63. Come back soon

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Cara Camila,

È passato quasi un mese da quando non abbiamo più parlato e l'unico sentimento che hai mostrato nei miei confronti in tutte queste settimane è stato indifferenza: niente like alle foto, niente messaggi, niente riferimenti a noi due. Sapevo che saresti riuscita ad andare avanti, cosa che sto facendo anche io, ma non così in fretta. Ho scritto la lettera precedente tutta d'un fiato e non l'ho nemmeno riletta: aver visto le tue  foto insieme ad altre persone mi ha fatta impazzire totalmente. Per questo, nonostante io me ne penta sempre, ti ho tolta da ogni parte del mio telefono: rubrica, galleria, instagram, snapchat. Mi dispiace da morire averlo fatto e non perché ti volevo tenere sotto controllo e tutte quelle cose là; ma perché era l'unico modo per sentirti vicina. Davvero vicina. Non avevo altro modo di sentire la tua voce se non vedendo i tuoi video, altro modo per vedere il tuo volto se non tramite le tue foto. Ma dal momento in cui, in queste cose, non eri più sola, ho lasciato stare. Sai bene che non mi è mai piaciuto vederti con altre persone, ma sai anche che non sono mai stata la persona che ti limitava, che ti vietava di fare delle cose o che ti teneva il muso per averle fatte: io mi fidavo di te ed ho continuato a farlo fino alla fine. Da quando non ci sentiamo più, sono cambiate tantissime cose e non ti nascondo che ci sono state delle occasioni in cui avrei voluto chiamarti e raccontarti tutto: mi veniva naturale. Devo però ammettere che ci sono stati altri attimi in cui ti ho odiata per non essere stata al mio fianco, per aver buttato nel cesso quella promessa che hai detto avresti mantenuto per sempre: 'Ci sarò in ogni caso'. Il suono della tua voce rimbomba nella mia testa almeno una volta al giorno e, che mi piaccia o no, ho dovuto imparare a conviverci. Se c'è una cosa che ho capito in queste settimane è che non puoi scacciare una persona dalla tua testa se ancora ti vive nel cuore: puoi provare, provare e provare; ma non ci riuscirai mai. Ho cominciato ad andare in palestra e le mie giornate si occupano sempre di più: per non pensarti devo fare in modo di non avere  tempo. Perciò cerco in ogni modo di non lasciare spazio alle riflessioni che ti riguardano perché, te lo assicuro, se comincio a pensarti non la smetto più. Mi rendo conto di aver imparato molte cose dalla nostra relazione e mi piacerebbe che io ti abbia aiutato a fare lo stesso. Ricordo perfettamente che ti preoccupavi di vedermi felice e mi farebbe piacere se tu sapessi che io senza di te non so esserlo totalmente: come posso stare tranquilla, vivere spensierata, se la persona che di più amavo al mondo ora non mi degna neanche di una telefonata?  Come ti ho già detto, anzi scritto, mille volte, so bene che prima o poi starò bene e vivrò tranquilla la mia vita senza pensarti; ma allo stesso tempo, posso assicurartelo, sono convinta anche che non ci sarà giorno in cui riuscirò a dimenticarti (Anche se, lavorando insieme, mi sembra scontato che io non possa farlo). Ovviamente, anche se spero di no, arriverà il momento in cui mi chiederanno come è finita tra noi due  ed io risponderò loro senza problemi, ricordando con malinconia e non più tristezza tutte le cose che abbiamo fatto. Arriverà il giorno in cui troverò qualcuno che mi farà stare bene e che mi tratterà come una principessa. Arriverà il giorno in cui mi sveglierò sorridendo e penserò che tutto quello che è successo ormai è passato. Più mi convinco che presto sarà così, più non voglio che accada. So che le mie lettere sono piene di contraddizioni e che probabilmente alcune cose non le avrai capite, ma sento il bisogno di scriverti tutto quello che penso, dal momento che, con te, non posso più parlarne. Mentirei se ti dicessi che non ho nulla contro di te o che non ti sopporto. Mentirei a dirti che non ho paura di scriverti e che voglio che a farlo sia tu. Ti direi una stronzata assicurandoti che di te non me ne importa più nulla o che senza di te non posso stare. Ti mentirei perché sono completamente nel pallone: ti vorrei indietro, ma mi hai ferita. Mi chiedo se un minimo sai di aver sbagliato o se il tuo orgoglio ha preso il sopravvento anche questa volta. Mi chiedo se riesci ad immaginare come ci si senta a non avere più notizie di qualcuno o se non ci hai nemmeno pensato. Sinceramente mi manchi e non mi sono  mai vergognata a dirlo a nessuno. Mi manchi, è vero, ma come posso aspettarti per sempre se tu te ne sei andata definitivamente già da un mese? Vorrei sentirti un'ultima volta e chiederti cosa pensi di me, se c'è anche una minima possibilità di incontrarci senza le altre,  se c'è stato anche un piccolissimo secondo in cui hai sentito la mia mancanza.  Vorrei sapere se  frequenti altre persone, se l'ultima volta che ci siamo viste sapevi che quella sarebbe stata l'ultima. Mi piacerebbe incontrarti e vedere la tua reazione, ricordarti di quante cose abbiamo fatto insieme e quante ne avremmo ancora dovuto fare. Ci sono tantissime cose che desidero ardentemente e, posso assicurartelo, ognuna di queste ti riguarda, almeno in minima parte. Ho cominciato ad andare in palestra e ci sono andata molte volte da quando non abbiamo più parlato. Ho legato ancora di più con Brad e ci ho passato abbastanza tempo da capire che, se solo non ti amassi, io e lui potremmo stare davvero bene insieme. La  mia vita sta procedendo tranquillamente e senza problemi rilevanti. Ho smesso di cercare le tue attenzioni già da un po' e l'ho fatto dal momento in cui ho visto che, invece di assecondarmi, contraccambiavi con una risposta ancora più dolorosa. Ho preferito togliere le tue foto dal mio telefono, il tuo profilo instagram e il tuo snapchat spesso pieno di tue foto con altre ragazze. Ho preferito chiudere gli occhi ed allontanarti piuttosto che tenermi ancora aggrappata ad una favola che ora non c'è più. Ho pensato sarebbe stato meglio non pensarti per un po' ed evitare tutti quei posti che mi hanno sempre ricordata te. Pensavo sarebbe stato più conveniente, più piacevole che restare a casa a fissare il muro. Pensavo che abituarmi all'idea di non averti più sarebbe stato facile e neanche troppo triste e non lo è stato: ci sono stati dei giorni in cui non ti ho pensata mai. Ci sono stati giorni felici, con persone che amo, con persone che sono rimaste. Ci sono stati momenti in cui mi sono sentita felice e libera, spensierata e padrona di quello che avevo tra le mie mani. Mi sono sentita padrona della mia vita e di tutte le cose che la rendevano bella. Ma poi ho riflettuto, e mi sono ricordata che tutto ciò che era bello ora non c'è più. Non voglio dirti che sto vivendo una carriera straziante e martirizzata, ma voglio dirti che se tu fossi qua sarebbe certamente tutta un'altra storia. Un'altra vita. In questo periodo avrei avuto bisogno di te tantissime volte ma, come ti ho già detto, tu non ci sei stata.  Avrei voluto chiamarti per dirti di tornare indietro, di vederci un'ultima volta prima della grande pausa che ci sta dividendo.  Avrei voluto urlare e piangere ancora e ancora e sfogarmi senza freni. Avrei voluto pregarti di ripensarci e di fare un passo al contrario, di guardarmi negli occhi. Mi sono chiesta se ciò che io devo fare è venire da te e chiederti di ripetere tutte quelle cose che mi hai scritto, di essere sincera una cazzo di volta nella vita. Hai ricominciato  a mettere i mi piace alle mie foto e non riesco a vedere il motivo per cui tu lo stia facendo, visto che per un mese mi hai praticamente ignorata. Vorrei davvero vedere le tue foto di instagram, ma sono certa che mi arriverebbero milioni di pugnalate al cuore. In fondo è per questo che non ti seguo più e non vedo più il tuo profilo di whatsapp: sapere che le tue foto, quelle frasi piene di significato, non sono per me mi farebbe morire.  