Capitolo 7

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6 dicembre 2001
New York
Pov. Chyna
Guardo velocemente l'orologio, è già ora di cena e dovrei vedere Sean tra pochi minuti. Mi sono fatta lasciare più lontano dal taxi, c'è tantissimo traffico e ho fatto prima a piedi. Spero che non sia già arrivato, mi dispiacerebbe farmi vedere salire e lasciarlo aspettare fuori. Avrei dovuto avvisarlo prima del mio ritardo, anche se non vorrei rimandare dato che si fermerà solo un giorno qui a New York ed è venuto apposta per me. Corro verso l'ingresso del palazzo, non lo vedo ancora... "Hey!" Mi urla appoggiato al cofano della sua auto, è arrivato in anticipo e mi chiedo come abbia fatto con tutto questo traffico. Si è messo una delle sue solite camicie con una stampa improponibile e anche la bandana è sui toni dell'azzurro come la trama del tessuto che intravedo da sotto al suo cappotto aperto. "Ciao, ho fatto tardi ad una riunione con il mio manager... perdonami". Non mi sono nemmeno cambiata e la neve mi ha bagnato un po' le scarpe ma lui non sembra curarsene e mi abbraccia per salutarmi. "Non preoccuparti, donna in carriera". "Avrò molto da raccontarti questa sera a cena. Ti dispiace se vado a cambiarmi un attimo? Puoi venire con me, fa freddo qui fuori". "Quale cena? Beh,se hai fame ci fermiamo da qualche parte ma chi ti dice che ti porterò a cena?". Rimango sorpresa dalla sua convinzione, credevo che fosse soltanto una sua battuta... "Immaginavo... mi hai tenuta sulle spine, credevo che a quest'ora avremmo cenato". "Mi ritieni così banale?" Mi domanda in tono di sfida. Mia sorella ha ragione, avrei dovuto pensare prima a cosa mettermi e tenere diverse opzioni. "Sto scherzando. Vieni in macchina, fa freddo. Sei bellissima". "Perché voi uomini siete così falsi?" "È la verità. Perché dovrei dire bugie? Io non esco con donne brutte". "A me non interessa dei tuoi complimenti, non puoi dire che sto bene con questi capelli...". "Secondo me ti stanno bene anche legati invece. Stavo giusto per chiederti da quando sei bionda ma...". "Si usa questo colore adesso. E poi avevo bisogno di cambiare". "Ti confesso che avevo paura di trovarti con i capelli a caschetto prima o poi. Perché voi donne quando rompete con qualcuno ve la prendete con i vostri capelli?". "Perché vorremmo smettere di ricordarci di aver rotto con qualcuno. Grazie di avermelo appena ricordato, credevo di essere una persona nuova con questi capelli...". "Spero che tu non abbia capito dove stiamo andando" afferma senza togliere lo sguardo dalla strada, siamo fermi nel traffico da un po' e ho perso la strada dato che è buio. "No... ancora non mi oriento facilmente" rispondo cercando di trovare qualche punto di riferimento. "Allora? Vuoi dirmi perché hai fatto tardi?". Non so davvero dove iniziare, questa giornata è stata davvero piena di notizie: "Ho ottenuto un nuovo lavoro". "Oh, è fantastico!" Esclama mentre riparte ad un incrocio, il semaforo è lunghissimo e c'è una grossa fila di macchine davanti a noi. Forse non gli interessa davvero, dovrei tenermelo per me dal momento che cambierò paese per un po'. "Il mio libro è ancora best seller, il mio numero di Playboy uscirà a gennaio e non mi manca per niente la WWF. Per il resto nulla di importante". "Ma come? Stai scherzando vero? Queste cose sono più che importanti, in poche ci riescono a realizzare questi progetti e sta accadendo tutto insieme...". Non so se dirglielo, forse dovrei... "Ecco, non sono queste le novità. Tornerò a lottare". "Sul serio? È fantastico! In quale federazione? La WCW è stata comprata dai McMahon...". "Mi ha chiamata la New Japan". "Sul serio? Chyna in Giappone? Sei davvero in tutto il mondo adesso! Quando inizi? È una cosa importante, dovresti dare una festa! La WWF sarà anche conosciuta, ma lì fanno wrestling sul serio. A nessuno importa dei promo, i giapponesi non sono così drammatici. Lì vogliono vedere cose hardcore, i match sono roba importante non come qui. In WWF è pieno di mezze seghe". "Perché riesco a sentire proprio Chris Jericho in questa frase?" Gli domando ironicamente,  Sean scoppia subito a ridere. "Beh, io non ho fatto nomi, parlavo molto in generale. Comunque sono d'accordo, Chris Jericho sta sul cazzo a tutti". "Io personalmente credo che JBL sia peggio. Ha un nome lunghissimo tra l'altro,  tutti lo chiamano con una sigla in spogliatoio come se fosse una ditta di spedizioni". Scoppia di nuovo a ridere, Bradshaw è davvero una persona odiosa. "So che non la penserai come me, ma secondo me uno dei peggiori è Eddie Guerrero. Seriamente, cerca sempre problemi con tutti in spogliatoio, ogni scusa è buona per iniziare un litigio". "Credo di avere qualcosa da raccontare a Eddie la prossima volta che lo vedrò. Scherzo, Eddie è un po' particolare ma è una brava persona. La maggior parte delle volte non capisce i discorsi, e poi è uno dei più preparati a livello tecnico". "Questo è vero... anche se Benoit secondo me è più forte". "Non è vero, è solo più arrabbiato" rispondo ridendo, è tanto che non lo vedo e mi manca lavorare con loro. "Non capisco che cosa abbia contro il mondo intero, secondo me quando è nato era già di cattivo umore. Eddie è l'unica persona con cui parla, a volte penso che sia gay a questo punto". "Dai, ti prego! Hanno entrambi una famiglia e poi credo che me ne sarei accorta se avessero avuto una relazione. Stavano sempre in stanze diverse". "Per forza, Eddie era sempre con te. Non lo biasimo per aver preferito te a Benoit, sta perdendo i capelli e poi gli manca un dente...". "Io e Eddie non siamo mai stati insieme, abbiamo sempre avuto letti divisi. Lui andava con altre, forse anche con Chris ma non me ne ha mai parlato" rispondo con ironia, ciò che si dice in giro su di loro è ridicolo. "Non per farmi gli affari tuoi, ma tu ed Eddie... ne parlano tutti da quando si è lasciato". "Ma no! Sul serio, io non sono mai stata a letto con lui. Non so chi abbia sparso questa voce ma siamo solo amici. Lui non mi piace, è più come un fratello per me e non ci farei mai nulla". "Ti offendi se ti dico che lo ha detto Hunter?". Hunter? Non starà cercando di dare la colpa a me adesso! "Certo che mi offendo! Ma come si permette di andare in giro a raccontare falsità su di me! Lui non ha prove di ciò che sta dicendo perché non è mai avvenuto, non sono mai stata con Eddie e anche lui può provarlo. Lui era geloso della nostra amicizia, cercava sempre scuse per potermi accusare di qualcosa. La verità è che doveva sentirsi più a posto con la sua coscienza, credo che lui si sia convinto soltanto per giustificarsi". "Ah. Lo racconta con tale enfasi che ci avevo creduto" risponde sorpreso. "Pensa ciò che vuoi, ma io ed Eddie non siamo mai stati insieme nè ho mai tradito Hunter. Decidi tu a chi credere, io sono stanca di lui". "Lui voleva chiederti scusa. Voleva pure incontrarti". "Che cosa? No! Dopo questa sicuramente non voglio vederlo mai più. Che vada a fanculo quel coglione, sono stanca delle sue bugie". "Dai, non ti arrabbiare". "Non ti arrabbiare?" Gli domando interrompendolo,  come faccio a non arrabbiarmi?  "Ha detto bugie sul mio conto e ora sta tornando a chiedere scusa?" "Lascialo perdere, lui non ti merita. Andrai in Giappone molto presto, immagino che non ci vedremo per un po'..." afferma a bassa voce. Percepisco della tristezza nel suo volto, non gli ho nemmeno detto quando andrò che già gli manco. "Partirò appena avrò il permesso di soggiorno e tutto il resto... ci vorrà un po', devo trovare casa e rinnovare il mio passaporto che sta per scadere". "Tranquilla, loro ti aiuteranno. Scott ha lavorato in New Japan recentemente, anch'io sono stato anni fa e ho solo bei ricordi. Sono tornato perché volevo restare con la mia famiglia, ma sarei rimasto volentieri in Giappone se avessi potuto. È tutto più pulito, le persone sono educate e anche i colleghi non sono dei rompi cazzo come qui in America. Ognuno sta nel suo, e poi la cosa bella è che puoi gestire la tua faida come vuoi". "Davvero?". "Sì, loro ti danno un termine entro il quale stabiliscono chi dei due manterrà il titolo, per il resto puoi decidere come vuoi i tuoi incontri. Lasciano molta libertà nella performance, inoltre non c'è molto da imparare a memoria dato che non ci sono tutte queste storie che piacciono ai McMahon". Sto iniziando ad essere davvero euforica per questo lavoro, ciò che diceva Eddie sulla New Japan non sembrava così entusiasmante. Inoltre lui non parlava nemmeno all'epoca, mi chiedo come abbia fatto a sopravvivere in Giappone parlando spagnolo. "Magari imparerò il giapponese. Se avrò tempo, mi piacerebbe. Ho sempre sognato di andarci, sono stata una sola volta per firmare delle copie del libro ma mi sono fermata per soli due giorni perché avevo molti scali in Europa... è stato un brutto periodo poi". "Perché pensi solo a cose brutte quando siamo insieme? Ti faccio questo effetto?" Mi domanda serio mentre mi accarezza la gamba. "Scusami, hai ragione. Non è colpa tua, è che un po' mi manca la WWF. A volte penso a cosa ho lasciato e mi chiedo se davvero ho fatto la scelta giusta, mi piaceva ciò che facevo e so che i soldi non erano così tanti come quelli che mi hanno promesso alla New Japan però mi piaceva il mio lavoro". "Non potevi evitarlo. A Stephanie non sei mai piaciuta, Hunter aveva una doppia vita ed era una questione di tempo... Stai facendo grandi cose, ora sei anche più felice. È stata la scelta giusta secondo me, quei nuovi capelli ti stanno davvero bene". Gli sorrido e noto che mi sta guardando con la coda dell'occhio attraverso lo specchietto, non credevo che mi avrebbe fatto dei complimenti per i capelli dato che a nessuno sono piaciuti fino ad adesso. "Siamo arrivati?" Gli domando, sta accostando con la macchina di fronte ad un ristorante che conosco, non è lontano da casa mia e mi rendo conto che mi ha detto una bugia: "Siamo arrivati" afferma aprendomi la portiera. "Mi stai portando a cena quindi... sai che odio le bugie". "Ok, mi hai scoperto. Dai, non volevo rovinarti la sorpresa". Mi afferra inaspettatamente la mano, sento subito il suo calore nel freddo dell'inverno ed entriamo subito al coperto. "Sul serio mi porti a mangiare il sushi?" "Che c'è, non ti piace?" Mi domanda ridendo, ci accompagnano al tavolo e mi sento un po' fuori luogo con questo vestito che indosso da tutto il giorno. Si siede di fronte a me dopo avermi spostato la sedia, Sean è davvero gentile e tutto questo mi mette quasi in imbarazzo. "Mi è giunta voce del tuo nuovo lavoro e non potevamo non festeggiare". "Chi ti ha detto della New Japan?" Gli domando, so che potrebbe essere stata solo una persona. "Qualcuno con cui non vado per niente d'accordo ma che ti vuole molto bene. Eddie è felice che finalmente avevi un appuntamento, gli ho detto che tu non volevi chiamarlo appuntamento e mi ha un po' insultato in spagnolo ma almeno mi ha detto il nome del tuo ristorante preferito". "Sul serio hai chiamato Eddie?" Gli domando sorpresa, Sean ha organizzato tutto nei dettagli e la cosa mi sorprende. Come faceva a ricordare che amo il sushi? "Volevo essere sicuro che tu non avessi buttato via le rose. Giusto per non fare il viaggio a vuoto" risponde serio guardandomi negli occhi. "Dai, scemo! Io amo le rose, sono i miei fiori preferiti". Inizio a guardare il menù per non sentirmi troppo a disagio, Sean sta iniziando a flirtare seriamente con lo sguardo e da quando si è tolto la giacca riesco a sentire meglio il suo profumo. "Lo so... non avevo dubbi che ti sarebbero piaciute". Sorrido pensando ai tre vasi che abbiamo riempito in cucina per contenere tutti i fiori, devo ammettere che mi ha davvero sorpresa. "Ho preferito il bigliettino" rispondo per provocarlo, Sean è piuttosto attraente questa sera e non riesco a non guardare i suoi capelli ricci che gli cadono sul viso. Ci portano del vino bianco, per la prima volta in tutta la serata l'ho lasciato senza parole e facciamo un piccolo brindisi al mio nuovo lavoro quando subito passano per le ordinazioni. Chiedo il solito piatto, conosco questo posto e mi faccio sempre portare a casa le solite cose quando ordino da asporto e non riesco proprio ad immaginare la telefonata tra lui ed Eddie per farsi dire il nome del mio ristorante giapponese. "E così ti manca la WWF...". Afferma a bassa voce mentre gioca con le bacchette. "Non mi manca il mio ex, se è lì che vuoi andare a parare" rispondo subito in modo diretto. Finalmente ho un appuntamento, non voglio che il pensiero di Hunter lo rovini. "Io non ho detto questo... Joanie, mi dispiace tanto per l'altra sera. Io capisco che non sia facile per te uscire da una relazione di cinque anni e-". Lo blocco subito, rispondendogli: "Va tutto bene. Sono io che ti chiedo scusa, ero fatta e mi sono messa a piangere facendo quei discorsi... va meglio adesso, non ci sto pensando più. Non ero in me, io non passo più le serate a piangere". Finalmente ha apppggiato le bacchette, mi irritava vedere Sean giocarci, quando aggiunge in tono serio: "Jo, non importa. È tutto a posto, io lo capisco... mi sono sbagliato sulle tue intenzioni. Ti ho mandato le rose perché mi sentivo in colpa, non volevo che pensassi che io voglio solo una cosa da te... mi ha fatto piacere rivederti, mi sono appena lasciato ufficialmente ed ero lì in discoteca perché avevo appena chiuso una frequentazione. Non era niente di importante, nulla di paragonabile a te ed Hunter, ma ci sono rimasto abbastanza male. Nemmeno io credo più nell'amore, mi ha stupito scoprire che la pensi come me". "Beh io non ci ho più pensato. Dopo cinque anni mi ha fatto molto male separarmi da Hunter, fino a pochi mesi fa non era nemmeno immaginabile per me innamorarmi di qualcun altro quindi finché non succederà io non ci credo più. Non mi serve nessuno in questo momento" rispondo, Sean ha corso troppo con quei fiori. "Mi sei mancata. Quando ti ho rivista l'altra sera ho pensato al fatto che non era giusto che la nostra amicizia finisse per colpa di Hunter". Inizio a mangiare, anche a me ha fatto piacere rivedere Sean e mi ha fatta sentire compresa. "Ti piace?" Gli domando per cambiare argomento. "Sì, è buono" risponde sorridendomi. Non ho più molta fame, non riesco a smettere di guardarlo e lui sta facendo lo stesso con me. "Quindi per te questo è un appuntamento?" Gli domando pensando al discorso di prima, ha detto ad Eddie che noi saremmo usciti e ho capito che tutte quelle rose non sono un regalo da amici ma voglio comunque reggergli il gioco. "Se per te non lo è, la mia risposta è no". Gli piace tenermi sulle spine e il suo approccio mi incuriosisce. "Mi hai chiamata tutti i giorni da quella sera e non volevi mai mettere giù il telefono... secondo me per te questo è un appuntamento". "Volevo solo sapere se stavi bene" risponde serio. "Io sto bene" rispondo a mia volta, restare al telefono con lui mi ha impedito di pensarci in questi giorni ma non voglio parlarne. "Spero che non sia una bugia. Lo sai che ho visto, puoi parlarmene". "Potrei, ma sono affari miei" rispondo convinta, non ho bisogno che lui provi pietà di me. Riprende a mangiare imbarazzato, mi fa tenerezza un po' il suo viso arrossato e mi chiedo come non abbia mai notato quanto è carino. Il suo profumo mi attira, ho pensato a lungo all'altra sera e vorrei troppo baciarlo, ma ho paura che il pensiero di Hunter mi blocchi di nuovo. "Perché hai chiuso con quella tipa?" Gli domando per fare conversazione, non credo che ci tenesse così tanto se ora mi guarda in questo modo... " Non ha funzionato. Siamo usciti qualche volta, abbiamo scopato ma poi non c'era niente di serio e mi ha detto che stava uscendo con uno e che doveva chiudere con me. Ci sono rimasto un po' male ma sapevo che prima o poi sarebbe finita". "Spero che tu non abbia mandato delle rose anche a lei" affermo in tono sarcastico. "Nah, a lei ho regalato una scatola di preservativi. È stato divertente usarli". "Immagino...". "No, non puoi immaginare" risponde facendomi l'occhiolino. Rimago spiazzata da questa risposta, mi sta incuriosendo e capisco che lui vuole andare a letto con me sul serio. Mi pulisco la bocca con il tovagliolo e mi alzo dal tavolo, sono stanca di aspettare e voglio capire se davvero ha il coraggio di fare ciò che dice. "Dove vai?" Mi domanda posando le bacchette, mi sto divertendo a metterlo alla prova e gli rispondo a bassa voce : "Seguimi". Mi guarda per qualche secondo per poi alzarsi dal tavolo titubante mentre cammino decisa verso il bagno, mi diverto a vedere la sua espressione confusa mentre svolto l'angolo del corridoio. Non voglio che ci vedano insieme, mantengo qualche passo di distanza da lui e mi assicuro che il bagno sia libero mentre viene verso di me. Non dice una parola, quando lo afferro per una mano e lo trascino dentro al bagno prima che qualcuno possa vederci. "Voglio farti vedere cosa so fare io prima" gli sussurro bloccando la porta per poi baciarlo a sorpresa: finalmente riesco a rubargli un bacio, mi sfiora le labbra un po' timidamente sorpreso dalle mie intenzioni per poi intrecciare la sua lingua con la mia. Mi sfiora un fianco con la mano, è strano posare le mie labbra su quelle che non sono le sue ma mi sta piacendo e voglio soltanto che continui a sfiorarmi mentre gli sposto i capelli dal viso. Rimane sorpreso dal mio bacio, mi separo improvvisamente da lui e sta per dire qualcosa ma subito tace appena gli apro la cintura con decisione. Mi mancava farlo, cerco di non pensare al fatto che sono mesi che non tocco nessuno e provo a mostrarmi sicura di me mentre gli abbasso leggermente i pantaloni, Sean mi guarda in silenzio con gli occhi pieni di desiderio mentre mi abbasso alla sua altezza e riprendo a toccarlo. Riesco a vedere la sua erezione da sotto ai boxer e provo ad immaginare cosa mi troverò davanti quando decido di abbassarli e di cominciare. Mi fermo un attimo a guardarlo mentre lo afferro con una mano e mi chiede scherzando: "Non ti piace?". Rimango sorpresa, non sapevo cosa aspettarmi da lui ed è strano vedere un uomo diverso da Hunter dopo tanti anni ma inizio a leccarlo sulla punta mentre Sean ha una espressione entusiasta. Non so che cosa gli piace, non ho idea di come fare per renderlo felice e cerco di guardarlo per capire se sto facendo bene ma mi sta soltanto guardando a sua volta. Non posso fare ciò che piaceva ad Hunter, io non lo conosco e mi sto pentendo di aver preso l'iniziativa con una persona nuova ma non posso tirarmi indietro adesso. Devo soltanto fare qualcosa, non è la prima volta che faccio sesso orale a qualcuno ma mi sembra di aver dimenticato tutto in questi mesi, non conosco nulla di lui e tutto questo mi manda in confusione. Cerco di concentrarmi su quello che sto facendo, vado un po' più velocemente per cercare di rendere il tutto più piacevole e finalmente ha chiuso gli occhi. Gli sta piacendo, qualcuno potrebbe entrare e tutto questo è eccitante: mi sento più a mio agio e penso al fatto che siamo solo io e lui dietro a questa porta, Sean ha ripreso a guardarmi e sta ansimando mentre mi concentro sulla punta. Mi piace sentirlo godere, sta cercando di contenersi per non farci scoprire e penso già a cosa faremo dopo quando mi afferra per i capelli per chiedermi di andare più a fondo: gli afferro istintivamente la mano e la allontano, lui non si è accorto di niente e cerco di rimanere concentrata, Hunter faceva sempre così e tutto questo mi riporta come un flashback a quando si lamentava di me, a lui e Stephanie... Guardo Sean negli occhi, lui sta godendo così tanto che è vicino alla fine ma non voglio finire qui: "Mi lasci così?" Mi domanda sottovoce per poi baciarmi di nuovo,  mi afferra la mano per riportarla su di sè ma mi allontano da lui per guardarmi allo specchio: "Se paghi il conto allora continuiamo" rispondo per provocarlo, si sitema i pantaloni per uscire e mi guarda in modo severo: "Dove vado io così?" La sua erezione si vede attraverso i pantaloni, dovrà aspettare un po' prima di uscire. "Devo farmi perdonare... sali da me questa volta" rispondo uscendo dal bagno, non avrei mai pensato che sarebbe successo con lui... torno al tavolo sorridendo, non riesco a credere a ciò che ho appena fatto ma finalmente mi sento sollevata. Dopo mesi ho avuto il coraggio di farlo, spero di non pentirmene una volta a casa. Prendo la borsa e chiedo il conto mentre mi risiedo per aspettarlo, ho un SMS non letto e decido di aprirlo prima che arrivi: "Ringraziami per la scopata". Eddie, ti odio.

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