56.

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E' il 13 settembre, dopodomani dovrò tornare a scuola. Domani invece ho l'aereo per l'Italia e non voglio per niente lasciare Niall.
Mi sono divertita con lui, è di ottima compagnia e mi mancherà.

Sento dei passi nel corridoio, mi affretto ad infilare la busta che ho tra le mani nella mia borsa. Sorrido a Niall, che entra in camera più felice del solito.

"Questa sera usciamo con Liam, pizza o street food e poi andremo un po' in giro per Londra"

Già, eravamo tornati a Londra. In tre mesi ho visitato Mullingar, Londra e Miami. E' assurdo!
Dopo la sua notizia però mi rattristo. Gli avevo organizzato una bella sorpresa, non potevo mandare tutto a rotoli.
Mi appunto mentalmente mi mandare un messaggio al nostro amico, per informalo e per chiedergli se gentilmente potrebbe spostare l'uscita.

"Preferisco la pizza"

Mi fa il verso dietro, facendomi accigliare giocosamente.

"Italiana di merda, ti invidio" ride. Io do una scrollata alle spalle, nascondendo un sorriso fiero della cucina del mio Paese.

"Non so cosa indossare per questa sera" si lamenta uscendo dalla camera. Lo seguo sapendo già che si sta dirigendo verso la cabina armadio.
E' piena di vestiti, in particolare magliette. Amo il suo stile, il suo modo di vestire.
Sposto le grucce accuratamente, osservando i vari outfit possibili. Mi fermo su una felpa in particolare, quella nera dell'Adidas, con la zip.

"Ricco di merda, sono io che invidio te. Ho sempre desiderato questa felpa ma in un modo o nell'altro non ho mai avuto la possibilità di comprarla" la riappendo, sbuffando.

"E come mai?"

Oh beh, forse perché è di marca e costa molto. Forse perché i miei genitori non mi presteranno mai i soldi per comprarla e forse perché tutti i soldi che avevo li stavo mettendo da parte per "comprare" il tuo regalo di compleanno.
Forse solo per questo.

"I miei genitori non mi prestano dei soldi. Io non lavoro, perciò" lascio la frase in sospeso alzando le spalle.

Annuisce appena.

"Io metterei dei jeans con una camicia bianca, ti dona" gli consigliai.

"Dici?"

Annuii. Senza dare troppo nell'occhio presi il telefono e inviai un messaggio a Louis. Non avevo il numero di Liam perciò l'unica soluzione era questa.

Io: Lou devi dire a Liam di contattarmi, dagli tu il mio numero

Louis: Certo piccolina ;)

"Non voglio tornare a scuola" sbuffai, lamentandomi.

"Un ultimo sforzo dai, sei all'ultimo anno finalmente" cercò di vedere il lato positivo.

Liam: Meredith sono Liam :)

Io: Lee, devi annullare per questa sera, per favore

Liam: Perché?

Io: Avevo organizzato una sorpresa a Niall, devo dargli il suo regalo, e visto che domani torno a casa non posso rimandare

Liam: Va bene, uscirò domani con Niall, tranquilla :)

Io: Grazie infinite! Chiama Niall e digli che la serata è stata annullata per altri impegni, o non so inventati tu qualcosa

Liam: Si, ci penso io

"Con chi parli?"

Alzai di scatto la testa.

"Con mia mamma, la stavo avvertendo dell'orario di ritorno" mentii.

Mi lamentai quando qualcosa mi finì sulla faccia, ricadde poi sulle mie gambe e abbassai lo sguardo con ancora il cipiglio sul viso.

"Prendila, te la regalo"

Guardo Niall e poi riporto lo sguardo sulla felpa dell'Adidas che mi ha appena lanciato addosso. Il mio viso si rilassa, riporto gli occhi su di Niall che mi sta guardando con un dolce sorriso.
Scanso l'indumento e mi alzo dal pouf dove ero seduta, gli vado incontro abbracciandolo.

"Sei sicuro? Posso vivere anche senza"

La sua risata a un paio di millimetri dal mio orecchio non è affatto un tranquillizzante per i miei ormoni, ci ritroviamo faccia a faccia e mi da un buffetto sulla guancia.

"Ti starà un po' grande ma puoi usarla per dormire, non mi offendo"

Mi mordo il labbro per non sorridere ulteriormente. Di colpo cala il silenzio, l'unica cosa che sento è l'imbarazzo crescere dentro di me.
Avvicina la mano al mio viso, posa il pollice sulle mie labbra facendomi smettere di morderle. Lo sento quasi sospirare, poi come se si fosse risvegliato dai suoi pensieri si allontana.

"Vado a preparare il pranzo" mi avverte uscendo dalla cabina armadio.

Resto per qualche minuto ferma, immobile, in piedi nel bel mezzo della stanza. Sento ancora il polpastrello del suo dito sulle mie labbra. Ripensandoci un brivido mi corre lungo tutta la schiena.
Mi affretto a riprendermi dal mio stato di trance e scendo le scale raggiungendolo in cucina. Lo trovo al telefono e riesco a capire che si tratta di Liam.

"Va bene, non c'è problema, spero si rimetta presto"

Prendo una mela dal cesto che si trova al centro della penisola e la mordo.

"A presto Lee"

Sospira posando il telefono.

"Sophia sta male, quindi questa sera non si esce" mi avverte.

Faccio il possibile per reprimere un sorriso.

"Se uscissimo noi due?" propongo dando un secondo morso alla mela.

Mi guarda per un istante che sembra durare un'eternità. Stringe le labbra e annuisce. Mi passa accanto e con un abile gesto mi ruba la mela, portandosela poi alle labbra.

"Dove vorresti andare?" domanda con la bocca piena. Si siede di fronte a me, i gomiti posati sul bancone e gli occhi azzurri fissi nei miei.
Potrei benissimo posare la testa sulle mie mani e restare a guardarlo con occhi sognanti per il resto della mia vita, ma ho un contegno da mantenere perciò scrollo le spalle.

"Al parco"

"Al parco?" ripete reprimendo una risata. Annuisco seria.

Ho già tutto in mente, ben organizzato. Spero solo che il regalo gli piaccia e che non ne rimanga deluso.


☘️vangoghsart☘️

So del ritardo immenso.
Come vi avevo anticipato sono partita per la Polonia, poi è iniziata la scuola ed è il mio ultimo anno quindi sono parecchio impegnata con lo studio.

Quando ho tempo mi metto a scrivere, e piano piano terminerò la storia, non la lascerò in sospeso. Dovete solo avere pazienza, e mi dispiace.

Spero che il capitolo vi piaccia, anche se è solo di passaggio. Con il prossimo mi farò perdonare❤️

Belong; njh Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora