capitolo 74

3K 163 9
                                    


KEVIN

Alla fine quella sera ci ritrovammo tutti al Celic Druids con l'intento di far divertire Raphael e Sean, ma almeno per quanto mi riguardava non ero per niente di compagnia. Persino Chris era distratto, Sean non smetteva di fargli domande ma lui rispondeva vagamente continuando a fissare il cellulare. Anche Celine reclamava spesso e volentieri la mia attenzione ma io non riuscivo a smettere di lanciare occhiatine a Wes. Lui sembrava avere un aria profondamente distaccata, si guardava intorno ed io sapevo già alla ricerca di chi. Ero pronto a scommettere che Wayne sarebbe arrivato da un momento all'altro e mi sarei dovuto sorbire per l'intera serata il terribile teatrino della coppia perfetta. A quel pensiero una punta di irritazione si arrampicò lungo la mia schiena, avevo fatto una promessa, avrei reso le sue giornate infernali e quella non faceva eccezione. Finchè Wayne non fosse arrivato per sottrarmelo Wes era in mano mia. Allungai un piede leggermente, era seduto giusto di fronte a me e lo sforzo per raggiungere la sua gamba non fu per niente eccessivo. La sfiorai con la punta della scarpa e vidi immediatamente i suoi occhi chiari puntarmi leggermente dubbiosi, il mio viso era sereno e rilassato. Il mio piede si mosse ancora salendo lungo il suo polpaccio, il volto di Wes adesso sembrava vagamente imbarazzato mentre intorno a noi tutti continuavano a discutere amabilmente. Feci un leggero movimento per sistemarmi meglio sulla panca e con un gesto rapido piazzai la punta del piede sulla panca di fronte a me fra le gambe di Wes che adesso non era più in grado di guardarmi ma aveva cominciato a fissare nervoso il bicchiere di fronte a lui. Era dannatamente bello anche quando era intento a resistermi dovetti notare e qualcosa si mosse dentro di me, un leggero fastidio alla bocca dello stomaco, che sensazione irritante. Ero sul punto di approfondire ancora quel contatto, volevo fargli perdere il controllo, dimostragli quanto nonostante le sue resistenze io ero quello che davvero desiderava, ma dovetti desistere.

Byron venne al nostro tavolo con il resto delle nostre ordinazioni ed un sorriso affabile sul viso – tutto bene ragazzi? Posso portarvi altro? –

- Tutto bene – rispose Wes e si sistemò meglio sulla panca chiudendo le game e gettando a terra il mio piede con un movimento veloce del ginocchio.

- Seth non è con voi? – chiese un po' stupito.

- No ... ho provato ad invitarlo ma non ha neanche risposto – esclamò Wes – sai com'è mio cugino, avrà le sue cose ... -

Risero entrambi e Byron scosse la testa – ma ... forse ha deciso di chiamare Dominik ... mi ha detto che avrebbe approfittato dei suoi giorni liberi –

- O forse sta semplicemente riposando – buttò lì Chris, aveva un che di nervoso, anche il suo tono di voce lo era.

- Certo ... riposando – lo prese in giro Wes – al massimo si starà tormentando su qualche domanda esistenziale ... non ho mai visto Seth riposarsi in vita sua ... -

Ad un tratto notai un'altra persona avvicinarsi al nostro tavolo, aveva l'aria incerta, Byron gli sorrise accennando un saluto con la testa.

- Come va, Dom? –

- Tutto bene ... ehm ... ciao ... Wes? – disse incerto – ricordo bene? –

- Sì ... proprio io, come dimenticare il nostro primo, equivoco incontro! – ridacchiò quello scuotendo appena la testa – se cerchi raperonzolo però non è al nostro tavolo, abbiamo solo il fratello minorenne – disse indicando Chris che sorrise imbarazzato .

- Oh capisco ... è da un po' che non si fa sentire ... speravo di beccarlo qui veramente ... -

- Gli hai telefonato? – chiese Byron.

The WayrightWhere stories live. Discover now