47. Talking about it

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"Quand'è che vi siete viste per la prima volta?"

Osservai Chris e sorrisi, continuando a preparare la cena:

"La prima volta che l'ho vista eravamo sull'aereo per andare alle audizioni. Non abbiamo parlato, perché non sapevamo che eravamo dirette allo stesso luogo..."

"E poi?"

"E poi..." Continuò Camila "Ricordo che l'ho sentita cantare. Ero dietro alle quinte con mia madre e le ho detto 'wow, questa ragazza sa cantare'!"

"Si." Risi: "E hai detto anche che ero molto carina, e che ti piaceva la mia maglietta."

Ridemmo entrambe, guardandoci nel modo più bello della terra, e ci sembrò che fosse tutto normale: eravamo a casa e stavamo cucinando, Mio fratello e mia sorella sapevano di noi, e per un attimo tutto quello mi fece sentire una ragazza normale.

"Ed il primo bacio?"

Guardai Taylor, scommettendo che prima o poi me lo avrebbe chiesto, e indicai la cubana invitando a parlare:

"L'ho baciata io per prima." Si vantò scherzando: "Eravamo nell'ascensore dell'albergo e Lauren stava tornando nella sua camera. Ho bloccato le porte e l'ho baciata."

"Sei stata tu a fare il primo passo, è vero, ma è anche vero che sei scappata via."

"Lo ammetto: è successo."

Chris rise, chiudendo lo zaino nero, e si sedette accanto a Camila, sul divano.

"Da quanto ti piaceva Lauren?"

La ragazza riflettè un attimo prima di rispondere, poi si toccò i capelli e schioccò le dita:

"Ho sempre saputo di provare qualcosa per lei: non avevamo lo stesso tipo di rapporto con le altre. Non so se c'è stato un momento preciso, ma so per certo che ho cominciato a dubitare dei miei sentimenti 'di amicizia' quando Bradley era entrato a far parte della sua vita."

"L'hai capito lì?"

"L'ho capito quando non facevo altro che sperare che tornasse a casa presto, che lui non potesse più uscire. Ho cominciato a credere che mi piacesse dal momento in cui mi infilavo nella sua cuccetta a guardare quel po' di lei che rimaneva quando se ne andava. Il solo pensiero che le potesse interessare qualcuno mi faceva rabbrividire."

"Non  c'è mai stata una cosa precisa che ti ha fatto desiderare di stare con lei?"

"Ho sempre saputo che mi piaceva, ma c'è stato un momento in cui ho creduto che avrei anche potuto rinunciare alla musica pur di poter stare con lei." Annuì tossendo: "eravamo in albergo per una delle tappe del tour e Lauren era affacciata al balcone. L'ho chiamata e lei mi ha sorriso: era felice di vedermi e i suoi occhi mi hanno trapanato il cuore come se nella terra ci fossimo solo noi."

Camila si guardava le mani, parlando sinceramente. Io, che ero rimasta seduta sull'isola di marmo, la guardai senza dire niente: eravamo rimasti tutti in silenzio ed io, come sempre, non avevo idea di che cosa dirle.

Camila aveva il potere di pietrificarmi con una sola parola: era davvero una cosa assurda.

"Va bene." Sospirò: "e tu?"

"Io credo di averlo capito subito. La mia testa non voleva neanche pensare ad attaccarsi ad una storia segreta, ma il mio cuore ne era consapevole dal primo momento. Mi ricordo una volta che tu venni a dormire qui: credo fosse la prima. Mi sono messa la sveglia prima per prepararti la colazione e quando mi hai vista con il vassoio tra le mani, mi hai detto che era la cosa più romantica che qualcuno avesse mai fatto per te."

The fault of the moon || CamrenTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon