Capitolo 23

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8 Maggio 2002
Tokyo, Giappone
Pov. Chyna
Squilla per l'ennesima volta il telefono, probabilmente mi chiamano dalla palestra ma non sono nelle condizioni di presentarmi ad allenamento. Mi fa male la testa da questa mattina, quando Masahiro si è svegliato non l'ho nemmeno accompagnato alla porta dal momento che non ho più nemmeno la forza di reggermi in piedi. Dice che questa notte abbiamo bevuto ancora dopo averlo fatto, non mi ricordo nulla da quando siamo entrati in casa se non che l'abbiamo fatto diverse volte prima di sentirmi male completamente. Ho perso il mio telefono, non riesco a trovarlo da nessuna parte in casa e non ho nemmeno voglia di cercarlo, dovrei andare a comprarne un altro ma non voglio più sentire nessuno. Farlo con Masahiro ieri sera è stato inaspettato ma intenso, non mi sentivo così bene da tempo e questo non fa altro che rendermi ancora più triste. Non riesco a non pensare a quel coglione di Sean, a come abbia potuto tradirmi... mi giro dall'altra parte per non scoppiare di nuovo a piangere ma vedere la sua roba ammucchiata in un angolo della stanza dentro ad un sacchetto dei rifiuti non fa altro che ricordarmi che dovrò affrontare questa situazione prima o poi. Vorrei poter stare qui per sempre, so già che quando metterò piede in America lui verrà a cercarmi e mi troverà in qualche modo e l'idea di tornare ai miei vecchi problemi, l'idea di affrontare le bugie di Hunter e del suo caro amico traditore mi uccide. Squilla il telefono un'altra volta, non so chi sia a chiamare così insistentemente ma probabilmente è Anthony che vuole sapere che fine ho fatto. Se ha bisogno verrà a cercarmi, tiro la coperta sopra alla testa per rimettermi a dormire ma sento bussare alla porta: rimango in silenzio e fingo di non esserci, non voglio vedere nessuno, nemmeno Masahiro. Continuano a suonarmi, Anthony può tornare più tardi... "Jo! Amore, aprimi! Per favore, lascia che ti spieghi!". Non ci credo. Spalanco subito gli occhi, Sean è venuto fin qui per parlarmi. E ora cosa gli dico? Non ho voglia di vederlo. "Jo! So che sei in casa, vieni ad aprire altrimenti sfondo la porta". "Vattene! Non ti voglio vedere! Chi ti ha fatto salire? Qui è privato!" Continua a bussare insistentemente, prendo la vestaglia per non farmi vedere completamente nuda e mi avvicino all'ingresso: "Apri! Non finirà così, lascia che ti spieghi! Io ti amo!". "Tu non mi ami! Lascia stare la porta". "Ok, allora la sfondo". "È blindata, torna a casa tua!" Rispondo, sta facendo tremare tutto e non voglio che mi rovini l'esterno nè tanto meno che i vicini chiamino la polizia per il rumore. Mi decido ad aprirgli, in fondo se dovesse vedere la situazione in casa gli starebbe solo bene: ho scopato con un altro e non sono qui ad aspettare che il traditore ritorni. Sblocco la serratura e lo faccio entrare, non ha un bell'aspetto e non si è nemmeno messo la bandana: "Amore, ti prego mi sei mancata. Ascoltami!" Esclama per poi abbracciarmi, chiudo la porta lasciandola sbattere e poi lo allontano subito da me senza ricambiare l'abbraccio: "Mi fai schifo! Se davvero ti fossi mancata non avresti fatto quello che hai fatto, pezzo di merda". "Io non ho fatto niente! Hanno inventato tutto Kevin e Scott, io non ti ho tradita!". "Senti, torna da dove sei venuto" rispondo allontanandomi ma lui mi segue: "Jo... ascoltami: devi credermi. Pensavano di farmi uno scherzo, non immaginavano che tu ci avresti creduto". "Che cosa avrei dovuto fare? Eh? Fare finta di nulla? Accoglierti a braccia aperte? Sono stufa di voi, tu sei rimasto amico di Hunter solo per prenderti gioco di me! Sei d'accordo con lui per l'intervista, mi hai tradita per poter essere invitato anche tu al programma... non te ne è mai importato niente di me, te ne sei approfittato per chiedermi soldi! Imbecille, sapevi che io ho sofferto per questo e ora provi a mentirmi... non funziona più con me, non starò qui a bermi le tue bugie". Non riesco più a contenermi, prova ad avvicinarsi di nuovo ma lo allontano subito. "E io dovrei credere a te... perché sei nuda? Che stavi facendo qui, sei sparita completamente! Io credevo che tu fossi qui per lavorare, e invece guardati... non sei andata al lavoro, il tuo manager stava per chiamare la polizia e mi ha chiesto di fargli sapere se ti avrei trovata. Mi ha detto Anthony dove abiti, scusami se mi preoccupo per la mia ragazza". "La tua ragazza? Forse non hai compreso la situazione: io sono single adesso". "Joanie, per favore: è stato uno scherzo di merda dei miei amici! Perché non mi hai più chiamato? Avrei potuto spiegarti, ti ho chiamato per spiegarti! Sono stato tutto il tempo con loro, quella sera mi ero allontanato per salutare Eddie... chiedilo a lui se vuoi, chiamalo! Ma io non ho fatto niente amore, ero in pensiero per te. Mi manchi. Io ti sono rimasto fedele tutto il tempo, aspettavo solo che tu tornassi a casa!". "Come faccio a crederti?" Gli domando,  sono troppo disgustata persino per mettermi a piangere, ora vuole che io torni da lui ma non farò lo stesso errore di tornare di nuovo insieme. "Jo, se tu davvero mi amassi avresti messo in dubbio ciò che ti hanno detto. Cazzo, io se avessi sentito da qualcuno che tu mi stavi tradendo ti avrei subito chiamata! Avrei cercato delle prove prima di accusarti, non ci avrei mai creduto senza vederlo con i miei occhi. Io non penso che tu mi tradiresti, non lo penso perché io ci credo in noi... Perché mai dovresti pensarlo? Chiedi ad Eddie!". "Basta tirare in mezzo Eddie. Chi ti ha detto di fare il suo nome inutilmente, Hunter per caso? Che cosa c'entra lui nelle nostre cose? Il fatto che noi siamo amici non ti aiutorizza a tirarlo in mezzo in ogni cosa". "Non mi ha detto nessuno di nominarlo, lui c'era quella sera! Siamo nello stesso roster, se mai Hunter ci ha fatto capire che non voleva aver a che fare con noi cacciandoci come esclusiva nel roster di Raw. Viaggiamo insieme e siamo diventati amici, abita pure nel mio stesso quartiere... ti fidi di lui, no? Chiamalo... lui ti dirà la verità. Ma io non mi fido più di te, Jo. Qualsiasi cosa io dica o faccia viene sempre messa in dubbio! Perché? Amore so che ti ha dato fastidio sentire queste cose ma non sono vere! Avevo anche preparato una sorpresa per te a casa...". Non ne posso più di sentirlo blaterare inutilmente,  vorrei solo che se ne andasse ma si è seduto sul divano. "Senti, vattene via. Non mi interessa dei soldi, tieniti tutti i regali e non darmi indietro un centesimo. Però fammi un favore: sparisci dalla mia vita. Non voglio una relazione così: lo sai che io non mi fidavo di te, lo sapevi fin dall'inizio. Ma lo sai perché? Perché avevo ragione in fondo... sì, era il mio istinto che mi diceva che non avrei dovuto fidarmi. Hai fatto la stessa identica cosa del mio ex! Io mi aspettavo di tutto da te, ma non questo! Perché lo hai fatto? Almeno dimmi la verità: lo hai fatto perché avevi voglia di scopare? Oppure perché non sei poi così innamorato? Per caso sono troppo pesante per te? Pensi che io sia pazza? Dammi una motivazione per favore, almeno il tuo amico è diventato ricco calpestando i miei sentimenti". Rimane in silenzio per un attimo, sembra quasi essersi rassegnato al fatto che l'ho messo alle strette ma non vuole confessare: "Joanie, per favore: se avessi fatto davvero qualcosa io te lo direi. A questo punto non avrebbe senso nasconderlo, te lo direi! Ma io non ho fatto davvero nulla, devi credermi: non ho scopato con nessuna, sono solo salito a dormire in casa tua ma ero da solo! Ci sono mille testimoni a cui puoi chiederlo. Piuttosto dimmi che cosa hai fatto tu, non mi sembri stare bene". "Ah, non ti sembra che io stia bene... ti sbagli, sto benissimo da quando ti ho lasciato! Mi hai fatta soffrire come una stronza, se proprio ti interessa saperlo ho pianto perché ti amavo! Ma ora non mi importa più, io sono Chyna... non so nemmeno perché sto perdendo tempo con te, io me lo sono guadagnato il rispetto della gente e non mi interessa dell'opinione di un povero sfigato come te!". "Jo, siediti con me" afferma prendendomi per un braccio ma questa volta lo allontano prima ancora che possa parlare: "Vai via. Non ti voglio più vedere". "Amore, che è successo? Se pensi di affrontare così i problemi sappi che hai sbagliato completamente". "Lasciami stare". "Perché diavolo hai quel cerotto a fare? Perché hai la casa così in disordine? Non è da te stare in casa senza nemmeno vestirti nè toglierti quello schifo dalla faccia. Mi dispiace di averti fatta soffrire, in questo momento so che sei arrabbiata con me ma devi credermi". "Ho fatto serata ieri. E non mi sono struccata. Qualche problema? Questa è casa mia, nessuno ti ha detto di prendere un volo e sfasciarmi il pianerottolo mentre dormivo, stronzo". "Ti avevo detto di non farlo! Sei sola qui, avrebbero potuto farti del male! Jo, tu sei matta, hai girato per Tokyo strafatta e magari anche ubriaca... chi ti ha portata a casa? Non hai nemmeno la macchina, Anthony di sicuro non è stato". "A te che importa di quello che ho fatto?" Mi allontano da lui e mi ritiro in camera, non voglio sentirlo e lo chiudo fuori dalla porta. "Mi importa perché sono il tuo ragazzo! Eri sola dall'altra parte del mondo senza capire un cazzo di ciò che facevi e io dovrei essere tranquillo adesso? L'ho visto subito dalla tua faccia, non ti sei ancora ripresa. Amore, io non ce l'ho con te per questo, so che volevi dimenticare questo problema ma è solo una bugia, non è vero niente! Aprimi". "Mi hai spezzato il cuore, io ti amavo veramente". "Ma io ti amo ancora, non ho mai smesso di amarti! Smetti di farti del male, sei solo in hangover! ". "Mi hai fatto tu del male". "Amore, che cazzo è successo ieri sera? Hai perso il telefono?". Vorrei solo che se ne andasse, mi fa troppo male la testa e non voglio più averci a che fare. Ci sono ancora in camera i bicchieri di ieri sera e i miei vestiti sono sul pavimento, potrei nascondere tutto ma non mi va di mentirgli. Mi fa male lo stomaco, i postumi della serata uniti allo stress della situazione mi stanno facendo male... non voglio nasconderglielo. Glielo devo dire, mi sento una merda per averlo fatto ma lui continua a negare... devo chiudere questa relazione, stamattina non ricordavo nemmeno come mi fossi fatta questo disastro sul braccio e Masahiro ha ragione su una cosa: non ha senso metterci sopra un cerotto e andare avanti, se è successo è solo colpa sua e delle sue bugie. Devo andare avanti davvero, Sean mi sta facendo solo soffrire in questo momento. Apro la porta in silenzio, Sean ha smesso di bussare e stava per andarsene quando ritorna indietro preoccupato: "Amore... non piangere per favore, non posso vederti così". Mi faccio da parte sedendomi sul letto per asciugarmi le lacrime, lui entra convinto per seguirmi ma subito cambia espressione: "Che è successo qui?" . Non riesco nemmeno a parlare, non pensavo che mi avrebbe fatto così male lasciarlo e sto soffrendo più di quando ho scoperto il tradimento ma questo non è giusto: devo riprendermi la mia vita, non ho sbagliato io per prima e soprattutto non devo darmi io la colpa. Cerco di ripeterlo a me stessa ma più Sean mi urla contro e più mi sento in colpa per averlo fatto arrabbiare: non posso sentirmi sempre in colpa per gli altri, è lui che mi ha fatto del male ma per qualche motivo sento che è giusto che io soffra. Odio tutto questo, odio me stessa in questo momento più di quanto io non odi lui e la escort che ha trovato in discoteca. "Chi è stato qui? Sul serio tu stavi accusando me quando tu hai un amante?" Non so cosa sto facendo qui,vorrei soltanto scomparire e non ce la faccio più a tenermi dentro questo peso di averlo ferito: come fanno gli uomini a tradire? Non posso nemmeno guardarlo in faccia, nascondo il viso tra le mani per continuare a piangere mentre lui urla: "E così cercavi solo una scusa per uscirne innocente! Sei solo una troia, eri tu che mi stavi tradendo! Fammi capire: ora ti stai pentendo, vero? Mi hai fatto vedere questo casino in modo tale da rinfacciarmi che anche io ho tradito... Beh,ti è andata male. Io non ho fatto proprio un bel niente! Mi fai schifo, io ero in America e provavo a chiamarti dieci volte al giorno, appena finito un live ho preso il primo aereo per Tokyo rischiando di farmi licenziare e tu invece stavi facendo serata con un altro! Quanta cocaina ti sei tirata? Immagino che ieri tu non avessi tutti questi sensi di colpa! L'unico motivo per cui piangi è perché sono spariti gli effetti. Chi è che ti sei portata a casa? Sempre se te lo ricordi, la bugia che ti hanno raccontato i miei amici era una scusa valida per autorizzarti a farti fino a tal punto". "Basta! Chi ti sei scopato tu? Chi è quella tipa che hai portato in casa mia? Almeno dimmi, avete una relazione? Tu ti ricordi come si chiama lei?". "Cosa ti hanno detto Kevin e Scott?" "Che importa? Non sapevano il suo nome, ma io voglio sentirla da te la verità!". "Vedi... nemmeno hanno saputo costruire una bugia! Non sanno chi sia perché non è vero niente! Chi è stato qui con te ieri? Chi è stato!". Non ce la faccio ad affrontarlo in questo momento, vorrei tanto mandare via tutti i sensi di colpa che provo nei suoi confronti: vorrei che fosse la rabbia a prevalere ma non ce la faccio, sono io che ho voluto evitare di affrontarlo subito... "Non importa chi mi sono scopata. L'ho fatto perché noi non stiamo più insieme dal momento in cui hai messo gli occhi addosso a un'altra. Sono stanca di soffrire sempre a causa degli altri: mi andava una scopata e ho scopato, non devo più rendere conto a te". "Ah, quindi è così che la pensi. Ne parliamo in un altro momento, ora non ce la faccio". "Non ho niente da dirti. Se vuoi sapere chi era per trarre le tue conclusioni fai pure: ma non prendertela con lui. Io non ho mai voluto farti del male, pensavo di essermi innamorata di nuovo dopo lo schifo che ho subito e sono stata bene con te: ora basta però, non posso più tollerare certe cose. Non l'ho fatto per ripicca e nemmeno perché ho perso la testa per lui, l'ho fatto perché mi andava di farlo. Voglio riprendermi la mia vita, mi dispiace ma non posso perdonarti. Mi fai soffrire troppo, ieri per la prima volta mi sono sentita bene. Il tradimento è stato solo il culmine, non mi va più di litigare. Torna a casa tua, lasciami sola". "Jo, guardati: che cazzo sei diventata? Non sei più la stessa persona di cui mi sono innamorato. Leva quel cerotto, guardati allo specchio e fatti una doccia: vedrai che forse non stavi così bene ieri... Per me va bene che vuoi lasciarmi, sei arrabbiata e non mi vuoi proprio ascoltare, sei solo confusa ed eri stra fatta e ti sei portata a letto un uomo per ripicca. Ok. Ma tu mi ami, Joanie?". "Non è stato per ripicca, tra noi non c'è più niente". Mi guarda per un momento per poi riprendere a fissare i miei vestiti sul pavimento: la scatola dei profilattici è rimasta lì sul comodino e mi sto vergognando per avergli mostrato questa scena ma io non voglio più stare alle sue bugie. Mi mancherà, vorrei soltanto che lui tornasse e si prendesse cura di me come fa ogni volta in cui ne ho bisogno ma le sue attenzioni sono tossiche, il suo modo di amare è tossico. "Ho capito. Ok, mi sono illuso un'altra volta. A questo punto se non mi ami è inutile litigare. Ho fatto quello che ho potuto per salvare la nostra storia, io sognavo un futuro con te: dovrei ringraziare Kevin e Scott per avermi aiutato ad aprire gli occhi, io che mi facevo pure prendere in giro dai colleghi per la nostra storia... Dovrei riempirti di insulti per ciò che mi sento dentro ma non ce la faccio: io ci tengo a te. Prenditi cura di te, fai qualcosa: non ha senso che tu ti faccia del male". Si allontana andando verso la porta, vorrei fermarlo ma so che è solo una voce dentro di me: non voglio essere abbandonata, tutti fin ora l'hanno fatto ma questa volta è per il mio bene. "Jo, lo sai che ti cercherò. Lo sai meglio di me, io ti chiamerò e vorrò prendermi cura di te perché più la situazione è complicata e più faccio fatica a lasciar perdere ma... non cercarmi più se non mi vuoi con te. Non dopo questa, lasciami solo". "Sean, aspetta!" Esclamo prima che se ne vada. "Che c'è? Non rendere le cose difficili, non riesco ad odiarti". "Voglio essere sincera con te: sono andata a letto con Masahiro. È giusto che tu lo sappia. Mi sento in colpa per averlo fatto, non andare via". "Jo... non stai ragionando in questo momento. Masahiro... pezzo di merda, avrei dovuto aspettarmelo". "Non te ne andare. Ci siamo fatti del male a vicenda, dimmi chi è così possiamo fare pace...". "Ne parleremo se vuoi. Ma ora no, non ci riesco. Non farti vedere mentre piangi che mi fai innervosire... non è quello che vuoi il mio perdono, non ti farò sentire meglio. Non posso rimanere a consolarti, so che se me ne vado ti farai ancora del male e io non voglio questo ma in questo momento sono troppo deluso. E anche tu lo sei. Non me lo sarei mai aspettato da te, con Masahiro poi... l'ultima volta che l'ho sentito mi ha chiesto pure come stava andando la relazione". "Non voglio più farmi del male". "Sì, ma so che ce l'hai con me per questo scherzo e poi la sai una cosa: ci sono ancora i preservativi che hai usato con un nostro amico in quella camera! Non mi va di litigare come al solito, adesso piangi e dopo cinque minuti esatti saresti qui a darmi contro. Lasciami solo, ne ho bisogno". Devo smetterla di rincorrerlo, lui mi ha ferito per primo e io mi sento solo in colpa. Devo smetterla di aver bisogno di affetto, io non ho bisogno di nessuno! "Rimani pure da solo. Tanto sei single. Torna da quella troia a casa, scopati chi vuoi in casa mia dato che hai ancora le chiavi!". Sbatte forte la porta di ingresso e io riprendo a piangere come pochi minuti fa: non capisco perché mi faccia così male perdere un traditore, Sean mi faceva solo del male. Perché mi piace farmi del male? Perché? Mi sono sempre fatta del male in ogni modo: quando stavo con Jerry soffrivo in palestra, quando stavo con Hunter ignoravo i miei sospetti e ora ho supplicato l'uomo che nemmeno ammette un tradimento di tornare a ferirmi! Non voglio più permettere a nessuno di farmi male, anche se in questo momento vorrei solo che Sean tornasse, che mi facesse sentire bene di nuovo. Ripenso alle parole di Masahiro, stamattina è stato gentile a mettermi un cerotto sulla ferita ma il suo consiglio mi ha fatto male: non so perché debba sempre succedere la stessa cosa, mi accorgo del male che mi sto facendo solo quando vedo la ferita che sanguina, ho passato la mia vita a riempirmi di cerotti pur di non pensare più a quello che mi hanno fatto le persone per non affrontare la realtà. Se solo avessi ascoltato ciò che mi sentivo avrei evitato di buttare un anno insieme ad Hunter, di perdere il lavoro che amavo, i miei amici e avrei evitato le prese in giro di Vince. Lui mi ha indotta a licenziarmi, Sean mi ha usata così come Hunter, Jerry e persino mio padre quando mi prometteva di aiutarmi e puntualmente non aveva mai soldi per me. Vorrei evitare di soffrire, ma a me piace soffrire. Ne sono dipendente. Non sono mai stata felice, devo smettere di pensare a quando lo ero: mi stavo solo illudendo, Hunter non ci ha mai creduto in noi. Mi manca continuamente, quel periodo è stato uno dei più belli della mia vita: peccato che fosse tutta una bugia, una bolla in cui mi rifugiavo per non pensare alla realtà dei fatti. Sono solo una persona che è nata per sbaglio, sono quella ragazzina che si feriva in camera di nascosto da tutti per poi fingere di stare bene. Ho cercato di cambiare la mia vita diventando Chyna, lei era tutto quello che io volevo essere. Ma ora non lo sono più. Il lavoro sta andando di merda, sono di nuovo sola e ciò che mi perseguita sono soltanto stupidi pensieri. Tornerò a casa, forse il Giappone non è stata una buona idea. Mi pagheranno per parlar male del mio ex, mi devo riprendere. La gente vuole vedermi, sto solo deludendo i miei fan. Vado in bagno e apro l'acqua della doccia finché non la vedo fumare, ho bisogno di togliermi questo schifo di trucco dalla faccia e di riprendermi. Tornerò in TV, tornerò ad essere Chyna.
Più tardi
Mi sveglio all'improvviso, mi stanno suonando il citofono da qualche minuto e ho come l'impressione che questo sia Anthony. Mi farà il culo, ma questa volta ha solo ragione. Ho fatto una serie di errori ieri sera che se non avessi chiesto di smettere domani per poter tornare in America mi sarebbero costati il contratto. Mi ha rassicurata dicendo che aveva comunicato ad Inoki che stavo piuttosto male e che avevo da preparare i bagagli, per fortuna lui ha sempre la risposta pronta. Credo che gli comprerò un regalo domani prima di andare, gli devo un favore come sempre. Si è fatto buio nel frattempo, credo che sia già sera e non riesco nemmeno a fare il conto di quante ore ho dormito da quanto sono stordita. Sean è venuto nel pomeriggio, dopo la doccia ho pianto fino ad addormentarmi ma ora mi sento già meglio. "Ciao! Che cos'è questa sorpresa?" Masahiro è tornato da me e mi ha portato una busta con del cibo da asporto, ha un buon profumo ma non mi va per nulla di mangiare. "Zuppa di miso. Fa sempre bene dopo una sbornia". "Grazie. Serviti pure" rispondo portando le buste in cucina, gli tiro fuori un cucchiaio dal cassetto e mi verso un grosso bicchiere d'acqua. Avevo troppa sete, me ne verso subito un altro per reidratarmi quando Masahiro afferma: "L'ho presa per te, tu non mangi?" "Ho già mangiato" rispondo mettendo via il bicchiere vuoto. "Non è vero, sei in pigiama. A proposito, carino il leopardato". Normalmente non avrei mai aperto in pigiama ma questa situazione è decisamente surreale. "Stavo dormendo. Non mi sento bene" sussurro per poi tornare in camera da letto. Ho sistemato il disastro prima di addormentarmi, ho fatto sparire la roba di Sean in valigia nel caso se la volesse riprendere e devo dire che mi sento meglio senza vedere quel sacchetto. "Allora te lo porto lì. Un po' di brodo va sempre bene". "Ho vomitato, non voglio mangiare" rispondo allontanandolo, Masahiro si è seduto accanto a me in un angolo del letto e ha iniziato a mangiare mentre mi sono messa comoda sotto alle coperte. "Non puoi nemmeno andare a letto senza mangiare". "Si che posso, da piccola mi succedeva spesso". "Perché disobbedivi?" "No, perché mia madre aveva tre figli ed era senza soldi. Comunque non voglio parlarne adesso. Vuoi vedere un film?" Accendo la TV su un canale a caso, dovrei prendere un DVD ma non ho voglia di alzarmi. "Jo, non sono venuto per cenare. So che ti sembrerò appiccicoso dopo quel che è successo ieri sera tra di noi, ma non è quello che pensi. Io non voglio più rifarlo, almeno non stasera... forse in futuro se capiterà ancora, ma il vero motivo per cui sono tornato è perché volevo sapere come stai". "Grazie di tutto" rispondo voltandomi verso di lui, mi fa troppo ridere il modo in cui mangia la sua zuppa e riesce a strapparmi un sorriso. "Nemmeno io sono in vena di scopare" affermo ridendo, quando lui mi prende la mano sinistra: "Ti fa ancora male?" "Sto bene" rispondo allontanando il braccio. "Jo, non ricordo un cazzo di ciò e forse nemmeno tu per fortuna... ma voglio che ti ricordi ciò che ho detto, non serve a nulla metterci su un cerotto se poi lo rifarai di nuovo". "Ho lasciato Sean" affermo tirando le coperte sopra alla testa. "Mi dispiace... lo hai chiamato?". "È venuto lui, era preoccupato per me. Perdonami, ma gli ho detto di noi. Non ce la facevo a nasconderglielo, io non so mentire. Avrei potuto dare a lui tutte le colpe, in fondo sono io che sono stata tradita e dentro di me ci siamo già lasciati qualche giorno fa. Però mi sentivo in colpa, ti rendi conto? Mi sentivo in colpa per averlo deluso, io! Sto di merda, mi manca e mi dispiace che tu sia finito in mezzo a questa situazione ma ci soffro troppo. Per una volta ho pensato a me e mi sento egoista". Masahiro ha lasciato la sua zuppa sul comodino, ho ripreso a piangere e non mi va di farmi vedere da lui ma so che c'è solo la coperta a separarci. "Posso?" Mi domanda per poi entrare nel letto con me, avevo bisogno di un abbraccio mi lascio andare al pianto sul suo petto. "Jo, lo sai che non serve darti la colpa. A prescindere da chi ha tradito, non devi darti la colpa se non stai più bene. Non sei egoista a pensare a te, e quando lo fai pensi solo di meritare indietro il dolore che provano gli altri. Non è così, tra te e Sean già non funzionava e anche lui ha le sue colpe. Hai sbagliato a non confrontarti con lui ieri sera, ma so che saresti stata ancora male. Hai bisogno di aiuto, finché pensi di poter andare avanti così nulla andrà bene. Pensi ancora al tuo vecchio lavoro, non avrai mai una posizione se non pensi di meritarla. Ti stavi allenando ma poi si è visto che non eri più concentrata, Inoki mi parla di te...". "Lo so, è meglio che io torni a casa. Questo viaggio è stato un disastro". "Mi dispiace... ma non è vero, hai fatto dei live event e ne potrai fare tanti altri. Non è stato un disastro". Mi abbraccia più forte mentre mi sposta i capelli dal viso, avevo bisogno di qualcuno che mi consolasse e Masahiro a prescindere di tutto è un buon amico per me. "Conosco un bravo psicologo, parla anche inglese" afferma tornando poi a coccolarmi. "Grazie,ma ne ho già uno a casa... tornerò sotto farmaci. Vedi, è da quando ero alle scuole medie che ci convivo con questo. Quando sembra che se ne sia andato è lì che torna, non penso che se ne andrà mai. Mi farò prescrivere la solita roba, avevo smesso perché il mio ex me lo aveva imposto di andarci e io non mi sentivo pronta. Ma non è così facile. Quando mi drogo perdo il controllo, non dovrei farlo quando non mi sento bene e ho sbagliato". "Andrà tutto bene. Vedrai. In molte persone ne soffrono, qui in Giappone purtoppo è abbastanza comune. Ma non avere paura, hai una sorella e i tuoi amici in America... ti aspetterò quando tornerai qui. La relazione con Sean non è andata bene, ora sarà difficile per te tornare a casa". "Lo so, non vorrei tornare. Ma ho delle interviste da fare e qui non ho nessuno. A parte te, ma non posso disturbarti troppo. Riprenderò la mia vita in qualche modo, farò un trasloco per non vedere più quella scena di loro sul mio letto quando tornerò". "Mi sembra la cosa migliore" risponde sorridendomi, mi mancherà Masahiro ma in questo momento non mi sento pronta per nessuna frequentazione. Mi sono appena lasciata con Sean, mi manca molto e devo ancora abituarmi all'idea di essere single... non posso portare avanti questo rapporto, ho capito che lui vorrebbe frequentarmi ma non è quello che cerco. "Attenderò il giorno in cui tornerai allora. Appena compri il biglietto fammelo sapere, così lo scrivo sul calendario". "Va bene, ti chiamerò prima di tornare. Però anche tu pensa al tuo matrimonio". "D'accordo,ci proverò a farmi passare l'offesa... ma non so se ce la farò mai. L'ho tradita anche io più volte ma non riesco ad immaginare il mio futuro con nessun'altra. Non voglio pensarci, non ci riesco. Piuttosto, che ne dici di mangiare la zuppa? Guarda che l'ho presa apposta per te! Guarisce anche i cuori infranti". "Allora se la metti così... me la scalderesti per favore?". Si è alzato dal letto e sta andando verso la cucina, non mi aspettavo che si sarebbe alzato per me. "Va bene, però devi finirla altrimenti ti chiedo i soldi indietro".

The Game is over (She never recovered parte 2)Donde viven las historias. Descúbrelo ahora