54.

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Meredith

Ritrovarmi le labbra di Niall sulle mie era l'ultima cosa che mi sarei aspettata nella vita. Il cuore sta battendo in una maniera impressionante.
D'istinto poso le mani sul suo petto e lo allontano da me.

"Sei ubriaco Niall"

"Lo so" borbotta prima di stingere la presa sui miei fianchi.

"Lasciati andare" sussurra al mio orecchio, mandando a puttane il mio autocontrollo.

Non riesco a muovermi, sono ferma contro la porta e mi sto lasciando baciare da Niall. Me ne sto approfittando ma in questo momento non riesco proprio a fare nulla se non respirare.
Sarà stato il momento, sarà stato lui con i suoi baci e il suo tocco, o sarà stato semplicemente l'amore che provo per lui a farmi lasciare proprio andare.

Ero tentata di fermarlo, poi però il pensiero che una cosa del genere non mi ricapiterà mai più nella vita mi ha fatto cambiare idea.
Ho 18 anni, ho il ragazzo che amo davanti a me che mi sta baciando. Lui è fatto dall'alcol, io sono fatta di lui. E per un momento metto da parte tutto, non voglio pensare alle conseguenze, per una volta voglio soltanto agire.

Non farò sesso con lui, questo ovviamente non rientra nei piani della serata. Per quanto io lo ami e per quanto lui sia ubriaco, non farò mai una cosa del genere.

Non so dove mettere le mani ma lascio fare tutto a lui, io mi limito ad assecondarlo.
Il suo alito puzza di alcol.
Sento le sue mani posarsi sul mio fondoschiena e alzarmi. Mi aggrappo a lui e incrocio le gambe attorno al suo bacino.
Si ferma davanti il bancone della piccolissima cucina. C'è solo un lavandino e un minifrigo oltre a quel grande tavolo.
Mi fa sedere lì sopra, mi allarga le gambe e si infila nel mezzo. Smette di baciarmi, il suo tocco diventa più duro e fa quasi male a contatto con la mia pelle.
Lo lascio fare, lo fermerò quando sarà il caso.

Le sue labbra toccano solo la pelle esposta del collo, non è più tornato sulle mie labbra. Non ha detto una parola, sentivo solo il suo respiro pesante.
D'improvviso infila le mani sotto la mia gonna e mi irrigidisco. E' una sensazione strana sentire il tocco di qualcun altro sulla tua pelle.

"Niall" lo richiamo sapendo che sta già andando oltre. Metto le mie mani sulle sue braccia e tento di fermarlo, chiudendo le gambe.

"Voglio solo darti piacere" sussurra puntando il suo sguardo seducente nei miei occhi.

So che non mi farebbe mai del male anche sotto effetto dell'alcol, però questo suo sguardo e questo suo tono di voce mi spaventano.
Vorrei fermarlo, vorrei non averlo mai assecondato. L'unico timore che ho è che possa arrabbiarsi ad un mio rifiuto.
Non mi farà nulla, continuo a ripetermi. E' Niall e l'unica cosa che fa da ubriaco è sparare cazzate, ma in fondo questo suo lato l'ho visto solo attraverso internet. Non so cosa sia capace di fare sotto effetto dell'alcol.
Può anche essere Niall Horan ma l'alcol gioca brutti scherzi.

Sento di colpo una sua mano infilarsi nelle mie mutande e arrossisco cercando di allontanarlo.

"Credo che sia ora di andare a dormire" dico timidamente.

"Devi stare zitta"

Il suo tono freddo e distaccato mi incutono timore. Resto senza parole.

"Niall sul serio"

"Voglio solo farti un ditalino, poi andiamo a dormire, promesso"

Puzza troppo di alcol, non voglio farmi toccare, sarebbe una cosa troppo imbarazzante.

"Non voglio"

"Ma devi" quasi urla spaventandomi.

Mi appunto mentalmente di non farlo bere più così tanto.
Ingoio il groppo che ho in gola, sto sudando e Niall in queste vesti mi mette davvero ansia. Chiudo gli occhi e con un leggero tremolio prendo un respiro profondo.
Ha ancora la mano in quel punto, sento improvvisamente un lieve bruciore e d'istinto porto le mani sulle sue spalle, stringendo tra le dita il tessuto della sua maglietta.
Nascondo il viso nell'incavo del suo collo mordendomi il labbro inferiore e strizzando gli occhi.

-

Sento odore di caffè, per questo motivo apro gli occhi con un'immensa fatica.
Niall non è al mio fianco, mi alzo con il busto e sposto indietro i capelli, prendendo un respiro profondo. Mi alzo e a piedi nudi mi dirigo verso la piccola cucina, se così si può chiamare.
Non saprei come affrontarlo, dopo ieri l'imbarazzo è troppo.
Vedo Niall appoggiato al bancone, ha un bicchiere in mano e dopo aver girato il contenuto con un cucchiaino di carta lo beve a brevi sorsi.

Faccio un altro passo e finalmente si gira nella mia direzione. Mi sorride.
Sorride?

"Buongiorno"

Si avvicina, mi lascia un bacio tra i capelli.

"Ho fatto portare del caffè anche a te" indica il tavolo dove c'è un altro bicchiere. Mi scruta con i suoi occhi azzurri, ho sicuramente un'espressione confusa in viso.
Poi sospira.

"Giuro che mi faccio perdonare per ciò che è accaduto questa notte" parla serio portandosi una mano al petto.
Non dice nulla?
Sto per parlare ma mi anticipa.

"Sai che fine ha fatto poi quella ragazza?"

Corrugo la fronte. Di cosa sta parlando?

"Ragazza?"

"Si, la ragazza che ieri ho portato qui. So che non avrei dovuto, ma ho preso per mano la prima ragazza che mi è capitata e a te non ci avevo neanche pensato. Mi dispiace, ho bevuto troppo e neanche ricordo nulla"

Si porta una mano sulla testa, facendo una smorfia.

"Non dovrebbe essere stato uno bello spettacolo per te" arrossisce e fa finire la mano dietro la nuca, grattandola leggermente.

Crede di aver fatto quelle cose con una sconosciuta? Era talmente ubriaco da non riconoscermi?
Cosa dovrei fare, dirgli la verità o mentire?

"Tranquillo, ero stanchissima e mi sono addormentata" dico prima ancora di prendere una decisione.

Continua a guardarmi, come per capire se sto davvero bene. Gli sorrido, lui ricambia e allarga le braccia. Non perdo tempo, mi avvicino e mi accoccolo al suo petto.
Non ricorda nulla, sono stata fortunata. Devo solo tenermi questo segreto per me.

"Non faccio altro che combinare guai"

Mi allontano quel tanto che basta per guardarlo in viso, mantengo le mani attorno alla sua vita. Gli rivolgo uno sguardo confuso.

"So che a te piaccio, portando una ragazza in camera ti ho fatto solo star male, sono stato un idiota"

Non sono brava a mentire, do il meglio di me per non farmi sgamare.

"Non importa, davvero. Dimentichiamoci tutto e proseguiamo con la nostra vacanza"

Lui annuisce convinto, poi mi sorride.

"Si, hai ragione. Oggi andiamo al mare"

Si allontana da me e sento già la mancanza del suo corpo vicino al mio.
Questa notte era solo da dimenticare. E' stato abbastanza prepotente nei miei confronti, e si può dire che ha agito contro la mia forza di volontà, ma dopotutto è passato.
E' stato un momento di debolezza da parte mia, sia fisica che emotiva. Ma è anche stato un momento di pazzia dettato dall'alcol da parte sua.
Solo una notte, solo una pazzia.


vangoghsart

Ho fatto i capelli viola aw

E niente, sono felice

Belong; njh Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora