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«Dovreste fare un montaggio molto rapido», mi dice Matty. «La gente non guarderà mai un video di dodici minuti. Propongo qualcosa di tre al massimo.»«Non l'ho montato io. Ho solo corretto i testi», dico alzando le spalle. Stiamo preparando alcuni trailer con cui pubblicizzare il libro. Tra l'altro sembra che Mason si sia messo in testa di realizzare anche una sorta di documentario a puntate. Una mega intervista sulla sua vita, sulla sua azienda e sul suo privato. Si stanno facendo avanti moltissimi giornalisti di altre testate che smaniano dalla voglia di intervistarlo.Sentiamo un colpo di tosse dall'altra stanza e rimaniamo in silenzio.«Tua nonna non si è più vista da queste parti?» mi chiede.«No», scuoto la testa.«E per quanto tempo pensi che si fermerà?»«Non ne ho idea.»Non mi da fastidio avere nonno per casa, anzi, è un'ottima compagnia per le serate in solitudine della settimana. Chiacchiero più con lui rispetto quello che facevo con Carly, che dopo cena si chiudeva in camera ad amoreggiare con Timothy. «Zack l'ha portato ovunque lo scorso fine settimana. Cerca di intrattenerlo come può.»«Ma porta via tempo a voi», mi fa notare come non me ne fossi accorta.«Lo so. Ma è una cosa temporanea. Lo vedo meglio da quando è qui. Legge di nuovo i giornali la mattina e fa gli esercizi con più motivazione.»Guardo l'orologio per vedere quanto tempo mi rimane. «L'infermiera ci ha suggerito di fissare un incontro al centro di riabilitazione neuromotoria», spigo. Mi alzo in piedi. «Devo andare adesso. Devo trovare un taxi se non voglio arrivare in ritardo.»«Posso venire?» mi chiede.«In redazione?» trattengo una risata. «Non credo sia una buona idea.»«Neanche se ho provato a riadattare quel filmato ed è venuta fuori una bomba?» domanda estraendo una chiavetta USB.Mentre siamo in macchina, rispondo velocemente a un paio di mail dei ragazzi del giornale.«Mi chiedo come riesci a fare tutto», dice Matty al mio fianco.«Rinuncio a una vita», rispondo distratta. «Se Zack non fosse partito, non avrei potuto. Avrei per forza dovuto rinunciare a qualcosa.»«Carly mi sembra felice», cambia discorso. «Mi è quasi venuto un colpo quando mi ha detto del matrimonio, ma alla fine è la sua vita. Chi siamo noi per giudicare?»«Sua madre le sta organizzando un secondo matrimonio. Vuole che si scambino le promesse davanti ad amici e parenti.»«E lei ha accettato?»«Funziona così nel nostro mondo.» Gli strizzo l'occhio con una smorfia e ridiamo.L'ufficio è stranamente silenzioso, le scrivanie sono vuote.«Sei in ritardo», tuona la voce di Mia da qualche parte.«Cinque minuti», preciso esasperata.«La puntualità è un'arma vincente nella vita», si affretta a precisare.«A volte un ritardo anche minimo può salvarti la vita», sbotto. «Disastri aerei, incidenti ferroviari dove ti trovi a dire "ehi avrei dovuto esserci io lassù"», continuo a borbottare.«Il tuo articolo va bene», dice Mia comparendo davanti a me con le braccia sui fianchi e lo sguardo serio. Parla di un minuscolo articolo che ho dovuto riscrivere per il blog.Trattengo il fiato per non dimostrare la mia esultanza.«Se lo devi leggere ai ragazzini delle medie», aggiunge implacabile. Ah ecco. «Buon cielo Anderson, seriamente questo è il meglio che sai fare? Dovrebbero metterti a pulirlo il giornale al college, altro che dirigerlo.»Abbasso la testa mortificata. Ero sicura di aver fatto un buon lavoro, uno dei miei primi articoli ufficiali. «Il tuo amico chi diavolo è?» domanda.«Mi chiamo Matty», risponde lui.«Fuori dai piedi, non sei parte dello staff.»«Veramente potrei esservi utile», balbetta Matty impaurito dal carattere di Mia.Lei si volta. «Secondo quale teoria?»«Ho visto il trailer al quale stava lavorando Rachel», inizia. «E non va bene.»Mia sgrana gli occhi. Adesso lo lancerà fuori dalla finestra, me lo sento. «Abbiamo un video maker con anni d'esperienza, cosa ti fa credere di essere meglio di lui?»«Non voglio essere meglio di lui», risponde Matty un po' più sicuro. «Parla dalla parte del pubblico. Quel video è noioso», dice. «Troppo lungo. Non lo guarderanno mai fino alla fine, anche se fatto bene.» Alza le spalle. «Ma questo sì» ed estrae il suo materiale. Mia ci pensa un secondo. «Vedere», dice allungando la mano.Matty fa un passo indietro. «Che ne dici di stasera a cena?»Sgrano gli occhi e spalanco la bocca. Che? Guardo il mio amico che mantiene saldo lo sguardo senza un minimo accenno d'imbarazzo. Mia lo ucciderà.«Finisco alle otto, ti aspetto all'entrata», dice invece. E sorride pure. Matty fa un inchino buffo poi si volta e mi strizza l'occhio.«A che gioco stai giocando?» mimo preoccupata.Ma lo sguardo che lui rivolge alle curve di Mia che si allontana, mi dimostra che è il gioco più vecchio del mondo, quello degli ormoni.***«Ci sei andato a letto?» quasi mi soffoco col milk-shake.«Credimi, Rachel, quella donna aveva tanto stress da smaltire», annuisce Matty compiaciuto e per nulla imbarazzato.Carly scoppia a ridere.«Stiamo parlando del mio capo.»«Una donna focosa, un'autentica bomba», insiste.Gioco con la cannuccia.«Ha due figli e un divorzio alle spalle.»«Mica devo giocare al paparino», alza le spalle.«Lo sai cosa succederà vero?» sbotto.«Illuminami.»«Che quando ti stancherai di lei, se la prenderà con me. Già mi odia perché mi considera una raccomandata incompetente, in più tu le dai adito per distruggermi.»Aspiro una gran quantità di milk-shake e il freddo mi arriva al cervello. Stringo i denti. Carly mi poggia una mano sulla spalla. «Se vuoi, puoi invitarla alla festa di matrimonio», dice. Siamo in caffetteria per ricevere gli inviti ufficiali alle seconde nozze di Carly, quelle approvate dalla famiglia, dove lei e Timothy potranno recitare la parte davanti a tutti gli invitati.«Mamma mi farà fare un abito da sposa», sospira. «E ha ingaggiato una troupe per un servizio fotografico da divi del cinema.»«Non vedo l'ora», sorride Matty.«E ovviamente non ha detto a nessuno che sono già sposata. Dovremo fare in modo che la cosa sia credibile e il mio vestito dovrà essere aderentissimo e leggerissimo per dimostrare che non sono incinta. Sai, per evitare che la gente pensi che mi sia fatta fregare da Timothy.»«Ancora con questa storia?» chiedo. Poi mi viene in mente mia nonna e comprendo che avrebbe fatto la stessa cosa.Quando torno a casa, trovo nonno in soggiorno con un uomo e dei fogli sparsi sul tavolino.«Rachel!» esclama vedendomi.«Ciao nonno, come stai?» chiedo baciandogli la testa. «Jack, lei è mia nipote. Rachel, lui è uno dei miei avvocati», fa le presentazioni.«Che succede?» domando. Vuole divorziare sul serio da nonna?«Stavamo dando una controllata finale ai documenti. Volevo trasformare le parole in fatti.»«Nonno non essere precipitoso. Le cose con nonna si sistemeranno», dico, anche se ne sono sempre meno sicura.«Non me ne frega un accidenti di tua nonna in questo momento, Rachel. Sto pensando a te.»«A me?» Sono confusa.«Questi sono tutti i documenti per la cessione. Vado in pensione. E prima di morire volevo essere sicuro che tutte le cose fossero a posto.»Sono a bocca aperta.«Rachel, dopo un infarto e un ictus, credi sul serio che la mia vita sarà ancora molto lunga? Sono acciaccato, e la terza volta sarà l'ultima. Non voglio avere pensieri.»«Nonno, c'è una cosa che però devi sapere.»«Non accetterò un no come risposta.»Stringo le labbra. «Voglio che sia papà a dirigere tutto.»«La ditta è tua.»«Appunto ed io non mi sento all'altezza, non conosco niente di finanza.»«Tuo padre è un meccanico, ne capisce meno di te.»«Ma è quasi laureato in economia.»«Il quasi non conta niente al giorno d'oggi.»Mi viene da sorridere perché sembra tanto la nonna quando s'impunta.«Gli ho chiesto se si sarebbe preso a carico questa cosa e mi ha detto che ci avrebbe pensato. Sono sicura che farà un ottimo lavoro e dato che l'azienda è mia, come dici, sono libera di assumere chi voglio.»«Se volevo lasciarla a lui, lo avrei fatto.»«No, non lo avresti fatto», sorrido.Lui tiene il muso qualche secondo prima di ricambiare.«Va bene, ma a una condizione.»«Quale?»«Deve completare gli studi e prendersi la laurea. Non m'interessa se vuole o no, o quanto gli servirà. Non voglio amministratori delegati senza titolo nella mia azienda.»Gli stringo la mano. Affare fatto. Non credo che papà avrà nulla da obiettare.«C'è un'altra cosa», aggiungo.Mi guarda serio.«Hai un appuntamento col dottor Heisenstoff. Il signor Mason è riuscito a evitare un po' di burocrazia. L'infermiera che ti segue ha già spiegato il tuo caso e al telefono mi hanno detto che dagli esami sembra che qualcosa sarà possibile. Ovviamente ti spiegherà meglio lui.» Alzo le spalle. «Quindi vedi che non sei così da rottamare?»Lui inspira profondamente, vedo i suoi occhi diventare lucidi ma mantiene il controllo. Sono sicura che ce la farà.

BETWEEN (The Again Serie #3)Место, где живут истории. Откройте их для себя