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"Dai amore, esci di lì"

Io e Sam stavamo ridacchiando. Niall si stava facendo una doccia, abbiamo tolto dal bagno tutti gli asciugamani e tutti i vestiti che si era preparato.
Gli avevamo lasciato solo una gonnellina in tulle rosa a disposizione per coprirsi, a meno che non avrebbe deciso di farsi vedere nudo da me.
Insomma, con Sam non avrebbe avuto problemi, ma con me non penso sia capace di fare una cosa del genere.

Ero pronta a riprenderlo con il telefono puntato verso la porta, lo avremmo poi postato su instagram.

"Non uscirò di qui!" urlò da dietro la porta.

"Dai Niall" lo incitai.

"Ma non ci pensate nemmeno!"

"Ho la chiave di riserva, o esci tu oppure entriamo noi. A te la scelta." Sam mi guardò complice.

"Grandissime stronze, me la pagherete entrambe"

Sentimmo la chiave girare nella toppa.

"Lo sto per fare sul serio, non riesco a crederci" borbottò.

La porta si aprì, scoppiai a ridere quando uscì dal bagno avvolto da quella gonna che gli stava anche un po' larga.

"Mi stai riprendendo?" ripresi per bene la sua faccia e ridendo indietreggiai.

"Bastarda, ti conviene scappare!"

Stoppai il video e uscii dalla stanza correndo, dopo qualche secondo sentivo i passi più pesanti di Niall venirmi dietro. Non sapevo dove andare, ovunque sarei andata mi avrebbe presa.
Mi chiusi nel suo studio di musica, mi accorsi solo dopo che la chiave in quella porta non c'era. Tentai di tenere la porta chiusa ma lui aveva più forza di me.
Non potevo non ridere vedendolo con una gonna da donna addosso.

Ridevo, ridevo senza sosta.
Mi aveva bloccata con un braccio e con l'altra mano mi stava facendo il solletico. Piano piano mi accasciai a terra non avendo più le forze per stare in piedi. Lui mi finì sopra e per fortuna, prima di uscire dalla stanza, si era infilato al volo un paio di mutande.

"Niall" risi.

"Puoi pregarmi quanto vuoi ma non ti lascerò andare" rise anche lui.

"Ti prego, ti prego... non ce la faccio" risi ancora più forte. Mi faceva male pancia e le lacrime iniziavano ad uscirmi dagli occhi.

"Per favore, farò tutto quello vuoi" lo pregai ancora.

"Chiedimi scusa"

"Scusa, scusa, scusa" ripresi a ridere più forte.

"Dimmi che non farai mai più una cosa del genere"

"No" risposi cercando di afferrargli le mani per farlo smettere. Ma la sua presa era forte ed io troppo debole.

"Ti prego Niall, ti voglio bene"

Finalmente fermò quelle maledette dita. Ripresi fiato asciugandomi le lacrime che mi erano uscite a causa delle troppe risate.

"Ho smesso solo perché avresti potuto denunciarmi per abuso sui minori" scherzò.

"Non sono minorenne" dissi alzandomi in piedi, dopo di lui. Mi guardò confuso, togliendosi la gonna e restando in mutande. Arrossii ma distolsi lo sguardo.

"Oggi è il mio compleanno, non sono più minorenne"

Un' espressione di stupore comparve sul suo viso.

"Perché non me lo hai detto prima? Avremmo potuto organizzare qualcosa di carino per oggi"

"E' solo un compleanno, non è poi così importante, non l'ho mai festeggiato" scrollai le spalle.

"Non è solo un compleanno, compi diciotto anni"

Abbassai lo sguardo alzando le spalle. Non era necessario festeggiarlo.
Le braccia di Niall mi avvolsero la vita, mi strinse contro il suo petto nudo e sentire quel contatto contro di me mi faceva diventare rossa dalla vergogna.

"Buon compleanno piccola Med"

Mi baciò due volte sulla stessa guancia, sorrisi ringraziandolo.

"Cosa ti piacerebbe fare stasera?"

"Niente Niall"

Mi sentivo così bene ad averlo vicino, con le sue mani sulle mie spalle e i suoi occhi fissi nei miei. Sentivo il suo respiro caldo sulla pelle.

"Ma come niente? Deve esserci qualcosa che desideri fare, quindi perché non farla questa sera?"

Era ovvio che c'era qualcosa che desideravo fare, e ora, avendolo davanti a me quasi completamente nudo, mi faceva venire in mente tanti di quei pensieri illegali che non potevo per niente esporli ad alta voce.

"Mi basta passare la serata con te e Sam, e magari anche Louis se non è già andato via"

"E' partito questa mattina" disse dispiaciuto.

Sam entrò nella stanza, lanciò un paio di pantaloni a Niall e lo incitò a vestirsi.

"Meredith compie 18 anni oggi" avvisa Niall.

Mi sono talmente abituata ad ascoltare Med uscire dalla sua bocca, che sentendo nominare il nome completo mi fa sbriciolare lo stomaco.
Ad essere sincera non so cosa succede dentro di me quando sto vicino a Niall, il mio stomaco mi provoca un solletico interiore così piacevole.

"Tanti auguri!"

Ringrazio Sam che mi abbraccia. Niall nel frattempo si è infilato i pantaloni.

"Amore, per questa sera ti affido l'incarico di rendere Med una piccola principessa, staremo qui a casa ma la voglio vedere elegante, almeno oggi"

Sam imita il tipico saluto militare. Usciamo dalla stanza per dirigerci nella mia, Niall mi passa un braccio attorno alle spalle e mi avvicina a lui.

"Profumi" dissi senza neanche pensarci, annusando la pelle del petto esposta. Lo sento ridacchiare. Stringe la presa attorno alle mie spalle e mi spiaccica letteralmente il viso al suo petto.

"Idiota!" urlo una volta che riesco a staccarmi dalla sua presa. Mi sistemo gli occhiali.

"Idiota!" mi scimmiotta lui. Sam ride, guardandoci con sguardo dolce.

Arrivati nella mia stanza Niall prende per i fianchi la sua ragazza e le si avvicina. Mi giro di spalle imbarazzata e anche infastidita.

"Falle indossare uno dei vestiti che ha comprato, rendila bellissima" lo sentii dire. Poi ci fu uno schiocco di un bacio.

"Anche se qui l'unica meraviglia sei tu, amore mio" proseguì abbassando il tono di voce, ma lo sentii ugualmente.

Abbassai la testa, sospirai silenziosamente.

Belong; njh Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora