Hanma|| ハンマ🩸🟠

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La pioggia gocciolava giù mentre la luce mattutina vista dal cielo brillava dalle grandi finestre non coperte. Eri seduta in grembo a lui guardando il telefono che teneva con una mano e l'altra mano, coperta di vene, sul tuo stomaco che ti teneva proprio dove voleva lui.  

Erano passati pochi minuti da quando voi due vi eravate alzati da una notte precedente in un love hotel, il tuo corpo faceva ancora male ricordando gli strani avvenimenti della notte precedente. 

Ti eri persa per strada e un attimo dopo eri nella sua macchina mentre lui andava a fare dei favori in cambio di denaro, subito dopo lui aveva fatto un'offerta che non avresti osato rifiutare.    

diventare il suo sugarbaby.   

Le labbra calde e stanche di Hanma si posarono contro l'incavo del tuo collo, le sue lunghe dita battevano sul suo telefono e sembravano non badare al tuo sbirciare.   

"hai da fare oggi?". Chiedesti tranquillamente giocando con le sue dita prima che ti scostassero da esse, dato che lo stavano distraendo dalla digitazione. stavi per mettere il broncio ma lui ti strofinò lo stomaco baciandoti il collo.  

"Essere occupati non ti fa fare soldi?". Chiese Hanma con un tono roco nella sua voce che indicava che aveva una sbornia da ieri. ti baciò il collo mentre si allontanava dal suo telefono con un pesante sospiro, la sua completa attenzione sul tuo corpo.   

"Non piangere per questo. Semplicemente non posso". Disse Hanma mentre tu guardavi il pavimento sperando di nascondere la tua delusione. 

"Ok..." annuì con un piccolo respiro d'aria che mi uscì dal naso mentre mi spingevo contro il suo corpo definito per sollevarsi. Hanma mi aiutò, sollevandomi appena un po' per farmi barcollare in piedi.

"ahhmm~...quel dolore familiare...è così bello." sussurrò stringendo le cosce tra loro quando cominciò a vacillare. lui le teneva ancora il polso facendo attenzione ad aiutarla ad alzarsi prima di alzarsi anche lui.

Le sue parole lo sorpresero soprattutto, che lei potesse essere così anche dopo che lui la aveva completamente distrutta. La sua attenzione venne presa dalle sue guance arrossate solo per il fatto che lui le aveva toccato il braccio in quel modo. era timida intorno a lui per quanto poteva dire e lui trovava questa caratteristica davvero ammirevole.

La piccola struttura della ragazza lo stupiva anche per il fatto che potesse ancora stare in piedi e parlare.

"Andiamo almeno alla porta, ok?". Le chiese e lei annuì mordendosi il labbro inferiore mentre si tratteneva dal saltargli addosso.

"Ok daddy~". Il suo corpo tremò leggermente mentre lui le si avvicinava da dietro e l'odore del suo colon entrava nei suoi sensi.

Lei esaltò l'odore confortante gemendo piano tra sé e sé solo ricordando la scorsa notte. le visioni del suo corpo arrossato e tatuato si ripetevano nella sua mente mentre lei si passava una mano sulle labbra per trattenersi.

Hanma indugiò spingendo le sue spalle contro la sua testa mentre era attento a guidarla verso la porta.

"Ti porterò in braccio se è quello che vuoi". Lui si offrì mentre la guardava dall'alto con occhi stretti. Sembrava essere sincero, ma lei lo rifiutò volendo fare le cose da sola.

Lui stava pagando tutto per lei, non voleva dipendere totalmente da lui. si era già innamorata di lui dopo una sola notte e da allora non riusciva a toglierselo dalla testa. non poteva fare a meno di contorcersi quando lo sentiva parlare e non poteva fare a meno di premere le sue cosce solitarie insieme, morendo dalla voglia che lui fosse tra loro.

𝗢𝗻𝗲-𝘀𝗵𝗼𝘁|| ワンショットWhere stories live. Discover now