capitolo 47

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WES

Ero incazzato, eccome se lo ero. Lanciai un'occhiata obliqua a quella rottura di palle di Nikolaj... In fin dei conti la mela non cade mai lontano dall'albero, pensai mentre riflettevo su quanto non fosse poi così dissimile dagli altri figli di Richard.

Perché impicciarsi dei miei affari? Perché continuare ad osservare Kevin con quello sguardo che sembrava voler dire "Stai sbagliando, ma puoi ancora tornare indietro. Quello lì non ti porterà niente di buono."

Sbuffai, Kevin non parlava, era stato colpito ed affondato dai giudizi di quell'impiccione di nostro zio. Mi limitai a svuotare ciò che rimaneva della mia birra e a chiedere un secondo giro per tutti. Anche Chris sembrava giù di corda: se ne stava appoggiato con il mento contro la mano e gli occhi puntati sul bicchiere davanti a lui... Gli unici che sembravano spassarsela erano proprio Matt e Nikolaj. Parlavano, ridevano e scherzavano... Era facile gettare una bomba addosso alla gente e poi farsi gli affari propri e divertirsi.

- Ecco a voi le vostre birre – Seth ci lanciò un'occhiataccia – E non fate guidare Wes, non riesce a farlo neanche da sobrio, figuriamoci da ubriaco. -

- Divertente, cugino, davvero molto divertente! Il tuo apporto a questa serata è lodevole ... - Ribattei acido. Niente stava andando come avevo immaginato.

- Ti trovo di cattivo umore, Wes. Il tuo pessimo comportamento non deve farti vivere una vita felice ... - Si intromise Nikolaj, ancora con quello sguardo indagatore.

- E' un po' tardi per farmi i predicozzi da zio a nipote, Nik ... Perché non chiudi quella boccaccia sparacazzate? - Ribattei sorridente.

- Wes! Basta ... Smettetela voi due. Dovresti lasciar perdere, mio fratello è fatto così ... - Disse Matt rivolgendosi a Nikolaj – Fa sempre quello che vuole e non gli importa molto dei pareri altrui. -

Osservai Kevin, il suo sguardo era lontano, ma di certo non si era lasciato sfuggire neanche una parola. Cazzo, pensai, quei due stavano rovinando tutto come sempre.

- Non sono mica un serial-killer, idioti. - Sbuffai e mi scolai mezza pinta di birra come antidoto a quella situazione di merda.

- Ops, guarda chi c'è ... - Chris mi diede una gomitata e a quel punto mi voltai in direzione del suo sguardo – Direi che non si è perso d'animo neanche per un secondo ... -

Wayne aveva appena fatto la sua entrata al pub seguito da una ragazza a dir poco mozzafiato. Lo vidi pavoneggiarsi un po', prima di passarmi davanti a testa alta, come se fossi davvero così idiota da non capire che quello spettacolino fosse stato messo su proprio per me. La prese per mano e andarono a sedersi proprio al tavolo davanti al nostro.

- Che coglione ... - Sussurrò Kevin che aveva appena ritrovato la parola – Neanche a dodici anni avrei fatto una cosa del genere. -

Mi venne da ridere – Hai iniziato così presto? -

- E' un modo di dire, volevo soltanto sottolineare quanto fosse infantile e cretino. - ribatté irritato.

Forse avrei dovuto ringraziare quel coglione di Wayne però, quanto meno aveva ricordato a Kev quanto fosse geloso di chiunque altro mi si fosse avvicinato.

- Che ne dici se più tardi andiamo a farci un giro da soli? - Sussurrai ad un centimetro dal suo orecchio facendolo fremere dall'eccitazione.

Ma ovviamente eravamo marcati stretti da quel rompipalle di Nik che ci mise un attimo a richiamare l'attenzione di Kevin su di lui e a monopolizzarlo.

The WayrightWhere stories live. Discover now