Capitolo 56

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Pov. Chyna

"Jo... che cazzo ti è successo?" Mi domanda mia sorella mentre esco dal bagno, si è voltata per un momento mentre guardava la TV e non mi toglie più gli occhi di dosso. "Che cazzo hai da fissarmi?" le chiedo irritata. "Jo, tu l'hai fatto di nuovo!" esclama alzandosi in piedi per poi bloccarmi la strada verso il salotto. "Vattene da casa mia" rispondo arrabbiata, quando lei urla: "Basta! Basta, cazzo! Joanie, tu hai un problema serio: ero letteralmente in salotto a pochi metri da te, sei rimasta chiusa in bagno per mezz'ora, mezz'ora!". "Vattene da casa mia! Perchè sei ancora qui?". Kathy sta andando verso il bagno furiosa, la seguo quando improvvisamente urla:"Lo sapevo! Che cos'è sta roba? Metanfetamina? Rispondimi, ci sono dei cristalli sul lavandino!". "Non è vero". "Non negare l'evidenza. Jo, io sono preoccupata per la tua vita. Non stai più mangiando, ti ho sentita piangere prima e ora vedo questo. Ti voglio bene, per favore non farti del male così. Ti potranno aiutare. Io ho parlato con Eddie di recente, è stato il tuo amico a dirmi di aiutarti. Abbiamo già trovato un posto per te, Anthony già lo sa: a Salt Lake City c'è una struttura che potrebbe aiutarti, sono i più raccomandati per le dipendenze. Nessuno lo saprà, ci vorrà forse un mese o due ma tornerai a stare meglio, ti accompagneranno anche dopo nel percorso quando tornerai a casa". Lo dovevo immaginare che qualcuno l'avesse mandata: non dovevo fidarmi di Anthony, perchè proprio lui? Io lo pago per lavorare per me! "Quanti soldi ti ha dato quel coglione?". "Non mi ha pagata Jo". "E allora Eddie, quel bastardo chissà che cosa si è inventato! Io odio Sean, lo odio con tutta me stessa e lui si meritava quello che gli ho fatto". "Perchè, che gli hai fatto, Jo?". "Io non permetterò a una stronza come te di farmi rinchiudere in una prigione, sei tu che meriti di marcire lì dentro!". "Jo, ti prego smettila". "Io non ti permetto di mancarmi di rispetto coì, forse tu non sai chi sono io: io sono Chyna, tesoro, io posso fare ciò che voglio. Tu non hai capito un cazzo: adesso o sparisci o ti mando via io, vattene da casa mia!". "Sei completamente fuori". "Vai via, stronza!" le urlo un'ultima volta, lei indietreggia piano fino alla porta di ingresso ed urla: "Aiuto! Mi sta per picchiare!". Rido per ciò che ha appena detto, faccio per aprirle la porta da dietro alle sue spalle quando sento la maniglia premere prima che possa aprirla io: "Polizia di Los Angeles, resta ferma dove sei!". "Ma che cazzo... perchè?" domando a Kathy, la quale si è subito spostata dalla porta mettendosi in un angolino a piangere. "Agente, io non ho fatto niente! La mandi via, io non la volevo in casa mia questa stronza! La porti via, ha bisogno di finire in manicomio questa pazza, mi accusa di volerla uccidere!". "Jo, ascoltali!" mi urla, cerco di spingere il tipo fuori di casa ma subito mi blocca per un braccio ammanettandomi alla porta. "Ferma dove sei, dobbiamo solo scambiare due parole" afferma l'agente severo facendo entrare un paramedico. "E tu chi cazzo sei? Non mi manderai in ospedale, tu sei venuta per rinchiudermi! Bastarda! Tu vuoi solo i miei soldi, me la pagherai!". "Il medico si avvicina a me con un paio di guanti per visitarmi, mi punta una luce negli occhi e vorrei solo cacciare tutti fuori di casa ma mi hanno ammanettata per entrambi i polsi. "Lei ha fatto uso di qualche droga? Non dica bugie, signorina. Altrimenti saremo costretti a perquisire la casa". "Che cazzo volete tutti da me?". "Jo, sono qui per aiutarti". "Non ti credo, stronza!". "Lasci stare sua sorella per un momento, parli con me: lei è sotto effetto di metanfetamine, quando è stata l'ultima volta che ne ha fatto uso?". "Vattene, stronzo!". "Se non collabora saremo costretti a sedarla e a indurle un trattamento sanitario obbligatorio. Ora si calmi, sua sorella mi ha chiamato per aiutarla". "Che cazzo te ne frega a te, tu lo sai chi sono io?". "Saremo molto discreti uscendo". "Bastardo, Hunter sei stato tu! Pezzo di merda, brutto stronzo, volevi rovinarmi la vita e ci sei riuscito! Hunter, io ti ucciderò!". "Chi è Hunter?" domanda il medico a Kathy. "Sta delirando, lei non risponde più". "Joan, adesso si calmi". "Chi cazzo è questa adesso? Lasciami andare, hai capito? Tu non vuoi metterti contro di me, non vuoi... lo sai che io sono Chyna, vero?". "Io e sua sorella possiamo aiutarla con questa rabbia che ha dentro". "Mia sorella? Io non ho una sorella, la smetta! Mi lasci, agente: mi liberi! Io non sono una criminale, Hunter, tu bastardo la pagherai!". "Dobbiamo sedarla, non possiamo gestirla così". "No, ora si calmerà. Jo, non è stato Hunter: sono stata io, prenditela con me. Ma ora basta, ascolta la polizia: andrai in prigione se non collabori, loro ti porteranno a forza in una struttura con le sbarre se non verrai. Andrai in una prigione per malati mentali, ti ammanetteranno in una cella. Il posto dove ti vorrei portare è molto meglio di così, potrai continuare a fare palestra e ti verranno a trovare tutti quanti, ma devi collaborare altrimenti ti arresteranno". "È solo colpa tua, stronza!". "Signorina Laurer, se la libero mi promette di stare calma?". "Fottiti! Tu devi portarmi rispetto, io non so chi sia questa". "Ok... Chyna, puoi prendere un respiro adesso. Ti faccio sedere sul divano e discutiamo del tuo problema, va bene? Non verrai arrestata, lei voleva solo aiutarti". Mi tolgono le manette e mi accompagnano a sedermi, la stronza rimane a distanza spaventata quando mi dicono: "Vogliamo portarti a Salt Lake City, lì c'è un centro specializzato per chi ha problemi con le sostanze. Non è una prigione, è una comunità dove ti insegneranno a vivere senza droghe. Tornerai ad avere il controllo della tua vita. Non serve incolpare Hunter per questo, qualsiasi cosa lui ti abbia detto probabilmente è stata a fin di bene". "Lui mi ha rovinato la vita... pezzo di merda! Quello stronzo, è colpa sua se tutti mi odiano!". Scoppio di nuovo a piangere, nella stanza è calato il silenzio e non riesco a pensare ad altro che al desiderio di ucciderlo con le mie mani. "Chyna, purtroppo a volte accade di sentire o vedere cose che non sono vere. Dormi bene la notte?". "Pezzo di merda... ok, andiamo in quella merda di Salt Lake City, andiamo! Io sono sicura che ti troverò lì, bastardo, ti aprirò il culo!". "Andiamo, prima che cambi idea" afferma l'agente accompagnandomi alla mia auto, mia sorella sale al posto del guidatore e il paramedico si siede accanto a me caricando la borsa con le mie cose che lei aveva preparato di nascosto. "Allora io posso andare... mi raccomando, signorina. Se prova a fuggire saremo costretti a un mandato di cattura". "Jo, andrà tutto bene" afferma accendendo la macchina, forse hanno ragione: io non posso continuare così, non posso fare ancora del male a me stessa. 

The Game is over (She never recovered parte 2)Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang