65.

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Mi guardo allo specchio, la mamma mi ha consigliato di indossare il vestito rosso che mi regalarono qualche anno fa a Natale. Non l'ho mai indossato.
Passo i palmi delle mani sul tessuto della gonna, ampia e lunga fin sopra il ginocchio.
Faccio una smorfia guardando le mie Converse bianche, rovinate oltretutto, ai miei piedi. Non ho mai indossato tacchi, non sono stata partecipe di particolari feste perciò non ho mai avuto modo di comprarli.
Spero che Niall non mi porti in un luogo affollato perché mi vergognerei tantissimo.

Sento suonare il campanello e sobbalzo. Corro in bagno e con gesti frenetici indosso deodorante sotto le ascelle e anche un po' di profumo che spruzzo sul collo e torno in camera.
La borsa e il cappotto. Dove sono?
Resto impalata sulla soglia della porta a pensare, poi ricordo di averli posati in salotto perciò affretto il passo verso quella direzione.
Mi blocco sul posto quando vedo Niall in total black con un giubbotto verde militare e un cappello grigio a coprirgli quei meravigliosi capelli.

"Hey" mi saluta lentamente mentre fa scorrere i suoi occhi sul mio corpo. Arrossisco.

"Quanto sei bella" dice mia madre emozionata per il mio primo appuntamento.

Oddio è il mio primo appuntamento. Con Niall!

"Sei pronta?"

Guardo Niall annuendo. Non riesco a parlare.
Infilo il cappotto e prendo la borsa. Niall saluta mia madre e finalmente usciamo. Fa davvero tanto freddo.
Niall mi apre la portiera dell'auto che ha preso in affitto per il periodo di tempo in cui alloggerà in Italia, lo ringrazio e mi sistemo sul sedile, allacciando poi la cintura.

"Ti prego dimmi che non andremo in un ristorante"

"Non ti piace come primo appuntamento?"

"Non è questo. È che non avevo un bel paio di scarpe da indossare e mi vergognerei ad andare in giro conciata così. Ti farei fare brutta figura" mormoro.

Posa la mano sulla mia, dandomi calore. 

"Sei bellissima Meredith. Le scarpe stanno divinamente sotto questo vestito e a me piaci così nella tua semplicità e unicità. Con te non farei mai una brutta figura, anche se del giudizio degli altri poco mi importa"

Continuo a guardare le nostre mani.

"Ad ogni modo stai tranquilla, non andremo in un ristorante. Sarà un posto tranquillo"

Mi rilassai alle sue parole.
Non impostò il navigatore, altrimenti avrebbe rovinato la sorpresa. Spero solo che ricordi la strada.
Ci fermammo davanti l'hotel in cui alloggiava.

"Ho dimenticato una cosa in camera. Mi accompagni? Non voglio lasciarti sola qui"

Non mi andava di scendere, fuori faceva freddo. Però non riuscii a dire di no a quel viso tanto dolce.
Chiuse la macchina e infilò le chiavi nella tasca dei pantaloni. Mi rivolse un sorriso e mi prese per mano, intrecciando le dita con le mie.

Avevo le farfalle nello stomaco.

Salimmo fino alla sua stanza. Mi sorrise nuovamente prima di aprire la porta. Lasciò la mia mano e mi fece entrare per prima.
Sentii la porta richiudersi alle mie spalle, poi accese la luce e i miei occhi si spalancarono.
Portai le mani sulla bocca tanta era la sorpresa.

Aveva sistemato delle coperte con numerosi cuscini a terra, sul pavimento. Tutto intorno aveva sistemato delle luci natalizie, che aveva attaccato anche addosso al muro. Tra le coperte c'erano un pc, varie custodie di dvd e un cestino da pic-nic.

Spostai lo sguardo su di Niall che stava afferrando un mazzo di rose posto sul piumone del letto.
Me le porse sorridendo.
Le presi, lo abbracciai stringendolo forte.

Belong; njh Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora