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Niall

"Amore"

Posai la guancia sul cuscino, in modo da poter guardare la mia ragazza. Si era appena svegliata, indossava una camicia da notte di seta rosa, con sfumature viola.
Ero stanco, da quando ho lasciato casa di Meredith non sono più riuscito a chiudere occhio. Non dovevo sentirmi in colpa, non ho fatto nulla di male.
Lei è innamorata di me, io amo Sam, non posso farci nulla. So che è rimasta ferita dalla notizia della gravidanza ma siamo fidanzati, non ho messo incinta una puttana da una notte.

Per sicurezza stiamo aspettando di arrivare ai 3 mesi del bambino, prima di dare la notizia a tutto il mondo. Vogliamo assicurarci che tutto vada bene prima di scatenare il putiferio.
Ogni volta che penso al momento in cui le nostre fans sapranno cosa ho combinato, mi fa male il petto, non voglio che pensino che io sia inaffidabile.
E' capitato, loro non possono capire.

"Buongiorno, amore" sussurro mettendomi seduto.

Mi sposto su di lei, poso le ginocchia ai lati delle sue cosce. Mi abbasso per darle un bacio sulle labbra, lei sorride svegliandosi del tutto. Le accarezzo le braccia, con le labbra scendo sempre più giù, fino a posarle sulla sua pancia.
Le do qualche bacio, e le scene di una Sam con il pancione mi fanno quasi piangere.
Ripenso a tutte le volte in cui abbiamo fatto l'amore, sono sempre stato attento, dannazione. Non che io non voglia un bambino, anzi sono felice, diventerò papà, però non lo volevo ora.

"Pensi sia un maschietto?" mi domanda incastrando le dita della sua mano destra tra i capelli. Alzo il viso e la guardo negli occhi.

"Io spero che sia femmina" continuò.

"Che importanza ha?" chiesi io, sorridendo.

Le accarezzai la pancia, ancora non riuscivo a realizzare. Louis è anche arrabbiato con me e Meredith non mi parla.
Più tardi scriverò ad entrambi.

Mi stesi di nuovo sotto le coperte, accanto a lei. Osservo il soffitto bianco, nella mia mente vagano già le immagini di me e mio figlio,o mia figlia, che giochiamo con i suoi primi giocattoli, guardiamo i cartoni animati, facciamo un bagnetto insieme e le do da mangiare.
Poi penso a tutte le nottate che passerò sveglio a preparargli il latte, a cullarlo tra le mie braccia per farlo addormentare.
Spero di essere un buon padre.

"Ti amo, lo sai vero?"

Sam si girò su fianco, mi baciò una guancia e di conseguenza sorrisi. Guardai i suoi occhi azzurri, di un azzurro diverso dal mio.
Era bellissima.

"Anche io ti amo" parlai con voce roca.

"Mi prepari la colazione? Ho voglia di uova e bacon" mugolò.

Non credo di essere pronto a sopportare lei e le sue voglie, mi farà correre e sicuramente anche innervosire.
Mi alzo senza dire nulla, a piedi nudi scendo al piano inferiore e apro il frigo prendendo due uova. Le rompo e le metto in una padella, accendendo i fornelli.

Nel frattempo prendo il telefono e apro la conversazione con Louis. Sospiro leggendo gli ultimi messaggi, mi scappa una risata vedendo la quantità esagerata di cuori che mi mandava, scherzando e facendo l'idiota.

Apro la tastiera, rifletto qualche istante su cosa scrivergli. Le mie dita iniziano a muoversi tremando leggermente. Ero spaventato.
Harry e Liam avevano reagito quasi allo stesso modo, ma mi hanno rassicurato dicendomi di starmi accanto per eventuali difficoltà.

Anche lui è diventato padre, non mi sta bene che mi tratti male quando io sono stato il primo ad abbracciarlo dopo la notizia della sua paternità.
Non voglio perderlo, gli voglio un'infinità di bene, non ce la farei ad andare avanti senza di lui.

Spengo i fornelli e lascio le uova nella padella. Riprendo a scrivere il messaggio per poi inviarlo.

Io: Louis, smettila di ignorarmi. Vorrei parlarti, anche di Meredith se è possibile. Fammi parlare, dopodiché potrai anche tornare ad ignorarmi. Per favore.

Sentii i passi leggeri di Sam scendere le scale. Mi affrettai a sistemare le uova in un piatto e aggiungere il bacon.
Mi sorrise sedendosi attorno alla penisola.

"Grazie"

Non risposi. Ero concentrato sullo schermo del cellulare che si era illuminato.

Tommo: Va bene. Chiamami appena puoi.

Mi sentii più leggerlo dopo la sua risposta.

"Chi è?" chiese dopo aver mandato giù un boccone di bacon.

"Louis, dobbiamo parlare di lavoro"

Se avrei detto a Sam che Louis non accettava la gravidanza sarebbe andata su tutte le furie.

E' tuo amico, come può pensare una cosa del genere! Tu gli sei sempre stato accanto, questo è il suo modo per ringraziarti?

Avrebbe urlato.

"Vado a farmi una passeggiata e nel frattempo lo chiamo" la avvisai.

Tornai in camera, mi cambiai velocemente, mi diedi una sistemata ai capelli e uscii frettoloso. Non appena misi piede sul marciapiede schiacciai il pulsante della cornetta per chiamarlo.
Sam era meglio non averla tra i piedi. Se viene a sapere di Meredith diventerà gelosa e l'ultima cosa che voglio è farla preoccupare.

Sentii un fruscio provenire dall'altra parte della cornetta. Aveva accettato la chiamata ma non aveva ancora parlato.

"Louis?"

"Dimmi"

Il suo tono freddo e distaccato non mi sorpresero.

"Cos'è che ti da fastidio? La gravidanza o il fatto che Meredith sta soffrendo?" chiesi.

"Entrambi"

"Anche tu ci sei passato Louis! Perché non puoi starmi accanto come io ho fatto con te?" chiesi tirandomi qualche ciuffo biondo.

"Mi preoccupo più per Meredith"

"Rispondi alla mia domanda!" dissi quasi pregandolo.

"Perché io sono più grande! Ti ho sempre visto come un ragazzino, per me sei il piccolo della band. La notizia della tua paternità mi ha sconvolto, okay? Non voglio che tu ti prenda questa responsabilità, devi ancora divertirti, non puoi passare questo periodo della tua vita a cambiare pannolini! Io ho sbagliato, non volevo che tu commettessi il mio stesso errore!"

Restai in silenzio per qualche secondo, assimilando tutte quelle parole.

"Non mi piace definire errore un bambino" riuscii a dire.

"Però è capitato, non abbandonarmi Louis, non farlo perché io non ce la farei a stare senza di te"

Mi asciugai una lacrima. Speravo vivamente che capisse.

"Sono solo spaventato per te e preoccupato per Meredith" borbottò.

"Meredith avrebbe sofferto comunque. A me non piace, non avrebbe mai avuto una... una possibilità" guardai verso il basso. Infondo mi dispiaceva.

"Credo che dovrei tagliare tutti i contatti con lei, la faccio solo stare peggio. Poi lei ha un carattere particolare, non penso che riuscirà a stare nel nostro mondo" pensai ad alta voce.

"Non farlo Niall"

"E' la cosa migliore" ribattei.

"Ha bisogno di noi, siamo noi che dobbiamo toglierle tutte le insicurezze. Se non lo facciamo noi non lo farà nessuno"

Sospirai.

"Ci penserò" sussurrai.

ikigaiall

Il primo capitolo dal punto di vista di Niall, voglio tanti commenti per questo!

Belong; njh Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora