BETWEEN (The Again Serie #3)

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-«Rachel, c'è qualcuno che ti cerca», mi dice Cody comparendo con la testa nel mio ufficio.

Sollevo appena la mia. «Digli di aspettare. Devo prima finire di leggere quest'articolo», commento immersa nella lettura.«Non vuoi sapere chi è?» mi domanda.«Cambia qualcosa?» sbuffo.«È Mary Mason. Adesso cambia qualcosa?» mi fissa sollevando un sopracciglio. Mi metto dritta, sorpresa, cosa ci fa Mary al campus? Un istante dopo la sorella di Zack entra nel mio ufficio. Indossa un paio di jeans chiari, una maglietta dolcevita nera e un giubbetto slacciato. I capelli nascosti da una cuffia color cammello. «Posso disturbarti?» mi chiede per niente imbarazzata.«Se sei venuta fin qui dev'essere una cosa importante», rispondo curiosa.«Se sia importante non lo so, ma avremmo una questione da chiarire», mi dice fissandomi negli occhi. «Ti va di mangiare qualcosa?» le chiedo afferrando la mia giacca dalla sedia.Poco dopo stiamo camminando per il campus. L'aria di fine ottobre è gelida e prevedo pioggia. «Come hai fatto a sapere dove fossi?» domando.Lei alza le spalle. «Non eri alla Mason, dubitavo fossi a casa, così sono venuta dritta qui.»«Ed è normale per una liceale frequentare il campus?»«Sarà la mia università fra due anni, no?» Lo dice come se fosse la cosa più ovvia del mondo. «Immagino tu possa ambire alla Ivy League, o no?»«Non sono Cassandra», risponde. «Io e Zack siamo fatti della stessa pasta.»Entriamo in caffetteria e noto Matty irrigidirsi quando mi vede. Da quando Olivia è partita, ci siamo visti pochissimo e spesso lui mi evita. Ci sediamo e Mary comincia a scorrere il menù. Un istante dopo Matty è da noi. «Ciao ragazze. Ditemi.»«Ciao Matty come va?» chiedo.«Molto bene», dice fissando il blocchetto per gli appunti. «Matty... », lo incalzo.Lui rimane impassibile. «Posso avere la tua ordinazione, Rachel?»«Non sono responsabile delle scelte di Olivia, te l'ho già detto.»«L'ordinazione», fa finta di non sentirmi.Mary fissa me e lui seguendo la conversazione.«Prendo un milk shake alla banana con doppio cioccolato», sbuffo infine.Matty prende nota e poi guarda Mary.«Olivia è la tua ragazza?» domanda lei con lo sguardo più angelico del mondo.«Questa è amica tua?» domanda Matty a me.«La sorella di Zack», rispondo.«Ottimo, abbiamo una star in caffetteria», ribatte acido. «Non hai risposto alla mia domanda», continua Mary.«E non intendo farlo.»«Era la sua ragazza», rispondo sottolineando il tempo passato del verbo essere. «Dopo la laurea è partita per l'Europa e l'ha lasciato», riassumo.«E voi lo sapevate», sibila Matty stringendo la penna come volesse ucciderla.«Certo che lo sapevamo», sbotto. «Ma questo non significa che non le abbiamo tentate tutte per farle cambiare idea. Non sai in quanti modi le ho detto che avreste potuto avere una relazione a distanza, che un anno passa veloce. È stata irremovibile.»«Se mi dici cosa vuoi preparo l'ordinazione», dice Matty. Mary lo fissa per un lungo istante. «Prendo un cheeseburger con patatine», dice infilando il menù nel contenitore a bordo tavolo. Matty scrive e si allontana oltre il bancone.«E per la cronaca», continua Mary alzando la voce per farsi sentire nel locale mezzo vuoto. «Se io fossi davvero innamorata, invece di prendermela con i miei amici, avrei fatto le valige e sarei andata a servire ai tavoli fin all'altra parte del mondo. Non credo sia molto diverso da questo posto.» Poi si volta verso di me.Cala il silenzio tra di noi. Sto aspettando che mi dica che cosa vuole chiarire. È una ragazza strana. «Di cosa mi vuoi parlare?» domando infine spazientita.«Zack mi ha detto che ho combinato un casino al matrimonio di Cassy dicendoti che conoscevamo Connor. Non lo sapevo», sputa fuori. Trattengo il fiato. «Ti ha detto che abbiamo litigato?»«E che non vi siete più sentiti per due settimane? Sì, me l'ha detto. Zack è un libro aperto con me. Sappiamo sempre tutto uno dell'altra.»Per un istante mi domando che cosa sappia Zack di sua sorella, che tipo di vita si celi dietro quegli occhi scuri.«Abbiamo chiarito. Ho avuto una reazione esagerata, certo avrei preferito che lui me ne parlasse, ma non posso fargliene una colpa», dico infine.«Sei in una bruttissima situazione adesso», continua lei.«Cosa intendi?»«Seguire papà in questa crisi di mezza età e nello stesso tempo essere la ragazza di mio fratello. Hai gli occhi della stampa puntati addosso, te ne sei accorta?»Matty ci mette davanti le nostre ordinazioni e se ne va velocemente.«Non ci ho pensato, veramente», dico facendo su e giù con la cannuccia.«Papà sa benissimo cosa rischia», dice lei addentando il panino.«Che scoppi uno scandalo?» domando.«Che scoppi il matrimonio con mamma.»«Ivy è ancora arrabbiata?»«Furiosa.» Mary abbozza un sorriso. «Ormai vedere i miei genitori litigare non è una novità, ma questa volta l'ha proprio fatta uscire di senno.»«Eppure mi sembrano molto affiatati.»«Quando sei un personaggio pubblico, devi dimostrare al mondo che la tua vita è straordinaria, altrimenti cosa serve avere i soldi e il potere se nel tuo privato tutto va allo scatafascio. Mamma è un bellissimo trofeo da mostrare in giro e papà sa benissimo come e quanto deve sorridere quando esce dal portone di casa.»Sorseggio il mio milk shake pensierosa. «E cos'è che dà tanto fastidio a tua madre?» domando poi. «Mamma conosce molti degli scheletri dell'armadio di papà. Alcuni li ha scoperti col tempo, altri lui non glieli ha mai nascosti. Il motivo per il quale non sia scappata chiedendo il divorzio è sempre quello: soldi, potere, fama.» Si mette in bocca due patatine e mastica in silenzio. «Mamma ha paura che spunti fuori qualcos'altro. Qualcos'altro che ancora non conosce e che possa coinvolgerci tutti.»«In che senso?»«Non abbiamo la più pallida idea di cosa voglia scrivere in quel libro, né perché. Se dev'essere un gesto clamoroso, lui comporrà uno scandalo da far parlare mesi. E ci coinvolgerà tutti quanti. Mamma non è pronta.»«Non la invidio per niente», dico.«Eppure stai con Zack.»«Zack non è come tuo padre.»«Zack è destinato a prendere il posto di mio padre. Ancora non si è fatto ingolosire dal potere ma non sappiamo se possa succedere oppure o no. I privilegi fanno bene a tutti.»«Non sei molto lusinghiera nei confronti di tuo fratello.»«Rachel», Mary mi fissa. «Nessuno di noi sa come si comporterebbe messo alle strette. Nemmeno tu. Basta che mio padre coinvolga Zack in qualcosa chiedendogli di tacere per il bene comune, ed ecco che lo avremo perso. Non sarà più quello di prima. Sarà come lui.»Sento un brivido percorrermi la schiena.«Avrei preferito ci limitassimo alle scuse per Connor», dico abbozzando un sorriso tirato.Lei scoppi a ridere. «Sai, a volte capisco perché Zack si è innamorato di te: tu non fai parte del nostro mondo. Sei così ingenua su certe cose.»Si alza lasciando metà panino nel piatto, le patatine sparite. «Vai via?» domando.«Ho fatto quello che dovevo», alza le spalle. «E devo tornare a casa prima che mamma si accorga che non sono andata a scuola oggi.»«Non sei andata a scuola? Perché?» chiedo.«Non credo siano affari tuoi», mi risponde. Infila la giacca e se ne va. Matty si siede al suo posto. «Sbaglio o quella ragazzina mette i brividi?» mi chiede.«Un po'» bisbiglio guardandola allontanarsi sul marciapiede. Poi mi volto verso di lui. «Ehi! Com'è che adesso mi parli?» lo fulmino con lo sguardo.«Rachel avresti dovuto dirmelo che Olivia voleva lasciarmi», borbotta lui.«Non dovevo dirti proprio un bel niente», lo rimprovero. «Non mi metto in mezzo ai vostri affari di cuore. Olivia la pensa in quel modo e magari Mary ha ragione. Avresti potuto seguirla.»«Ha un altro ragazzo», dice abbassando gli occhi.«E tu come lo sai?»Armeggia con il cellulare e mi mostra un paio di foto su Facebook di Olivia che si bacia con un ragazzo biondo. Mi sento in imbarazzo.«Va tutto bene», mi dice con lo sguardo più sconsolato del mondo.«Sei sicuro?»«No. Ma piangere non la riporterà da me, no? E poi mi consolo sapendo che tra qualche mese spezzerà il cuore anche a lui e se ne tornerà in America.»Bella consolazione. Allungo la mano e gli prendo la sua. «Matty, mi manca il mio amico», gli dico.«Anche tu mi sei mancata», dice stringendo la presa.