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L'ufficio di John Mason è pulito e immacolato come sempre. Stranamente sono stata fatta accomodare nonostante lui non ci sia ancora, così ho qualche minuto di tempo per osservare i soprammobili, i libri sugli scaffali e l'imponente vista sulla città che accoglie lo sguardo dalle vetrate in tutto il suo splendore.«Scusa se ti ho fatto attendere.»La sua voce mi fa trasalire. Mi volto a guardare Mason, impeccabile nel suo completo grigio, mentre mi fa cenno di sedermi di fronte alla sua scrivania. Quel briciolo di cordialità di facciata che si era instaurata tra noi in quanto collaboratrice e fidanzata di suo figlio è completamente sparita.«Voleva vedermi signore?» domando senza perdere tempo.«Cercherò di essere rapido e di andare dritto al sodo», comincia a dire. «Perché hai lasciato il lavoro?» mi chiede. «Dopo che per settimane mi hai fatto intendere quanto la cosa per te fosse importante, dopo che ti ho assegnata a un ufficio strategico che si sta occupando della mia campagna biografica, tu mi pianti in asso? Certa gente venderebbe l'anima per quel posto.»«Se non la conoscessi, mi sentirei lusingata da quest'accanimento. Significa che davvero so fare bene il mio lavoro, la ringrazio», rispondo. «Non mi andava più, signore», rispondo poi alla sua domanda.Mason sbatte le palpebre. «Che diavolo significa, ragazzina?»«Improvvisamente sono cambiate le mie priorità e mi sono resa conto che non è quello che voglio fare.»«Stai cercando di farmi credere che preferisci il niente al lavorare per me?» Si batte con l'indice sul petto.«Sto cercando di dirle, e non mi aspetto che comprenda, che sono venute a mancare le motivazioni che mi avevano spinta verso quest'azienda. Di conseguenza, sebbene sia un'ottima opportunità ed io sia perfettamente in grado di crescere nel ruolo che mi è stato assegnato, non è quello che voglio fare.»-Di che diavolo stai parlando?-Non sembra arrabbiato, quanto piuttosto uno non abituato a farsi mettere da parte.«Come ben sa dovevo onorare una promessa fatta a Connor», dico guardandolo negli occhi. «Ma considerando che è vivo, mi ritengo libera da ogni impegno.»Fisso Mason negli occhi, lo guardo assumere mille espressioni diverse mentre il suo cervello metabolizza l'informazione e cerca una risposta adatta.«Ho sempre pensato tu fossi una ragazza in gamba, Rachel», dice. «Zack è follemente innamorato di te e l'amore è una debolezza.»«Dipende che cosa uno abbia in mente», ribatto. «Se quella persona è come sua moglie, che deve subire in silenzio, allora sì è una debolezza. Io l'avrei già mandata al diavolo. E sono una di parola.»Sono rigida sulla sedia, le mani stringono i braccioli. Non so cosa mi spinga a rivolgermi in questo modo al padre del mio ragazzo, ma ho proprio una forte antipatia per quest'uomo, non posso farci niente.«Pensi di andare alla ricerca di Connor?» mi chiede poi.«Non sono affari suoi», rispondo. «Connor sa benissimo dove cercarmi, ma non l'ha voluto fare», preciso.«Dickon era disperato dopo l'incidente, non riusciva a credere che dopo la morte della moglie avrebbe dovuto perdere anche suo figlio. Mi ha chiesto aiuto e l'ho fatto trasferire in una clinica specializzata.»«Il signor Heisenstoff è stato allontanato dopo che ho scoperto la verità.»«Il signor Heisenstoff ha servito per molti anni egregiamente, merita la pensione», ribatte lui con un cenno della mano.«Perché inscenare la morte?» chiedo. Questa cosa devo davvero capirla. «Queste sono cose che non ti riguardano», sibila. «Zack rimarrà a Stanford, so che te l'ha detto. Ho bisogno che mantenga attiva la sua posizione.»Guardo Mason senza dire niente.«Adesso voglio che tu lasci mio figlio», aggiunge. «E ti spiego perché. Non siete fatti l'uno per l'altra, appartenete a due mondi differenti e non parlo di soldi. Lui è un Mason e non voglio che sia calamitato dalla tua debolezza. Non ti permetterò di spezzargli il cuore, né di distrarlo da quello che è il suo ruolo. Zack deve portare avanti un impero e non lo farà se tu continui a piangergli addosso.»Cerco di controllare la respirazione mentre assimilo queste informazioni. «Non può parlare sul serio. Davvero il fatto di non abbassarmi alla sua volontà mi fa diventare un pericolo? Suo figlio non è un idiota, non lo tratti come tale.» «Sono serissimo», mi fissa. «Se lascerai mio figlio, ti aiuterò a trovare un altro lavoro dopo la laurea, ma se tu continuerai questa pagliacciata, ti farò terra bruciata intorno e non sarai altro che una palla al piede, una figurina da mettere al suo fianco sule foto dei giornali.»«Mi sta minacciando?» domando.«Te lo sto promettendo.»Mi alzo di scatto in piedi. «Non starò qui a farmi insultare da lei, signor Mason», sbotto. «Lei è una persona meschina, un uomo arido e la sua famiglia la teme, non la ama. Non so quale sia il vero motivo della sua biografia, Ivy teme le notizie che vuol fare trapelare, ma qualcosa mi dice che non vede l'ora di sganciare la bomba, staremo a vedere se i suoi perché varranno la disfatta della sua famiglia. Grazie al cielo Zack non è come lei, è un uomo diverso e questa sarà la sua fortuna.»«Stai giocando col fuoco ragazzina.»«Se il fuoco è lei, signor Mason, non ho paura di bruciarmi.»Detto questo esco dalla stanza senza neanche preoccuparmi di chiudere la porta.

BETWEEN (The Again Serie #3)Where stories live. Discover now