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Alla fine l'estate non è andata così male, anzi è stata notevolmente migliore di quello che potevo preventivare. Con l'incubo di Stanford che pesava su di noi, io e Zack ci siamo dedicati a noi due, a trascorrere più tempo possibile insieme progettando i fine settimana in cui ci rivedremo.

Mamma, invece, è strana. La cara Megan non fa che ammonirmi. Ormai il suo sguardo indagatore ci perseguita quando siamo insieme nella stessa stanza e sebbene abbia compreso lo sforzo di comportarsi normalmente, lo so che sta ancora cercando di sbrogliare il mistero che si è creata da sola. Se Zack gli piaccia o no non è dato sapersi perché semplicemente non ne parliamo. Quando si vedono, chiacchierano come vecchi amici, ma quando siamo da sole non affrontiamo mai l'argomento. Non mi chiede che progetti ho e non ha fatto una piega quando gli ho comunicato la sua partenza.

A differenza di nonna che è entrata in fibrillazione. Super emozionata al pensiero che il nuovo ragazzo di sua nipote, un Mason niente meno, sta per prendere le redini di una delle filiali del padre. Non so quante volte mi abbia ormai ripetuto che devo essere orgogliosa di lui. Credo che nella sua mente ci veda già sposati e con figli.

Olivia è partita per l'Europa e Matty una sera si è presentato al dormitorio distrutto, a dirci tutto quello che non è riuscito a dire a lei. La cocciutaggine di quella ragazza gli ha impedito di infiltrarsi tra le crepe del loro rapporto. Lui era persino pronto a seguirla in Germania, ma lei è stata irremovibile. Come ha detto anche a noi, non poteva lasciare che i sentimenti si frapponessero fra la sua carriera. Il debito che sente nei confronti dei sacrifici di sua madre è stato più forte.

Timothy ha iniziato a lavorare e ogni volta che lo vedo si atteggia con aria d'importanza, perché è finalmente atterrato nel mondo degli adulti.

«Davvero sembravo così infantile prima?» mi ha chiesto un giorno davanti a un caffè, perché oltre le vetrate abbiamo scorto alcuni compagni del giornale con i quali aveva lavorato solo qualche settimana prima.

Mi ha illustrato tutto il lavoro che ci sarà da fare al giornale e non nego di essere molto nervosa verso il nuovo compito che mi attende con il rientro a scuola in questo mio ultimo anno di college.

Ma la cosa davvero strabiliante, quella alla quale non avrei mai pensato e sulla quale non riesco ancora a soffermarmi senza essere sommersa dai dubbi è che un pomeriggio ho ricevuto una telefonata da John Mason che mi offriva un posto da stagista.

«Dov'è la fregatura?» ho domandato ancora sotto shock.

Mason è scoppiato a ridere. È incredibile quante personalità riesca ad assumere quell'uomo in base alle circostanze.

«Nessuna fregatura. Ringrazia mia moglie. È stata lei a dire che sembri abbastanza determinata e capace per farti spremere come si deve. Se sia una punizione o un premio, non lo so. Fatto sta che mi sono sentito tentato.»

«Cosa dovrei fare?» domando.

«Il progetto è nuovo e in via di sviluppo. Penso che ti sarà utile vedere un lavoro che nasce dal principio. Ma se credi di non essere all'altezza, rinuncia subito che ho altri candidati pronti a sacrificarsi alla causa del successo. Ti do ventiquattro ore.»

Non ho bisogno di una giornata per sapere che non posso rinunciare.

«Accetto solo per avere la soddisfazione di farla ricredere», ho esordito. «Quando si renderà conto che sono brava e che ha bisogno di una giornalista come me, sarà una data da ricordare.»

La realtà è che John Mason mi piace sempre meno ogni volta che lo vedo. Non vorrei mai un uomo del genere al mio fianco. Però mi sforzerò di vederlo solo come il mio capo, ricordandomi perché io mi stia imponendo di subire tutto questo. Solo per Connor.

Ho anche lasciato il dormitorio e sono tornata nel mio appartamento a Manhattan. Molto più vicino alla Mason Enterprise. Andrò al campus solo per seguire le lezioni compatibili col mio calendario e per gestire il giornale. Ho capito che una parte di me è anche contenta che Zack parta. Se fosse rimasto qui, avrei dovuto rinunciare a qualcosa o non ci saremmo più potuti vedere con conseguente carico di stress, litigate inutili e insoddisfazione generale. In questo modo invece la sera sarò talmente stravolta che sentire la sua voce mi sembrerà un regalo, la settimana volerà letteralmente e il fine settimana saremo solo uno per l'altra. In fin dei conti cosa volete che sia un anno visto da questa prospettiva?

E aggiungo: Carly è venuta a vivere con me. Non riusciva a sopportare che la lasciassi anch'io dopo Olivia e per me è una bellissima cosa avere qualcuno con cui continuare a condividere la frenesia del quotidiano.

Direi che con questi nuovi presupposti possiamo dare il via all'ultimo anno di college!

BETWEEN (The Again Serie #3)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora