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Mi sveglio a causa di alcune urla. Mi metto a sedere e resto in silenzio per ascoltare. Non riesco a capire cosa dice ma riconosco la voce di Niall.
E' davvero molto arrabbiato.

Mi alzo e scendendo le scale vedo Niall di fronte a Sam. Lei ha le occhiaie, lo sguardo spento e sussulta ogni volta che il suo ragazzo le urla contro.
Finisco di scendere l'ultimo gradino ma nessuno dei due mi rivolge l'attenzione, Niall è troppo impegnato ad urlare e Sam sembra aver appena finito di piangere.

Niall la spinge per le spalle, sorpresa dalla sua azione mi metto tra di loro, cercando di allontanare Niall prima che faccia qualche altro gesto del genere.

"Hai ucciso nostro figlio!"

A quelle parole mi volto verso Sam, non toglie lo sguardo da Niall. Spingo delicatamente Niall contro il muro, e lui per fortuna non fa obiezioni.
Le lacrime iniziano a scendergli lungo il viso e il tono di voce gli diventa più debole.

"Lo hai ucciso, dovresti vergognarti" piange diventando sempre più debole al mio tocco.

"Vai via da questa casa, non voglio più vederti!"

Scivola contro la parete sedendosi per terra. Sam non ha aperto bocca.

"Mio figlio" continua a piangere Niall.

Sam mi guarda, si avvicina alla porta e la apre. Mi avvicino a lei, una volta uscita dall'uscio della porta.

"Cosa è successo?" sussurro guardando la sua pancia diversa dagli ultimi tempi.

"Ieri sera ero con le mie amiche, loro erano già ubriache e non hanno potuto fermarmi. Ho bevuto alcool, di tutti i tipi. Questa notte mi sono sentita male, mi hanno portata in ospedale. Il bambino non ha retto tutti quegli alcolici" una lacrima scivola sul suo volto.

"Mi dispiace, credimi Meredith io non volevo, non so cosa mi sia preso. Avevo voglia di bere, mi dispiace tantissimo" piange.

La stringo in un abbraccio.

"Tranquilla, parlerò io con Niall, vedrai che si risolverà tutto"

"Non mi perdonerà mai"

"Si che ti perdonerà, lui ti ama"

Tira su con il naso più volte, scioglie l'abbraccio.

"Sarà meglio che io vada"

Annuisco, la saluto con un gesto della mano e la vedo andare via. Richiudo la porta, Niall è sempre a terra con le gambe al petto che piange a singhiozzi.

"Niall" sussurro abbassandomi sulle ginocchia, di fronte a lui. Gli prendo la mano e la stringo nella mia.

"Alzati da qui" gli dico dolcemente tirandolo per la mano. Lui si alza, non riesce a reggersi in piedi e si appoggia di peso su di me, stringendomi e bagnandomi la maglia del pigiama.

"Non la perdonerò mai" borbottò con voce soffocata. Gli accarezzai la schiena.

Non ero capace di dirgli nulla. Non so che dolore si prova, e spero di non poterlo provare mai, ma non è stato volontario, è capitato.
Non posso ovviamente dirglielo, era suo figlio, qualsiasi parola di conforto io gli dica non servirebbe a nulla. Lo accompagno in camera sua, si ferma sulla soglia della porta e si rifiuta di entrare.

"Fino a quando non porterà via la sua roba io lì dentro non ci entro"

"Niall, non lo ha fatto volontariamente, è successo" sospiro.

"Non mi interessa, ha bevuto quando sapeva di essere incinta. Volontariamente o no io non la perdono"

Mi rifiuto di parlargli, come ho detto prima qualsiasi cosa io dica sarà solamente buttata al vento. Lo accompagno nella mia stanza, vorrei restare qui con lui ma la casa ha bisogno di essere riordinata. Lo lascio riposare un po', anche se so già che passerà tutto il tempo a piangere.

Mi richiudo la porta alle spalle, sento ancora i suoi singhiozzi, mi affretto a scendere giù così da non sentirmi quell'orribile peso sul petto.
I piatti da lavare di ieri sera sono ancora nel lavandino, mi rimbocco le maniche e inizio a sistemarli nella lavastoviglie. In salotto ci sono cuscini sparsi a terra che rimetto subito al loro posto, e il tavolino in vetro al centro del tappeto ha bisogno di una ripulita.
Sistemo le riviste sotto di esso e tolgo i bicchieri di carta che Niall ha lasciato lì la scorsa sera.

Niall non è un tipo disordinato, anzi, ma ci sono quei giorni in cui dove va lascia qualcosa, proprio come i bicchieri.

Dovremmo preparare anche qualcosa per pranzo, ma non sono molto brava in cucina e non so cosa Niall voglia mangiare.
Salgo in camera con l'intento di chiederglielo.  Apro lentamente la porta della stanza.

"Hey, cosa vuoi per pranzo?" gli chiedo restando sulla soglia della porta.

"Non ho fame"

"Qualcosa devi mangiarla" insisto.

"Ti ho detto che non ho fame" risponde con lo stesso tono calmo di prima.

"Perdonala Niall, tutti commettono errori nella vita"

"Non ero pronto a diventare padre, credo che non sarò mai sicuro di esserlo fino a quando non lo sarò davvero. Mi ci stavo abituando, stavo amando nostro figlio, avevo già programmato tutto nella mia mente"

"Non pensi che anche lei sta soffrendo? Anzi, credo che lei soffra di più, averlo dentro di noi è una sensazione che voi uomini non potrete mai capire"

Gira la testa verso di me e finalmente smette di osservare il soffitto.

"Tu neanche puoi capirlo, al momento"

"Non è questo il punto. Voglio farti capire che chi sta soffrendo non sei solo tu Niall, ma anche Sam. Da quando sei diventato così egoista?"

Questo suo comportamento mi sta irritando. Pensa solo a lui stesso, non gli importa dei sentimenti degli altri, non gli importa come possano sentirsi coloro che gli stanno attorno. Se sta bene lui devono stare bene tutti.
Questa è la sua teoria.

"Io egoista?" si punta il dito contro mettendosi seduto sul letto.

"Si, tu Niall. Sembra che tutto giri attorno a te! Fossi in te andrei da Sam e mi farei dare delle spiegazioni, perché se ha bevuto alcolici un motivo c'è. Ma a quanto pare a te non interessa, lei ha ucciso vostro figlio e automaticamente la tagli fuori dalla tua vita"

Mi sta guardando in silenzio.
Da dove ho tirato fuori tutto questo coraggio?

"Ora la colpa è mia?" ride ironicamente.

Alzo gli occhi al cielo ed esco dalla stanza. Non so cosa gli stia succedendo, so solo che sta diventando insopportabile ed irritante.

ikigaiall

Avevo immaginato questo capitolo diversamente, a dire il vero. Non so perché non sono riuscita a scriverlo come volevo ma sono comunque soddisfatta.

So che era prevedibile la morte del bambino, ma per far funzionare qualcosa tra Niall e Meredith dovevo farlo. Sempre se ci sarà qualcosa tra i due.

Volevo ringraziare @Tomlinsonslove (non mi fa taggare) per il commento che potete leggere nella foto dei media.
Mi fa davvero piacere sapere che vi piace tanto la mia storia e ovviamente ringrazio tutte coloro che commentano con complimenti del genere.

Siete adorabili❤️

E tanti auguri di buon compleanno a Nialllovesitaly ❤️

Belong; njh Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora