12.

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<<Non tutti gli esseri umani sono uguali>>

Dazai e il suo avversario stavano fermi,in piedi uno davanti all'altro,scrutandosi a vicenda,in uno spazio completamente nero dove la percezione dello spazio e del tempo sembrava essere alterata.

Nessuno dei due sembrava aver intenzione di scatenare la rissa,il moro aveva addirittura le mani fisse nelle tasche del cappotto beige. Hanko ridacchiava sotto i baffi e questo non faceva altro che far spazientire l'altro,come sperava.

Alla fine fu il Boss nemico a fare la prima mossa e improvvisamente scomparve e ricomparve dietro Dazai,calciandogli la schiena. Il moro accusò il colpo,ma repentinamente reagì afferrando la gambe di quello e scagliandolo a terra.

Mentre combattevano nessuno dei due era a conoscenza di quello che stava succedendo nel capannone abbandonato.

Chuuya l'aveva fatto.
Aveva usato corruzione senza sapere se Dazai avrebbe fatto in tempo a svegliarsi per fermarlo.
Aveva fatto il suo stesso ragionamento,si era detto che la sua vita valeva molto meno della salvezza di tutti gli altri,era un sacrificio che era disposto a compiere.

Il suo corpo si riempì di segni rossi e i suoi occhi sgranati abbandonarono qualsiasi segno di lucidità che prima vi era presente.
<<Bastardi!>> urlò, e nelle sue mani iniziarono a formarsi enormi gravitoni rossi,che scagliava sui vari uomini che man mano arrivavano.

Nel giro di mezz'ora metà del capannone era distrutto.
Kunikida si teneva vicino ai corpi di Dazai ed Hanko,per assicurarsi che nessuno dei due fosse ferito dalle possenti travi che cadevano dal soffitto e Atsushi era uscito,ancora in forma di tigre,decidendo di assaltare i furgoni del Clan nemico.

Oltre ai vari uomini armati vestiti di nero,sembrava essere arrivata anche la loro squadra di dotati di poteri,cosa che non saziò affatto l'irrefrenabile sete di morte e distruzione del rosso.

L'unica parola che la sua mente riusciva a ripetere come un mantra era "Dazai".

Il diretto interessato,d'altra parte,era impegnato in una lotta estrema. Si erano rivelati entrambi molto abili nel corpo a corpo,visto e considerando che il "padrone di casa" poteva manipolare lo spazio e il tempo di quel posto a suo piacimento.

<<Mi sono stufato>> disse Hanko,con un sospiro teatrale <<ora facciamo sul serio>>
Nelle mani dei due sfidanti comparve un pugnale,molto affilato e con decorazioni dorate.
<<Se moriamo qui,moriamo anche lì,giusto?>> chiese il moro,con il fiatone e ricevette una risposta affermativa.

Senza pensarci oltre,Dazai si lanciò sul suo avversario. Non sapeva quanto tempo fosse passato lì e nella realtà,ma chissà per quale motivo stava perdendo la calma. Forse il non sapere cosa stesse succedendo dall'altra parte,il non sapere se Chuuya stesse bene o fosse ferito,se Atsushi e Kunikida se la stessero cavando.
E poi il fatto che quell'uomo aveva approfittato della momentanea debolezza del suo partner per catturarlo... Inaccettabile.

Una forza e una violenza inspiegabile pervasero Dazai,che con negli occhi una luce folle con poche mosse disarmò il suo avversario e gli puntò il pugnale contro,con il fiatone.
Quello non sembrava per niente spaventato,anzi,era divertito.
<<Ma che bella espressione che hai! Sai,sei sempre stato così disinteressato da quando ti ho visto! Così mi piaci molto di più,sono felice che sarai tu ad uccidermi>> parlava sorridendo.
Dazai strinse il pugnale più forte nel pugno e si preparò a scagliare il colpo di grazia. La sua mano tremava e improvvisamente delle parole gli tornarono in mente.
Abbassò lentamente il pugnale e mise la mano sulla spalla dell'uomo.
<<Mi dispiace,non oggi>>

L'abilità di Dazai riportò entrambi a svegliarsi nella realtá.
Il moro si guardò repentinamente intorno e realizzò che Chuuya aveva usato "Corruzione" ed era ormai al limite.
Doveva intervenire.

<<Perchè..?>> l'uomo che prima si era fatto beffe di lui adesso lo guardava con le lacrime agli occhi <<perchè non mi hai ucciso?>>
Dazai mise le mani in tasca,gli occhi di nuovo scostanti,di nuovo calmi.
<<Perchè io non sono come te. Una volta un amico mi ha detto "Nulla colmerà il vuoto che hai dentro,vagherai nell'oscurità per l'eternità. Se per te è uguale,se per te Bene e Male non sono diversi,allora fai del bene". Puoi farlo anche tu,Hanko. Io non sono nessuno per toglierti questa possibilit->>
<<STUPIDAGGINI!>> uno sparo più sonoro degli altri rimbombò per il capannone e tutti si girarono appena in tempo per vedere la testa del Boss saltare via dal collo.
Si era sparato.

Improvvisamente,tutti gli altri uomini si fermarono,vedendo che il loro capo era morto e si diedero alla ritirata.
Dazai corse verso Chuuya,ancora in preda alla furia e gli prese un braccio.
La sua abilità si annullò e il ragazzo cadde in ginocchio,esausto.

Dazai si inginocchiò accanto a lui e lo prese quando svenne.
<<Hai fatto un ottimo lavoro...Chuuya>>

[..]

Quando Chuuya riaprì gli occhi,con difficoltà,capì di essere sul letto dell'Hotel,con una coperta poggiata addosso.

Si sentiva meglio,più riposato,ma gran parte del suo corpo era ancora dolorante. Si chiese come fosse finito lo scontro e solo allora notò Dazai seduto sul bordo del balcone dell'Hotel. Si alzò e si fiondò da lui.

<<Ammazzati e giuro che ti ammazzo io!>> urlò,pensando subito che stesse tentando uno dei suoi suicidi.
Ma l'espressione di Dazai era assorta e sorrise al suo partner.
<<Ben svegliato,nano isterico>> rise,facendo solo ulteriormente imbestialire il rosso. La luna risplendeva illuminando Yokohama,dovevano essere le 3 o le 4 di notte.

Dazai lo guardò,sghembo.
<<Non ti sembra di star svenendo troppe volte in questo arco narrativo?>>
<<In questo cosa?>>
<<Niente,lascia stare>>
Chuuya fece per sedersi accanto al moro,ma fu lui ad alzarsi ed entrare dentro casa,appoggiandosi al mobile della cucina. Odasaku saltò su quello stesso mobile,strusciandosi sul braccio del più alto,che lo guardava con occhi lucidi,cosa che nascose subito.

<<Com'è finito lo scontro?>> chiese Chuuya,entrando dentro casa.
<<Abbiamo vinto,molti si sono arresi o sono scappati. Il loro Capo è morto>>
L'altro annuì.
<<Sai..>> Dazai aveva lo sguardo basso,si stese sul letto incrociando le mani <<credevo di poter fare per quell'uomo quel che un mio caro amico ha fatto per me..>> riviveva gli eventi passati con i suoi due migliori amici

Non si accorse che il suo partner si era steso accanto a lui e lo osservava.
<<Non tutti gli esseri umani sono uguali,Dazai. Tre quarti di quel che fanno per noi siamo noi stessi che glielo lasciamo fare>>

Le loro mani erano vicine,le loro dita quasi si sfioravano. La risposta sembrò riscuotere il più alto in maniera inaspettata,che fissò il rosso a sua volta.
<<Hai ragione..>>

Si erano accorti che stava succedendo ancora. Quella sensazione di avere bisogno l'uno dell'altro. Quella voglia di rimanere per sempre in quella posizione,si far sfiorare le loro mani,le loro labbra e tutto il resto.

<<Non dobbiamo perforza parlarne,lo sai..?>> sussurrò Dazai,continuando ad annegare negli occhi blu del ragazzo steso accanto a lui.
<<L'ultima volta che ne abbiamo parlato è finita male>> disse l'altro,a bassa voce,di rimando.
<<Però dovremo farlo>>
<<Già...>>

Ci fu qualche istante di silenzio.
<<Lo facciamo domani?>> chiese Dazai,avvicinandosi di più al suo compagno,che fece lo stesso. Praticamente abbracciati,i due caddero in un sonno profondo,con l'unica consapevolezza di star bene in quel momento.
<<Si,domani>>

‧͙⁺˚*・༓☾ Gli Immortali [Soukoku]Onde histórias criam vida. Descubra agora