Capitolo 49

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29 dicembre 2002
Praslin, Seychelles
Pov. Triple H
Stephanie mi bacia improvvisamente, svegliandomi da un sonno profondo. La luce del sole mi infastidisce subito gli occhi, lei continua a baciarmi la fronte e sono costretto a svegliarmi del tutto: mi sorride mentre mi sposta i capelli dal viso, dalla finestra riesco a vedere il mare e mi sembra di aver perso la cognizione del tempo. "Dai, andiamo in spiaggia! Siamo qui da due giorni e non abbiamo ancora fatto un bagno in mare" afferma convinta alzandosi dal mio petto, per poi coprirsi il corpo nudo con solo un costume striminzito. "Siamo in vacanza... lasciami dormire" rispondo girandomi dall'altra parte, ma non riesco a fare a meno di guardarla mentre si allaccia la parte superiore del costume. "Ti ho fatto stancare così tanto?" Mi domanda per poi tornare a sedersi accanto a me con una bottiglia d'acqua fresca. Nonostante il condizionatore sia acceso fa molto caldo, fuori il sole scotta e non ho per niente voglia di uscire quando Stephanie mi bagna tutti i capelli con l'acqua: "Ma sei pazza?" Urlo scuotendomi la testa, avrei preferito farmi una doccia ma non smette di ridere: "Ora dovranno cambiare le lenzuola... dobbiamo uscire, non possono farlo mentre sei nudo a letto. E poi non lo facevi da un po'...". "Non mi metterò a sputare acqua ovunque, Triple H è in ferie". "Ma a me piaci con i capelli bagnati, perché non la fai sempre così l'entrata?" Mi domanda mettendosi a sedere su di me. "Così come?" Le chiedo a mia volta ancora un po' stordito dal sonno, questa notte Stephanie ha voluto recuperare tutte le occasioni perse nell'ultimo periodo e non mi è dispiaciuto affatto devo ammettere, mi bacia di nuovo e le chiedo ancora: "Cosa dovrei cambiare della mia entrata? Perché non mi hai mai detto niente? Ti sembra ridicolo lo sputo?" "Ma no... io intendevo così... senza il costume. E comunque non dovresti smettere, non credo che qualcun altro lo sappia fare". "Se entrassi senza nulla mi guarderebbero tutte, sei proprio sicura di volerlo?" "Ok, non voglio" risponde per poi allontanarsi un po' dal mio viso. "Sai, forse non è il caso che io ne parli ma mi chiedo cosa sarebbe successo se tu avessi fatto quel servizio fotografico con la tua ex... se avessi accettato uno di quei lavori. In molti dei tuoi colleghi e colleghe fanno cose simili, pure Shawn si è fatto fotografare nudo e se ne è pentito. Sarebbe imbarazzante per te adesso, non so se le cose sarebbero andate così tra noi". "Beh io mi vergogno, non l'avrei mai fatto a prescindere" rispondo irritato. "Quando tutto il mondo ha visto le mie tette ci sono rimasta male, le persone hanno sempre commenti cattivi da fare e poi io non avrei nemmeno voluto farlo. Non capisco perché qualcuno dovrebbe farlo volentieri, ormai tutti pensano che io sia una poco di buono solo perché mi sono uscite dal vestito e perchè mi sono messa con te. Perché tutte le colpe dovrebbero essere mie? Io non ho fatto niente da sola. Papà mi ha chiesto se io avessi intenzione di continuare seriamente a stare con te dato che non abbiamo ancora parlato di sposarci. Nessuno crede che facciamo sul serio, se solo fossero stati due uomini a volermi invece che due donne a contenderti sarebbe stato diverso. A quest'ora tutti penserebbero che tu sia stato un grande a rubarmi all'altro tipo, mentre io devo sempre sentirmi dire che sono una zoccola perché tu avevi una relazione". "Steph è stato un incidente, lo hai detto un sacco di volte. Perché ti importa ancora? Sono solo tette, secondo te il pubblico non ne ha mai visto un paio? È stato solo per un secondo, e poi nei film porno si vede molto di peggio". Cerco di sviare il discorso, perché Vince dovrebbe avere ancora dei dubbi su di me? Fino all'altro giorno diceva che io ero come un figlio per lui, mi ha difeso da Angle... non so più cosa pensare. "Lo so. È che sono un po' stanca di quello che dicono su di me. Su un blog di wrestling ho letto che un tizio ha condiviso la foto delle mie tette e sotto c'erano le cose peggiori... non mi sembra giusto che nessuno prenda sul serio la nostra storia, c'è chi dice che io l'abbia fatto apposta dato che la tua ex ha posato nuda, chi dice che tu vuoi tornare con lei, addirittura ho letto di un tizio che dice che le tette di Chyna sono migliori delle mie. Come se io fossi andata a guardare per rifarmele uguali. Addirittura una mia amica mi ha chiesto se ci fossimo lasciati dato che ha letto su internet che non ci hanno più visti insieme fuori di casa per due settimane. E poi quello schifoso di Bruce è riuscito a convincere mio padre a far tornare Brother Love dopo la Royal Rumble e mi ha chiesto se andasse tutto bene tra di noi dopo che avevo mostrato le mie tette a tutto il mondo e avevo dichiarato di essere una troia in televisione da Howard Stern. È questo che pensano tutti, non so cosa dovrei fare. Ora che Jo è finita in ospedale tutti parlano più di lei che di Armageddon, addirittura i fan pensano che Shawn abbia perso il titolo solo perché ho ripreso a dartela. Tutto ciò è ridicolo". "Shawn mi ha detto che Jo ha la polmonite. Si sono sentiti, mi ha detto che vorrebbe soltanto che io crepassi per quello che ho fatto, per averle fatto perdere il lavoro e per aver fatto quella scenetta con le tue tette. So che non dovrei pensarlo ma mi ha dato fastidio. Cioè... non lo so, mi sento responsabile". "Non è vero" risponde prendendomi la mano per poi aggiungere: "È quello che vogliono farti pensare. Lei ce l'ha ancora con te per questo ma deve solo trovare una scusa per il suo licenziamento. La verità è che Sean Waltman è un drogato, è molto probabile che siano negli stessi giri. Nessuno viene sospeso per una polmonite, sarà già guarita. Noi siamo andati oltre, non è vero?". "Non so se sto facendo abbastanza per te, Steph" rispondo di istinto, Vince si aspettava che io l'avessi sposata. Shawn mi ha detto di aspettare il momento giusto, mi domando perché io non mi sia mai sentito di chiederglielo. Alle Seychelles sarebbe stata l'occasione perfetta, ho lasciato l'anello in cassaforte in casa di Shawn e non ci ho nemmeno pensato a quando glielo darò... non so perchè ho paura, perché continuo a sentirmi in colpa per lei? Si sposerà con Waltman prima o poi, perché io dovrei aspettare? "Perché? Quello che pensano gli altri non mi importa, anche se conviviamo e non siamo sposati non è nulla di strano, ormai lo fanno molte coppie moderne. Non sono più gli anni dei nostri genitori, lì dovevano sposarsi per forza per poter giustificare il fatto che avevano una vita sessuale. E poi io lo sapevo che ci avresti pensato, era scritto ovunque sui tuoi giornali di sport. Ci sei stato per cinque anni, penso che non vorresti che le succedesse qualcosa di grave". "No" affermo convinto. Dovrei smetterla di preoccuparmi, se solo le chiedessi di diventare mia moglie smetterebbero di perseguitarla. Penserebbero che faccio sul serio con lei. Devo andare in Texas a riprendermi quell'anello, chiedere a Shawn di custodirlo non è stata una buona idea. "Il mio ex mi ha cercata. Non l'ho detto a nessuno, tutti lo odiano per come è finita tra di noi e non volevo che qualcuno ti dicesse qualcosa di sbagliato". Mi alzo in piedi per mettermi il costume, non posso credere che Richard sia di nuovo in mezzo. Vince ha deciso che lui deve rubarmi la donna? "Steph, se è per tuo padre che vuole che torni con lui allora non mi interessa". "No, lui non sa niente. Mi ha scritto una e-mail". "E allora? Che cosa vuole ancora quel deficiente? Mi sembrava di avertelo tolto dai piedi". "Senti, non potevo ignorarlo. Ha un passato con la compagnia, era una cosa di lavoro". "Immagino che tu non stia parlando di Richard". "No" risponde per poi guardarmi in silenzio. "Che cosa vuole ancora? Eh? Non gli è bastata quella sua ridicola canzoncina? Dire che ha qualche possibilità di rubarmi la ragazza davanti a tutti? Quell'uomo non mi è mai piaciuto, dalla televisione si nascondeva molto bene. È davvero un bravo attore, riusciva a nascondere quanto merda fosse nella vita reale". "Paul, perché dici questo?". "Hai pure il coraggio di difenderlo? Non si merita altre opportunità dalla WWE, non dopo come si è comportato". "Io non lo sto difendendo, non si è comportato bene. Ma un po' lo capisco, non era una situazione facile con mio padre in mezzo. Non credo che sia così una merda". "Stephanie, dici sul serio? Che cosa vuole Randy da te? Non è possibile che un vecchio della sua età non sappia andare oltre certi rancori. Lo sta facendo per darmi fastidio. Non accetta il fatto che le donne della tua età dovrebbero essere le sue figlie, ci sono certe milf di cinquant'anni come lui che non sono male, perchè deve insistere con te?". "No. Lo vedi perché non ho detto niente? Sapevo che avresti parlato male di lui per niente, non ha detto nulla di male". "Come ha avuto la tua e-mail? Mi dovrei anche fidare di lui? Steph, mi ha minacciato quando gli ho detto di levarsi dai piedi! Mi ha detto che si sarebbe messo in mezzo se mi fossi comportato male con la scusa che ci tiene ancora, come se non fosse stato lui a ferirti in passato e a sparire, poi quella canzone in cui mi insulta, mi ha detto pubblicamente che faccio schifo. Chiedilo pure a Ric Flair, domandagli che persona è Randy veramente e poi forse aprirai gli occhi. Ti interessa ancora, non è vero?". "No. Perché cazzo ti viene in mente? Non ho intenzione di tornare con lui nè di averci dei rapporti. Mi ha scritto per suo fratello, mi ha domandato se avessimo posto per un match per Lanny". "Oh, poverino. Cinque anni alla WCW stipendiato per non fare niente non gli sono bastati? E poi aveva il coraggio di criticare il mio lavoro quel bastardo di Randy, Lanny era anche simpatico ma quando gli abbiamo chiesto di non incassare più l'assegno annuale si è tirato indietro". "Lanny è una brava persona. Non c'entra niente quello che ha fatto suo fratello, lui mi ha anche scritto una lettera qualche mese dopo e mi ha mandato dei soldi per il bambino. Mi sento cattiva per non avergli detto che non c'era nessun bambino e che lui non aveva nessun nipote. Ma non volevo più parlare con Randy, ho dovuto evitarlo per forza". "Steph, io non gli darò un match. In WCW era solo un ruba stipendio. Nessuno l'ha mai ingaggiato perché faceva schifo come wrestler! E suo fratello voleva umiliarmi. Non lavorerò con i Poffo, te lo puoi scordare. Non volevo insistere su questo, ma quando ero un pivello in WCW avevo bisogno di soldi e quando tuo padre mi ha offerto 200 dollari in più a incontro non ho pensato due volte ad andarmene da quell'ambiente. I pezzi grossi erano arroganti, non so come io sia riuscito ma mi ero fatto amico Ric Flair, gli stavo simpatico e mi ha aiutato a non fare la fine dello zerbino. Non so cosa ci ha visto in me, ma nonostante questo avevo voglia di fare carriera e in una federazione che pagava un mese sì e due no per mantenere gente come Lanny a casa sul divano non volevo più starci. Non avevo molto futuro, volevo lasciare perché se avessi continuato come Terra Ryzing e quei ridicoli capelli biondi sarei dovuto tornare a vivere a casa. Non mi pagavano gran che, Randy mi aveva proposto di fare un match contro di lui ma io ho sempre rifiutato. Oggi so che non si può dire di no alle richieste di un booker, ma all'epoca sentivo che non sarei potuto cadere più in basso anche se mi avessero licenziato. Voleva picchiarmi per venti minuti filati, questo era il suo intento. Non mi avrebbe mai ceduto un titolo, gli servivo per riempirgli un buco di un incontro inutile. Mi avrebbe massacrato e basta, chiunque al mio posto se ne sarebbe andato da un'altra parte. Ric mi ha difeso, ma Randy voleva picchiarmi e avevo paura che mi aspettasse fuori nel parcheggio. Cercavo da mesi di sviare la sua richiesta e quando ha saputo che non sarei mai andato contro di lui ad un live nella sua città se l'è presa a morte dicendo che non riconoscevo il suo lavoro, che io avrei dovuto rispettare gli impegni presi e che ero solo un'opportunista perché volevo lasciare il mio posto per la WWF. Era convinto di farmi un favore, Ric ha cercato di mettersi in mezzo e dirgli che ero soltanto un pivello che voleva fare esperienza ma Randy era davvero fuori di sè. Avevo paura che volesse staccarmi la testa, se non si fossero messi in mezzo tutti gli altri forse l'avrebbe fatto. Non sono più andato al lavoro in orario da quel giorno, mancavano due settimane alla scadenza del contratto ma sapere che lui e Lanny mi aspettavano fuori prima degli show mi preoccupava. Entravo di fretta dal retro, loro almeno erano già impegnati. E' stato un incubo averci a che fare, per quanto Randy mi fosse di ispirazione non l'ho mai potuto sopportare a livello personale". Steph mi guarda in silenzio con uno sguardo rassegnato, non capisco se sia più triste per il mio no ad un match di Lanny o per la mia storia quando improvvisamente afferma con un filo di voce: "Scusa". "Steph, non è successo niente. Ti hanno solo fatto una richiesta, non ce l'ho con te". "Mi dispiace per come si sono comportati. Io non ne avevo idea... sono sicura che non sarebbe andata così, voleva solo che tu rispettassi il suo piano. Lui odia quando le cose non vanno come aveva programmato, immagino che ti avesse dato un foglio con la scaletta prima che tu ti rifiutassi. Non credevo che tu avresti dovuto sfidarlo, forse si potrebbe fare in WWE se ti va. In fondo voleva solo aiutarti a crescere". "No Stephanie, non voleva aiutarmi. Ma perchè finisci sempre per difenderlo? Non hai idea di che cosa io abbia dovuto sopportare solo perchè avevo perso quel cazzo di foglio. Avrebbe potuto fare una fotocopia se davvero era una cosa così importante. Randy è un pazzo furioso, non voglio più averci a che fare ma soprattutto non voglio che tu abbia più contatti con lui. Ma come ti salta in mente di dargli ancora una possibilità?". "Paul, lui ha un problema e lo sa benissimo, non credo che volesse davvero farti del male. Ha il disturbo ossessivo compulsivo e tu hai perso la scaletta del vostro match, immagino che sarà stato fuori di sè. Ora non ti odia davvero, ha solo risposto al promo in cui dicevi che i vecchi wrestler sono dei dinosauri. Mi dispiace tanto che sia andata così, vuoi che io gli parli? Ormai è acqua passata quello che è successo tra di noi, sono grande abbastanza per risolverla. Ma non mi va che tu ti senta minacciato dagli altri e che soprattutto pensi che io lo stia difendendo, è solo che lo capisco perchè anche io vado in paranoia per l'ansia". "Perchè ti senti ancora responsabile per quello che fa? Non sei tu a dovermi delle scuse! I suoi problemi non ti riguardano". "Sì invece se si mette contro di te". "E' successo un sacco di anni fa! Era il '94, tu forse andavi ancora alle superiori e nemmeno sapevi della mia esistenza. Non serve che tu ti metta in mezzo, oppure cerchi solo una scusa per parlargli? Allora tu dovresti lasciarmi telefonare in ospedale! So che sei stata tu a dire a Shawn che ti avrebbe dato fastidio, io volevo solo sapere se fosse ancora viva dato che mi avevano detto che era finita così per qualche merda che le ha dato Waltman. Anche io volevo essere gentile, perchè cazzo dovrei riaprire una vecchia questione con Randy allora? Lasciamoci il passato alle spalle, non abbiamo già abbastanza problemi adesso? Va benissimo così, ero solo un pivellino e sapevo già dal primo giorno che mi avrebbero deriso e sfruttato fino a quando non sarei diventato qualcuno. E' così che funziona, devi sentirtela dentro questa carriera. Ora io sono The Game, lui è un dinosauro. Sto pure con la sua ex, perchè dovrei andare a risolverla? Ho avuto la mia vendetta". "Io sapevo della tua esistenza, guardavo anch'io WorldWide e Monday Nitro come chiunque in America. Dovevo farlo di nascosto, ma nel '94 andavo al college e facevo quello che volevo. Mi ero appena lasciata, ammetto che in quell'anno più che per le trame mi importava sapere che cazzo di fine avesse fatto Randy Savage, ma l'ho sempre seguito anche prima. Ero io a suggerire a mio padre chi dovesse rubare alla federazione, e se proprio vuoi saperlo quella volta è stato Shawn a pregarmi di dire a papà di proporti un contratto. Ti aveva rifiutato, ho saputo convincerlo dicendogli che sarebbe stato un buon affare e dicendogli che sarei tornata a casa per salutare Shawn, io non gli parlavo più per la storia dell'aborto e non l'avevo più voluto vedere,  papà sperava che vedendomi tornare a casa avrebbe avuto un'occasione per parlarmi.  