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«Mi sembra ancora incredibile che il preside Gordon abbia chiesto a me di parlare davanti agli studenti», dice Malek.

«Tesoro, tu sei stata l'allieva più brillante del nostro corso», le ricordo per la centesima volta.

«Ma sono anche quella che è rimasta incinta e ha dovuto rinunciare a Yale. Seriamente si aspetta che quei ragazzi siano interessati ai miei successi scolastici e non a come mia figlia abbia distrutto le mie ambizioni?» ribatte lei.

Siamo arrivate nel cortile della scuola e il cuore mi batte forte. Sono stati giorni strani. Da quando ho scoperto che Zack Mason e il ragazzo biondo sono la stessa persona mi sono un po' bloccata. Anzi sono letteralmente scappata. Per prima cosa non ho risposto al suo messaggio. Poi mi sono fatta negare due volte quando è venuto in redazione a chiedere di parlare con me e infine ho dovuto accampare la scusa di avere già delle interviste in programma prima di poter fissare la sua. Lo so che sono un'idiota, ma quel ragazzo in un certo senso m'imbarazza e la cosa mi dà il tormento.

«Mi domando lei cosa potrà mai raccontare.» Malek interrompe i miei pensieri depressivi indicandomi Isabelle.

Proprio lei. Barbie Isabelle in tutto il suo splendore. Sarei ipocrita a dire che non è ancora più bella di quanto ricordassi. I suoi capelli biondi tinti risplendono sotto il freddo sole di fine gennaio, i suoi jeans sono aderenti al limite del legale e il suo cappotto rosa shocking deve esserselo fatto fare su misura perché mi rifiuto di credere nell'esistenza di negozi che propongano certi colori ai loro clienti.

«Guarda un po' chi si vede», esclama quando ci vede arrivare.

«Ciao», Malek è sempre la più educata tra noi due.

«Rachel sei venuta a fare domanda per donna delle pulizie?» E Isabelle ovviamente la ignora senza pietà.

«No, sono venuta a scoprire se il college ti ha insegnato a parlare o se spari ancora solo cazzate», sbotto già sul piede di guerra.

Isabelle scoppia a ridere. «Meraviglioso. Adesso che ho scoperto che sei ancora la solita patetica nullità mi sento meglio», dice.

Mi volto cercando di nasconderle la mia espressione assassina.

«Come va alla Brown?» domanda Malek.

«Alla grande», risponde lei. «E tu invece? Ormai avrai partorito.»

«Una bambina.» Lo sguardo di Malek diventa sempre dolce come il miele quando parla di Hope.

«E cosa fai?» chiede Isabelle. «Nella vita intendo.»

«Lavoro nella libreria di Alfie.»

Altra risata malefica. «Ecco perché Gordon ti ha voluto qui», esulta. «Sei il miglior anticoncezionale per quelle dell'ultimo anno: tenete le gambe chiuse o tutti i vostri sforzi non saranno serviti a niente. Da Yale a spolverare scaffali, sembra l'articolo di un giornale da sala d'attesa», continua. «E immagino che quella bambina non ti dia un momento libero, altrimenti lo avresti usato per buttare giù i chili della gravidanza.»

Malek stringe le labbra. La mia risposta è fermata dal rumore rombante di una macchina che sfreccia nel parcheggio. Riconosco l'auto di Logan. Parcheggia proprio di fronte alle gradinate e scende ad aprire la portiera del passeggero senza evitare di lanciarmi un'occhiata eloquente. Quando Sanne fa la sua comparsa, qualcosa mi punge all'altezza del cuore. Quella ragazza è stata la prima amica che ho avuto dal mio ritorno in città, lei mi ha fatto conoscere Malek. Ma della stramba ragazza divertente e ironica che conoscevo non è rimasto nulla. Tubino viola in vista su un cappotto grigio, sparita la sua chioma crespa sostituita da un caschetto liscio, occhiali da sole anche se non c'è bisogno.

«Ma solo tu ed io siamo rimaste le ragazze che eravamo due anni fa?» Mi bisbiglia Malek all'orecchio.

Logan la prende per un fianco e le stampa un bacio che presto diventa un intreccio di lingue anche piuttosto rumoroso, incitato da alcuni fischi tra i maschi presenti. Pochi minuti dopo Logan va via rombando e strombazzando e Sanne punta i suoi giganteschi occhi azzurri su di noi.

«Ciao ragazze», ci saluta con un sorriso radioso. Sembra quasi felice di vederci.

«Ciao», sorride Malek. Io mi limito a un cenno con la mano.

«Quindi tu e Logan... », dico senza alludere al fatto che lo sapessi già. Se anche non lo sapevo, un bacio come quello che ho visto mi avrebbe comunque reso nota la cosa.

Per tutta risposta Sanne alza la mano sinistra e mi mostra un anello. «Ci sposiamo!» Esclama.

«Quando?» domandiamo sbalordite io e Malek insieme.

«La prossima primavera», spiega lei felice. «Pensavo che saremmo proceduti con calma, ma l'altro pomeriggio si è presentato da me con l'anello in tasca», spiega compiaciuta.

Quindi dopo il nostro incontro è andato a metterle un anello al dito. In quanto a tempismo sbagliato Logan non si smentisce mai.

BETWEEN (The Again Serie #3)Where stories live. Discover now