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"Guarda questo!"

Cliccò sull'immagine per ingrandirla, era un hotel a 5 stelle, dalle foto le suite sembravano il nuovo paradiso terrestre.
Tutto in tonalità bianca e azzurra.

Fece scorrere la pagina verso il basso, c'erano vari prezzi tutti molto alti. Non sapevo quanto valeva una suite di quell'hotel in euro, ma si capiva benissimo il suo costo elevato.

"Non ce n'è uno che costa meno?" chiesi facendo una smorfia.

"E' Miami, Med" rise lui.

Tornai a fissare lo schermo del computer.
Era Niall Horan, poteva farsi prenotare una stanza in due secondi, ma voleva farlo lui, come il resto delle persone non ricche e famose.

"Allora? Ti piace?"

"Si ma..."

"Allora prenotiamo una stanza" mi interruppe.

Lo invidiavo molto. Se voleva una cosa poteva ottenerla subito, i soldi per lui non erano un problema. Risi scuotendo la testa, non gli farò cambiare idea, lo so.
Prima di prenotare mi guardò.

"Ehm, prendiamo la stanza singola o una matrimoniale?" mi domandò con un lieve imbarazzo. Non sapevo rispondergli, era ovvio che volevo la stanza singola, non avrei dormito con lui per una settimana. Sarebbe stato troppo imbarazzante.

"La stanza matrimoniale è molto più bella, possiamo farci dare quella con la vista sulla spiaggia, sarebbe magnifico!" propone esaltato.

"Va bene" mormorai.

Cavolo!
Okay, riuscirò a superare sei notti nello stesso letto, non è poi così orribile. Insomma, dormirò con Niall Horan, nello stesso letto.
Tutto normale.

Mi stesi sul letto, dovrei chiamare mia madre per avvisarla. Per tutto questo tempo non mi ha chiamata neanche una volta per sapere come stavo. Ci siamo sentite il giorno del mio compleanno, mi ha detto che le manco ma che è felice.
Sapeva quanto Niall fosse importante per me.

Quest'ultimo si stese al mio fianco, mentre io cercavo tra i contatti il numero di mia madre.

"Chi chiami?" chiese curioso.

"Mamma" gli sorrisi.

"Pronto?"

"Mamma, sono io, Meredith"

"Tesoro, come va?"

Niall stava ascoltando curioso, anche se non stava capendo nulla dell'italiano.

"Molto bene, ti ho chiamata per avvisarti che tra qualche giorno Niall mi porta a Miami"

"Va bene, sono felice che tu ti stia godendo l'estate. Stati attenti però"

"Si tranquilla, sono in buone mani"

"Fate tante foto e salutami Niall"

"E' qui accanto a me, aspetta"

Allontanai il telefono dall'orecchio e lo avvicinai alla bocca di Niall.

"Ti saluta" lo informai.

"Ciao!" disse in italiano, risi e riportai il telefono all'orecchio.

"Che carino" rise mia madre.

"Non so cosa sta succedendo lì ma stai attenta amore. Non voglio vietarti nulla ma almeno nel sesso ascolta tua madre e stai attenta" proseguì. Arrossii.

"Mamma! Non ho fatto nulla del genere, per l'amor di Dio!"

"E vuoi che ti creda?"

La liquidai all'istante per evitare che mi mettesse in ulteriore imbarazzo. Niall non smetteva di fissarmi, era inquietante e abbastanza opprimente.

"Perché sei arrossita?"

"Crede che noi abbiamo..." gesticolai per fargli intendere la frase senza il bisogno di proseguirla.

"Che abbiamo fatto sesso?"

Aveva sempre questo tono tranquillo nello specificare le cose. Andava dritto al punto senza  troppi giri di parole.
Annuii.

"Amo tua madre" rise portando le braccia dietro la testa. Alzai gli occhi al cielo, i suoi commenti non mancavano mai.

Si mosse poco delicatamente mettendosi su un fianco. Posò una mano sulla mia pancia e con il dito iniziò a seguire le linee che formavano il disegno di un fiore sulla mia maglietta.
Guardavo la sua mano e repressi la voglia di stringerla nella mia.

"L'ultima volta che sono stato a Miami stavo quasi per entrare in un negozio di tatuaggi, poi ci ho ripensato all'ultimo minuto e sono finito per entrare nel Mc Donald's che c'era all'angolo della strada" sorrise al ricordo.
Io in risposta risi.

"Vogliamo farci un tatuaggio insieme?" domandò di getto.

Mi sta seriamente chiedendo di farci un tatuaggio insieme? Quel Niall che ha una paura tremenda di farsi un tatuaggio è lo stesso Niall che mi ha appena fatto questa domanda?

"Sei sicuro di volerlo fare?"

Era pur sempre inchiostro indelebile sulla pelle. Lui annuì.

"I ragazzi con i tatuaggi hanno il loro fascino, voglio averlo anche io. Non mi farò nulla di esagerato, però stavo pensando che magari sarebbe figo da mostrare"

"Non hai bisogno di un tatuaggio per avere fascino Niall, sei affascinante anche senza" dissi sincera, senza vergogna.

"Grazie" rispose impacciato "Però voglio farlo, magari una cosa piccola"

"Va bene, verrò con te se vuoi"

Annuì, restò in silenzio senza aprire più bocca, e il che era strano.

"Se non sei sicuro non farlo, è un tatuaggio, non è poi così importante" lo rassicurai.

"No, voglio farlo, è solo che..."

Lo guardai, in attesa che finisse di parlare.

"Volevo farlo con te. Sai, quelle cose che si fanno tra amici o fidanzati in cui si tatuano la stessa cosa"

Aveva le guance rosse dall'imbarazzo, gesticolava in maniera esagerata.
Perché tutt'un tratto si imbarazzava?

"E' carina come cosa. Cosa avresti in mente di farmi tatuare?"

"Non lo so, stavo pensando ad una faccina sorridente"

"Una faccina sorridente?" aggrottai le sopracciglia.

"Sì, come simbolo di felicità. Tu sei la mia felicità come io sono la tua"

Di nuovo la strana sensazione allo stomaco con cui ormai convivevo. Ero la sua felicità.

"O almeno spero di esserlo ancora" aggiunge con tono malinconico.

Mi giro anche io su un fianco, avvolgo il braccio attorno al suo corpo e lo abbraccio, affondando il viso nel suo petto non curandomi degli occhiali.

"Certo che  lo sei"

"Ti voglio bene Med, con te sono felice e mi dispiace essermene accorto solo ora"

Beh, non è mai troppo tardi.

Belong; njh Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora