Capitolo 14

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8 Gennaio 2002
New York, Virgin Megastore
Pov. Chyna
"Mi spieghi che cosa vuoi andare a fare in Florida?" Anthony mi sta facendo innervosire, non ho bisogno di altro stress in questo momento. Si è seduto accanto a me su una sedia, sono in ritardo con i capelli e ho già indossato l'outfit per la serata ma non sta facendo altro che criticarmi. "Mi prenderò qualche giorno di ferie" rispondo chiudendo gli occhi, odio farmi truccare ma mi faranno delle fotografie tutta la sera e ho bisogno di qualcosa di più professionale della matita sbavata. "Vacanza? Jo, tu sei impazzita. Il tuo numero di Playboy è sold out, la gente impazzisce per te e come se non bastasse questa sera andrai ad un firmacopie. Non è proprio il momento, ne parleremo tra qualche settimana". "Starò via solo un paio di giorni, massimo tre. E poi la mia agenda è libera". Non mi va di dirgli che devo parlare con Sean, non mi risponde più alle chiamate e spero di poter avere un confronto con lui. Ha ragione su Hunter, mi manca avere Sean a casa e il giudizio del mio ex non ha fatto altro che portarmi visibilità. Stavo bene con lui, vorrei solo non avergli detto quelle cose... "Non puoi proprio rimandare? Scusami se mi permetto, ma le entrate possono aumentare a dismisura con i firmacopie". "Si, così la WWF venderà più merchandising con il mio nome e ci accontenteremo di una misera percentuale? Il mio nome è ancora cosa loro". Rispondo tra una passata di rossetto e l'altra. "Beh, non vorrei ricordarti che abbiamo appena lanciato da pochi mesi la tua linea di merchandising, hai un libro in ristampa e la tua popolarità è alle stelle. Qualche incasso extra è sempre buona cosa per il tuo conto e per l'immagine". "E per le tue tasche. Non mi interessa la tua percentuale sugli incarichi, non mi prendo una pausa da Natale! Ho passato giusto un paio di giorni con la mia famiglia e poi abbiamo lavorato al merchandising, riviste, telefonate, il Giappone...". Anthony ha smesso di parlare e sta bevendo un bicchiere d'acqua quando improvvisamente esclama: "Che cosa devi fare di così importante? Non ti ho mai vista così convinta, tu non sei quel tipo di persona che rinuncia a un assegno per andare in Florida a prendere il sole". "Ho una vita privata, non sono tenuta a raccontarti tutto. È un impegno importante. E comunque ti ricordo che sei tu a lavorare per me, non mi importa dell'agenzia o cose varie. Io rientro perfettamente nel fatturato che avevamo concordato e decido io quando accettare un lavoro". "Il mio lavoro è quello di farti lavorare, comunque fai ciò che vuoi. Io non mi intrometto. Ma era davvero questo il dress code?" Mi domanda guardadomi male. "È Playboy, mi sembra in tema con la serata" rispondo aprendo la vestaglia, l'idea di presentarmi in lingerie non è stata mia ma devo dire che la stilista è stata geniale. "Pensavo che mancasse qualcosa sopra" risponde andandosene dalla stanza, mi guardo allo specchio e ringrazio per il trucco quando lo raggiungo per andare in auto. Non so se Sean abbia comprato il mio numero,il giorno in cui è uscita la rivista mi ha fatto i complimenti con un SMS e sono convinta che non mi manderà via quando andrò a trovarlo. Eddie dice che è a casa in questi giorni, abitano a qualche minuto di macchina l'uno dall'altro e sono felice di poter rivedere anche lui quando andrò in Florida. "Siamo in ritardo di cinque minuti, il traffico è aumentato adesso" sbuffa Anthony aprendomi la portiera dell'auto che ci porterà all'evento. "Perché sei così nervoso?" Gli domando mettendomi comoda, fa freddo questa sera e ho indossato un cappotto sopra alla vestaglia ma spero di non ammalarmi proprio stasera. "Per il tuo comportamento. Devi avvisare prima di comprare il biglietto aereo". Mi volto dall'altra parte, l'ultima cosa di cui ho bisogno è litigare con il mio manager dal momento che mia sorella non è d'accordo con ciò che ha appena visto in edicola, Eddie mi ha detto che Hunter e i suoi amici mi prendono in giro per le foto e come se non bastasse devo fare i conti con Sean che fa l'offeso. Mi sono comportata male con lui, è l'unica persona che era dalla mia parte e non so se vorrà tornare con me,ma devo chiedergli scusa. Ho ancora la sua bandana nella borsa, è stato difficile non pensare all'opinione di Hunter e nemmeno vorrei considerarlo più parte del mio passato ma non riesco a togliermi dalla testa le sue parole. Stare con me è un casino, questo pensa... come se in questi cinque anni non mi avesse portato problemi anche lui! Non ho mai smesso di scrivermi con Sean, mi ha scritto qualche SMS per chiedermi come stavo e anche io non ho potuto smettere di sentirlo ma non ne vuole più sapere di telefonarmi nè ha chiesto di vedermi. Prendo il cellulare per togliere la suoneria, non mi piace essere disturbata agli eventi, quando  vedo un suo messaggio: -Buona fortuna per stasera-. Lo ringrazio velocemente,  Anthony mi sta guardando sorridere e sta cercando di attaccare bottone: "Frequentazione?" Mi domanda sorridendo. "Ecco... come si chiama quando vi comportate da fidanzati quando siete insieme però non siete ufficialmente fidanzati e avete appena rotto ma continuate a sentirvi?". Mi guarda un attimo confuso per poi rispondere ridendo: "Non so... situazione complicata?" "Sì, può essere" rispondo sorridendogli a mia volta. Anthony è davvero una testa di cazzo quando si tratta di lavoro, però è sempre stato un amico con me. Non me la sento di dirgli di Sean, di sicuro mi proporrebbe di vendere le nostre foto ai giornali e non voglio più che la mia vita privata sia di dominio pubblico. Ho rotto con Sean per questo, sarei incoerente a comportarmi così. Chissà se avrà comprato il mio giornale... conoscendolo credo di sì. Mi manca fare sesso con lui, qualsiasi cosa fosse quella frequentazione lui mi piace veramente. "Siamo arrivati... sei pronta?" Mi domanda prima di scendere dall'auto come al solito, riesco a vedere il centro commerciale tramite i vetri oscurati e hanno preparato delle transenne dietro le quali un sacco di persone esultano al mio arrivo. Mi fa sempre piacere vedere i miei fan, un sacco di persone sono venute per me e la sicurezza sta cercando di ordinare la fila per farmi entrare. Scendo dall'auto salutando tutti, un sacco di persone urlano il mio nome ed entro dentro al centro commerciale cercando di sorridere. Vorrei davvero abbracciare tutti ma le persone sono troppe, la sicurezza mi scorta all'interno e mi impedisce di avere il tempo di stringere le mani. All'interno scorgo il palco che è stato allestito per l'evento,  tutti i negozi sono chiusi e mi fa effetto vedere l'atrio pieno di persone pronte ad aspettarmi. Ricordo quando venivo qui prima di diventare famosa insieme a mia sorella, quando guardavamo le vetrine e al mio posto c'era qualche cantante del momento per il quale avevamo pagato cifre folli buttando tutti i nostri risparmi. Saluto tutti, tra le persone la maggior parte di loro sono uomini e non perdono occasione di guardarmi mentre mi tolgo il cappotto. Scattiamo un po' di foto, Anthony nel frattempo sta parlando con dei giornalisti, quando vedo delle persone che ho già incontrato ad altri raduni dei fan. Sono felice che mi vogliano bene, molti di loro sono impazienti di avvicinarsi ma la sicurezza li allontana e li costringe a mettersi in fila. Continuo a scattare le foto per tutti i giornalisti, alcune persone non fanno altro che urlare volgarità ma cerco di ignorarli o rispondendo con ironia. Sean aveva detto che non gli sarebbe inportato del giornale, eppure Hunter era geloso come non mai per tutto ciò... mi domando che cosa avessi in testa quel giorno per lasciarlo, Sean vuole solo che io sia felice e poi sto prendendo tantissimi soldi per posare nuda. Fanno entrare la prima persona, un ragazzo piuttosto giovane si avvicina con il giornale per farsi firmare la sua copia e metto l'autografo sulla copertina mentre si presenta velocemente. Mi mancava il contatto con i fan, ci scattano una foto e mi mandano subito la seconda persona, purtoppo non ho nemmeno il tempo di salutare come si deve e mi dispiace molto per loro. "Come ti chiami?" Domando per poi fargli una dedica sulla copertina, il tipo sembra piuttosto imbarazzato e prende subito la sua copia di Playboy per poi andarsene per lasciare spazio ad un gruppo di ragazzini. Sapevo che l'evento era riservato ai maggiorenni, probabilmente hanno mentito sull'età... "Chyna, posso toccarti le tette?" Mi domanda uno di loro, la cosa mi fa ridere ma mi lascia anche sorpresa. "Va bene..." rispondo per stare al gioco, rimangono tutti spiazzati mentre firmo i giornali, ma la sicurezza li allontana prima che possano avvicinarsi veramente. Avrei voluto scattare quella foto solo per vedere la reazione di Sean, almeno forse si sarebbe degnato di rispondermi. Arriva il prossimo fan, deve avere circa la mia età e subito mi mostra un tatuaggio sull'avambraccio: "sono io quella?" Gli domando stupita, questo ragazzo si è tatuato la mia faccia e non mi aveva nemmeno mai vista... "sì, ti adoro Chyna! Perché hai lasciato il wrestling? Vince McMahon è un pezzo di merda!" Esclama mentre gli firmo il braccio per far si che si faccia tatuare la mia firma, questo tipo è un po' fanatico e non so come rispondere alle sue affermazioni... "Stephanie McMahon è una zoccola!" Esclama mentre si avvicina per la foto, le altre persone in coda hanno sentito e hanno iniziato ad urlare tutti le stesse cose... Cerco di far finta di nulla, non voglio rischiare una querela ma vorrei tanto dirgli che hanno ragione. Non si parla d'altro se non della mia vita,Sean ha ragione: devo fregarmene. E se Hunter in questo momento se la stesse ancora spassando con lei? Quello che dice è irrilevante, non mi fido più di lui. "Beh, non dovrei dire nulla del genere ma... " rispondo al tipo salutandolo, ho come l'impressione che non smetteranno tanto presto di parlare di ciò. Non vedo l'ora di andarmene in Giappone, di certo non vorrei mai essere nei loro panni.
Pov Triple H
Bedford, New Hampshire
La bacio sulla fronte mentre riposa sul mio petto, Steph sta dormendo profondamente e abbasso un po' il volume della TV per non disturbarla. Il viaggio in macchina è stato stancante, siamo partiti durante la notte per non farci scoprire dai paparazzi e spero che non ci fosse nessuno in giro, ma ormai forse stanno iniziando a capire che non parleremo... Stephanie ha detto a suo padre che sarebbe stata fuori questa settimana e mi ha assicurato che non aveva alcun sospetto. Spero che sia vero. Le sposto un po' i capelli dal viso, mentre si muove nel sonno continua ad abbracciarmi e faccio lo stesso con lei portandole la coperta sopra alla testa. Il camino acceso è piacevole con questo freddo,  dormire nudo con lei mi mancava, soprattutto dopo un pomeriggio passato ad inaugurare la casa facendolo in ogni angolo in cui lo avevo immaginato durante la convalescenza. Quando ho venduto la casa non ho potuto resistere all'annuncio appeso fuori dall'immobiliare di una villa in vendita in mezzo al nulla.  Controllo alla TV che cosa inizierà dopo, sta per iniziare il notiziario e mi perdo a guardare il bosco innevato quando Steph si gira sotto alla coperta distraendomi. È molto stanca e, come se non bastasse suo padre, i giornalisti ci stanno addosso continuamente da mesi. Lei non merita tutto ciò, spero che possa stare un po' tranquilla in questi giorni. Le vacanze di Natale sono state uno schifo, i miei a pranzo non hanno fatto altro che farmi la morale e restare da solo qui mentre lei era a Greenwich è stato deprimente. Avrei voluto passare insieme a lei il Natale come tutte le coppie normali, se solo suo padre non le avesse proibito di vedermi. Mi metto di nuovo a guardare la TV, finalmente hanno smesso di parlare di politica e di quanto sia stato orribile l'attentato dell'anno scorso e stanno annunciando i nuovi film dell'anno. Mi perdo a guardare Stephanie nel sonno, porta ancora gli orecchini che le ho regalato e credo che l'oro si abbini al mio nuovo orologio. Probabilmente lo ha fatto apposta, oppure è solo la moda del momento, Steph mi ha regalato un nuovo Rolex per Natale e non so come facesse a ricordare della mia collezione. Il regalo aziendale faceva davvero schifo, la scatola di cioccolatini con il logo della compagnia era davvero terribile per non parlare dello zainetto da viaggio... quel coglione di Shane spero abbia ricevuto la calza piena di carbone. Improvvisamente la TV attira la mia attenzione, i titoli urlano a uno scandalo: "Joanie Laurer in lingerie a New York". Mi metto a seguire il servizio, Jo ha davvero avuto il coraggio di presentarsi così svestita a un firmacopie! Qualche giorno fa è uscito il suo giornalino hot, ormai si sente una porno star da quel che vedo... Una massa di coglioni la aspettava fuori dal centro commerciale qualche ora fa, ma è possibile che abbia davvero avuto il coraggio di andare in giro senza vestiti? Se solo Steph fosse sveglia mi ucciderebbe a sapere che sto guardando la mia ex in queste condizioni, ma non posso fare a meno di notare che quella vestaglia non le copre nemmeno il fondoschiena e che le foto che ha scattato all'evento sono decisamente da poco di buono. Ricordo ancora quando si vestiva così in camera da letto, prima ancora che il suo corpo fosse di dominio pubblico... Waltman le permette di fare tutto ciò? Ma che cosa dico? Nemmeno lui ce l'ha una dignità a vendere quelle pillole. Quei due disperati farebbero di tutto per un po' di soldi, sono sicuro che Waltman le abbia già chiesto di farsi pagare il divorzio. È un morto di fame. Spengo la TV in preda al nervosismo, ho portato qui Steph per rilassarci nel bagno turco e invece l'incubo sembra perseguitarmi. Avrei voluto aiutarla, vederla perdere la dignità in questo modo mi fa male per quanto io possa solo provare disgusto per la mercificazione del suo corpo. Non so più dov'è la vecchia Jo. Lei non è la stessa persona, non più... Stringo forte Stephanie al mio petto, so che un giorno non tanto lontano dovrò ribadire a Vince che amo sua figlia e non so nemmeno se lo accetterà, se riuscirà mai a perdonare il male che le ho fatto distruggendo il nostro sogno di una relazione. Ogni giorno vederla stare così è come un peso sulla mia coscienza, non riesco a non pensare ai paparazzi che ci tormentano per ciò che ho fatto. La bacio sulla fronte, non è un bel periodo per lei e vedere Jo in TV non mi aiuta a concentrarmi. Mi fa male la ferita, devo aver sforzato troppo la gamba guidando per più di quattro ore da New York fino a qui, per fortuna siamo fuggiti dallo show di Jo e dalle sue follie. Cerco di nuovere la gamba, non vorrei svegliarla ma si sta pesando sul punto sbagliato e fa più male di quando sono uscito dall'ospedale. Spero che guarisca in fretta, entro la fine del mese dovrei tornare e spero che si sia ricostruito veramente il muscolo, altrimenti sono rovinato. Piego un po' il ginocchio ma Stephanie si è svegliata: "Che succede?" Mi domanda mettendosi sul cuscino. "Niente, mi fa un po' male". "Hai spento perchè non volevi che vedessi cosa c'era in TV?" Mi domanda ridendo. "Allora non dormivi...". "Sì, dormivo. Ma poi ti sei spostato. È stato un risveglio traumatico. Lo sa che per queste cose si rischia una denuncia?" Scuoto la testa confuso, mi sembrava che stesse dormendo fino a poco fa. "Si chiama atti osceni in luogo pubblico. Pensa se ci fossero stati dei bambini, girare in lingerie per le strade equivale ad essere nudi". "Non c'erano bambini, era un evento per Playboy! Chi cazzo porterebbe suo figlio lì? E poi l'evento era adult only" rispondo ridendo. "Rimane comunque vergognoso" afferma girandosi tra le coperte. "Non mi importa" le sussurro mettendomi comodo con un cuscino. "Sul serio i fan ce l'hanno a morte con noi per questa qui? Guarda che cosa va a fare, i suoi fan sono solo i morti di figa". Scoppio a ridere per la sua affermazione, Steph però è seria e si posa al mio petto. "E poi in tutto questo la troia della situazione dovrei essere io? Hai fatto bene a scappare, non mi sembra rispettoso posare nudi quando si ha un partner a casa". "Steph, lascia perdere". Rispondo massaggiandomi la gamba. "Che c'è? Ora la difendi? Sono mesi che non esco di casa per questa storia". "Io non la sto difendendo... è che non me ne frega più nulla. Sono cose del passato. Per me può fare quello che le pare, abbiamo chiuso". "Ok... mi chiedo come possa essere felice Sean di tutto ciò". "Penso che lui si stia chiedendo lo stesso riguardo a noi due. È un suo problema adesso, io l'ho avvisato su che persona è Jo". "Poverino..." ridacchia Steph accarezzandomi i capelli. "Era uno dei miei migliori amici... mi da fastidio che sta con la mia ex, non mi fido più di lui". "Fai bene, probabilmente ha sempre voluto rubarti la ragazza... non uscirei mai con un ex, figuati gli ex degli amici!". "Tecnicamente io sono il tuo ex" rispondo per poi baciarla. "Più o meno... è stata solo una pausa,non c'è stato nient'altro dopo di te. E poi papà non voleva che ti vedessi ,non ero io. Avrei voluto chiamarti". "E tu perché lo ascolti ancora?" "Ho smesso, altrimenti non sarei qui". La bacio ancora una volta, mi è mancata in questi giorni e vorrei solo farlo ancora e ancora finché non deve tornare al lavoro. "A proposito di ex... sai chi mi ha chiesto di parlare?" "Chi?" Le domando, forse quel coglione di Richard vuole una lezione... "È stato per lavoro, l'ho visto negli uffici qualche giorno fa. Ha parlato con mio padre di qualcosa, e purtroppo l'ho incontrato alla caffetteria. Non scendo mai a prendermi da mangiare ma quel giorno avevo voglia di pranzare con qualcuno... non l'avessi mai fatto, appena mi sono seduta al tavolo si è preso una sedia". "Che ti ha detto?" Le domando serio, Richard ha davvero voglia di scherzare con me. "Mi ha detto che voleva parlarmi, che se avessi accettato di incontrarlo in privato mi avrebbe spiegato perché se ne era andato...". Mi guarda negli occhi, tutto questo la rende triste e se scopro che cosa le ha detto quel coglione... "Beh, io non ti nascondo che avrei voluto accettare. Ci sono rimasta malissimo quando mi sono ritrovata da sola incinta all'improvviso, lui non sembrava minimamente quel tipo di persona che si comporta in questo modo. Mi ha detto che non avrebbe voluto e che era molto dispiaciuto, che voleva sapere perché avevo abortito... non so nemmeno chi glielo abbia detto, sono passati così tanti anni che pensavo fosse venuto da me a scusarsi per interesse. Mi ha fatto un po' effetto... però non ce l'ho fatta. Non perché io lo ami ancora, però non c'era ragione per cui avrebbe dovuto abbandonare nostro figlio. Mi sono chiesta più volte cosa sarebbe successo se non se ne fosse andato, probabilmente sarebbe finita lo stesso ma avrei un bambino ora". "Steph, perché è venuto da te? Perché gli hai permesso di parlarti? Dopo tutto il male che ti ha fatto! Non gli è mai importato di quel bambino!". "Lo so. Infatti me ne sono andata, non ce l'ho fatta a rimanere.
Avrei ascoltato altre bugie, qualsiasi scusa avrebbe tirato fuori sarebbe stata ingiustificata. Ha avuto il coraggio di chiedermi il perché lo avevo fatto... avrei dovuto dire che non l'avevo scelto io, ma non volevo parlare un minuto di più con lui. Come se non bastasse proprio nel periodo in cui è successo, sono passati degli anni ormai ma non riesco a non pensarci". "Perché era lì? Chi è, Steph... lo conosco?" Le domando insospettito, che ci faceva questo nell'ufficio di Vince? "Non ha importanza. Mi ha chiesto se ho un fidanzato, mi è sembrata strana questa domanda perché pensavo avesse in mente di riprovarci,  ma sembrava sinceramente felice per me quando ho risposto che esco con qualcuno. Non so se vi conoscete, comunque non credo proprio che lo sappia. Probabilmente si è sentito una merda per ciò che ha fatto, ed è giusto che si porti nostro figlio sulla coscienza per sempre. Ora ho un'altra vita, non starò mai bene per aver perso il mio bambino, ma anche se sapessi il motivo per cui l'ha rinnegato non potrei riportarlo qui. È stata dura non chiederglielo, voleva rispondere a tutte le mie domande e forse spiegarmi una volta per tutte perché era sparito, perché aveva detto a mio padre che non ne voleva più sapere del bambino... però la mia vita è con te ora. Ho sempre pensato che non sarei mai andata oltre senza sapere cosa lo aveva spinto a dire a mio padre che non voleva il bambino, a chiedergli di liberarsene... ma non ha senso. Vedendolo ho capito che io avevo solo bisogno di dirgli in faccia che è uno stronzo per andare oltre, la verità è che voleva pulirsi la coscienza raccontandomi la sua versione quando non mi ha nemmeno chiesto se volessi abortire veramente piuttosto che chiedermi il perché". La abbraccio accarezzandole i capelli, vorrei tanto che mi dicesse chi è questo tipo... voglio proteggerla. "Steph, chi è? In che senso posso conoscerlo? Non voglio più che venga a parlarti in ufficio, non voglio nemmeno che osi ancora avvicinarsi". "È un wrestler, come te... per quello mio padre non ti ha permesso di stare con me. Non lavora più con noi, ma se solo ti dicessi chi è sono sicura che capiresti... sono sicura che non tornerà, ma non voglio dirlo. Sarebbe imbarazzante per me, mi vergogno di quel che è successo e poi non so cosa penseresti di me". "Amore, io voglio che tu sia sincera con me. Che hai da nascondermi? Dimmelo! Non voglio più bugie tra di noi...". "Ho detto che non tornerà più". "Non mi importa! Dimmi chi è! Ti ha detto di liberarti di tuo figlio e ora è tornato pretendendo di tornare a essere parte della tua vita... si che mi preoccupo, lui tornerà pensando di fregarti ancora con i suoi discorsi! Apri gli occhi Steph: io ti amo, ma non voglio segreti tra noi". Affermo convinto guardandola negli occhi. "Spero che tu non ci rimanga troppo male" mi sussurra abbassando lo sguardo, ho paura di ciò che sta per dire.

The Game is over (She never recovered parte 2)Where stories live. Discover now