19. Trust

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Sobbalzai, quando quelle unghie smaltate percorsero la lunghezza totale della mia gamba e drizzai seduta, spostando l'attenzione delle altre su di me.

"Credo che dovremmo ordinare" Dissi velocemente "Qui c'è parecchia gente."

Camila mi guardò divertita e rifece la stessa cosa di prima, stavolta più a suo agio, e poi sorrise alle altre:

"Ma no" Mi guardò di nuovo: "Non abbiamo fretta."

Accavallai le gambe, afferrando di corsa un pezzo di pane, e poi continuai a parlare nervosamente:

"Secondo voi chi è A? Insomma, domani lo saprà tutta la terra ed io.."

"No" Alzò le mani Dinah: "Niente spoiler."

"Non voglio spoilerarti nulla."

Ally ci guardò confusa:

"Che significa spoilerare?"

Camila si avvicinò al mio orecchio, facendo finta solamente di poggiarsi con il gomito sulla mia spalla;

"Davvero vuoi parlare di questo?"

"Non ho idea di che cosa tu stia facendo" Dissi a bassa voce: "Ma ti prego di fermarti."

"Ma è divertente."

"Si" Annuii nervosamente: "Lo è davvero molto. Ma non per una cena con altre tre persone."

Camila sorrise alle altre, che erano occupate a parlare della nostra serie tv preferita, e poi tornò ai nostri sussurri, avvicinando lentamente la sedia alla mia:

"Cogli l'attimo, Lauren."

"A me più che 'cogli l'attimo' sembra 'cogli la gamba e porta a casa'."

Rise rumorosamente, interrompendo le chiacchiere delle altre, ed io sorrisi fintamente per  non dare nell'occhio:

"Che simpatica eh" Dissi io camuffandoci: "Sempre a dire queste battute"

Le altre ragazze si accorsero ovviamente del nostro strano comportamento e Mani, capendo che era meglio sbrigarsi e chiudere la cena, chiamò per le ordinazioni.

Mi stavo divertendo, quello era certo; ma non eravamo da sole e non sarebbe stato affatto facile nascondere ogni tipo di emozione sul mio viso ormai scosso. Camila strinse la gamba, facendomi sussultare, ed io infilai una mano sotto il tavolo per afferrare la sua:

"Volevi essere romantica." Sospirai a bassa voce: "Afferrami la mano e non lasciarla andare."

"Preferisci l che ti tenga la mano?" inarcò un sopracciglio: "Tu stessa mi hai detto di lasciarmi andare."

"Preferisco te." Alzai le spalle: "E ti preferisco in modalità Camila, non in modalità 'siti hot per giovani disperati'. Quando ho detto di lasciarti andare non intendevo di grattarmi la coscia sotto al tavolo, anche se ovviamente non mi dispiace, ma intendevo di essere te stessa con quello che provi."

La ragazza rimase in silenzio per qualche secondo e lì per lì pensai di essere stata troppo brusca. Ma quando mi sorrise, capii che aveva compreso il senso delle mie  parole, ed allora si mise bene al suo posto, accarezzando la mia mano sotto la tovaglia.

La cena passò velocemente, tra una Liars e l'altra, tra un sorriso ed un ricordo. Ed io ero davvero felice, lo ammetto.

"Ti stai divertendo?"

Guardai la cubana, che mi stava sorridendo dolcemente, e le sorrisi annuendo:

"Certo" Indicai le nostre mani: "Non potrei stare meglio. E tu?"

The fault of the moon || CamrenWhere stories live. Discover now