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Niall

Sono passati sei mesi, è da gennaio che devo vedere Meredith e mi manca da morire.
Sono stato troppo impegnato con il mio lavoro, mi segregavo in studio a registrare il mio primo album e volevo dare il meglio di me. Parecchie volte venivo rimproverato.

"Niall concentrati"

"Niall posa quel telefono"

"Niall non stai facendo bene il tuo lavoro"

"O ti concentri o dovrai trovarti un altro lavoro!"

"Registriamo da capo, non ti concentri abbastanza"

Tornavo a casa con la voglia di piangere. In alcuni momenti ero tentato di lasciare davvero il lavoro, ma per fortuna c'era Meredith che mi incoraggiava e mi tranquillizzava.
Lei era impegnata con lo studio ma per fortuna trovavamo sempre del tempo per qualche messaggio, chiamata o videochiamata su Skype.
Da poco ha dato gli ultimi esami e si è diplomata con un ottimo punteggio. Sono così fiero di lei.

La nostra relazione va benissimo, siamo stati entrambi forti da mantenerla nonostante la distanza. Lei si è sciolta parecchio, mi parla di qualsiasi cosa senza vergogna.

Passerà l'estate con me, io ho un periodo di pausa e in autunno inizierò il tour perciò abbiamo circa tre mesi da trascorrere insieme.
Louis mi ha fatto il piacere di andarla a prendere in aeroporto mentre io preparavo la cena. Avevo organizzato una cena fuori in giardino, aggiungendo una candela sul tavolo per rendere l'atmosfera più romantica.
Credo che da domani sera inizierò a viziarla e a portarla in alcuni ristoranti molto chic. Se lo merita.
Lei non è un tipo che desidera anelli e rose. È una ragazza semplice, ma una cena romantica ce la meritiamo entrambi, dopo sei mesi trascorsi lontani l'uno dall'altra.
Le ho fatto un piccolo regalo, so che le piacerà.

Alzo di scatto la testa quando sento il citofono suonare. Vedo dalle telecamere che si tratta di Louis perciò gli apro il cancello tornando a girare la pasta. Il cuore inizia a battermi velocemente, voglio vederla e stringerla tra le mie braccia.
Spesso Meredith si fa prendere dall'emozione, le tremano le mani mentre ci baciamo e la trovo una cosa tanto dolce. Devo ammettere però che l'effetto che lei ha su di me non è poi così differente. Quando aspettavo le sue chiamate su Skype avevo sempre il cuore che batteva più forte del dovuto, le gambe si indebolivano al contatto con i suoi occhi e lo stomaco mi si attorcigliava facendomi provare una sensazione piacevole.

La amo.

"Smettila!" sento la sua risata seguita dal rumore della porta che si chiude.
Mi dirigo verso l'ingresso e resto senza fiato nel vederla. È l'unica cosa di cui ho bisogno.

"Niall!"

Mi salta letteralmente addosso e mi circonda la vita con le gambe. Sorrido e le bacio la tempia. Passiamo qualche minuto così, lei non vuole proprio scendere e sta anche piangendo.

"Amore" la chiamo ridendo appena. Singhiozza.
Raggiungo la cucina e la faccio sedere sulla penisola dove ci sono ancora alcune pentole. Tolgo le braccia dalla sua vita ma lei non ha intenzione di togliere le sue dal mio collo.
Singhiozza di nuovo.

"Hey piccola" sussurro riuscendo finalmente a guardarla.

"Non sei felice di vedermi?" scherzo cercando di farla ridere.

"Mi sei mancato tantissimo, ti prego abbracciami" dice con la voce soffocata dal pianto.
La stringo al mio petto e le accarezzo la schiena.

"Ragazzi scusate" alzo la testa verso l'ingresso e Meredith fa lo stesso voltandosi. Louis ci sorride.

Belong; njh Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora