capitolo 16

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Capitolo 16

"Take a bow and say goodbye
Let the hours pass on by
Now you get to feel so high
It's over, it's all over now
Take a bow and close your eyes
For a moment fantasize
That you get to feel like, get to feel like
It's all over now"

KASABIAN - BOW

CHRIS

Lewis Noble era davvero l'ottava meraviglia su questa terra, pensavo, mentre lasciavo correre il mio sguardo lungo il suo profilo deciso ma delicato allo stesso tempo. Era una fottuta opera d'arte e in quel preciso istante ce l'avevo perfino in stanza!

Lo guardai con attenzione, scrutando quella pelle abbronzata e liscia con un pizzico di barba sul mento e i capelli chiari, del colore del grano appena illuminati dalla lampade a muro dietro di lui. Aveva delle mani sottili ma lunghe, non proprio adatte per giocare a basket, ma nonostante tutto era davvero bravo anche in quello, oltre a sembrare un fottuto angelo sceso in terra. Sfogliò la pagina dei miei appunti e si immerse in un altro capitolo senza spostare lo sguardo dal quaderno.

I suoi occhi, Chris, di che colore sono i suoi occhi? Mi chiesi, improvvisamente preso dal panico nel non conoscere una risposta precisa a quella domanda. Erano chiari ... verdi? No, forse azzurri o magari grigi. Senza volerlo mi spinsi in avanti sulla sedia, troppo avanti.

Rimasi un attimo sospeso nel nulla prima che il mio sedere scivolasse via dalla sedia, facendomi atterrare un istante dopo sulle gambe lunghe e distese di Lewis che sobbalzò sul letto portando le sue mani ad afferrare le mie spalle.

- Ehi! Chris, tutto bene? - i suoi occhi erano ad una distanza davvero minima dai miei. Ed erano verdi ... verdi come i trifogli in primavera. Il mio dubbio era stato scacciato ma l'onta di vergogna che arrivò subito dopo fu davvero troppo forte.

- Tutto bene, tutto bene! - dissi sollevandomi in piedi subito dopo – ho soltanto perso l'equilibrio mentre mi dondolavo. Torniamo a noi. Chi ha scritto Il Corsaro? - lo interrogai immediatamente per allontanare l'attenzione da me.

Lewis sgranò i suoi bellissimo occhi verdi e per un istante rimase senza parole. - Oh ... Il Corsaro ... sì, cazzo ... ce l'ho sulla punta della lingua, ti giuro. - disse poi portandosi una mano al volto.

Sghignazzai tra me e me, meno ricordava più tempo avremmo passato insieme, pensai, soddisfatto. - Ok, ti do un piccolo aiuto. E' più noto per le sue poesie! -

- Lord Byron! - urlò un attimo dopo con gli occhi illuminati dalla gioia.

- Sì! Grande, Lewis! Ci sei! - sorrisi e mi sentii cedere di fronte a quel viso adesso allegro e aperto. Porca puttana, non potevo continuare in quel modo ... c'erano state più o meno due o tre lezioni a casa mia eppure non ero riuscito a scoprire nulla riguardo la sua vita sentimentale, in parte perché mi ostinavo a non chiedergli nulla di personale, ma dovevo iniziare ad investigare con più vigore o non avrei concluso nulla.

- Senti, non è che hai qualche amica da presentarmi? - buttai lì improvvisamente.

Lewis mi fissò un attimo, decisamente confuso. - Emh ... non ho molte amiche in realtà, ma mia sorella forse potrebbe conoscerne qualcuna ... perché? -

Ecco. Perché, Chris? Che cazzo stai facendo? Perché devi sempre esporre le cose nel peggior modo possibile?

- No, è che ... sono carine ... le ragazze. - balbettai guardandomi intorno come un perfetto idiota. - insomma, single da un po' ormai. - avrei voluto morire in quell'esatto istante, ero davvero la vergogna del genere umano.

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