Io e Shawn eravamo buoni amici prima di rovinare tutto diventando amici di letto, so che ti sembrerà strano ma nonostante lui e Randy non andassero molto d'accordo comunque noi eravamo molto in sintonia sul lavoro. Ero già in amministrazione dato che potevo corrompere mio padre facilmente, credo che si sia reso simpatico per convenienza ma è per questo che io mi sento responsabile per queste cose. Questo business è tutto un giro, so benissimo che vi conoscete tutti quanti e ora che stiamo insieme vorrei che tutti sapessero fin dove si possono spingere quando si tratta del mio uomo. Non me ne frega più nulla di tornare con Randy, ma mi dispiace che sia successo questo con te. Lui non è davvero cattivo... lascerò perdere la sua richiesta, non voglio mancarti di rispetto. Ma con Jo è una situazione diversa, l'hai tradita con me. Se vuoi che io tagli i ponti col passato devi farlo anche tu. Hai ragione a dirlo, mi sento ancora responsabile ma solo perchè hanno proposto di chiedergli un contratto. Ho sempre detto di essere contraria, ma se un giorno dovesse avere a che fare con te di nuovo dovrà rispettarti. Ma anche io voglio che mi rispetti. Jo ha scelto lei di mettersi con Waltman, lo sapeva fin dall'inizio che era un drogato. Non ti deve dispiacere, ha scelto lei questo destino". "Non so cosa sia successo, mi dispiace per lei!" esclamo arrabbiato, come è possibile che Steph sia così insensibile? "E a me dispiace per te. Sono troppi anni che sei dipendente dai suoi casini. Hai ragione a dire che non devo sentirmi in colpa, ma neanche tu dovresti: i loro problemi non sono i nostri. Io voglio difendere te, non mi importa del resto". "Anche io voglio difendere te. Spero che non ti abbia mai fatto del male, Randy è pericoloso e non voglio più che vi vediate per nessun motivo". "L'ultima volta che l'ho visto è stato alla caffetteria. Non gli ho mai più parlato se non quella volta per lavoro". "Nemmeno io l'ho chiamata. Ma devi fidarti di me, non dire le cose a Shawn". Stephanie ha ragione, dovrei fidarmi solo di lei. Non dovrei sentirmi in colpa per Jo, io non ho alcuna responsabilità per questo... dovrei togliermi questo rimorso e godermi la vacanza con la mia ragazza, Steph ora mi sta abbracciando e so che Vince vuole che al mio rientro io le chieda di sposarla.. Devo sentire Shawn, devo andarmi a riprendere quell'anello e liberarmi del passato. "Faccio un'attimo una telefonata e poi ti raggiungo, tu inizia ad andare in spiaggia". Affermo a Steph dandole un bacio sulla fronte. "Tutto bene? " mi chiede passandomi il cellulare. "Sì, è che ora che lo hai nominato mi sono ricordato che Shawn mi aveva scritto di telefonargli appena potevo". "Va bene..." risponde prendendo la sua borsa, aspetto che lasci la stanza quando vedo un secondo SMS di Shawn: "Non dirlo a nessuno, è grave". Faccio subito il suo numero, non capisco di che cosa stia parlando e mi sento subito in ansia per aver detto a Stephanie del suo messaggio quando dall'altra parte lo sento urlare: "Hunter! Allora sei vivo, cazzo!". "Ciao, tutto bene? Scusami, mi sono addormentato". "Lì da te dovrebbe essere giorno, mi stavo preoccupando". "Non dovresti essere a letto tu? Che cazzo di ore sono in Texas? Comunque volevo chiederti se per caso tu potessi portarmi quella cosa... oppure posso passare io a prenderla. Mi sono pentito di non averlo programmato per questa vacanza ma voglio fare qualcosa di più speciale per lei". "Ah.. ti avevo detto che prima o poi l'avresti desiderato. Sono felice per voi. Comunque possiamo parlarne in un altro momento? Io non ho ancora chiuso occhio, è tutto così una merda". Shawn si è subito interrotto, ha una voce strana, quasi rotta dal pianto... "Fratello, che succede?" Gli domando preoccupato, l'ho visto pochissime volte piangere e sembra che ora voglia nascondersi senza riuscirci. "Sembrava andasse tutto bene... sapevamo fin dall'inizio che era una gravidanza a rischio ma tutto stava procedendo normalmente, il bambino era sano fino alla scorsa settimana, abbiamo fatto la prima ecografia lunedì scorso prima della vigilia di Natale e sembrava fosse un regalo del Signore che fosse successo proprio in questo periodo". "Che è successo al bambino? E' malato? I medici possono sbagliare, siete solo nel primo trimestre e tutto può cambiare". Gli domando preoccupato. "No Hunter, eravamo. L'abbiamo perso". Mi siedo un attimo sul letto, non posso credere a ciò che ho appena sentito. "Mi dispiace" è l'unica cosa che riesco a dire in questo momento, tutto ciò mi riporta alla mente quell'anno in cui ogni test di gravidanza era negativo, tutte le lacrime versate su quei pezzi di plastica, l'illusione di avere già un bambino tra noi quando in realtà non c'era nessuna vita con il mio DNA. "Te l'ho detto perchè sei lo zio, insomma io mi fido di te e avevo bisogno di parlarne. Preferirei che nessuno lo sapesse, non avevo ancora detto in giro della gravidanza se non alla mia famiglia e vorrei che non trapelasse la notizia. Rebecca sta già abbastanza male e dobbiamo anche capire come dirlo a Cameron che non avrà più un fratello. Ha quasi tre anni, ormai capisce molte cose". "Già... passo a trovarvi dopo il viaggio se posso essere d'aiuto con il bambino...". "Non serve, manderemo Cameron da mia madre per un paio di settimane. Hunter, ho bisogno di tempo. Non mi sembra ancora vero, stavo iniziando finalmente a realizzare della gravidanza avendolo visto muoversi e ora non c'è più nulla da fare. Ci hanno detto che potremo riprovarci, ma ora non voglio più saperne per un po'. Cameron è stato un vero miracolo e non me ne ero mai reso conto. Sarebbe potuta accadere la stessa cosa...". "Ma come è potuto succedere?". Gli domando confuso, era così felice per la gravidanza. Non se lo meritava. "Non so. Rebecca si è svegliata durante la notte con dei dolori, il letto era pieno di sangue e quando siamo arrivati in ospedale già non c'era più nulla da fare. Ci hanno detto che probabilmente il bambino aveva qualche difetto genetico, oppure pensano che sia un distaccamento della placenta. Anche nella prima gravidanza era successo anche se di poco e per fortuna è successo in ultimo, ci avevano detto che poteva esserci questo rischio di nuovo ma Rebecca è stata a riposo tutto il tempo... l'ho portata in ospedale che stava molto male, hanno detto che il feto era già morto da diverse ore, probabilmente durante la notte mentre lei dormiva. L'hanno operata, quando si sveglierà per lei sarà un trauma. Mi sento in colpa per non essermene accorto, se non mi avesse svegliato lei a quest'ora starei ancora dormendo". "Non è colpa tua. Sono cose che succedono. Lei come sta adesso?". "Penso bene, mi hanno detto che è fuori pericolo. E' ancora rimbambita dall'anestesia, dorme e non è molto cosciente. Sto cercando di non piangere ma è molto difficile, faccio avanti e indietro dalla cappella del reparto ma penso che Lui mi abbia abbandonato. Di nuovo". "Smettila di pensare a queste stronzate, Shawn. Non c'entra Lui qui, sono cose che accadono. Tira fuori i coglioni, tua moglie e tuo figlio hanno bisogno di te. E' una vera merda, lo so. L'avevi già immaginato, penso, avevi immaginato una bella scenetta con te e Rebecca che tenete in braccio due bambini. Pensavi a comprare la cameretta, il passeggino top di gamma che si sgancia e diventa un seggiolino per la macchina che fanno vedere in TV, i vestitini rosa o azzurri, pensavi ai nomi da dargli... fammi indovinare: qualcosa di cristiano come Mary o Jeremy? Beh, non è successo. Ti senti inutile, pensi che se nemmeno riesci a fare un figlio significa che la natura ha voluto che tu fossi un essere completamente inutile... Farai gli esami per capire la causa ma a ogni referto sarà tutto sempre più confuso, cercherai di capire il perchè e andrai avanti a dare la colpa a Dio, alla tua genetica, ai tuoi genitori, a tua moglie, a Vince e a qualsiasi altra persona sulla Terra che abbia a che fare con la tua esistenza solo per poter trovare una cazzo di ragione. Ma una ragione non c'è, Shawn. Non doveva succedere. Tienitela stretta, lei e tuo figlio sono gli unici che contano davvero, non l'illusione di averne un altro. Loro ci sono, non vuoi che non ci siano più per colpa di una cosa che non è mai esistita. Questo era quel feto, non un bambino come pensi tu. Preoccupati di lei e usa un fazzoletto, non c'è tempo per piangere nella vita se vuoi avere le palle di vivere davvero la vita che hai, non quella che immagini". "E' per questo che non ne hai mai più voluto sapere" afferma a bassa voce, questa telefonata con lui è come se fosse un dialogo con me stesso. "Se sono qui è perchè volevo troppo". "Ma ora hai tutto, Hunter. So che lo volevi da tanto tempo, ma non volevo rievocarti brutti ricordi. Passa pure a prendere quell'anello, tira fuori le palle e vivi la tua vita. Vale anche per te, non devi guardare la mia esperienza, io ho un figlio sano e ne sono grato ma so che può capitare anche questo, se mai ci provi ad affrontarlo mai potrai avere una famiglia. Hai ragione, mi sento inutile ora. Ma se ami davvero Stephanie falle quella cazzo di proposta. Se invece lo fai per accontentare il suocero lascia stare. La amavi troppo per dimenticartela, impara a convivere con il ricordo altrimenti a furia di accantonarlo da qualche parte nella tua testa il passato finirà per divorarti. Io ho accettato quello che ero prima e sono ripartito da zero in comunità. A prescindere da ciò che Dio ha deciso per noi siamo noi ad avere l'ultima parola sulla nostra vita. Fai quello che senti, non quello che è giusto".  "Torno tra tre giorni, passo a prenderlo. Tu cerca di stare bene, se hai bisogno puoi chiamarmi. Ciao". Stephanie mi sta aspettando in spiaggia, riesco a vederla dalla finestra mentre prende il sole. Lei ha ragione, devo lasciarmi alle spalle il passato. Non sarò zio del secondo figlio di Shawn, ma almeno avrò risolto una volta per tutte le questioni con i McMahon: devo pensare a Steph, lei è qui con me in questo momento. "Tutto bene?" mi domanda mentre esco dalla camera. "Sì. Aveva un po' di cose da raccontarmi". Affermo guardandola mentre si alza in piedi per corrermi incontro. "Va bene, salutamelo. Probabilmente si è rotto a restare chiuso in casa con sua moglie incinta per tutte le vacanze. Per fortuna noi abbiamo ancora un bel po' di tempo per godercela, no?". Mi trascina verso la riva, non vedevo l'ora di farmi un bagno e non riesco a dire una parola. "Se già sono messi così al primo trimestre pensa quando arriveranno le vacanze di pasqua... ". "Non avranno più un figlio". Rispondo per poi continuare a camminare verso l'acqua più alta. "Che cosa? Amore ma in che senso?". "Hanno perso il bambino" rispondo per poi tuffarmi nell'acqua cristallina, avevo troppo caldo per aspettare e vorrei soltanto annegare tra le onde quando Stephanie inizia a urlare: "Paul, ma che dici? Sul serio?" La ignoro guardando all'orizzonte, nel silenzio della natura sento solo la sua voce isterica, quando sento toccarmi una spalla. "Mi dispiace" afferma sottovoce per poi abbracciarmi. "A me no" rispondo senza pensare. "Perchè?" mi chiede perplessa. "Perchè in questa vita di merda non ci si può aspettare che qualcosa vada per il verso giusto". "Ma lui è il tuo migliore amico". "Lo so. Ma non riesco a provare più nulla per nessuno da quando questa merda è toccata a me". "Nemmeno io" risponde mentre mi bacia sotto al sole. "Ho creduto per anni di aver fatto qualcosa di sbagliato per meritarmi questo, ma forse è solo la vita che è dura con tutti" aggiunge per poi sparire tra le onde. 

The Game is over (She never recovered parte 2)Donde viven las historias. Descúbrelo ahora