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La giornata è nuvolosa e sta influenzando anche l'umore generale. Cassandra sta letteralmente dando i numeri correndo da una stanza all'altra. Zack è venuto a prendermi stamattina presto, ho infilato il mio abito nella borsa e sono salita in macchina. I Mason erano già tutti in attività. John impeccabile in uno dei suoi tanti completi, Ivy con un'elaborata acconciatura in testa e Cassy fasciata in una vestaglia bianca con i bigodini.«Se si mette a piovere giuro che urlo», sbotta a un tratto, mentre le sue damigelle cercano di sventolarla. «Una festa all'aperto, dicevano. Settembre è il mese migliore per i matrimoni, dicevano. Stupida wedding planner che non è altro. Giuro che non farò mai più affidamento sui parenti», strilla rivolta mentalmente alla wedding planner che le ha organizzato il matrimonio, una cugina del futuro sposto, che dubito abbia potuto influenzare il tempo atmosferico.«Tranquilla tesoro, vedrai che non pioverà», la tranquillizza invano Ivy.Quando è ora di prepararci la situazione precipita. Arriva chi si occuperà di trucco e capelli, le damigelle s'infilano in imbarazzanti abiti fucsia che stanno male in sostanza a tutte e Ivy viene aiutata a entrare in un guanto luccicante viola acceso che risalta il suo fisico ancora spettacolare nonostante l'età. M'infilo in una stanza libera per vestirmi. Ho scelto un abito verde scuro, la gonna è lunga e voluminosa, morbida sui fianchi e tutta svolazzante, mentre il corpetto è stretto e fasciante, con una leggera scollatura sul seno che non ho. «Dove diavolo è Mary?» urla isterica Cassy quando il fotografo comincia a scattare le foto di rito. Io guardo la scena da un angolo, nessuno mi chiede di partecipare, fanno come non esistessi. Appena posso, mi defilo da una porta aperta e vado fuori.«Sei splendida», mi dice Zack accogliendomi a braccia aperte. «E tu sei perfido!» Gli do una leggera pacca sulla spalla. Indossa un completo blu elegantissimo che s'intona col colore dei suoi occhi. «Mi hai abbandonata in una stanza con delle oche starnazzanti.»«Delizioso vero?» scoppia a ridere. «La capacità di Cassy di uscire dai gangheri è qualcosa da manuale.»«Andiamo?» Mary compare alla nostra presenza. Indossa un abito viola, con una striscia nera in vita. I capelli scuri sono sciolti sulle spalle.«Tua madre e tua sorella ti cercavano», le dico senza salutarla.«Non è il mio matrimonio», alza le spalle.«Credo tu debba fare le foto.»«Che provassero a obbligarmi.»Lancio un'occhiata stranita a Zack che trattiene una risata. Poi ci infiliamo in auto e raggiungiamo la location prima di tutti gli altri.Il tema generale è il rosa e tutto sembra molto più adatto a un battesimo che al matrimonio della figlia di un miliardario.«Rachel!» mi volto e vedo nonna.Le sorrido e le vado incontro. Per settimane non mi ha dato tregua, cercando di estirparmi di bocca ogni possibile indizio in merito alla festa, delusa che io non ne sapessi davvero nulla. «Zachary caro è tutto splendido», dice poi rivolta al mio ragazzo. Poi vede Mary. «E tu sei Mary Elizabeth?» sgrana gli occhi. «Buon cielo come sei cresciuta. Eri piccolissima l'ultima volta che ti ho visto, di solito non partecipi mai agli eventi mondani», l'ultima frase sa un po' di rimprovero.«Mi sembra chiaro il perché», risponde Mary inflessibile prima di allontanarsi e lasciare mia nonna a bocca aperta. Trattengo una risata. Mary ha un carattere difficile, scostante, al limite della maleducazione, lo riconosco. Ma trattare così mia nonna, penso che nessuno abbia mai osato tanto. E la sua faccia me lo conferma.«Che adorabile ragazzina», mormora tra i denti. «Sarà meglio andare a trovare i nostri posti», aggiunge poi prendendo nonno sotto braccio.«Ci vediamo dopo Rachel», mi fa un inchino lui. «Sarà meglio che vada a sedermi anch'io», dico a Zack. Mi dà un bacio lunghissimo, tanto che alla fine scoppiamo a ridere guardandoci intorno, poi va a cercare la sorella. Io percorro le file di sedie infiocchettate alla ricerca del mio posto. Saluto di nuovo i nonni con un cenno del capo. Pensavo mi avessero messo insieme a loro invece mi accorgo che sono nella prima fila, con la famiglia. Questa cosa mi lusinga e mi sconcerta allo stesso tempo. Mi siedo e aspetto, cercando di controllare i battiti del mio cuore.

BETWEEN (The Again Serie #3)Where stories live. Discover now