlo >>
Draco sospirò e un sorriso timido gli fiorì sulle labbra, un sorriso dagli occhi tristi.
<< Vai alla partita e fai il tifo per i tuoi amici, pensaci su, fidati >>

Fidati

A Hermione quasi scappò un ghigno, ma si trattenne.
<< Dopo la partita. Alla torre di Astronomia >>
A quelle parole Draco sussultò, Hermione pensò che fosse per il ricordo della loro serata alla torre, in realtà era per molto di più.

CLIMAX - THE SECRET (Dramione)Where stories live. Discover now