Capitolo 1

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Dal diario di Paul Levesque
20 giugno 2001
È ormai un mese che mi trovo qui, in questa stanza. Mi annoio. Le pareti sono di un bianco asettico come sempre. Fuori c'è il sole, almeno credo. Non esco da qui da maggio, non credo di ricordare bene cosa c'è fuori. Oggi a pranzo mi hanno portato la gelatina alla fragola invece che quella alla mela che avevo chiesto, e nonostante questo l'infermiera non me l'ha cambiata dicendo che c'era solo quella. Odio le fragole e soprattutto il cibo dell'ospedale, vorrei tanto un panino al tacchino oppure un bel gelato al posto di quelle schifezze di gelatine. Oggi ho mangiato del pollo, era secco e il contorno faceva schifo. Non riesco ancora a muovere la gamba, non mi posso ancora alzare nemmeno con le stampelle e-.
Strappo subito la pagina dell'agenda e la accartoccio buttandola a terra. Non credo si scriva così un diario, a chi potrebbe interessare cosa mi danno da mangiare in ospedale? Provo a concentrarmi di nuovo, da quando sono qui la mia vita è decisamente monotona e credevo che scrivendo qualcosa sarei riuscito ad ammazzare il tempo ma il mio orologio dice che sono passati solo 5 minuti da quando ho iniziato e sto già pensando di accantonare l'idea di un diario personale. Ormai non ho molto da raccontare, le mie giornate sono scandite dal carrello della colazione, il cambio del catetere, le punture e la gustosissima cena a base di brodino. Mi manca tanto Jo. Se dicessi a qualcuno che ho passato questo mese a piangere di nascosto dalle infermiere non mi crederebbe nessuno. Sono stato uno stronzo. L'amore della mia vita avrebbe potuto essere qui al mio fianco e ora non mi risponde più al telefono. Se ne è andata via da me, ha lasciato tutto in casa da quel che mi ha detto la domestica e spero ancora in una sua telefonata ma non ho più notizie di lei. Ho cercato in TV su ogni canale una qualche sua intervista ma ancora non si è espressa sulla situazione. Ancora la notizia non è arrivata ai giornali, spero che nessuno parli di questo ai media. Steph non si è più fatta sentire, ho smesso di guardare Raw da quando è andata in onda la puntata sul mio intervento e vedere Steph piangere durante la mia operazione mi ha fatto solo sentire una merda. Lei era seriamente preoccupata per me, mentre io non volevo nessuno al mio fianco. Non riesco a credere che siano venute le telecamere a riprendere tutto, quel vecchio ha avuto il coraggio di far vedere una gamba squarciata pur di fare ascolti e non riesco a non pensare a quanto sia sadico. Jo ha sempre avuto ragione sul suo conto. Ho ancora al polso l'orologio che mi ha regalato, è l'unica cosa che non ho avuto il coraggio di distruggere e non fa altro che farmi pensare a lei. Non so perché l'ho fatto. Mi asciugo una lacrima, ho sentito rumore nel corridoio e qualcuno starà per entrare con le medicine del pomeriggio: "Paul, hai visite. È un certo Michael Hickenbottom, abbiamo già preso i documenti in accettazione. Può salire?". Non riesco a credere di avere delle visite, mi avevano detto che avrei potuto riceverne nel pomeriggio ma non ricordo nemmeno gli orari dal momento che nessuno è mai venuto. "Sì... certo. Cosa devo fare?". Domando posando l'agenda sul tavolino accanto al letto. "Niente, se tu acconsenti lo facciamo entrare in camera. Ti aiuto a indossare qualcosa di pulito". L'infermiera mi toglie il camice infilandomi una maglietta stirata, non pensavo che Shawn sarebbe venuto e non so nemmeno se me la sento di vederlo ma è troppo tempo che non vedo qualcuno. "A posto, passo con le medicine tra un'ora". Non so cosa aspettarmi da questa visita, sicuramente ha saputo di Jo e Stephanie e sarà venuto a farmi la morale... è da molto che non lo vedo, chissà se è cambiato dall'ultima volta e quanto è cresciuto suo figlio. Sento la porta aprirsi delicatamente, Shawn sta entrando con un grosso mazzo di fiori e non capisco se siano per me sul serio o se mi prende in giro: "Ciao Hunter" afferma a bassa voce, posando i fiori sul tavolo. "Ti ho preso questi, non sapevo che portarti... Rebecca dice che di solito a chi è in ospedale si regalano dei fiori, non ero molto convinto ma... va be, tieni". Percepisco un certo imbarazzo, non parliamo da mesi e non so nemmeno che dirgli quando rompe il silenzio: "Non hai una sedia qui? Come fanno quando vengono a trovarti?". "Non ho mai visite,siediti sul letto" rispondo secco, è molto cambiato dall'ultima volta e ha l'aria stanca. Non ha smesso di usare quegli stupidi stivali texani ma ha tolto gli orecchini ed è quasi vestito come una persona normale. "Non riesco a sedermi lì, ho mal di schiena. Ormai dovresti saperlo, non sono più tornato per questo. Ho la schiena a pezzi. Non che tu te la passi tanto bene, rimarrà una brutta cicatrice... ho visto l'intervento, è stata una scena disgustosa ma interessante allo stesso tempo". "Shawn" lo interrompo bruscamente. "Perché sei venuto? Insomma... perché? Non siamo più amici,perché ti importa di venirmi a trovare?". Prende un respiro profondo, non credo di averlo mai visto così serio: "Ho saputo. Me l'ha detto Mark Calaway, vorrebbe venire a trovarti ma è molto indaffarato e l'Alabama è letteralmente in culo per chiunque. Senti Hunter,io non ce l'ho con te. Non sono venuto per farmi gli affari tuoi, ho solo pensato che ti servisse un amico. Non ho smesso di pensarci in questi mesi, tu sei mio fratello e non sarei qui se non fosse stato per te. Mi hai salvato la vita varie volte, appena ho saputo che ti sei lasciato non ho potuto fregarmene. Ho divorziato e so come ci si sente. Fa schifo". Non riesco a credere che Shawn sia ancora mio amico dopo ciò che ho fatto: "Che cosa sai? Che cosa dicono in giro?" Gli domando, forse lui non sa la verità... "Stephanie ha detto a tutti di come l'hai trattata, lo sa tutto il roster ormai. Angle non si fa gli affari suoi, inoltre mia moglie e Jo ancora parlano... Hunter, perché? Io non ti giudico, è che... cazzo, non ci avrei scommesso un dollaro su di te, invece guardati! Io credevo che voi vi sareste sposati". Vorrei tanto trattenere le lacrime ma questa frase è come se parlasse alla mia coscienza. Nessuno se lo aspettava da me, non so perché l'ho fatto. "Amico... mi dispiace". "Io... non lo so... Jo mi ha lasciato! Da quando se ne è andata nulla ha senso senza di lei. Steph mi odia, la mia famiglia mi odia e Jo non mi vuole più sentire!". Improvvisamente sento un abbraccio forte mentre nascondo il viso tra le mani, l'ultima cosa che volevo era piangere davanti a questo coglione ma la sua presenza mi sta consolando. "Hunter... io ti capisco. Prima che Lui mi mandasse Rebecca io ero perso... io e Theresa non ci amavamo più, la passione coniugale era sparita e mi sono lasciato andare alla lussuria. Tammy, te la ricordi? Alla fine anche lei tradiva me, è stato un periodo di assoluta perdizione. Ogni tanto capita a tutti di cedere al peccato, ma Lui arriverà anche da te". "Chi è Lui?" Domando asciugandomi le lacrime. "Dio, Hunter" risponde indicandomi il suo crocifisso al collo in oro giallo. "Sei fuori, vero?" "Anche io avrei risposto così tempo fa, perché non l'avevo ancora incontrato. È stato Lui a darmi la forza di smettere con le droghe. Sono stato in riabilitazione, sono sobrio. Ed è solo grazie a Lui. Hai fatto del male a Jo, hai commesso un peccato. Ma ora devi purificare il tuo spirito". Aveva ragione Sean, è diventato un predicatore... "So che le ho fatto del male. Io non lo so perché l'ho fatto. La amo, io non posso stare senza di lei. L'ho tradita perché da quando abbiamo scoperto di non poter avere figli non lo facevamo più. Mi sono convinto di amare Steph, io non lo so... mi manca Jo, ho fatto un casino". Scoppio di nuovo a piangere, mi fa bene parlarne e mi sento più leggero. "Mi ha detto Rebecca che l'hai picchiata. Come ti sei permesso?" "Io non l'ho picchiata! È questo quello che dice in giro di me? È questo che ricorda di me? Non va in giro a dire che le ho lasciato la casa? Che sono stato gentile a non buttare la sua roba?". "Hunter qui non si tratta di cose materiali,  le hai dato una sberla". "Io accetto di sentirmi dare del traditore, del bastardo, dell'infedele... ok, è quello che sono stato nei suoi confronti ma la violenza domestica non c'è mai stata!". "Hunter, aveva la faccia gonfia. Non penso che tu stia mentendo ma lei e Rebecca si sono viste mentre io ero ancora in comunità il mese scorso e mi ha detto di averla vista scossa. Io non credo che tu sia cattivo, non lo sei mai stato". "Mi sono visto morto porca puttana! Io... lei aveva capito che io la stavo tradendo, forse le ha detto qualcosa Angle non lo so... abbiamo litigato,  io ero appena stato operato d'urgenza e avevo un chiodo nella gamba, era così arrabbiata che...". "Hunter ma cosa avevi nel cervello? Ringrazia che non ti abbia ucciso! Io conosco Jo e so che l'ultima cosa che farebbe è fare del male a qualcuno, ma se tu le hai fatto del male mi sembra logico che lei si sia difesa". "Mi ha preso di peso per il collo e mi ha quasi ucciso seriamente,  basta difenderla!". "Perché piangi Hunter? Sai, io non sono venuto di mia iniziativa: il pastore mi ha detto di fare una buona azione e quindi ho pensato -Dai Shawn, perché no? È solo una visita a un tuo amico che ha appena perso la carriera-, e mi sono lasciato convincere da quelle sue stronzate sulle preghiere, i fratelli e le buone azioni. Mi ha detto che se avessi continuato a parlare alle tue spalle di cosa avevi fatto alla tua ragazza io sarei caduto nel peccato e che avrei dovuto aiutarti... ma che si fotta lui e la sua religione del cazzo, io l'ho fatto soltanto per non tornare in comunità. Speravo che almeno tu fossi cambiato, che avessi almeno un piccolo cuore lì dentro e che ti fossi almeno pentito di aver menato Jo. Siamo stati insieme ogni giorno per ben 3 anni di lavoro e non potevo rimanere indifferente. Bella merda Hunter, bella merda". Vorrei tanto alzarmi in piedi e strangolarlo ma lui furbescamente resta a distanza: "Ma che cazzo vuoi dalla mia vita, Michaels? Speri ancora che io ti salvi dalla comunità? Io non ho una dose in tasca, posso offrirti solo una gelatina alla fragola che ho conservato dal pranzo e un caffè al distributore automatico, sempre se ho ancora degli spicci nel portafogli dal momento che non ho più un lavoro per ora. Però la mia carriera non è finita, mi hanno pagato e anche tanto per filmare il mio intervento e il mio contratto non è scaduto. Io tornerò a differenza tua, sei falso! Dì pure al pastore che sei venuto solo per uscire dalla comunità almeno sarai stato onesto". "Io non posso dirglielo, ha garantito per me. Hunter io credo di essere cambiato in questi mesi: ho accettato il mio infortunio adesso, prendo i farmaci regolarmente e almeno gli anti depressivi non mi fanno pensare all'ultima volta in cui mi hai voltato le spalle. Io ci sono stato mesi chiuso in una stanza come questa, per sei mesi sono stato in prigione in preda alle crisi di astinenza da cocaina e tu mi prendi ancora in giro? Nessuno è mai venuto a trovarmi, mi sono sentito più solo che mai. Dov'eri, dato che parli tanto? Non è stato per niente facile, non sapevo a cosa pensare. Mi sono dato alle preghiere perché ero disperato, dal momento che non c'era più nessuno per me tanto valeva provare a parlare con Dio dal momento che almeno da qualche parte c'è a differenza tua. Il mio vicino di stanza si faceva di crack, un tipo irrecuperabile, non riusciva nemmeno a parlare senza incepparsi. Per non parlare di chi era alcolizzato, alle riunioni c'erano persone che parlavano di ricette strane con le droghe e la vodka e avevo soltanto paura di respirare il loro stesso ossigeno. Il pastore era l'unica persona normale con cui riuscire a fare un discorso, lui mi ha aiutato davvero. Lui non mi ha lasciato solo, volevo che anche tu non ti sentissi solo dal momento che devi restare qui nel letto...Ho iniziato ad andare in chiesa, non è così male leggere i vangeli e poi organizzano tanti giochi per i bambini e Cameron si diverte in parrocchia. È solo che io non ci credo molto in Dio, perché io non guarisco se davvero Lui ci aiuta? Io sono venuto per aiutarti davvero, avrei parlato con Jo se necessario e ti avrei anche pagato l'ospedale se ne avessi avuto bisogno ma ho capito ora perché sei qui da solo: tu vuoi stare da solo. Mia moglie mi ha trascinato nella sua stupida chiesa, dille pure quello che penso ma almeno lei mi ha aiutato ad uscirne vivo da quella dipendenza. Tu sei dipendente dal tuo egoismo, non sarai mai felice se continuerai a giudicare gli altri". "Vattene!" Esclamo trattenendomi, non voglio che mi sentano urlare. "No, prima voglio sapere una cosa: perché con Steph? Perché? Hunter tu la ami?". Mi appoggio un attimo al cuscino, la ferita fa molto male ma non quanto questa domanda. "Non è come pensi, Shawn". "E che cosa dovrei pensare? Che l'hai fatto per i soldi? Non sei il tipo, forse più per la fama...". "L'ho fatto perché mi piaceva. Ero perso e lei mi è stata accanto. Voleva solo farmi lasciare, Steph era gelosa di me e Jo". "Si ma sei stato tu a tradire. Hunter, io non capisco. Steph ti ha offerto del denaro? Ti ha detto qualcosa per corromperti". "Perché pensi questo di me? Io non ci ho guadagnato niente da questa storia, sono solo come un cane! Stephanie voleva solo portarmi a letto! Io non ci ho guadagnato proprio niente,  Vince probabilmente mi odia e tutti i miei colleghi pensano che io sia un arrampicatore sociale e tu ancora pensi che io lo abbia fatto per interesse?" . "Non riesco a capire che cosa pensi davvero. Forse nemmeno tu lo sai dal momento che continui a dare la colpa a lei. Stephanie te l'avrà anche data una volta ma tu hai continuato. Non capisco perché la odi così tanto, perché dici che non sopportavi più Jo e ora la ami... io non ti capisco, è come quando credevo che noi fossimo migliori amici: era quello che io vedevo ma alla fine non era quello che pensavi se non c'eri nemmeno al battesimo di mio figlio". "Noi non siamo migliori amici? Io ti ho salvato la vita!". "Sì, ma da quando ho lasciato il lavoro non ti ho più visto. Ti ringrazio ma non è così che funziona l'amicizia". "Nemmeno venire a portare dei fiori per farmi la morale è amicizia". "Pensa quello che vuoi, ma Jo ha un disturbo dell'identità e tu sei scappato via come uno stronzo! Hai mai riflettuto su che fine potesse fare? Beh lo vedremo tra qualche giorno, forse tra qualche mese ma prima o poi andrà in televisione e racconterà la sua versione dei fatti. Che siano pensieri distorti o no comunque tu non ci farai una bella figura in ogni caso. Io sono venuto per aiutarti, ma a questo punto fai quello che vuoi. Quando ti sentirai sputtanato non piangere". "Lasciala fare, nessuno le crederà!". "Beh, secondo me molti le crederanno. Tipo... tutti i suoi fan? I tuoi haters pure, penso che aumenteranno in modo esponenziale dopo questa faccenda. E poi se tu non parli in modo sincero chi potrebbe mai crederti?". "Secondo te qualcuno potrebbe mai credere a una pazza?". Shawn mi fissa incredulo per un po', non capisco che cosa sta per dire ma sicuramente non qualcosa di buono: "Ci stavi insieme fino a qualche settimana fa, un po' di rispetto. Perché piangi? Per i tuoi sensi di colpa forse, se fosse davvero l'amore della tua vita non parleresti così di lei". "Basta, sei venuto per mettermi in croce? Io la amo. Ok? Non me la sono dimenticata, come faccio? Secondo te non ci penso più a quello che è successo? Mi ha fatto meno male l'intervento piuttosto che ritrovarmi solo senza di lei. Ma è stato per il bene di entrambi, io non ce la facevo più. In certi giorni mi trattava così male che dovevo chiudermi in camera per non continuare le discussioni. Non ce la facevo più, ci ho provato varie volte ad aiutarla ma ha buttato via tutte le pastiglie dopo una settimana, che cosa avrei dovuto fare? So che tradire non è stata la soluzione ma Stephanie mi capiva. Almeno con lei potevo parlare, mi ascoltava. Se ne è approfitatta della situazione per manipolarmi, mi diceva che l'avrebbe detto a suo padre se non avessi voluto impegnarmi con lei... non me ne sto fregando, ma perché tutti siete dalla parte di Jo? Mi stai dicendo che lei non ha sbagliato a negare il problema? Io avrei voluto che lei diventasse mia moglie ma non si è mai voluta impegnare. Io l'ho aiutata varie volte, non solo con i soldi quando non ne aveva anni fa ma l'ho aiutata ad entrare in WWF, le ho detto di parlare con la sua famiglia,  le ho pagato la terapia due volte e per due volte ha sempre smesso di sua iniziativa. Io cosa posso farci? È il paziente che decide mi hanno detto dallo studio, a questo punto ho pensato che non fosse così incapace di decidere e che le facesse comodo nascondersi dietro al problema per trattarmi male. Lei non è quella che ho conosciuto,  mi ha sempre mentito. L'hai mai sentita dire di avere questo disturbo? Io lo so perchè mi hanno messo le carte in mano, non me lo voleva nemmeno dire. Dice che non è vero, che si sbagliano tutti e che è stato solo un fastidio iniziare la terapia, non posso stare con una persona così ". Shawn ha recuperato una sedia dal corridoio e si è seduto accanto al mio letto, ha cambiato umore e sembra provare pietà per me: "Hunter, io sono d'accordo con tutto questo. Credevo che Rebecca mi avrebbe lasciato un giorno... tu non sei obbligato a stare con lei se la cosa ti fa soffrire, ma questo non giustifica il tuo comportamento. Tu avresti dovuto aiutarla non farle scoprire il tradimento in quel modo". "Ti giuro che non sapevo nemmeno di avere quella lettera. L'avevo restituita a Steph mesi fa, non l'avevo più vista fino a quel giorno. Ho cercato di ricordare quando l'avevo messa lì ma io non ricordo...". "Quindi ora dici che stavano cercando di incastrarti? Hunter, tu le hai voluto bene. L'hai amata, e se vuoi dire in giro di amarla ancora fai qualcosa per lei. Avresti dovuto essere sincero con lei, Jo non meritava questo. Avresti dovuto starle accanto in un momento difficile. Non credo che abbia coscienza di ciò che ti ha detto, perdonala". "E tu che cosa ne sai di ciò che lei ha fatto a me? Mi ha letteralmente chiuso la porta della nostra stanza in faccia per una settimana solo perché avevamo scoperto di non poter avere bambini! Mi ha detto che non aveva bisogno di aiuto, mi ha fatto sentire respinto ogni singolo giorno finché Steph non mi ha trattato come una persona finalmente e mi ha offerto la sua amicizia. Mi manca, ok? Ma starò meglio, non potevo andare avanti così". "Non starai meglio, chiedile scusa". "E come?" Gli domando riprendendo a piangere, ogni volta che sento il suo nome da Shawn è come una coltellata al cuore e non so nemmeno come ho fatto in tutti questi giorni senza sentire la sua voce, senza abbracciarla, senza di lei a riempire il suo posto nella mia vita. "Scrivile una lettera". "Ok... ci proverò" rispondo asciugandomi le lacrime, probabilmente non la leggerà mai... "Io... no, io devo lasciarla andare. Non è così che deve andare, non possiamo stare insieme. Jo ha preso la sua decisione. Io non voglio più soffrire". "Sei un codardo!" Esclama,alzandosi subito dalla sedia. "Che cosa?" "Sì, lo sei. Lei merita rispetto, tu non sai che cosa significa amare. Se c'è una cosa a cui credo di Dio è che ci sono persone che non si incontrano per caso, è lui a mandarcele quando ne abbiamo bisogno. Tu hai già avuto la tua occasione, vuoi passare tutta la vita a piangere per un errore? Tu e Jo vi amate, abbi il coraggio di affrontare la vergogna". "Vattene" affermo severo, non posso più sentire le sue stronzate. "Perché dovrei? Guardati,  sei imbarazzante. Sono l'unica persona che si è preoccupata per te in un mese, intendo sinceramente e il tuo manager non vale. Lo paghi. E comunque Hunter, grazie anche a te. Mi ha fatto piacere ricordarmi il motivo per cui non ci eravamo più visti". "Fottiti. Ne ho pieni i coglioni di questa visita: vai via!". Improvvisamente l'infermiera apre la porta, devono ancora farmi le punture... che palle. "Beh, immagino che tu abbia i coglioni pieni. Appena esco puoi darci dentro". "Ho il catetere, pirla". Si allontana verso l'uscita quando lo vedo fermarsi sulla porta: "Se fai piano a non toccare la punta puoi farlo". "Che cosa? Tu hai...". Rimango spiazzato dalla sua affermazione, mi ha appena fatto fare una figura di merda davanti all'infermiera. "Io te lo sconsiglio, non toccarlo" afferma ridendo la donna, un po' mi era mancato quel coglione devo dire.

The Game is over (She never recovered parte 2)Where stories live. Discover now