16. Frightened

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"Stai filmando?"

Continuai a ridere, con la pancia schiacciata contro lo scorri mano delle scale mobili, e saltai giù dalla plastica nera sulla quale ero in equilibrio.

"Fa vedere" Mi avvicinai ad Ally: "Spero che abbia fatto il video per orizzontale."

"Lo ha fatto" Ci interruppe Camila: "Glielo ho detto io."

Le sorrisi leggermente, ancora un po' scossa dai giorni precedenti, e mi avvicinai a lei afferrandole una delle valigie dalle mani:

"Vieni" Le sfiorai il braccio, volontariamente: "Ti aiuto."

"Oh no, Lo." Camila fece resistenza: "Non ce n'è bisogno."

Lì per lì il tono della sua voce mi sembrò restio, freddo; ma guardando le altre mi accorsi che era stata solo una mia impressione, evidentemente sbagliata:

"Lauren?" Mi chiamò Dinah: "Dammi una mano con questa roba."

Guardai Camila, alzando le sopracciglia in segno di saluto, e continuai a salire gli scalini della struttura mobile, raggiungendo poi la mia amica.

Dinah tirò fuori un pezzo di carta, ovviamente vuoto, ed abbassò la voce per limitare l'ascolto alle altre, soprattutto alla ragazza cubana in fondo:

"Il mio biglietto dell'aereo è accanto al tuo posto."

"Va bene" sorrisi: "Ma perché parli a bassa voce?"

"Zitta" Mi diede una botta: "Mi chiedevo se volessi stare vicino a Camila."

Mi girai un attimo, guardando Camz, e poi alzai le spalle sospirando:

"Chiedi a lei" Mi bagnai le labbra tranquilla: "Per me è lo stesso."

"No"

Ci girammo tutte, quando la ragazza mora disse quelle due lettere, ed inarcai le sopracciglia invitandola a continuare:

"Voglio starci io vicino a Lauren" Abbassò la testa: "Se non vi dispiace."

Ally, Dinah e Normani si guardarono alzando le spalle e sorridendo:

"Certo" Continuarono: "Nessun problema."

Io, che ero rimasta immobile a guardarla, incrociai i suoi occhi marroni e le sorrisi. Non mi dispiaceva di quella situazione ma davvero, non sapevo a quale delle due versioni dovevo credere: se Camila avesse davvero detto quella cosa solo per Austin, allora sarebbe stato okay. Cioè non Okay okay ma... era andata così. Ma se invece fosse stato vero, avrei fatto di tutto pur di accontentare ogni suo desiderio perché, in fondo, amavo sentirla mia.

"Dio mio."

Ci voltammo tutte verso Ally, che teneva il telefono, e mi sporsi verso lo schermo per vedere cosa avesse scaturito in lei quella reazione:

"Non ci credo" Cominciai a ridere: "Per un po' ci sarà anche il padre con noi."

Tutte scoppiarono in una risata amichevole, ma la più grande alzò la mano per fermarci ed alzò gli occhi al cielo vantandosi:

"Non vi conviene ridere tanto" Sorrise: "Ci saranno anche i vostri... per un po'."

Rimanemmo immobili, sulla scala che ancora si muoveva, e per poco non cademmo tutte alla fine della struttura mobile.

"Stai scherzando" Dise Dinah: "Passiamo praticamente tutto il tempo che possiamo con loro."

"Io mia madre l'ho vista ieri" Continuò Camila: "Non possiamo fare una vacanza tra di noi?"

Io rimasi zitta, un po' perché era da tanto che non vedevo la mia, ed un po' perché non volevo vederla:

"Andiamo" Dissi, in fine, sospirando: "Sarà solamente per qualche giorno."

The fault of the moon || CamrenWhere stories live. Discover now