13

6.6K 472 8
                                    

«Non c'è modo per convincerlo?» domando a Timothy.

«Nessuno. Se il giovane rampollo non si concede, neanche il padre collaborerà.»

«E che cosa possiamo fare per far cedere questo figlio di papà?» sbotto. Mi passo le mani davanti al viso esasperata. Non lascerò a uno sconosciuto qualunque il potere di distruggere i miei sogni. Tutto l'entusiasmo provato fino a qualche giorno fa io voglio continuare a viverlo.

«Be' tu sei una ragazza, se vuoi puoi provare a circuirlo.» Timothy mi fissa.

Sgrano gli occhi disgustata.

«Non dicevo sul serio», si corregge imbarazzato, ma qualcosa nel suo sguardo mi fa capire che mente.

«Non andrò a letto con un tizio che neanche conosco solo per scucirgli un'intervista. Ma dove siamo?» spalanco le braccia.

«Puoi dirci che cosa gli hai detto? Cioè, come glielo hai chiesto?» interviene Carly. Ha insistito per accompagnarmi.

«Gli ho mandato una mail sul suo account, dove gli chiedevo se voleva prestarsi per un'intervista doppia con suo padre per il giornale del college», spiega alzando le spalle. «La sua risposta? No, grazie.» Riesco a immaginare il fumo uscirgli dalle orecchie come se lo vedessi sul serio.

«Dobbiamo trovare un motivo per convincerlo», insiste Carly. «Dovremo farci venire un'idea.»

Già. Ma quale? Che cosa potrebbe mai volere un ragazzo che probabilmente ha già tutto nella vita?

«Nel frattempo vedi di fare bene le interviste già in programma», sospira Timothy.

Mi squilla il cellulare e mi allontano per rispondere.

«Rachel Anderson?» Una voce di donna.

«Sì, chi parla?»

«Salve, sono la segretaria del preside Gordon della Roosevelt High School. Il suo liceo, ha presente?»

«Certo che mi ricordo. Di cosa ha bisogno?» domando prudente, ma curiosa.

«Il preside Gordon avrebbe piacere di scambiare due chiacchiere con lei.» Il suo tono è pungente e sbrigativo. «Quando le sarebbe più adatto incontrare il preside?»

«Non ho capito in merito a cosa. Mi sono diplomata da due anni che cosa può volere il preside ancora da me?»

«Questo glielo dirà quando vi incontrerete. Le va bene poco prima delle vacanze di Natale? Diciamo il 13 alle 16?» chiede. Probabilmente sta consultando l'agenda.

«Va bene. Mi segni pure», dico d'istinto. Controllerò i miei impegni più tardi.

Quando chiudiamo la telefonata, mi appoggio al muro e faccio qualche respiro lungo e lento. Tornare a scuola, al liceo, sarà una cosa dolorosissima. Tutto tra quelle mura mi ricorderà di noi. Mi domando che cosa voglia da me dopo tutto questo tempo. 

BETWEEN (The Again Serie #3)Onde histórias criam vida. Descubra agora