Capitolo 40

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Dal diario di Paul Levesque

E così, Jo, alla fine avevo ragione. Sapevo nel profondo del mio cuore  che ciò di cui tanto si parlava non sarebbe mai accaduto, sapevo che erano soltanto voci. Io e Stephanie abbiamo passato un brutto periodo a seguito della notizia della tua presunta gravidanza: lei voleva dei figli, in quel momento non era pronta ma sapevo che prima o poi me lo avrebbe chiesto di nuovo. Aveva iniziato a frequentare una sorta di gruppo di sostegno per neomamme, con la scusa di fare beneficienza alle madri single in difficoltà a nome della azienda aveva raccolto alcune brochure sui corsi di preparazione alla genitorialità e altre stronzate simili. La rappresentante del gruppo la aveva invitata ad una cerimonia di ringraziamento per la donazione aziendale e Steph era così decisa a superare il trauma dell'aborto che era rimasta in contatto con questa donna tanto da lasciarsi convincere a iniziare un percorso psicologico. Io ero felice per lei, da un lato non la avevo più sentita piangere per questa storia ogni volta che vedeva un bambino passarle davanti, ma ero seriamente preoccupato per le sue intenzioni. Io ero felice del mio lavoro in WWE, stavo di nuovo collaborando con Shawn e il fatto che stesse ricadendo nell'alcolismo mi stava solo aiutando a spianarmi la strada verso il monopolio del nuovo titolo. Lesnar stava al posto suo, non aveva fatto molte storie per la perdita di valore del proprio titolo a seguito dell'introduzione del nuovo e sembrava solo felice di dover lavorare di meno. Brock è una bestia, la sua preparazione atletica è invidiabile e oggi dall'alto dei suoi 46 anni riesce ancora a condurre i giochi, ma la sua etica del lavoro fa schifo e se c'è qualcosa che lui odia fare quella è lavorare. Era un alcolista, due gemelli a carico dalla ex fidanzata e un mezzo flirt con Sable servivano a dargli motivazione di presentarsi a difendere la cintura, ma era evidente che Vince non potesse ritenerlo un personaggio affidabile. Mio suocero aveva sempre un occhio di riguardo per me, credeva che le idee di Stephanie sulla maternità lo avrebbero aiutato con gli sgravi sulle tasse e la incoraggiava a fare donazioni alla no-profit per ridurre al minimo le imposte al termine dell'anno fiscale. Avevo paura che lei potesse confidarsi con suo padre, in fondo adesso Vince aveva iniziato a volermi bene sul serio e lo avevamo invitato diverse volte in New Hampshire. Per il compleanno di Stephanie ci aveva regalato un weekend di coppia alle Bahamas, l'immancabile battuta "non fatemi un nipotino in vacanza" aveva suscitato in Stephanie una reazione insolita e la sua risposta mi preoccupava: "non manca molto a quel momento", quelle parole avevano fatto sbiancare i suoceri e avevo cercato di salvare la situazione spiegando che avevamo capito di avere l'intenzione per un prossimo futuro. Vince mi marcava stretto, quei tre giorni di vacanza erano ormai un ricordo quando Steph ha deciso di parlare con Howard Stern. Waltman aveva iniziato a lavorare per la TNA, il suo primo match nella federazione era stato qualcosa di mediocre e nonostante mi stesse per venire l'ulcera a vedere le vostre facce in televisione non potevo rinunciare ai miei appuntamenti settimanali con gli show della concorrenza. Prima ancora di diventare un wrestler sono sempre stato un fan della disciplina, ho sempre cercato di mantenere il silenzio con mio suocero ma per poter dare delle valide risposte alle proposte dei rivali amavo seguire le storyline delle altre federazioni. La tua rivalità con Masahiro era qualcosa di nuovo nella New Japan pro wrestling, si parlava molto di questa rivoluzione dei match intergender in Giappone e soprattutto si speculava sul vostro rapporto qui in America. Sai, non ho mai avuto il coraggio di parlartene: il giorno in cui la notizia di te in tour con la tua nuova compagnia aveva fatto il giro di tutti i giornali sportivi Vince non faceva altro che ripetermi che l'introduzione del nuovo titolo avrebbe oscurato questo tuo trionfale ritorno a casa per tutto settembre, che nessuno avrebbe speso dei soldi per un autografo di Masahiro Chono in America e soprattutto che avevamo fatto bene a rilasciarti. Diceva che ero più produttivo, più determinato... la verità era che avevo avuto la mia conferma: non potevi essere incinta se stavi ancora lavorando a pieno ritmo, le arti marziali miste che amava Inoki non sono adatte a una donna incinta e le voci avevano smesso di circolare quando lo stesso Waltman aveva ripreso a frequentare i locali in seguito al suo ritorno a casa. Nessun quasi padre di famiglia direbbe di avere due soli figli, non aveva più parlato di un terzo figlio e conoscendolo non avrebbe mai potuto tenere il segreto a riguardo. Steph era invidiosa del tuo successo, i fan non parlavano d'altro e il tuo primo incontro con Masahiro è stato qualcosa di distinto al contrario delle aspettative di tutti quanti. Non eri più quella di una volta, sembravi una bambola con quei capelli biondi ma nonostante fosse Masahiro quello in vantaggio per la sua stazza mi ha impressionato come tu sia riuscita a colpirlo come un tempo. Mi dava fastidio che tu avessi trovato la tua strada lontano da casa, mi mancava collaborare con te e sapere che tu e quel coglione con cui lottavi vi frequentavate mi irritava. All'epoca non lo sapevo per certo, so che avrei dovuto farmi gli affari miei ma la confessione che mi hai fatto anni dopo mentre ero ubriaco di sakè non mi ha per nulla sorpreso. Waltman era solo un rimpiazzo per te e ora capisco perchè improvvisamente mi erano saliti mille dubbi sulla mia voglia di diventare padre. Stephanie non era la persona con cui avrei voluto costruire un futuro, ma ormai Vince mi aveva coinvolto nel lavoro e lasciare Steph avrebbe voluto dire dare le dimissioni per me. La WWE per rispondere a questo evento aveva creduto che mandare Stephanie a parlare della faccenda tra noi ti avrebbe messa in cattiva luce, le sue risposte alle domande provocatorie di Howard avrebbero fatto arrabbiare chiunque e soprattutto hanno irritato me. Ha agito alle mie spalle, non ero d'accordo nel continuare questa buffonata televisiva in cui parlavamo male gli uni degli altri ma a quel punto avevo capito che non avrei avuto il potere di poter far desistere Steph: lei voleva la sua vendetta e io non ero nessuno per impedirle di difendersi e di raccontare la propria versione dei fatti. Ognuno aveva i suoi motivi  e io ero solo arrabbiato con te. Mi manchi, amore. Pensare a come ho agito in passato, cazzata dopo cazzata, non fa altro che farmi pentire amaramente per averti persa. Ogni mese, ogni anno che passava tu eri sempre più un ricordo lontano, la mia speranza di essere finalmente felice andava scemando. Nessun traguardo raggiunto è più riuscito a soddisfarmi tranne l'averti quasi ritrovata. Quell'esperienza pre morte mi ha fatto capire molte cose di me. Ho scritto a Masahiro su Instagram per aggiornarlo sulla data del funerale di Scott, abbiamo avuto modo di chiarire e il fatto che ora si sia ritirato a vita privata per godersi l'affetto dei suoi figli mi ha fatto capire molte cose. A lui importava davvero di te, eri un'amica in difficoltà  alle prese con un nuovo lavoro lontana da casa e mi ha confessato di aver avuto problemi col sesso in quel periodo. Ti ha voluto davvero bene, colui che non lo ha fatto ero io. Non so tu e Scott abbiate avuto modo di vedervi lassù, sicuramente sarà stato impegnato a ricongiungersi con la famiglia e si starà prendendo cura del suo figlioccio , il figlio di Kevin: sono sicuro che lui avrebbe molto da dirti su quello che sono diventato ora. A volte mi domando se lo sentirò mai vicino, se potrò mai sentire la sua presenza come credo di sentire la tua. So solo che se mai mi stesse guardando vedrebbe solo un povero malato di mezza età che non riesce nemmeno a fare le scale. Mi prenderebbe in giro, forse già lo fate. Questo è il vero me, The Game è morto di infarto: non ho più paura di amarti, non sarà mai troppo tardi per dirtelo.

The Game is over (She never recovered parte 2)Where stories live. Discover now