Capitolo 31

10 1 0
                                    

New York, 12 luglio 2002
Pov Chyna
Mi trascino fino al tavolo della cucina per fare colazione, mia sorella è arrivata presto e avrei preferito non incontrare nessuno nella mia giornata libera ma non potevo cacciarla di casa. "Finalmente ti sei alzata... ho fatto le uova e ho anche radunato un po' di bicchieri, è possibile lasciarne uno in ogni angolo libero della casa? Almeno metteteli in lavastoviglie". Mi fa un po' male la testa, quando Kathy è salita in casa Sean era già partito e mi dispiace non averlo salutato questa mattina. "Per caso sei venuta a rompere le palle? Grazie della colazione, non ho molta fame" rispondo allontanando il piatto, solo l'odore delle uova mi fa venire la nausea. "Aspetta, tieni anche una tazza di caffè. Così magari ti passa il mal di testa". "Come fai a saperlo? Si vede così tanto che ho una faccia di merda?" Le domando cercando di mangiare qualcosa, devo preparare le valigie per il Giappone e ho solo una settimana per organizzarmi ma oggi non ne ho proprio voglia. "Chi credi di prendere in giro? Casa tua è un disastro, non è l'unica bottiglia che ho trovato" afferma sbattendo sul tavolo una bottiglia di vino vuota. "L'abbiamo bevuta ieri sera, c'era anche Sean... tu non bevi mai?". "E questa? Un litro di vodka?" "Era già iniziata penso... siediti a mangiare" le rispondo indicandole il suo piatto accanto al mio. "Ce n'è un'altra nel cestino, un litro a testa mi sembra esagerato". "Ma sarà dell'altro giorno... perché guardi nell'immondizia? Non è passato nessuno a pulire ieri, c'era Sean a casa e non volevo che lo disturbassero". "Jo, dovresti mettere un freno a questa cosa". "Che palle! Ho bevuto un po', mica sono alcolizzata". "Ho trovato una bottiglia di tequila a metà sul divano". "Dove l'hai messa? Le altre sono lì dietro nella credenza". "L'ho buttata. Jo, non dovresti bere così tanto, stai per tornare a lottare!". "Se sei venuta qui solo per giudicarmi puoi anche andare via. Che ho fatto di male? Non ti capita mai di bere qualcosa? Sto bene, ieri ho finito tardi a quell'evento e ho dormito poco". "Sono venuta a casa tua perché mi hai chiesto di aiutarti con le valigie e te ne sei dimenticata! Erano le dieci ed eri ancora nel letto, la metà dei vestiti sono a terra invece che in lavatrice e  devi partire tra una settimana. Posso capire che tu e Sean abbiate avuto una notte di fuoco, ma nemmeno ha sistemato i suoi giochini. Questa casa è un disastro, anche lui ha le mani per mettere a posto. E comunque non mi stupisce che abbia lasciato New York in hangover". "Se ne è andato presto, nemmeno l'ho visto uscire! E poi perché hai guardato in camera?" Le domando irritata, Kathy ha guardato  nelle mie cose mentre dormivo e si permette pure di alzare la voce. "Era sul divano, ho rischiato di sedermici sopra. Comunque, se posso permettermi, credo che un anello per il pene non faccia molto quando si è ubriachi". "Vuoi fare silenzio? Mi fa male la testa" le rispondo ignorandola, forse non è stata una buona idea chiederle di venire a casa proprio oggi ma non potevo prevedere che ieri sera ci saremmo dati da fare. Suona di nuovo il telefono, lo lascio squillare sperando che parta la segreteria ma Kathy si sta innervosendo: "Dovresti far chiamare il tuo manager, casa tua sembra un centralino". "Forse Sean ha dimenticato qualcosa" rispondo cercando di ignorare il suono fastidioso. "Allora rispondi! Non gli dirò di averlo visto...". "Lo chiamo più tardi, tanto ormai sarà già in viaggio". "Ma come? Vorrà assicurarsi che tu riesca a camminare". "Potresti davvero fare finta di non aver visto niente?" Le domando cercando di farmi sentire, il telefono non smette di suonare. "Dì la verità: è solo per questo che sei tornata da lui". "Non è vero!" Le rispondo arrabbiata ma lei continua: "Spero che lui e Hunter non parlino di queste cose". "Non credo proprio, non sono più amici. Dopo la sua ultima intervista Sean non l'ha più cercato, non penso nemmeno che starei con lui se non avesse preso le mie difese". "Avevo dimenticato che si è solo vendicato per le tue dichiarazioni". "Io non ho detto nessuna bugia sul suo conto! Kathy, quel coglione ha detto che sembro un uomo". "Non l'ha detto lui". "Non ha risposto, è la stessa cosa". "Beh, anche tu ci sei andata pesante con lui" risponde per poi riprendere a mangiare. "Non me ne frega più niente, ne ho parlato solo perché mi pagavano". "E allora perché ti offendi? Tu sai che nulla di ciò che ha detto è vero!". "Ha detto che non abbiamo mai voluto un figlio, io non ho detto nulla del genere su di lui. Sono sicura che sia stato Vince a dirgli di andare a farsi intervistare, non è da lui parlare della sua vita". "A maggior ragione, ti ho detto di fregartene. Non sarà nemmeno lui a decidere cosa fare, ora che lui e Stephanie sono una coppia sarà obbligato a far contento il suocero". Tutto questo è ridicolo,  non so nemmeno perché ne stiamo parlando e non ho più voglia di arrabbiarmi. Il telefono ha smesso di suonare ed è entrato un messaggio in segreteria: "Hai un messaggio, forse era urgente" afferma Kathy alzandosi dal tavolo per farlo partire. "Lascia stare, sarà Sean che ha realizzato di aver lasciato la sua roba" rispondo, alcuni dei suoi vestiti sono ancora in camera da letto ma Kathy ha premuto il bottone: "Ciao Jo, sono Masahiro... ho saputo da Inoki che tornerai in Giappone. Stavo pensando che potremmo vederci quando atterri... se per te va bene. Ti stavo pensando. Chiamami appena puoi". Ma cosa vuole questo? Lascio le posate nel piatto e raggiungo Kathy in salotto, la sua faccia in questo momento è decisamente sconvolta. "Jo... che cazzo è questo messaggio? Non mi avevi detto che-". "No aspetta, frena! Non è niente" rispondo subito, Kathy ha frainteso la situazione e lei non sa cosa è successo ma non voglio che ne parli con Sean. "Dopo quello che hai subito tu fai questo a Sean? Sarà meglio che decidi con chi stare". "No, non è così! Lui non è il mio amante, non stiamo insieme!". "Vuoi prendermi in giro? Nessun amico direbbe che ti stava pensando con quella voce sexy". Vorrei sotterrarmi in questo momento ma conoscendola non si farà mai gli affari suoi, mi siedo sul divano e la invito a fare lo stesso per poi prendere un respiro: "Lasciami spiegare almeno". "Direi che non c'è molto da spiegare... capisco che con Sean siete solo agli inizi ma credevo fosse seria. Forse avete una relazione aperta?". "No! Kathy, tra me e Masahiro non c'è niente". "Ci sta provando apertamente". "Non credo proprio, avrai sicuramente frainteso" le rispondo convinta, Masahiro non mi mancherebbe mai di rispetto in quel modo. "Ho sentito il messaggio, chi è questo Masahiro?". "È una storia lunga". "Ho tempo. Jo, Sean è un coglione, ok? Lo capisco che tu ti stia guardando attorno". "Che cosa? Davvero pensi questo di lui?". "Cosa? No! Cioè, è andato in discoteca con i suoi amici, uno di loro gli ha preso il telefono quindi non oso immaginare in che condizioni fosse... ha un passato con le sostanze, ha due bambini e poi nemmeno pulisce la casa". "E quindi? Cosa vorresti insinuare? Masahiro è solo un mio amico. Comunque non credevo che Sean non ti piacesse, avresti dovuto dirmelo subito". Mia sorella è veramente un'ipocrita, spero che stia scherzando. "Non è che non mi piace...". "Ti stai arrampicando sugli specchi. Forse dall'esterno non ti sembra la persona migliore del mondo perché è divorziato e ha avuto problemi al lavoro, è vero. Ma tu non lo conosci nemmeno, non è un disgraziato come dicono. Non ci hai mai parlato seriamente, non ti permetto di fare commenti sulla mia vita". Kathy mi sta fissando, non la sopporto e non credevo che mia sorella non fosse felice per me. "Jo, qui non si tratta di fare commenti. Io lo dico per te: non voglio che tu soffra di nuovo, chi è questo qui? Perché ti viene a cercare? Che cazzo hai fatto in Giappone, perché ti ha pensata?". Non la sopporto più, questo sembra un interrogatorio da parte sua e non ha alcun dititto di impicciarsi: "Ora basta! Masahiro è un mio collega, non hai visto gli show?". "Certo che li ho visti, ma che cosa vuole da te?". "Ci sono andata a letto prima di tornare a casa. Ho sbagliato, io e Sean ci eravamo lasciati e me lo sono fatto. Ma ora non so cosa vuole, è stata una volta e basta". "Non ci credo". Kathy ha spalancato gli occhi e mi sta fissando incredula. "Ma Sean lo sa?" Mi chiede sbigottita. "Sì... gliel'ho detto io quando è venuto a cercarmi a Tokyo. Avevo appena saputo che lui mi aveva tradita, lo volevo lasciare". "Aspetta, quindi tu lo hai fatto apposta! Ma Jo, non era vero niente!". "L'ho perdonato e anche lui mi ha perdonata. Non ci siamo più sentiti, non so che cosa vuole adesso". "E come è successo? Lui ti pensa ancora". "Ma no, non è vero... eravamo in discoteca, sarà successo qualcosa lì". "Quindi tu non ricordi nulla? Jo! Eri ubriaca? Come fai a non ricordati niente? Ti sei drogata? Dimmi la verità!". "Avevo bevuto un po',non ti agitare". "E allora perché lo hai fatto?" Le sue domande sono sempre più insistenti,non la sopporto più. "Jo, non so cosa ti stia succedendo ma non ti riconosco più". "Che significa questo? Che cosa vuoi da me?". "Dico solo che forse dovresti rivedere lo psicologo... non ti serve tutto questo alcool in casa". "Lo psicologo? Io? Solo perché ho bevuto? Io non ho nessun problema, smettila di parlarmi in questo modo". "Quando sei tornata da Tokyo ti hanno prescritto questa roba, direi che non stai bene". "Ma come ti permetti di parlarmi così? Basta mancarmi di rispetto! Prendo il valium per dormire, al lavoro andava di merda... ma che cosa vuoi capire tu? Sei solo capace di giudicare!". "Non è vero. Puoi dirmi se è successo qualcosa". "Non è successo un bel niente,ok? Chyna sta tornando, presto avrò di nuovo un match. Perché non ti piace Sean? Sei per caso invidiosa? Non ti capisco! Davvero, non ti capisco. Ho scopato con Masahiro perché ero distrutta, credevo che Sean mi avesse tradita... ma tu che ne sai? Invece che provare un po' di compassione per me non fai altro che farmi sentire in colpa. Sean è l'unico che mi capisce, lui almeno pensa che il mio ex sia un coglione per aver parlato di merda sul mio conto! Lui non mi giudica come fai tu, quando ho bisogno di lui c'è sempre. Mentre tu che fai? Parli ancora di questa storia di Masahiro come se fossi io la troia della situazione. Tra me e Sean è tutto a posto, stiamo cercando casa per convivere". Kathy ha smesso di parlare ed è ritornata in cucina a mangiare, non ha capito nulla della situazione ed è pure convinta di aver ragione. "Masahiro è un mio collega. Kathy, ho fatto uno sbaglio. Non so che fare con lui, mi ha aiutata a trovare lavoro in New Japan... non posso smettere di frequentarlo, lo vedrò ogni giorno al lavoro!". "Che bella situazione di merda". Kathy sa soltanto urlare oggi, i suoi consigli sono inutili. "Beh, grazie per la comprensione". Rispondo tornando a mangiare la mia colazione. "Lascialo perdere... finché sei qui puoi dirle che sei impegnata. Poi gli parlerai e capirà che hai un fidanzato...". "Lo spero. Masahiro è una brava persona, mi dispiace che si sia illuso". "Beh, tu sei Chyna... devi abituarti, gli uomini litigano per te da sempre!". "Che intendi dire?" Le domando, spero che non voglia di nuovo parlare di lui... "Ma sì... non ricordi Jerry? Era venuto sotto casa a urlarti che ti amava". "Ti prego basta" le rispondo cercando di non pensare a quel momento, il mio ex è una delle persone più imbarazzanti che io conosca. "Poverino però... per fortuna ha avuto paura di Paul, altrimenti si sarebbero picchiati. Faceva ridere con quei capelli biondi, però il suo braccio era più grosso di quello del personal trainer... Perché non gli hai detto subito che eravate amici? Lo sapevi che era geloso per tutto!". "Kathy, non voglio più pensarci. Non so perché non gliel'ho detto. Hunter era solo un amico all'epoca". "Non mi piace questo Masahiro..." afferma ridendo. Mi sono rotta di ascoltare questi discorsi... non voglio più pensarci, perché tutti devono sempre nominarmelo? Vado in camera da letto e inizio a ordinare i vestiti a terra,  devo fare le valigie e non voglio pensarci adesso. Hunter mi piaceva, era una situazione diversa... spero che lui e Sean non si mettano a litigare oggi, ora saranno nello stesso roster ed è probabile che lavoreranno insieme..."Jo, che ti prende?" Mi domanda Kathy raggiungendomi in camera. "Devo sbrigarmi a preparare le cose... prendi la valigia per favore?".
Stamford, 12 luglio 2002
Pov. Triple H
"Farò tardi in ufficio" mi sussurra Stephanie mentre si aggrappa al mio collo, il suo respiro è sempre più affannato e continuo ignorando i suoi impegni. Non possiamo smettere adesso, non la lascerò andare via. Continuo finché non si trattiene dal gemere, nessuno deve sentirci e questo è sempre stato eccitante ma sapere che Vince la sta cercando è troppo per resistere alla tentazione. "Ti aspetteranno" affermo continuando, spero che nessuno debba fare una fotocopia in questo momento, le stringo i glutei mentre si tiene a me seduta sul tavolo accanto alla stampante e mi bacia sul collo sporcandomi tutta la camicia con il suo rossetto rosa. Mi lascio andare alla passione con lei, vorrei spogliarla completamente ma mi accontento di infilarle le mani sotto alla camicetta scollata continuando a spingere. Spero di non fare troppo rumore, cerco di contenere i gemiti e subito lei tira fuori un fazzoletto. "Sono in ritardo" mi sussurra per poi darmi un ultimo bacio. Mi sistemo i pantaloni per riprenderla tra le mie braccia: "Non vuoi un secondo round?". "Non so se potrò fare una pausa... tu hai la riunione con Bischoff, ricordi?". "Io e  Shawn abbiamo già deciso, non ci andremo". "Amore, ne abbiamo già parlato. Ti aspetto a casa stasera, posso prendere il cinese". "Voglio te, mica i ravioli al vapore". "Io sono il dolce... sei in ritardo, Bischoff ti aspetta tra dieci minuti". Usciamo dalla sala fotocopie cercando di non detsare sospetti, nei corridoi non c'è nessuno e mi dirigo verso l'ascensore. "Vado un attimo in bagno, tu vai se no farai tardi". Saluto Stephanie con la coda dell'occhio per poi chiamare l'ascensore. Ho solo pochi minuti prima che Bischoff arrivi e io e Shawn non abbiamo ancora trovato un accordo per Summerslam. Questa riunione non promette bene, so che Michaels ci andrà perché ora vuole rigare dritto e mi conviene sbrigarmi. Si aprono le porte dell'ascensore, finalmente posso salire quando vedo una faccia familiare: "Ciao Waltman" affermo senza neanche guardarlo in faccia, non ci parliamo da un po' e vorrei evitare l'argomento Jo. "Che cazzo vuoi? Non ti è bastato quello che hai detto a Joanie? Devi solo vergognarti, testa di merda!". Ha iniziato a sbraitare senza motivo e sta cercando di farmi innervosire, lo guardo per un momento e quella bandana è decisamente imbarazzante, non si è nemmeno pettinato i capelli e gronda sudore dalla fronte. "Oh, calmo. Solo perché stai con lei adesso non significa che puoi parlarmi così". "Nemmeno tu puoi parlarle così, ok? Lei è la mia ragazza, coglione. Dì un'altra volta il suo nome in televisione che io vengo sotto casa tua". "Ah sì... come mi hai chiamato? Vieni pure se vuoi, avanti. Che cosa vorresti farmi? Devo avere paura?". Gli domando ridendo sotto i baffi, questo è stra fatto e pretende di comandare... lui non si può permettere di giudicarmi. "Io verrò, poi saranno cazzi tuoi". "Quello che c'è stato tra me e Jo sono cazzi miei. Non ti devi intromettere, ok? Io dico quello che voglio sulla mia relazione, il fatto che ora stai con lei non significa un cazzo. Io te l'ho lasciata, non mi importa. Ma lasciami dire la verità: ti sei messo nella merda con lei, so che vi lascerete e ti auguro che un giorno ti uccida nel sonno quella pazza per non avermi ascoltato,  grida pure quanto vuoi ma io ho detto la verità su di lei e su di te, fallito che non sei altro". Sean è arrabbiatissimo, riesco a vedergli le vene pulsare sul collo e sta per mettermi le mani addosso: "Che cazzo vuoi dalla nostra vita? Sei solo invidioso perché hai perso una donna come lei, per questo motivo continui a parlar male di lei ovunque puoi, perché stai rosicando perché sta con me... non accetti che tra voi è finitia, non accetti di essere stato un coglione a tradirla con una zoccola che si sono scopata tutti, ti aspettavi che ti perdonasse perché tu pensi di essere meglio di chiunque altro. Le hai fatto del male, ma ora devi smetterla testa di cazzo. Se la vedrò piangere un'altra volta per le stronzate che dici in televisione ti vengo a prendere qui sotto, il tuo caro suocerino non potrà fare niente per fermarmi perché io la amo davvero!" Si fa strada spingendomi una spalla, lo fermo trattenendolo per un braccio, non posso fargliela passare liscia: "Come ti permetti?" Gli domando spingendolo a mia volta. "Non toccarmi" risponde iniziando a spingermi contro l'ascensore. "Altrimenti che succede? Scopatela, non me ne frega un cazzo. Ma io dico la verità,  stai insieme a una pazza". "Adesso basta!" Mi urla afferrandomi per il colletto della camicia, è fatto e si vede dal suo sguardo perso. "Fatti la tua vita, ma vai fuori dai coglioni. Te l'ho lasciata, non me ne frega un cazzo nè di lei nè di quello che ha da dire. Ma non rompermi i coglioni mai più". "È solo colpa tua, tu le vuoi rovinare la vita. Stai zitto, non accetti di averla persa". "Lasciami oppure te ne penti". Affermo guardandolo negli occhi, non so cosa mi trattiene dal non sfracellargli le ossa ma non lo sopporto più. Jo ha mandato questo coglione a picchiarmi, pensa che mi faccia paura? "Te la tiri perché quella stronza te la da. So che te la sei ancora scopata, so che questo è il suo cazzo di rossetto e dovresti vergognarti di tutto il male che hai fatto a Joanie,invece no tu sei fiero di essere un coglione! Non mi interessa che ti scopi quella zoccola, non nominare mai più la mia ragazza!". "Stai zitto, coglione" affermo spingendolo lontano da me ma lui continua ad avvicinarsi. "Stephanie è la mia ragazza, porta rispetto". "A te non frega un cazzo di Stephanie. Divertiti coi suoi soldi, ma lascia stare Jo". "E tu non permetterti di dare della zoccola a Steph, deficiente". Lo spingo ancora una volta ma lui subito parte cercando di colpirmi con un pugno. "Chiamo la sicurezza! " esclama Stephanie uscendo dal bagno e avvicinandosi a noi con fare minaccioso. "Non serve, se ne sta andando" affermo, spingendo Waltman lontano da me. "È fatto, non sa quello che dice. "Non finisce qui, la prossima volta che apri bocca sei morto!" Urla il coglione per poi allontanarsi, prendo subito per mano Stephanie allontanadola da lui per poi guardarlo andare via. "Che voleva?" Mi chiede preoccupata, la abbraccio per farle capire che è tutto ok e osservo Sean allontanarsi verso le scale. "Non so, stava per scontrarsi con me e ha attaccato una rissa. È chiaramente fatto, ha bisogno di farsi aiutare" affermo rimanendo vago, non voglio che si preoccupi per nulla. "Aveva una riunione con gli autori stamattina, da quando la NWO si è sciolta perché Kevin ha rotto il ginocchio Bischoff voleva spedirmelo a Smackdown... non credo di poter lavorare con lui, è pericoloso" afferma per poi chiamare l'ascensore. "Amore, lascia stare. Si droga da sempre, starà solo passando un brutto periodo". "Non accetto queste cose nel mio roster, lui è pericoloso. Valuteremo il licenziamento se non si darà una ripulita". La bacio per tranquillizzarla, quel coglione stava per farmi male davvero e sono in ritardo suonato. "Non credo accadrà, ci è dentro da troppo tempo" rispondo fingendomi dispiaciuto, i suoi giorni qui dentro sono contati. Quel coglione deve sparire dalla mia vita, non può pretendere di fare il grosso con me. Devo proteggere Steph, nessuno si deve permettere di dire questo su di lei.

The Game is over (She never recovered parte 2)Where stories live. Discover now