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"L'attacco alla farmacia impegna il Doppio Nero"

Dazai inserì una forcina metallica all'interno della serratura e dopo averla forzata un po',un "click" fece capire loro che la porta si era aperta.
<<Dove diamine hai imparato a farlo così bene?>> chiese il più basso,mentre l'altro teneva una mano sulla maniglia con circospezione.
<<Anni di pratica a spiare i miei colleghi all'Agenzia~>> rispose.
Il piano era quello di entrare dalla porta sul retro della Farmacia,consapevoli che probabilmente ci sarebbero state delle guardie a sorvegliarlo dall'interno. Le esplosioni provenivano dall'ultimo piano,perciò era probabile che avrebbero dovuto usare le scale per arrivarci,visto che l'ascensore era fuori uso e comunque pericolante. Arrivati sopra avrebbero afftontato chiunque fosse responsabile dell'azione e salvato i dipendenti della farmacia.
Con un cenno Dazai avvisò l'altro che stava per entrare e,trascorsi 3 secondi,si fiondò sulla porta aprendola con violenza ed estraendo la pistola dal fodero,tuttavia non c'era nessuno. Si trovavano al piano terra,dove vi erano i magazzini con i vari scatoloni contenenti i farmaci e i prodotti sperimentali in arrivo dagli altri paesi.
Non sembravano esserci segni di rissa nè di spari,il tutto era perfettamente ordinato e impilato su dei carrelli.
<<Che scherzo è questo?>> sbottò Chuuya <<dovranno essere passati di qui per arrivare su,no? Vuoi dirmi che non hanno toccato niente?>>
Il pavimento tremò quando l'ennesimo boato proveniente da sopra di loro scosse l'aria.
<<Credo di aver capito>> improvvisamente Dazai sgranò gli occhi <<devo verificare una cosa>>
Il moro corse fino alle scale e da lì salì,mentre il partner lo seguiva,per tre piani,costatando che non c'era nessuno.
Al quarto piano si bloccò: a differenza degli altri che erano adibiti a magazzino,questo era usato come una sala conferenze. Vi erano tante poltroncine rosse di pelle disposte in file parallele,un piccolo palcoscenico e un videoproiettore che trasmetteva un'immagine totalmente nera su un telo bianco attaccato al muro. Lì si potevano riscontrare segni di lotta e alcuni cadaveri giacevano sul pavimento freddo in pozze di sangue.
<<Cos'hai capito?>> Chuuya osservò il più alto con un sopracciglio alzato,mentre si chinava per osservare i corpi senza vita. Erano tutti vestiti con un camice e non dovevano avere più di vent'anni.
All'improvviso si udirono dei passi provenire dalla scalinata che conduceva al piano superiore,insieme a delle voci praticamente indistinguibili. I due ragazzi si appostarono da due lati opposti della stanza,in ginocchio dietro le poltroncine.
Una volta sceso l'ultimo gradino furono in grado di identificare la figura che era comparsa: era un'uomo vestito con un lungo camice color verde acqua e una maschera antigas in volto. Si portò una mano all'orecchio,come per attivare una ricetrasmittente, e parlò.
<<Si,sono al quarto piano,da dove avete sentito provenire i rumori,ma non c'è nessuno>>
Aveva uno strano accento che sapeva di britannico,influenzato forse dai tanti anni passati in Giappone.
Chuuya fece un cenno a Dazai ed entrambi scattarono in piedi puntandogli la pistola contro. