Capitolo 35

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25 Agosto 2002
Uniondale, New York
Pov. Triple H
Prendo tempo rallentando il ritmo del riscaldamento, tra poco toccherà a me e a Shawn e sono piuttosto agitato. In questi giorni non abbiamo fatto altro che litigare durante le prove e abbiamo deciso che avremmo improvvisato nel ring, ma non sono più molto sicuro di questa idea. Se fosse per me gliele darei soltanto fino a non farlo più rialzare, ma lui purtoppo deve vincere quindi non so come farò a contenermi. Sono stanco, fare avanti e indietro da Hollywood la scorsa settimana è stato pesante e non vedo l'ora che questa pagliacciata con Shawn sia finita. Vincerà questa volta, ma non ci sarà un rematch. Questo è certo. Non voglio più averci a che fare. "Amore" afferma Stephanie avvicinandosi piano a me, a giudicare dalla sua espressione è più preoccupata di me sulla riuscita di questo ridicolo match. "Dimmi" rispondo rimanendo concentrato nei piegamenti. Si siede accanto a me a terra per potermi parlare meglio, speravo di poter rimanere solo in questo momento ma probabilmente ha qualcosa di importante da dire. "Tra poco tocca a voi" dice guardandosi l'orologio al polso. "Lo so" sbuffo mentre mi metto anche io a sedere per stendere le gambe. "Ti vedo un po' preoccupato". "Sto bene". "Sono sicura che andrà bene, come sempre". Si avvicina per rubarmi un bacio dalle labbra, poche volte negli ultimi anni ho avuto paura prima di un match ma questa volta per qualche motivo sento che sarà importante. Io e Shawn non torniamo insieme nel ring da anni, non sarà più capace di fare niente e non preparare nei dettagli è stata una scelta idiota da parte sua. Spero di essere io colui che lo porterà al ritiro, non vorrei mai che dopo questa vittoria continuasse a insistere per ritornare un full-timer. Non lo accetterei. "Lui dov'e?" Domando a Stephanie rimanendo concentrato. "Dietro la tenda, ti aspetta. Tra due minuti dovrà entrare". "Non hanno ancora finito di preparare il ring". Le rispondo cercando di stirare la schiena, non ho per nulla voglia di entrare e ho paura che a Vince non piacerà questo match: i fan sono venuti solo per lui, tutto il mondo sa che eravamo veramente amici e sicuramente non faremo fatica ad odiarci sugli schermi, ma ho paura che si inizi a vociferare nei corridoi e soprattutto che il capo abbia qualcosa da ridire sulla reazione del pubblico. "Perchè non vai anche tu? Sei sicuro di ricordare la scaletta?" Mi domanda Stephanie alzandosi in piedi. "Ho tutto qui dentro" rispondo toccandomi la testa, non mi va di farla preoccupare ma nemmeno di avere una conversazione con quel cretino. Ci siamo incrociati all'entrata nello stadio, ho intravisto il suo costume e ho faticato a trattenere le risate. "Paul, preparati. Shawn sta entrando" afferma uno dei tecnici spalancando la porta, mi alzo subito in piedi e mi do un'ultima sistemata allo specchio quando Steph mi lancia una bottiglietta d'acqua: "Non dimenticare nulla!". Mi dirigo verso l'ingresso dello stadio, Vince e Shawn si stanno scambiando le ultime raccomandazioni quando quest'ultimo si volta verso di me: "Pronto?" mi chiede guardandomi in modo serio, lanciandomi un'ultima occhiata prima di essere richiamato all'entrata. Non rispondo alla sua domanda, mi volto insieme a Stephanie verso lo schermo quando parte subito la sua sigla. Quei pantaloni pieni di paillettes sono ridicoli, sulla sua canotta ha fatto stampare il suo versetto preferito di uno dei vangeli e sento anche a distanza il rumore del tacco dei suoi stivali texani: al suo ingresso il pubblico esulta, riesco a sentire il chiasso prima ancora di vedere le immagini delle telecamere e non si lascia sfuggire uno dei suoi balletti imbarazzanti. Mi volto un attimo verso Stephanie, la quale sta osservando con serietà la scena per non farsi riprendere da Bischoff e da suo padre a pochi passi da noi. Gli striscioni per il suo ritorno sono davvero tanti, i commentatori non si sono trattenuti dallo spendere delle parole riguardo alla nostra amicizia e deglutisco in silenzio per non mostrarmi agitato. E' arrivato nel ring, dopo aver fatto le sue solite inutili piroette si è tolto parte del costume come mi aveva detto e devo dire che l'idea della sua costumista dei doppi pantaloni non è una cagata come sembrava: lascia cadere i pantaloni di paillettes nel ring lasciando spazio a dei normalissimi jeans per sfoggiare una importante cintura da cow boy. "Si va in scena" mi urlano dopo avermi ripassato il trucco velocemente e aver tolto un pezzo di gel dai capelli, Steph mi bacia velocemente per poi farsi da parte accanto alla tenda del back stage: mi preparo cercando di mantenere un'espressione seria, sento le prime note della sigla e sono finalmente dentro. Ho gli occhi di tutti puntati addosso, nessuno applaude o grida il mio nome e c'è quasi un assoluto silenzio da parte del pubblico. Inizio a camminare verso il ring, bevo un po' della mia acqua e mi rinfresco la testa come al solito mentre scorgo lo sguardo serio di Shawn a qualche metro di distanza. Diverse persone stanno fischiando, lancio dietro il resto dell'acqua e non riesco a distogliere lo sguardo da lui: mi sta sorridendo, dovremmo essere avversari oggi ma Shawn pensa che io sia in vena di giocare. Mi fermo a pochi passi dal ring per osservarlo meglio: il cretino sta ballando in mezzo al ring, finge di essere carico con tutto il supporto del suo pubblico e mi sento improvvisamente come se avessi sbagliato posto. Sto per avere la mia rivincita, se solo tutti questi coglioni che mi guardano male sapessero la verità sul nostro rapporto allora non penso che sarei io quello odiato. Si toglie la maglietta in segno di sfida e si accomoda sdraiato nell'angolo sinistro delle corde, come usava fare con qualsiasi avversario non fosse degno del suo rispetto: finisco di risalire i gradoni, l'arbitro lo osserva divertito mentre si diverte a prendersi gioco di me. Finisco la mia entrata, Shawn ha capito che non sto giocando questa sera ed è sceso dalle corde per poi osservarmi serio. Si avvicina a me, sembra che voglia scherzare ma mi tira la sua maglietta dritta in faccia per poi iniziare a colpirmi: non mi aspettavo questo da parte sua, cerco di difendermi come posso e sento subito dolore avendomi colto di sorpresa, gli tiro un calcio da un'angolo del ring e riesco finalmente a buttarlo fuori. Penso alla prossima mossa, a quanto pare vuole mandare a puttane il copione, quando è subito risalito facendomi una spear. Ritorniamo a seguire le regole, probabilmente ha paura della reazione del capo e mi colpisce ripetutamente alla testa mentre sorride beffardo, convinto che non mi sia piaciuta la sua sorpresa. Mi rialzo subito in piedi, riprende a colpirmi ma riesco a spingerlo a terra come previsto, prendendo lo slancio sulle corde: gli passo accanto correndo, torno indietro passando sotto alla sua gamba e poi mi spinge fuori dal ring, suscitando una reazione concitata da parte del pubblico. Inizio a sentire dolore, mi rialzo in piedi ignorando il fastidio alla gamba e mi prendo il giusto tempo quando improvvisamente mi accorgo che Shawn ha saltato prima del tempo: alzo subito le braccia di riflesso e mi piomba addosso con tutto il suo peso, per poi prendermi a pugni tirandomi i capelli. Mentre prego di non rimanere pelato si rialza immediatamente, faccio lo stesso prima del tempo per restare al suo gioco: vuole un vero match, avanza verso di me a passo spedito ma lo sorprendo con un calcio che lo costringe ad accasciarsi: "Non giocare con me, hai capito?" Affermo tra i denti mentre si riprende dal dolore, lo scaglio contro al paletto ma lui si fa furbo mettendo un piede in mezzo: mi becco una testata imprevista sul paletto, rientro nel ring per prendere tempo e cercare di capire le sue intenzioni ma riesco subito, mi sta inseguendo e mi spinge ancora a terra. Lo vedo frugare sotto al ring alla ricerca del primo oggetto, tira fuori il bidone con tanto di coperchio e lo lancia nel ring come avevamo concordato. Si avvicina verso di me per colpirmi con il coperchio ma riesco a counterare la sua mossa, lo sollevo prendendolo per la cintura dei pantaloni e vorrei lanciarlo oltre la barriera del pubblico ma due ragazze hanno iniziato ad urlare. Shawn gli ha fatto segno di farsi da parte ma a sorpresa lo lancio sul pavimento vicino al ring. Rientro fingendomi affaticato, le guardie dall'altra parte della barriera mi guardano perplesse in quanto avevano già sgomberato per la scena quando scorgo Shawn a terra che cerca di rialzarsi con tutte le sue forze: ha quasi le lacrime agli occhi per la botta presa e finge di non sentire dolore recuperando a fatica il coperchio. Mi avvicino a lui per pensare alla mia prossima mossa ma mi colpisce in testa col coperchio, come avrebbe dovuto fare tempo prima: fingo di aver accusato il colpo ma non gli do la soddisfazione di cadere, dopo aver dato spettacolo rialzandosi nel ring con una capriola sulle corde mi butta definitivamente a terra con una closeline. Solleva il bidone, tutti esultano a suo favore e sono pronto alla botta quando mi colpisce forte in testa: il rumore è fortissimo, se non fosse un oggetto di scena credo che sarei svenuto e mi massaggio subito la fronte per ovviare a questo colpo basso. Shawn è arrabbiato con me, lui si crede meglio di me... vuole rovinarmi la carriera, lui non sa nulla di come sono andate le cose tra me e Jo e so che rivorrebbe solo il mio posto cercando di infortunarmi. Cerco il suo sguardo, per essere appena uscito da tale infortunio se la cava e non riconosco più lo Shawn di una volta nei suoi occhi. Si butta dalla terza corda colpendomi, mi irrigidisco per preparami al dolore ma questa volta è stato leggero. Si compiace, sorride al suo pubblico ad un angolo del ring preparandosi per la Sweet Chin Music ma riesco ad abbassarmi in tempo per poi sollevarlo: suo figlio lo sta guardando per la prima volta, i commentatori sono in vena di romanticherie... Si porta la mano sulla schiena, nemmeno io sono più il Paul di una volta e non mi importa se Cameron si trova davanti alla TV in questo momento: suo padre è un ingrato, questo è ciò che ha sempre dimostrato a me. Shawn si contorce ai piedi dell'arbitro, mi allontano verso il bordo ring e sorrido al pensiero di quando mi ha chiesto di fare questa mossa: credeva che Dio lo avrebbe salvato scherzando con me. Mi fanno cenno, rispondo velocemente che è tutto ok e l'arbitro si sincera delle condizioni di Shawn, non sta fingendo di soffrire come avevamo previsto. Mi avvicino, l'arbitro si mette in mezzo ma io riesco ad afferrarlo per i pantaloni: ripeto la mossa una seconda volta, non sono in vena di scherzi e Shawn ha ripreso ad urlare dal dolore. Gli faccio segno di avvicinarsi, si sta rialzando e vuole proprio ridursi a chiamare l'infortunio. Lo Shawn di un tempo avrebbe giocato sporco, mi avrebbe fatto squalificare parlando con Vince, ma vuole battersi fino all'ultimo contro di me. Continuo con i pugni, finisce contro un angolo del ring ma lo riprendo per i capelli, lo spingo con la faccia contro una delle corde per poi cadere a terra mentre lo scaravento con la schiena contro al paletto. Finge un dolore atroce, si inginocchia per poi scaraventarsi a terra di faccia. Non sopporto tutto questo dramma, alzo gli occhi al cielo al ricordo del vecchio Shawn ma lo afferro forte per i capelli prima che possa finire la sua sceneggiata: "Non mi importa se dovrai vincere" affermo a pochi centimetri dal suo volto per poi lanciarlo di nuovo contro al paletto. Ritorna ad inginocchiarsi, faccio la mossa della Dx in fronte a lui in ricordo della nostra amicizia e lo colpisco di nuovo con un calcio. Avrebbe dovuto rispondere al mio gesto ma sta arrancando, lo colpisco tre volte con una elbow e l'ultima volta ci vado leggero per poi procedere con il primo schienamento. Esco subito dal ring per prendere la sedia, lo colpisco forte sulla schiena ma lui finge ancora, rimanendo immobile per qualche secondo per poi cadere. Lo odio, non è possibile che stia facendo così con me! Rovinerà la mia credibilità. Si libera ancora dallo schienamento, ci colpiamo ripetutamente e lo sollevo per il suplex, non sta facendo nulla per aiutarmi e pesa moltissimo: finalmente scende e mi spinge contro le corde per poi schienarmi. Mi libero di lui, lo prendo per un braccio per riprovare ad eseguire il suplex ma lui al contrario di ogni aspettativa si butta a terra fingendo dolore al braccio: il pubblico mi urla contro, i cartelli degli haters sventolano tra gli spalti e pure coloro che applaudivano per me ora fanno silenzio. Riprendo la sedia, avrei dovuto colpirlo nel tentativo di una spear ma il mio avversario ha deciso di mandare a puttane il mio Summerslam. Lancio la sedia in preda alla rabbia, Shawn ancora urla fingendo dolore e mi avvicino prendendolo per i capelli per sincerarmi che stia fingendo prima che qualcuno chiami la fine. Riprovo a riprendere da dove ci siamo interrotti, l'arbitro urla un forte "No!" ma Shawn sorride mentre si pesa su di me come se fosse ai limiti dell'incoscienza, eseguo su di lui una DDT e spero che decida di alzarsi ma accusa il colpo in tutta la sua interezza. Mi metto su di lui per schienarlo, a questo punto dei giochi voglio una vittoria ma lui si alza fermandosi a conto di due. Finalmente la sua fronte sanguina, gli tolgo la cintura e lo colpisco un'altra volta in faccia: la arrotolo su una mano e lo colpisco con la fibbia, la ferita si apre ulteriormente e l'arbitro mi fa cenno di fermarmi ma non smetto finchè non vedo abbastanza sangue. Shawn mi ha provocato, vuole che il pubblico mi odi... io non sono una merda, lui lo è! Si solleva, voglio colpirlo di nuovo ma si butta a terra per sfuggire al colpo. Lo lascio nel ring agonizzante, non vuole cedere nonostante tutto e decido di fare a modo mio: cerco sotto al ring, troverò un oggetto interessante per colpirlo, ma vedo il mio martello in posizione. Non dovrei usarlo ora, ma Shawn ha mandato tutto a puttane quindi non ci sono più regole. Il gioco è mio. Mi avvicino col martello per spaventarlo, l'arbitro tenta di fermarmi ma Shawn dall'angolo del ring mi colpisce con un calcio. Stringo le mani attorno alla pancia per il dolore, stava per uccidere i miei gioielli quando riprende a colpirmi. "Non adesso" mi sussurra, capisco che devo lasciare il martello e mi da un attimo di tregua, riprendiamo a seguire il copione ed eseguo la abdominal stretch su di lui. Mi aggrappo alle corde, quando l'arbitro si mette in mezzo come da copione: lascio andare Shawn, mi inveisce dicendomi di non imbrogliare e io sto al gioco ma lui mi spinge urlandomi di essere stanco. Lo spingo a mia volta con forza, sta continuando ad inveire più del dovuto e Shawn non solo è scappato ma sta anche ridendo di me. Questo match si sta rivelando un disastro, Shawn mi colpisce a un fianco aiutandomi a liberarmi di quel coglione e riprendiamo con i nostri colpi bassi: sono stanco di lui, sono stanco di passare sempre per quello cattivo. Io l'ho sempre difeso, ho fatto di tutto per lui per poi sentirmi dire che è stato Dio a salvarlo! Ora sarà Dio a salvarlo da me, quando mi sono lasciato con Jo ha solo saputo giudicarmi, ha preteso di insegnarmi il mio stesso lavoro questa sera ma si sbaglia di grosso. Lo posiziono sull'ultima corda, salgo anche io per eseguire il superplex ma mi colpisce dritto in faccia. Mi lancio all'indietro nel ring, non gli darò la soddisfazione di ferirmi e voglio dominare io il match. Sale sull'ultima corda, dovrei farlo scendere ma spingo l'arbitro sulle corde per farle tremare: Shawn cade schiacciandosi le palle che non ha, rimane appeso a testa in giù come un coglione fino a quando lo colpisco di nuovo con la sedia. Cade a terra, mi sono davvero stancato di lui: apro la sedia e lo scaravento sopra, riprendo a schienarlo, una volta, due, tre... Shawn non vuole cedere, lui non è meglio di me... Mark non ha ragione, nessuno può paragonarmi a lui. Lui non mi ha lasciato il posto, mi ha abbandonato da solo nel momento peggiore della mia carriera, io mi sono guadagnato questo posto! Eseguo un'altra DDT sulla sedia, provo a schienarlo altre tre volte di fila ma non vuole proprio cedere. Non vuole lasciarmi la vittoria. Sente di potercela fare. Riprovo con la mossa, ed esclamo: "Devi cedere!" quando Shawn mi tira un colpo basso. Mi accascio a terra per il dolore, come si è permesso? Mi sollevo per riprendere la sedia, ma mi colpisce con un calcio sulla faccia. E' esausto, anche io inizio ad essere stanco e mi prendo il mio tempo mentre sono ancora a terra. Mi si è aperto il taglio in fronte, non era questo il momento ma sento il sangue scorrermi lungo il viso, il blade job è andato a puttane come tutto il match. ne approfitta per  colpirmi in faccia, mi brucia la fronte quando cerca di eseguirmi un suplex, ma mi butto a terra esausto. Subito si rialza, inizia a saltellare caricato dalle urla della folla e sente di avere la vittoria in pugno: esegue finalmente quel suplex, facendomi del male mentre mi scaraventa a terra con una forza inaspettata. Vuole concludere il gioco, vuole tornare a farcela. Prende la sedia, mi rende indietro il colpo e cado a terra disorientato per poi lanciare l'oggetto soddisfatto.  Mi trascina verso le corde, dovrebbe scaraventarmi fuori e decido di ripagarlo con la stessa moneta: mi lancio fuori dal ring, facendo overselling come lui ha fatto inizialmente. Si riprende la cintura e mi colpisce un paio di volte, riprende il bidone e me lo scaraventa in testa fuori dal ring, per poi sbattermi contro al tavolo di commento e continuare a colpirmi. Ad ogni colpo mi torna in mente ogni torto che lui mi ha fatto, ogni volta che io l'ho recuperato in overdose da qualche parte e lui non mi ha mai detto grazie. Fa male quanto ogni suo commento sulla mia vita amorosa. Prende la scala da sotto al ring, mi rialzo a fatica per continuare il lavoro quando mi colpisce con l'estremità, facendomi cadere di nuovo. Sono a terra, finalmente riprende a seguire lo script soltanto perchè deve colpirmi con la scala: a ogni colpo trattengo il respiro, sono quasi morto ma mi faccio scaraventare ancora una volta contro la scala. Torniamo nel ring, ritenta un altro colpo ma riesco a farlo scivolare fuori, cadendo entrambi contro la scala. Fatico a rialzarmi, torniamo nel ring e sia io che lui siamo al limite: saliamo sulle corde, mi fa un superplex e l'ennesimo colpo mi ha fatto quasi cedere ma devo rialzarmi, non abbiamo terminato. tenta di schienarmi un'altra volta ma riesco a ributtarlo a terra,  mi accascio su di lui ormai stremato ma ancora si rialza per arrivare alla sua vittoria. Esco dal ring a fatica per prendere il gradone di acciaio, mi fa malissimo la ferita e mi fa inciampare di nuovo fuori dal ring. Shawn ne uscirà sconfitto, sarà l'ultima vittoria della sua carriera. Prende il tavolo da sotto al ring, mi colpisce con l'estintore dritto in fronte facendomi colare tutto il sangue lungo il corpo e finisco sopra al tavolo: si sta meritando la vittoria, si butta dalla terza corda su di me rompendo il tavolo. Gli ho attutito il colpo, finiamo praticamente abbracciati tra le due metà del tavolo e il pubblico esulta a suo favore. Mi afferra una mano per assicurarsi che io stia bene, non accadeva da molto che noi due combattessimo e piano piano afferma: "Voglio solo essere migliore adesso". Entro nel ring, questo match deve finire e Shawn ha scelto me per fare tutto questo. Apre la scala per buttarsi di nuovo su di me, ormai sento solo dolore ma lo spettacolo deve continuare: cerco di trattenere il respiro ma l'ennesima botta mi stende completamente, il pubblico è in fremito e vorrei solo che questa tortura finisse. Sono disgustato dal sapore del mio sangue e mi fa di nuovo male la gamba. Devo rialzarmi, Shawn mi sorride mentre parte a tutta carica per darmi il colpo di grazia, mi rialzo grazie alla scala e riesco ad afferrargli il piede ma lui mi blocca la mossa mettendomi con le spalle a terra. Prima campana. Seconda campana. Terza campana. Parte subito la sua sigla, mi lascia immediatamente le gambe per esultare al suo ritorno, questo è il suo momento di gloria. Bacia commosso l'arbitro, quando ricordo di come doveva davvero finire... mi allungo verso il martello e lo colpisco alle spalle, questo era il finale su cui avevamo tanto discusso e una cosa ormai è certa: sono io a condurre i giochi. Arrivano i finti medici, Shawn mi sorride leggermente mentre lascio il ring barcollando: mi gira la testa, rido di ciò che è appena successo e mi rendo conto che nessuno di loro nel pubblico sa che ciò che hanno visto è tutta una menzogna. Shawn è tornato, e ha scelto me. Perchè sono io il migliore. Cammino fino a dietro alle quinte, lottare contro di lui è stato strano, ma allo stesso tempo liberatorio. Mi ha spinto a dare il peggio di me stesso, sapeva che non sarebbe mai successo se non l'avesse fatto. Shawn era il mio migliore amico... non mi divertivo così da tempo. Mi siedo barcollando su una sedia, Vince sorride soddisfatto del nostro lavoro quando anche Steph mi corre incontro con dell'acqua. "Amore, è andata benissimo" afferma prendendomi la mano, mi passano un asciugamano e finalmente mi tolgo quel sapore di sangue dalla bocca, quando ritorna Shawn in barella, trasportato dai finti paramedici: lo aiutano a scendere, anche lui barcolla e si tiene una mano sulla schiena e viene ad abbracciarmi: "Grazie Hunter, ora sai perchè ho scelto te per tornare". Mi era mancato, Shawn è veramente un buon amico con me. "Sei tu il campione adesso" aggiunge per poi tirarmi una pacca sulla spalla, quando improvvisamente si accascia su di me: alla fine ha accettato di fingere l'infortunio, non so chi altro lo avrebbe fatto per me... "E' svenuto!" Urla Steph cercando di togliermelo di dosso, quando lui scoppia a ridere con me: "Ok che ho rinunciato a tornare full-timer, ma ce la faccio ancora a reggere un match!" esclama mentre Stephanie si allontana offesa. "Steph! Torna qui!" le urlo continuando a ridere, lei si gira a metà del corridoio guardandomi male ma Shawn riprende: "Stanotte ti vesti da infermiera, gliele ho date anche io". "Ma no, meglio senza nulla direttamente. Grazie" rispondo, Stephanie è scappata via quando si avvicina suo padre: " Avrai anche fottuto Bischoff, Paul Jr... ma non tirare troppo la corda". 

The Game is over (She never recovered parte 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora