62. Love her?

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Le giornate erano passate in fretta ed il momento del ritorno al lavoro si era purtroppo avvicinato. Le altre erano venute a sapere, tramite messaggio, che io e Camilla non avevamo più parlato; ma nessuno, come me, non sapeva la motivazione. Sapevamo tutti che Camila si fosse allontanata per il tour con Mendes, ma io ero perfettamente cosciente che non fosse solo per quel motivo. Per quello, immagino, il pensiero di ritornare con gli altri non mi entusiasmava: mi sarei distratta da tutto, sì, ma avrei dovuto comunque dare delle spiegazioni alle ragazze: delle spiegazioni che non esistevano neanche per me. Avevo cercato di rimandare il mio ritorno il più possibile, ma il lavoro chiamava e fu inevitabile raggiungere le altre nello studio.

Quindi, quella mattina, mi alzai presto. Mi preparai, mangiai qualcosa e strusciai i piedi fino alla porta di casa. Guidai con calma, come se non ci fosse nessuno ad aspettarmi, perché da quando Camila se ne era andata non avevo più trovato motivo di avere tanta voglia di fare quello che ci era solito. Di conseguenza ero diventata un'altra persona, nuovamente: una persona che non riusciva più a riconoscere nessuno; una persona che, ne sono sicura, solo Camila sarebbe stato in grado di cambiare.

Il luogo dell'incontro non era distante, ma il tragitto percorso mi sembrò non finire mai: non avevo acceso la radio e mi ero limitata a ricordarmi di tutte quelle volte in cui, la strada, l'avevo percorsa con la cubana al mio fianco. Mi ero limitata a ricordare di quanto mi piacesse vederla accanto a me, con una mano sui miei capelli neri e l'altra fuori dal finestrino. A ricordare di quando si avvicinava per baciarmi mentre io tenevo lo sguardo dritto alla strada o di tutte quelle volte in cui avevamo trovato una canzone che ci piaceva alla radio. Ripensai alla sua risata, al suo modo di cantare a squarciagola anche di notte. Ripensai a quanto l'avevo amata, a quanto mi mancasse. Non c'è posto più triste di quello in cui sei solo con i tuoi ricordi perché, al contrario di come pensiamo tutti, i ricordi non sono altro che dei buchi nel cuore: momenti che sono ormai scappati via, che non rivivrai più. Non ricordo se quella mattina piansi, come era successo ogni giorno da quando lei mi aveva lasciata; ma ricordo perfettamente che più volte mi venne voglia di tornare indietro e raccontare una balla a tutti per giustificare la mia assenza. Ero intrappolata in un sistema a cui appartenevo già da troppo tempo: prima o poi lei sarebbe tornata e, tutto, sarebbe stato anche peggio. 

Parcheggiai velocemente, evitando di guardare quel parcheggio che mi ricordava tanto lei, e scesi il più velocemente possibile dall'auto. Nel giro di pochi secondi mi ritrovai catapultata Nell'ascensore che, ovviamente, non poté far altro che ricordarmi noi: ci eravamo baciate in un ascensore per la prima volta e il solo pensiero mi diede la sensazione di rivivere quel momento. Mi ero accorta, con il passare dei giorni che, più andavo avanti, più la mia testa riusciva a trarre dei ricordi di lei da qualsiasi cosa: qualsiasi luogo visitassi e qualsiasi cosa facessi. Il pensiero di Lei c'era sempre, anche se non volevo accettarlo.

Camminando velocemente lungo i corridoi, cominciai a pensare che essere in quel luogo non sarebbe stato tanto tragico: si sarebbe parlato di lei, questo era vero, ma almeno non sarei stata a piangermi addosso come avevo fatto l'ultima settimana. Sapevo che le mie amiche mi avrebbero aiutata, ma spiegare loro il vero motivo del suo abbandono sarebbe stato difficile: non lo sapevo neanche io. Giunsi alla sala in poco tempo e, in altrettanto, mi preoccupai di salutare tutti gli addetti al suono e all'organizzazione. Le ragazze balzarono in piedi a salutarmi, stringendomi forte per farmi capire che loro c'erano in ogni caso, ed io mi limitai a ricambiare la forte stretta di gruppo. Le avevo viste osservarmi mentre ero indaffarata in altro: non era difficile capire che c'era qualcosa che non andava in me e loro erano sempre state brave ad accorgersene prima di tutti.

"Bene" iniziò il manager: "siamo tutti. Come immagino sappiate, Camila si è allontanata per qualche settimana per intraprendere un tour con Shawn. Sarà qualcosa di breve quindi, ragazze, non preoccupatevi: riavrete la vostra bruna il più presto possibile."

The fault of the moon || CamrenWhere stories live. Discover now