capitolo 65

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WES

Avevo trascorso due giornate all'insegna della totale perdizione, diviso tra le richieste continue di Wayne e i tentativi di abbordaggio più blandi di cui Kevin era a conoscenza. Ero perso, ma nessuno dei due mollava il colpo, anzi continuavano a puntarmi senza sosta.
- C'è questa festa in spiaggia ... non possiamo mancare ... -
Kevin mi stava accarezzando la coscia con lascivia, fu soltanto la discesa dalle scale di Celine a salvarmi da quel tipo che come minimo doveva aver preso possesso del buon gentleman inglese che tutti noi conoscevamo.
- Una festa? Oh ... le ragazze mi avevano invitato a casa loro ... pare che domani Sarah parta. - iniziò mio cugina avvicinandosi al suo ragazzo. - Tesoro, non preoccuparti – rispose quello, angelico come sempre – io troverò con chi andare, tu divertiti. Non devi assolutamente sentirti in dovere di farmi da baby-sitter. -

Cercai di non ridere, ma non era semplice, dovetti infilarmi un cuscino in bocca. Che cosa era successo alla coppia perfetta e noiosa che aveva oltrepassato quella stessa porta di ingresso un mese prima?
- Sei certo che non ti dispiaccia? Se vuoi posso passare ... in fin dei conti le ho viste ieri le ragazze ... -
- Ma no, non devi preoccuparti. Non starò molto, in realtà ci vado soltanto perché Matt ha insistito tanto, sai ... non voglio fare sempre il solito asociale, quindi prevedo di essere a casa molto presto. Va tranquilla. - fu così che la dolce Celine cadde nella rete di quel nuovo, calcolatore Kevin, la vidi andar via dopo aver baciato appassionatamente quello che credeva essere ancora il suo ragazzo.
- Come siamo diabolici ... sembra che tu abbia preso lezioni da Mefistofele in persona. - gli feci notare dopo essermi sollevato dal divano.
- E invece ho soltanto imparato da te ... - commentò lanciandomi un'occhiata di fuoco che dovetti far finta di non notare per l'arrivo improvviso in stanza dei miei zii e Chris.
Quell'ultimo mi venne vicino mentre gli altri si dirigevano in cucina, probabilmente per preparare qualcosa da bere.
Il suo viso era cupo quando si piegò sul mio orecchio.
- Ti va di farmi da palo? -
- L'ultima volta che ho fatto da palo ad un Wayright sono finito in un night-club. -
- Questa volta finirai soltanto al piano di sopra – Chris mi diede una spallata amichevole – andiamo, mio padre non starà qui ancora per molto. -
Non avevo idea di che diavolo avesse in mente ma sapevo anche che discutere con i fratelli Wayright non portava praticamente a nulla. Benché fossero molto diversi in apparenza, Seth e Chris avevano più cose in comune di quanto si potesse immaginare, di certo entrambi erano fottutamente determinati quando volevano.
- Chris ... che ci facciamo nello studio di Norman? - chiesi appoggiandomi allo stipite della porta mentre quello si introduceva nella stanza con fare circospetto.
- Diciamo che ho bisogno di un consulto legale ... -
- E non possiamo semplicemente chiederglielo? - Quello sollevò un sopracciglio e mi fissò per un istante – Beh, se potessi farlo non credi che lo avrei già fatto? - Ecco, perfetto, mi dissi, ti farai beccare ed odiare anche dal tuo zio preferito.
Lanciai uno sguardo al corridoio, poi a Chris tutto intento a tirar fuori fascicoli e libri dall'enorme libreria di Norman. Sembrava piuttosto certo di cosa stesse cercando, non era la prima volta che lo faceva.
- Trovato ... sì, duemila e dieci ... mese di luglio ... - sussurrò mentre leggeva spasmodicamente alcune pagine di quella che mi parve un'agenda.
- Cosa cerchi? - mi impicciai, il suo viso si stava incupendo attimo dopo attimo – Chris? - Imprecò appena, lo vidi muovere le labbra in quello che doveva essere un bel "porca puttana", alla fine tirò fuori il cellulare e velocemente fotografò alcune pagine dell'agenda prima di riporre tutto com'era prima e affiancarmi.
C'era qualcuno di strano in lui adesso, lo vidi deglutire, sembrava totalmente perso nei suoi pensieri. - Chris ... che cosa sta succedendo? Cosa stavi cercando? -
- Niente ... io ... senti, grazie mille, Wes. Ti riservo una tenda in spiaggia per stasera, ok? -
- Eh? Ma insomma, che hai combinato, Chris? - stavo urlando adesso, ma non servì a nulla, quello se ne andò comunque.
Non mi restava che dirigermi dall'altro Wayright che incredibilmente sembrava migliorato di recente, chi lo avrebbe detto che alla fine sarebbe stato lui quello ragionevole tra i due? Era in uno dei suoi momenti depressivi, lo capii nel momento stesso in cui scostai la porta della sua stanza e lo trovai a letto, con le cuffie alle orecchie e lo sguardo perso rivolto al soffitto bianco sulla sua testa.
- Fantastico. Ti trovo proprio bene, Seth. Cos'è successo? Te lo sei già sbattuto e adesso ti senti in colpa per aver tradito il ricordo dell'amore della tua vita? - Quello sgranò gli occhi, prima di assottigliare le labbra e liberarsi dagli auricolari con uno strappo – Fanculo, Wes. -
-Lo prendo come un sì. - sghignazzai, andandomi a sedere sul letto accanto a lui – qual é il problema, Seth? Davvero ... cosa c'è di tanto sbagliato nel voler andare avanti? -
Si mosse appena, sembrava in conflitto – Non lo so ... non ... - scosse la testa, confuso.
- Niente. Te lo dico io. E stasera verrai anche alla festa in spiaggia con me ed i ragazzi! - rincarai la dose incontrando il suo sguardo farsi sempre più dubbioso – e non mi importa se devi lavorare, puoi prenderti una serata libera anche tu. Parlerò io con Byron se serve. -
- Wes ... perché devi sempre rompere le palle in giro? Perché non puoi semplicemente farti gli affari tuoi? - chiese quello con un tono che rasentava la disperazione. - Lo sto già facendo, sei parte della mia famiglia, Seth ... sei mio cugino, che ti piaccia o no. E capisco che non piace a nessuno – dissi facendolo ridere appena – allora ti aspetto stasera. Non accetto un no. -
E in effetti fu così. Un paio di ore dopo eravamo in macchina, con mio grande stupore anche Matt aveva deciso di unirsi a noi quella sera, sperai davvero che avesse iniziato a farsene una ragione, non mi sembrava l'immagine della felicità, ma quanto meno stava mettendo piede fuori di casa, mollando quello stronzo di Nikolaj con gli altri.
- Dov'è Chris? Non era tra gli organizzatori? - chiese Seth, dai sedili posteriori. - E' uscito poco fa con Rachel, ci vanno insieme a quanto ho capito, ha detto di non aspettarlo. - spiegò Kevin, l'autista della serata, in quanto quello che all'occhio dei nostri genitori era sembrato il più saggio della combriccola.
Si erano totalmente persi i suoi ultimi sviluppi caratteriali, pensai, lanciandogli una mezza occhiata dal mio sedile e trovandolo più sexy che mai. Si era abbronzato a furia di provocarmi in piscina quando Celine era in stanza o in giro con Debby, ed i suoi capelli già chiari avevano assunto dei riflessi ancora più mielati.
Aveva un paio di occhiali da sole a specchio, una t-shirt meno seriosa di quelle che indossava solitamente ed un'aria da ragazzo che aveva appena iniziato a godersi davvero la sua vacanza americana. Cercai di trattenermi dal ridere, sarebbe stata una serata spaventosa, lo immaginavo già, anche Wayne sarebbe stato lì.
- Ehi tu, non ci viene nessuno a questa festa? - chiesi voltandomi verso Seth che mise su un'espressione scocciata.
- Se non ci venisse nessuno sarebbe un fiasco, mi dispiacerebbe. - commentò quello.
- Non fare il finto tonto, sai a chi mi riferisco ... - lo provocai, togliendomi gli occhiali e fissandolo con intensità.
Seth stava ribollendo di rabbia – No. Non ho detto niente a nessuno, adesso potresti tornare a farti i cazzi tuoi? -
- Tornare? Quando mai ha iniziato? - commentò Matt che evidentemente ce l'aveva ancora con me.
Sbuffai, che cattivo ragazzo. Il povero Dominik aveva molta pazienza ma per Seth ne serviva davvero troppa.
Di quel passo nessuno avrebbe combinato niente, soprattutto se mio cugino non si faceva più trovare in giro. E così lo feci, scrissi velocemente un messaggio a Byron. Diceva più o meno "Ciao amico, sono sempre io! Quello sbadato di Seth ha dimenticato di avvisare Dominik che stasera sarà in spiaggia alla festa organizzata dai ragazzi ... potresti farlo tu? Io non ho il suo numero e Seth ha dimenticato il suo cellulare a casa! Grazie mille!"
- Che hai tanto da sghignazzare tu? - Kevin mi fissò con attenzione, ci stavamo già mangiando con gli occhi.
- Nulla, ehi ... siamo arrivati! Parcheggia lì nello spiazzale. -
Era già piuttosto pieno ed il sole doveva ancora tramontare. Sarebbe stata una festa enorme e che avrebbe attratto praticamente tutta la gioventù di South Gate come ogni trenta di luglio. Smontammo dall'auto, prendendo i nostri teli e le casse di birra, poi ci dirigemmo in spiaggia seguendo la musica che risuonava forte. Kevin mi stava già incollato addosso, non ebbi neanche il tempo di posare un attimo le cose, quello mi passò la prima birra della serata
. - Alla nostra. - e pensare che fino ad un mese prima era astemio, mi dissi, fissandolo mentre attaccava le labbra alla lattina e trangugiava tutto il contenuto.
- Alla vostra? Quanto siamo sentimentali! - mi voltai per incontrare il viso affilato e sorridente di Wayne che mi abbracciò alla vita, appoggiandosi con il mento sulla mia spalla – ho preso una tenda per noi ... c'è un sacco di roba da bere ... - mi tentò, sfiorandomi appena sotto la t-shirt. Brividi
. - E poi sarei io il sentimentale – Kevin scoppiò a ridere, lo vidi assottigliare gli occhi in un'espressione tutt'altro che amichevole – Wayne, non ti hanno chiamato qui per suonare? Dovresti farlo. Wes è in ottime mani, te lo assicuro. -
- Mi dispiace deluderti, inglese, ma non è ancora arrivato il mio turno. Perché non vai a farti un giro insieme alla tua ragazza? Perché sbaglio o hai una ragazza? - lo provocò quello.
- Non mi pare di vederla qui ... tu la vedi? - gli chiese Kevin – andiamo Wes ... voglio fare un bagno. - mi prese per il braccio, trascinandomi via dalla presa di Wayne, colto alla sorpresa.
Non bene, pensai, incespicando tra i teli e gli zaini degli altri ragazzi, per poco non finii su una coppietta. Kevin era inarrestabile, ma Wayne non avrebbe mollato, lo sapevo bene. Ci venne dietro infatti, mi ritrovai in riva al mare, tra una miriade di altra gente, marcato stretto da quei due che continuavano a battibeccare per me
. - Mio Dio, il treno è già passato per te, Wayne, non lo capisci? - disse l'inglese.
- Tranquillo, Wes è una stazione abbastanza trafficata. - guardai Wayne con sguardo interrogativo.
- Mi stai dando del ragazzo di facili costumi? -
- Ma no, che hai capito ... - ci ritrovammo a ridere, erano fottutamente andati ed io ero un idiota se pensavo che tutto quello sarebbe finito bene. Non poteva.
- Perché? Sarebbe una cosa nuova per te, Wes? Sai già cosa pensa di te ... il modo in cui ti ha trattato non lascia alcun dubbio... - Kevin mi si appiccicò addosso, mi ritrovai le sue braccia intorno alla vita ed il suo capo accanto al mio.
Faceva un buon profumo, quella sua colonia delicata e sensuale ... dannato di un inglese. - Sono passati tre fottuti anni! E tu non sei meglio di me ... dimmi, quand'è che avresti lasciato Celine? Sbaglio o ancora te la fai con lei? - ribatté Wayne adesso più vicino a noi.
Mi prese per la mano ed intrecciò le sue dita alle mie – sei solo invidioso ... non puoi credere di poter raggiungere il nostro stesso legame. Fino ad un mese fa non vi conoscevate neanche ... - rise ad un centimetro dal viso adesso incupito dell'altro.
- Tranquillo, non mi serve molto per prendermi ciò che voglio. Non sono come te io, so tenermele ben strette le cose che desidero ... - occhi fiammeggianti di rabbia. - Ok, ok ... smettiamola adesso. Troppo testosterone per una sola spiaggia. Perché non andiamo a farci questo bagno e basta? - dissi, cercando di stemperare le acque.

Ma non potevo fare a meno di ridere tra me e me, quello era un fottuto sogno che si avverava. Il mio ex stronzo e il gentleman inglese che litigavano per me, per chi fosse riuscito ad accaparrarsi per primo le mie attenzioni ... sogno o son desto, mi chiesi? Li lasciai fare,continuavano a battibeccare e a trascinarmi come se fossi una bambola per la quale sarebbe valsa la pena perfino uccidere. Alla fine ci gettammo nelle acqua calda del mare. Sarebbe stata una serata molto interessante quella.


KEVIN


L'acqua era calda ed il volto di Wes imperlato ed illuminato dalla luce del fuoco e della luna era magnifico. Queste erano le uniche due certezze che avevo quella sera, tutto il resto era confuso, scombinato, poco definito. Sentivo la gente parlare ma non la stavo ad ascoltare, vedevo volti su volti passarmi davanti, urtarmi ma non riuscivo a metterne insieme l'immagine. Non ricordavo più quanto avessimo bevuto, sapevo solo che tutto quello che importava era davanti a me, Wes era il mio fine unico, quella serata ruotava solo intorno a lui ed era fantastico. Mi feci strada nell'acqua e lo afferrai per la vita, lui rise e si voltò verso di me, mi cinse le spalle con le braccia e con un rapido saltello intrecciò le gambe sui miei fianchi. Anche io lo strinsi forte, baciandolo, mordendo quelle labbra morbide che sapevano di acqua di mare. - Non sei mai stato così bello ... - gli sussurrai fra un bacio e l'altro.
Lui rise, gettando indietro la testa e mostrandomi la pelle chiara del suo collo – e tu non sei mai stato tanto ubriaco – replicò stringendosi ancora di più a me.
Poi l'irritante figura di Wayne tornò all'attacco, apparve da dietro le spalle di Wes e gli si appiccicò alla schiena, potevo sentire il suo stomaco contro le nocche. Aveva portato le mani ai fianchi di Wes e aveva cominciato a baciare quel collo così invitate. Passarono pochi secondi e cominciai a sentire Wes gemere, il suo corpo era scosso da piccoli movimenti e le sue gambe si stingevano sempre più spasmodicamente alla mia vita. Wayne stava strusciando il suo inguine fra le natiche di Wes e questo lo stava facendo eccitare parecchio, riuscivo ormai a sentire la sua erezione scontrarsi contro il mio costume e di conseguenza questo stava facendo eccitare me.
- Hei voi due ... - mormorò ad un certo punto Wayne con voce rotta dal desiderio – che ne dite di spostare la discussione in quella tenda ... non credo di poter restare qui ad accontentarmi dei preliminari ancora per molto ... -
Wes rise – ottima idea ... -
Mi ritrovai letteralmente trascinato via dall'acqua e condotto di nuovo verso il caos della spiaggia, il percorso era tortuoso e spesso e volentieri qualcuno di noi inciampava s qualcosa o qualche persona. In una parte abbastanza appartata c'era una tenda, fu lì che ci condusse Wayne ed una volta infilatici trovammo tovaglie stese e altre bottiglie di ogni genere.
- Certo che non era per tre ... qui staremo stretti – mormorò infastidito lasciandomi un occhiata.
- Puoi sempre andartene infatti – commentai – nessuno vuole che resti –
- Ma piantatela! – ridacchiò Wes con gli occhi lucidi – smettete di battibeccare e bevete! Stasera non si pensa ... ci si diverte e basta! –

Così accadde, cominciammo a scolarci anche quelle bottiglie ed ogni minuto che passava mi sembrava di perdere sempre più il senso con la realtà. Wes beveva lunghe sorsate per poi svuotare il contenuto della sua bocca prima nella mia e poi in quella di Wayne. Era un dannato delirio, più il tempo passava e più non percepivo più Wayne come l'odioso e irritante bastardo che era, cominciava solo ad essere una cornice, solo una parte di quel gioco dannatamente eccitante in cui Wes mi aveva trascinato. Ad un tratto sentii un suono insistente provenire da vicino, mi guardai intono e vidi il mio cellulare lampeggiare, per un momento pensai di ignrarlo ma poi mi ricordai di Celine e dell'eventualità che non sentendomi potesse venire a cercarmi. Mi mossi unicamente per quel pensiero, volevo rassicurarla per poi poter tornare alla mia vera priorità. Uscii dalla tenda per evitare di fargli sentire gli schiamazzi di Wes che mi urlava di togliermi il poco che mi era rimasto addosso, poi risposi.

- Kev! – esclamò lei aumentando il volume della voce – Come va la serata? –
Io cercai di mettere in ordine i pensieri e concentrarmi attentamente, poche parole mi dissi, ma razionali – va tutto bene ... c'è proprio ... un gran casino qui ... - - Ti diverti? Non è che i miei cugini ti hanno lasciato solo vero? –
- No ... ehm ... siamo tutti insieme, credo che Wes sia sparito sai ... ma ci sono – per un attimo non ricordavo i loro nomi – Matt ... e Seth ... qui con me ... -
- Va bene! – esclamò – se ti rompi troppo chiamami che vengo a prenderti! –
- Ok ... non ti preoccupare ... mi hanno affidato anche la macchina i tuoi – buttai lì – ho il dovere di riportarli sani e salvi ... -
- Allora buona serata ... ci vediamo domani –
- A domani – Quando chiusi la chiamata sospirai, era fatta, potevo accantonare quel problema e dirigermi nuovamente nella tenda
. Quando però feci il mio ingresso lì dentro mi ritrovai davanti ad un altro problema, Wes e Wayne erano nudi, completamente. Il primo era sdraiato sulla coperta ed il secondo gli stava sopra, gli stava lasciando un evidente succhiotto sul collo mentre con la nano destra gli massaggiava l'erezione pronunciata.
- Hei! – esclamai irritato buttandomi nel mezzo – non credere che sia qui per te ... lascialo ... - Wes rise mentre Wayne si scostò appena irritato dall'interruzione – sei l'unico ancora vestito inglese ... quindi o ti spogli e ti prendi il tuo spazio oppure ti metti da parte e guardi come si fa ... magari impari qualcosa ... -
- Imparare io? Da te? – chiesi allibito prima di scoppiare a ridere - fatti da parte tu, imbecille –
Quello scosse la testa e riprese a baciare Wes che se ne stava inerme con viso sognate a farsi coccolare dal primo di noi che gli capitasse a tiro. Così non persi tempo, mi liberai del costume e mi avvicinai al corpo di Wes, cominciando a leccare e baciare la sua pelle che sapeva di salsedine. Aveva cominciato a gemere forte sotto le cure mie e di Wayne che si facevano ad ogni secondo sempre più spinte e sensuali.
- Allora Wes ... - mormorò quello – che ne dici? Chi è il migliore? – chiese mentre gli massaggiava l'erezione con più vigore.
- Non essere ridicolo – mormorai io passando le labbra nell'interno coscia di Wes – è me che vuole –
Wes rideva e ansimava ormai senza controllo, di sollevo ad un certo punto mettendosi a carponi, mi ritrovai con il suo viso a pochi centimetri dal mio. Notai che Wayne aveva cominciato a baciargli le natiche per poi sollevarsi appena e strusciare il suo sesso contro l'apertura di Wes, che cominciò presto a gemere sulle mie labbra.
- vi voglio ... vi voglio da morire – mormorava mentre mi succhiava la mandibola.

Catturai le sue labbra con un gesto rapido, afferrandogli la nuca e spingendolo contro di me, finchè non caddi con la schiena contro la coperta. Wes era ancora disteso su di me totalmente andato fra l'alcol e l'eccitazione, le nostre erezioni si strusciavano lascivamente ed io non riuscivo a trattenermi dal chiamarlo e muovermi contro il suo inguine.. ad un tratto gli vidi allargare le gambe e sentii il contatto con le nostre intimità farsi ancora più serrato e la figura di Wayne apparire dietro le sue spalle. Ci sovrastava entrambi anche lui con gli occhi lucidi ed ormai un solo obiettivo fermo nel cervello.
Sentii una spinta, uno strattone che spinse il corpo di Wes in avanti, la sua bacca si spalancò insieme ai suoi occhi, il movimento cominciò a ripetersi, sempre più ritmato mentre ormai i gemiti di Wes erano regolari sopra di me ed i nostri bacini si scontravano ad ogni movimento.
A quel punto spostai la mano sulle nostre erezioni e cominciai a masturbarci entrambi seguendo quelle spinte.
- Kev! – esclamò sconvolto – dio ... se fai così ... cristo è fantastico! – gemette mentre continuavo a baciarmi.
Wayne era ormai al limite, riuscivo a vederlo mentre accelerava con il viso affondato sulla schiena di Wes, proprio quest'ultimo ad un tratto si irrigidì e si scostò da entrambi.
- Wes ...- Wayne era sconvolto confuso da quel piacere bruscamente interrotto – dove vai? –
Quello rise – sdraiati ... voglio decidere io il finale – poi puntò gli occhi famelici su di me – voglio che sia tu a venirmi dentro –

Avvampai, quelle parole mi mandarono a fuoco, ubbidimmo silenziosi all'ordine di chi in fondo era il vero padrone della serata, Wes ci avrebbe potuto far fare tutto quello che desiderava. Così Wayne si sedette davanti a lui allargando le gambe, Wes si piegò cominciando a leccare e vezzeggiare la sua erezione, posizionando davanti a me il suo sedere candido e perfetto. Non attesi ulteriori inviti, affondai con una spinta decisa e mi lasciai circondare dalla carne calda e scivolosa di Wes, era una sensazione sempre più intensa. Accelerai rapidamente, senza attendere che si abituasse, i suoi gemiti ed il suo incitamento bastavano a rendermi sempre più ansioso di dargli piacere. Vedevo il volto perduto di Wayne davanti a me totalmente in estasi, vedovo le labbra di Wes sul suo sesso ma in quel momento non ero geloso, per tutta la durata di quell'atto folle e travolgente, quella scena mi parve quanto di più eccitante esistesse. Dopo l'ennesima spinta alla fine cedetti e mi liberai dentro il corpo bollente di Wes che urlò anche una volta stringendo forte l'erezione di Wayne, anch'essa messa a dura prova. Ci lasciammo andare tutti così, completamente esausti e con il cervello ormai perduto fra le sensazioni che ci si arrampicavano nel corpo.
Per un paio di minuti nessuno parlò, io rimasi in contemplazione del corpo perfetto di Wes al mio fianco che fissava il soffitto della tenda con aria sognante.

- Se sto dormendo ... non svegliatemi – mormorò – si ... è un fottuto sogno ... un allucinazione ... -
Risi – tempo sia fin troppo vero ... -
Wayne rise ma ad un tratto sentimmo qualcuno chiamarlo da fuori, sbuffò – cazzo devo suonare ... mi sa che con vuoi due dovrò beccarmi dopo – cercò i pantaloni e si rivestì – spero di trovarvi ancora qui più tardi ... - ci fece l'occhiolino ed andò via.
Io mi voltai ancora verso Wes e finalmente mi misi a riflettere sulle azioni che avevo compiuto – merda .... Ho fatto sesso con Wayne? – chiesi in generale come se fosse una domanda cosmica.
Wes rise e mi diede un bacio sul petto – Hai fatto sesso con me ... con Wayne davanti ... - farfugliò cercando di rimanere serio ma le risate interrompevano le sue frasi, era parecchio andato – io ... ho fatto sesso con entrambi ... -
- Cazzo ...- era tutto quello che riuscivo a dire o a pensare.
- Già ... è stata la cosa più dannatamente eccitante che io abbia mai fatto in vita mia – confessò stringendomi di più a me – dobbiamo recuperare le forze, quindi ora zitto e dormi ... domani staremo tutti di merda ... -
Era vero, quella frase era verità pura dall'inizio alla fine, domani avremmo fatto i conti con le follie di quella notte, ma il domani sembrava davvero lontano. Quindi chiusi gli occhi e mi abbandonai a riposo e a quella stretta.



ANGOLO AUTRICI:

Ehm ... ehm ... l a bomba è stat sgranciata XD naturalmente non abbiamo messo l'avviso nella storia perchè questa sarà l'unica scena di questo tipo che vedrete XD speriamo che questo simpatico intermezzo vi sia piaciuto perchè ormai siamo nel vivo della storia. Lo abbiamo inserito consapevoli del fatto che ormai siamo nella metà finale del racconto e non ci sarà molto spazio per i convenevoli ed i capitli felici e contenti XD questo è un punto di snodo ... dal prossimo capitolo in poi vedrete i personaggi compiere scelte importanti ed incamminersi verso il loro futuro. Diventare adulti è difficile anche per chi crede di esserlo, Luglio è finito ed ora tocca al mese del fuoco! Allacciate le cinture, si avvertono i passeggeri che sono previste turbolenze e momenti parecchio stressanti XD scoprrete i nostri ragazzi a 360 gradi ed alcuni di loro vi risevano ancora sorprese ... Decisioni difficili li attendono ... ;) Ringraziamo calorosamente tutti quelli che ci sonostengono! Grazie a tutti i recensori che ci fanno sempre sentire il loro affetto ed ai ragazzi che ci seguono sulla pagina Facebook XD Grazie come sempre al nostro caro beta! Ed al prossimo capitolo ... con Tyler e Seth, sarà parecchio intenso .... riuscite ad immaginare di cosa possa trattarsi? XD Un bacio

BLACKSTEEL

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The WayrightWhere stories live. Discover now