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Stiamo camminando da parecchio, Mullingar non è poi così grande, a volte capitava di ripassare nello stesso punto in cui siamo passati in precedenza.
Niall sta camminando a passo spedito, faccio fatica a stargli dietro. E' emozionato per non so cosa, glielo leggo in faccia.

Si ferma davanti ad un edificio molto grande, sul suo viso vedo comparire un sorriso malinconico mentre i suoi occhi brillano di commozione.

"Questa era la mia scuola" dice senza staccare gli occhi dalla struttura.

Mi soffermo a guardare la bandiera irlandese che sventola davanti all'entrata della scuola. Vedo una donna anziana venire verso di noi, urla il nome di Niall e affretta il passo.
Ha i capelli color rame, gli occhi contornati da un paio di occhiali molto spessi.

"Signora Colinne!"

La donna esce dal cancello e abbraccia Niall che ricambia affettuosamente.

"Come sta andando il lavoro?" gli domanda con l'emozione che le si smorza in gola. Gli accarezza una guancia.

"Quanto sei cresciuto, che Dio ti benedica"

Sorrido quando Niall arrossisce. Stringe le spalle e infila le mani nelle tasche del pantalone grigio di una tuta.

"Tutto bene, abbiamo parecchi mesi di pausa e passerò l'estate in compagnia" mi guarda sorridendomi.

"Lei è una fan che ho conosciuto su internet, ormai è mia amica" le spiega, la donna mi stringe la mano cordiale.

"Med, lei è la mia vecchia insegnante di geografia. L'unica a cui davo delle soddisfazioni" ridacchia mettendole un braccio attorno alle spalle. La donna solleva gli occhi al cielo.

"Era un ragazzino molto intelligente ma era chiassoso e sempre con la testa fra le nuvole! Non amava la scuola, come tutti d'altronde, ma quando lo vedevo in giro con i suoi amici non potevo far altro che pensare a quanto il suo cuore potesse essere grande"

Guardai Niall che mi sorrise imbarazzato, gli sorrisi anche io, dolcemente.

"Voi due siete solo amici o...?" lasciò la frase in sospeso che fece irrigidire sia me che Niall.

"No, siamo solo amici, io ho una ragazza e sto per diventare padre"

"Oh santo cielo! Congratulazioni!"

Si abbracciarono di nuovo, io mi feci da parte imbarazzata. Sentir parlare della gravidanza di Sam mi faceva sempre uno strano effetto.
Dopo i saluti finali tornammo sui nostri passi, diretti verso casa di Niall. Parecchie persone si sono fermate a parlare con lui, tutti amici di vecchia data.
Aveva un'aria rilassata sul viso, poteva visitare qualsiasi luogo del mondo, anche quello più remoto, ma nessuno lo faceva sentire felice quanto Mullingar.

Stavo camminando a testa bassa, guardando le scarpe muoversi sul marciapiede.

"Ti va di fare una foto?"

Alzo di scatto la testa verso di Niall, noto l'applicazione di snapchat aperta sul suo telefono. Non mi piaceva per niente fare foto, finivo sempre per eliminarle tutte, ma non riuscivo a dirgli di no. Volevo, ma la mia testa si mosse dall'alto verso il basso, annuendo.
Tese il braccio, sorrisi alla fotocamera e mi irrigidii quando le labbra di Niall toccarono la mia guancia. Cercai di essere più sciolta possibile ma le mie guance stavano diventando rosse.
Scattò la foto, la guardò con un sorriso sul volto e si prese qualche minuto a pensare a cosa scrivere nella didascalia dello snap.

"Sono uscita malissimo, cancellala"

Non era come me che, una volta postata, l'avrebbero vista solo quelle poche persone che avevo tra i contatti.

"Stai benissimo" ribatté.

"Niall, sul serio eliminala"

Fermò il movimento delle sue dita per guardarmi. Aveva notato il mio tono serio, poco dopo però riprese a smanettare con il telefono, ignorando le mie continue proteste.
Incrociai le braccia al petto, lui riprese a camminare.

"Stai fottutamente scherzando?" urlai affrettandomi a raggiungerlo. Si voltò di scatto.

"Med, smettila okay? Abbiamo già parlato di questo argomento, e sai come la penso. Io voglio aiutarti, davvero, ma deve esserci anche la volontà da parte tua. Inizia a fregartene di come vieni nelle fotografie, quello sarà il primo grande passo che farai"

"Io non ci riesco Niall, non riesco a guardarmi allo specchio e a dire 'si dai, oggi sono carina'"

"Non sono per niente femminile" proseguo.

"Prova a truccarti, ho notato che non lo fai mai"

Scuoto la testa a quella proposta. Non possiedo trucchi, ho solo una matita e un mascara nero, che probabilmente si sono anche seccati.

"Peggioro la situazione. Sto meglio senza trucco"

Mi tornano in mente i miei compagni di scuola, i loro insulti sul mio aspetto e sul trucco che mi rendeva ancor meno femminile.
Lo sento sospirare.

"Comunque non l'ho pubblicata la foto, l'ho solo salvata" mi rassicura.

Annuisco, incapace di dire altro.
Ce ne torniamo a casa in un religioso silenzio da parte di entrambi. Mi mordo il labbro, l'ho fatto arrabbiare?

"Domani usciamo con Sam, ti comprerai abiti nuovi, trucchi e magari qualche borsa. Le ragazze le usano, dovresti farlo anche tu"

Abbasso la testa ferita dal tono con cui mi si sta rivolgendo.
Ora ho la conferma che l'ho fatto arrabbiare.

Belong; njh Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora