capitolo 14

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Capitolo 14

"I know (I know) you belong
To somebody new
But tonight
You belong to me

Although (although) we're apart
You are a part of my heart
But tonight
You belong to me. "

EDDIE VEDDER - YOU BELONG TO ME

SETH

- Sul serio Seth, questa cosa la trovo inquietante ... – mormorò Byron mentre sistemava i bicchieri sulla mensola del bar.

Risi – Piantala! A me piace, non lo trovi carino? –

- Continuo a ribadirlo, lo trovo inquietante, sembra uno stalker – ribatté nella speranza di farmi cambiare idea.

- Ma non lo è! È il mio ragazzo quindi è un cosa carina. –

Eravamo alle solite, Byron non era per niente entusiasta di avere Koll come ospite fisso al locale, non era mai corso buon sangue fra quei due, soprattutto perché non approvava il suo modo di gestire la nostra storia. Gli lanciò quella che doveva essere la centesima occhiataccia solo nell'ultimo mezzo minuto, fortunatamente eravamo ormai prossimi alla chiusura.

- Seth ... - fu quasi un rantolo disperato – mi chiedo davvero come tu faccia ... -

Mi rabbuiai anch'io, non era facile, né divertente ma in qualche modo riuscivo ad andare avanti e se riuscivo a farmela andare bene io quella situazione del cazzo, tutti loro avrebbero dovuto smetterla di darmi problemi.

Alla fine chiudemmo il locale, erano ormai passate le due di notte ed io mi avviai alla moto con Koll, era insolitamente silenzioso quella sera. Gli andai più vicino prendendogli timidamente la mano, lui afferrò la mia saldamente e quella stretta mi provocò un lungo brivido alla spina dorsale.

- Seth ... - mormorò fissando un punto davanti a lui – stasera .... ti va di venire da me? –

Il cuore prese a battermi forte, non risposi mi limitai ad annuire rapidamente, così mi passò il casco e una volta in moto ci dirigemmo al suo appartamento. Salimmo frettolosamente le scale ed una volta davanti alla porta bloccò il mio corpo fra il suo e la parete.

- Voglio passare la notte con te ... – bisbigliò al mio orecchio.

Spostai le braccia verso l'alto per aggrapparmi alle sue spalle mentre premevo le labbra ferocemente contro le sue. Per un lungo momento restammo così, stretti l'uno all'altro in un bacio avvolgente contro quella parete logora, soltanto un istante dopo Koll si scostò appena da me, in cerca delle chiavi. Aprì frettolosamente la porta e mi spinse dentro, tornò famelico sulle mie labbra mentre io lo spogliavo velocemente, incapace di trattenermi. Sentivo le sue dita insinuarsi sotto i miei vestiti e senza rendermene conto avevo cominciato ad ansimare impaziente. Mi fece appoggiare sul materasso e con un gesto rapido mi sfilò i pantaloni, mi osservò per qualche istante dall'alto mentre provvedeva a liberarsi pure dei suoi. Sorrideva e mi puntava con quegli occhi dannatamente seducenti ed io non riuscivo a muovermi, ero lì, arreso totalmente a lui.

Dopo avermi osservato scese su di me accarezzandomi la pelle con le labbra, sentivo ogni fibra del mio corpo tendersi e rabbrividire sotto quei tocchi bollenti. Mi sollevai appena per incontrare ancora il suo viso e rapire quelle labbra con le mie, la sua mano si insinuò nei miei boxer facendomi gemere sgraziatamente.

- Sei bello Seth ... - mormorò senza smettere di toccarmi.

- Ko ...l – non riuscivo a parlare, quasi a pensare ormai – io ... -

The WayrightWhere stories live. Discover now