5. It's All the Fault of the moon

6.1K 318 1
                                    

"Ciao mamma"

"Amore, come va? Ti diverti?"

"Ho la febbre, credo."

"Ti sei presa qualcosa?"

"Si" Guardai Normani: "Mani ha qualcosa da darmi."

"E oggi ti esibirai lo stesso?"

"No" Mi coprii bene con la coperta: "Non abbiamo concerti oggi."

Dinah si affacciò dalla sua tendina e mi tirò un bacio, forse perché le facevo pena.

"Va bene amore, mi chiami più tardi?"

"Si, appena mi sento meglio."

"Riposati."

"Si" Tirai su col naso: "Salutami papà, Chris e Taylor."

"Lo farò, ti voglio bene."

"Ti voglio bene anch'io."

Attaccai gettando il telefono nella tasca attaccata al muro e sospirai, sentendomi davvero uno schifo, e chiusi gli occhi cercando di dormire un po'. Stavo morendo di caldo, nonostante la temperatura non fosse altissima e decisi di togliermi la maglia, restando in canottiera nella mia cuccetta. Ally mi vide agitarmi nel letto e mi chiamò alzando la voce:

"Lo?"

"Si?"

"Tutto bene?"

"NO" Mi tirai su uscendo col busto dalla tendina: "Sto morendo di caldo e non so come mettermi."

"Spogliati."

Guardai Mani, che nel dire quella cosa aveva alzato le spalle, e poi le altre. Loro annuirono, pensando che fosse l'unico modo per stare meglio ed io alzai un sopracciglio, per poi sfilare la canottiera e rimanere in reggiseno. Quando sentii dei passi provenire dalle scalette, scattai guardando le altre:

"Dite che io sto dormendo, va bene?"

"Chiunque sia?"

"Chiunque sia."

Mi buttai a capofitto con la testa sul cuscino e chiusi di fretta la tendina. Chiusi anche gli occhi, nonostante nessuno potesse guardarmi, credendo di rendere tutto più reale. Dai movimenti scalmanati potei capire che si trattava di Camila, ma per paura che non fosse sola, rimasi zitta. E non dissi nulla.

"Lauren?"

Mi si gelò il sangue e Dinah le rispose:

"Sta dormendo."

Nessuno disse più nulla. Rimasi immobile per qualche secondo e poi sospirai piano, senza farmi sentire. Ad un tratto, al tendina si spalancò ed io sobbalzai, sbattendo la testa sul basso soffitto:

"Lo so che non stai dormendo."

Dinah intervenne, sembrando offesa:

"Ma sono stata ottima come attrice, mi ci sono impegnata!"

"No Dinah" Disse Camila scuotendo la testa: "Non è per te. Quando sono salita, le tendine si muovevano ancora e l'ultimo accesso del telefono l'hai fatto un minuto fa."

Sorrisi, conciata male, e starnutii:

"Credevo non fossi da sola."

"Beh" Mi spinse più in là: "Lo sono."

"Aspetta Camz, potrei attaccarti qualcosa."

La ragazza insistette ed io mi irrigidii quando la sua mano fredda sfiorò la mia pancia scoperta. Evidentemente non se ne accorse, perché continuò a spingermi contro il muro, vogliosa di raggiungermi sotto al basso piumino. Mi schiacciai contro la parete e Mila, come la chiamavano loro, prima di entrare indicò tutte le altre con fare minaccioso:

The fault of the moon || CamrenWhere stories live. Discover now