Le persone continuano a dirmi che stai per tornare, che presto riceverò un tuo messaggio. Molti mi dicono che devo continuare a fingere che non mi importi nulla, che ormai sono andata avanti e sto bene anche senza di te. Mi dicono di non pensarti, di fare finta che tu non sia mai esistita. E vorrei che tu mi dicessi come si fa ad eliminare una persona dal proprio cuore: tu ci sei riuscita in fretta, o almeno sembra, ed io non ci sono riuscita neanche in un mese. Ho evitato quei posti che ci piacevano e quelli in cui siamo state insieme l'ultima volta: ma sei ovunque, anche dove non dovresti essere. Ti sento nel corridoio del bus, nelle canzoni che ascolto. Ti vedo sull'autobus accanto a me, con i tuoi giochi divertenti e le tue unghie laccate. Risento la tua risata rumorosa nelle mie orecchie e riesco ad immaginare anche un tuo bacio. Ti vedo nelle canzoni che passano alla radio e, per quanto io mi sforzi di evitarlo, mi passano per la testa tutte le cose che abbiamo fatto insieme. è come se fossero tantissime foto etichettate: ricordo i giorni, le occasioni in cui mi sono sentita vera e viva al tuo fianco. Ricordo quando mi dissi che non mi avresti lasciata mai e che il mio sguardo ti metteva sicurezza. Ricordo qualsiasi cosa di te, di noi, e ti giuro che sto cercando in tutti i modi di cancellarti dalla mia testa; Ma non posso farlo, perché ti ho ancora nel cuore. Mi rendo conto che, nonostante i giorni felici, mi manchi ancora da morire. Mi rendo conto che la notte vorrei parlare con te e che vorrei averti avuta al mio fianco per tutto questo tempo. mi rendo conto che mi sono fatta trattare come un cane e che avrei dovuto reagire prima, per dimostrarti che avrei potuto starti al passo. So che è quello che avresti voluto e so che, se potessi,ti dimostrerei che ne sono in grado. Se ne avessi la possibilità, ti spiegherei che non ho tirato fuori le palle solo perché volevo evitare di perdere tempo. per me, Con te, ogni secondo che avevo era oro e mai, per nulla al mondo, lo avrei buttato via. Voglio dirti che sono cambiata e che mi pento di non aver tirato fuori le palle in tempo e che, solo per questo, mi sento responsabile della nostra rottura.  Sono stata in quel posto in cui andammo di notte ed ho pianto di nascosto, rimpiangendo quel giorno in cui ho capito di amarti. Ho pianto ripensando a quanto mi tenevi stretta, a come non sei riuscita a lasciare la mia mano per tutta la sera. Ho ripensato a quando ho conosciuto i tuoi per la prima volta e di come mi sono sentita felice nel darti la mia camicia per coprirti. Ero lì, seduta proprio dove ci siamo nascoste, e mi chiedevo se anche tu mi stessi pensando. Ero lì, con la testa tra le mani, a  sperare che ti avrei incontrata. Ho sperato che tu mi stessi solamente mettendo alla prova, che saresti spuntata da un secondo all'altro per dirmi che era uno scherzo. Ed ho pensato che mi sarei arrabbiata e che ti avrei mandata a quel paese ma che poi ti sarei saltata addosso. Ho pensato che magari ti avrei vista camminare tranquillamente con qualcun altro o che, magari, avresti bussato sulla mia spalla rendendomi la persona più felice del mondo. Sono restata lì per un po'e dopo aver perso le speranze, sono tornata a casa. Non appena ho messo piede dentro casa, dove ero da sola, mi sono resa conto che avrei potuto avere mille giorni tranquilli,ma che per essere davvero felice avevo bisogno di te. Non voglio nasconderti che spero nel tuo ritorno, ardentemente, ma voglio dirti che la mia priorità ora non è quella di stare con te, ma quella di sentirti o vederti per chiarire. So bene che tra noi è finita e tutto e che quando ci rivedremo sarà solo per lavorare, ma una storia, che sia bella e brutta, non può essere chiusa senza un addio. Ho sempre pregato, chiunque fosse, affinchè tu tornassi insieme a me; ma ultimamente, mi rendo conto, sto chiedendo solo di vederti un'ultima volta. Sono stanca di fingere che vada tutto bene e di farti vedere che senza di te ci so stare. Mi sono stancata di dover elemosinare le tue attenzioni e mi sono stancata anche di aspettarti. Non riesco più a pensare di andare avanti se non vedendoti un'ultima volta; ma lo hai detto tu: non farti più sentire. Io sono qui che ti aspetto, ma prima o poi me ne andrò anche io. Non metterci troppo, per favore, a tornare, perché la mia, senza di te, non è più la stessa vita.
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The fault of the moon || CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora