21.

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Mi sentivo in colpa, sicuramente avevano di meglio da fare questa sera e invece si sono dovuti ritrovare su un aereo diretto per Roma.

Camminavo ansiosa lungo quello spiazzo d'attesa davanti l'uscita degli arrivi. Non sapevo neanche dove andare, per me l'aeroporto è un luogo sconosciuto.
Per fortuna squilla il telefono, mi fermo per poter rispondere a Louis.

"Dove sei?"

"Dove sono gli arrivi" lo informo guardandomi intorno.

"Quali arrivi?"

Aggrotto la fronte. Quanti arrivi ci sono? Non lo so.
Sente il silenzio da parte mia e sospira.

"Ok, ascoltami. Chiedi informazioni a qualcuno su come arrivare al centro dell'aeroporto. Dopodiché dovrai solamente dirigerti verso le grandi vetrate , dove si vedono anche gli aerei in pista. Lì ci sarà Basil ad aspettarti. Se hai bisogno chiama"

"Ok, ci vediamo tra poco"

Sento l'adrenalina salirmi nelle vene. Sto per incontrare parte della mia vita.
Mi stanno sudando le mani.
Metto lo zainetto su entrambe le spalle e mi avvio verso destra. Senza chiedere nulla a nessuno arrivo nel posto indicato da Louis grazie alla mappa dell'aeroporto. Se ne trovano alcune sparse qua e là.
Da lontano vedo una parete coperta da vetro, presumo sia quella dove mi stanno aspettando.

Avvicinandomi riesco a scorgere un uomo, non so se è davvero Basil ma confrontando quel viso con quello delle foto dovrebbe esserlo.
Esito qualche istante, lui mi sorride.

"Meredith?"

Annuisco. Sono in ansia con lui figuriamoci quando vedrò Louis e Niall tra poco.
Mi stupisco del suo sorriso, di solito è sempre serio.

"Mi dispiace averla disturbata. Se non fosse stato per me probabilmente sarebbe con la sua famiglia a quest'ora" mi rivolgo a lui mentre mi fa strada

"Dammi del tu, e non preoccuparti. Sarei stato sicuramente in giro con Niall, gli piace uscire molto"

Rimango in silenzio. Più camminiamo e più mi sale l'ansia.

"Copriti bene che fuori fa freddo" mi avverte.

Chiudo il parka verde militare che indosso e lo seguo, attraversiamo tutta la pista e un aereo, più piccolo rispetto agli altri, si para davanti alla mia visuale.
Ci avviciniamo sempre di più e le mie gambe rallentano a causa dell'insicurezza.
Basil si ferma qualche metro più avanti di me.

"Tutto bene?" mi domanda.

Non riuscii a rispondere, i miei occhi erano fissi su Louis che stava scendendo dall'aereo.
Portai le mani alla bocca e repressi la voglia di urlare.
Era davanti a me, non ho mai avuto la possibilità di vederli così da vicino che ora mi sembra surreale.

"Meredith"

Mi avvicino lentamente, lui mi sta aspettando, sempre allo stesso modo allargo le braccia e lo stringo a me.
Lui ride e ricambia l'abbraccio stringendomi leggermente più forte.

"Non piangere Med"

Le lacrime scivolano lungo le mie guance, gli occhiali mi impediscono di far posare il mio viso nell'incavo del suo collo.

"Ti amo tanto" riesco a dire con la voce soffocata dal suo abbraccio.

"Anche io Med"

"Non vorrei rovinare il vostro momento ma fa freddo, vi dispiace se entriamo?" chiede gentilmente Basil.

Annuisco staccandomi dall'abbraccio, guardo Louis negli occhi e gli sorrido. Mi fa passare per prima facendomi salire quei pochi gradini che mi dividono dal caldo.
Non appena metto piede lì dentro mi guardo attorno. È tutto così moderno e confortevole.
Avrei comunque preferito viaggiare in un aereo normale.

"Ti piace?" chiede Louis a bassa voce. Non so perché sta sussurrando ma lo imito.

"Si, anche se non mi piacciono queste cose da ricconi" ammetto.

"Neanche a me all'inizio mi piaceva, ma ci si fa l'abitudine" scrolla le spalle.

"Niall mi ha chiesto di svegliarlo prima di atterrare ma era molto stanco perciò..."

Lascia in sospeso la frase, mi indica con la testa un punto preciso dell'aereo e mi giro per guardarlo.
Niall è seduto malamente su quel sedile, ha le braccia incrociate al petto e la testa poggiata alla parete accanto al finestrino.
Indossa gli occhiali e mi sento letteralmente morire.
È bellissimo mentre dorme, è una vista meravigliosa.

Le lacrime tornano a scendere. Louis mi accarezza la schiena con una mano.

"Vai a sederti accanto a lui" mi incita.

Avanzo lentamente, Basil ci ordina di sederci per il decollo. Sento i muscoli irrigidirsi nell'esatto momento in cui mi siedo accanto a lui. Lo guardo per qualche secondo ma sono costretta a distogliere lo sguardo.
Ho Niall Horan seduto accanto a me.
Credo di poter svenire.

Louis nota la mia rigidità, ridacchia divertito. Io non posso fare altro che trattenere il respiro e prendere coraggio.

Niall si muove leggermente, mugola qualcosa e il mio cuore aumenta i battiti.
Ho finito ora di piangere, non voglio iniziare di nuovo.
Non voglio girarmi, non voglio sapere se si sta svegliando o no. Il cuore potrebbe uscirmi dal petto da un momento all'altro.
Le mani stanno sudando peggio del previsto e mi domando perché Niall mi fa questo dannato effetto.

Non riuscirò a sopravvivere questi due giorni.

Con la coda dell'occhio lo vedo mettersi dritto, aggiustando la postura.
Più battiti per il mio cuore.

"Med"

Oh mio dio.

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