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Niall

Abbiamo finito di cenare e Meredith ha appena terminato la chiamata con sua madre.
Ora ci ritroviamo in camera, abbracciati sul letto a riempirci di coccole.

"Somigli tantissimo a tua madre, ha cresciuto una meraviglia come te e dovrei ringraziarla per questo"

Lascia una mano tra i miei capelli, infila le gambe tra le mie intrecciandole e avvicinandosi il più possibile a me.

"Più passerà il tempo e più ti renderai conto che non sono tutta questa meraviglia che credi" ride.

Riprende ad accarezzarmi i capelli, mi rilasso sotto il suo tocco.
Chiudo gli occhi, siamo così vicini che i nostri respiri caldi si mescolano. Tira qualche ciuffo, mugolo aprendo gli occhi. È concentrata nei suoi movimenti.

"Ti piacciono i miei capelli?"

Lei sorride annuendo. Avrei tante domande da farle, ma ne scelgo una per il momento, quella che più mi tormenta.

"Quando guardavo le tue foto sognavo di poterteli toccare. Mi domandavo come li avessi: morbidi, crespi, duri a causa della lacca. Semplicemente li amo, ma se ti da fastidio dimmelo senza problemi"

"Non mi da fastidio" sorrido. Con lei non faccio altro che sorridere.
Sarà la ragazza giusta? Sarà la ragazza che sposerò e che mi renderà padre?
Di colpo le immagini di una Meredith con il vestito bianco da sposa si fanno largo nella mia mente.
A differenza di molti ragazzi io sogno il matrimonio, voglio sposarmi, voglio una moglie e voglio essere il marito perfetto.

Guardo la ragazza al mio fianco.

"Cos'è che più ti piace di me?" riesco finalmente a chiederle. Era questa la domanda che mi tormentava.
Le fans, la stampa e gli intervistatori non fanno altro che nominare i miei occhi azzurri. Mi fa piacere che attirino le ragazze, però in fondo spero che Meredith mi dia una risposta diversa.

"Il naso" dice senza pensarci su. Corrugo la fronte e quasi scoppio a ridere.

"Il mio naso?"

"Si, lo amo più di qualsiasi altra cosa. È... dritto e tanto carino"

Inizio a ridere. Beh dopotutto una risposta diversa era ciò che volevo.

"Sei così strana, ma mi piaci talmente tanto da farmi impazzire"

Poso la fronte contro la sua. Ha uno sguardo strano questa sera, c'è qualcosa che non va ma so benissimo che il problema non sono io, per fortuna. Per me è un libro aperto.
La bacio dolcemente ma lei non ricambia.

"Che succede?"

Scuote la testa mentre con la mano inizia ad accarezzarmi innocentemente il petto.

"Non mi piace vederti con questo broncio, dimmi che hai" dico sporgendo il labbro inferiore e toccando con l'indice il suo. Sorride lievemente.

"Non c'è solo un motivo in realtà"

"Allora dimmi, inizia con quello meno fastidioso"

La vedo arrossire prima di aprire bocca.

"È quel periodo del mese" mormora evitando il contatto visivo.
Sorrido posando un braccio attorno al suo fianco.

"Non voglio che ti vergogni a dirmi quando hai ciclo, parlami tranquillamente di queste cose amore"

La vedo annuire, mi guarda e noto ancora il suo imbarazzo.

"Quanto dura di regola?" chiedo. Voglio che lei si senta libera di parlarmi di qualsiasi cosa.

"Cinque giorni massimo sei"

Belong; njh Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora