14. Maybe

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Aprii lentamente gli occhi quando una voce maschile, ma famigliare, mi svegliò dolcemente:

"Ciao amore."

Toccai le tempie pulsanti e sorrisi nel sentire quella dolce parola a pochi centimetri dal mio viso. Mi tirai su lentamente, sui gomiti, e sospirai aprendo la bocca per un grande sbadiglio:

"Spero che tu abbia avuto il permesso di entrare."

"Oh" Si sedette a terra: "Ho già chiesto a tutti."

Annuii sollevata e mi rigirai in cerca di un orologio. Non mi fu facile trovarne uno, poiché nella mia cuccetta c'era di tutto tranne quello, e così mi ricordai del pacchianissimo rolex di Bradley. Afferrai il suo polso, socchiudendo gli occhi per la stanchezza, e poi mi alzai dirigendomi verso la 'cucina'.

"Oggi si ricomincia."

"Già" Lo guardai: "Sono tutti emozionati."

Il ragazzo si guardò attorno: era la prima volta che saliva e per prima cosa mi chiesi se a dirgli la posizione della mia cuccetta fosse stata Camila.

Afferrai un cartone di latte dal piccolo frigo e poi mi voltai verso di lui:

"Latte?"

"No" Scosse la testa sorridendo: "Ho già fatto."

Tornai alle mie cose ed addentai un biscotto, camminando lungo il bus per prepararmi, e poi bevvi velocemente la mia colazione:

"Mh" Deglutii: "Perché sei qui?"

"Posso anche andarmene."

Scossi la testa, consapevole del fatto che stesse scherzando, e poi sorrisi nuovamente:

"C'è un motivo preciso?"

"Ti ho portato questa. L'hai lasciata sul sedile ieri, quando sei scappata via."

Rimasi un attimo immobile al pensiero della serata precedente e masticai lentamente, chiedendomi come avevo potuto dimenticare di chiedere a Camila come   si sentisse adesso.

"Allora?"

Alzai di scatto lo sguardo verso Bradley ed afferrai il peluche vinto la sera prima. Sospirai, posando l'oggetto sulle mie gambe, e poi mi pulii la bocca dalle briciole rimaste:

"Hai ragione, avrei dovuto mandarti almeno un messaggio."

"Tranquilla" Mi accarezzò la mano: "Puoi raccontarmi?"

"Certo."

Mi alzai, facendomi spazio tra le sue gambe, e mi sedetti tra le sue braccia, posando la testa sul petto scoperto da quelle cazzo di camicie sempre slacciate:

"Sono andata da Camila, come puoi aver immaginato, perché credo si sia lasciata con Mahone."

"Si" Annuì accarezzandomi i lunghi capelli neri: "Austin me l'ha detto."

"E cosa ti ha detto esattamente?"

Bradley sospirò alzando le spalle ed allora capii che di nuovo non c'era nulla; ma il ragazzo si bagnò le labbra e continuò a parlare:

"Mi ha detto che è stata Camila a lasciarlo."

"E non sai bene il motivo?"

"Dice che secondo lui c'è un'altra persona nella vita di Camila."

Alzai lo sguardo, inarcando le sopracciglia confusa, e poi scossi la testa:

"No" Sorrisi: "Camila non tradirebbe mai Austin."

"Non ho detto che l'ha tradito" Mi guardò negli occhi: "Ho detto che potrebbe esserci qualcun altro."

Mi tolsi dalla sua presa e mi diressi verso il lavandino, afferrandone i lati freddi, e guardai fuori. Mi sentivo strana, davvero strana, e non ne sapevo il motivo: Camila me lo avrebbe detto, di questo ne ero davvero sicura.

The fault of the moon || CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora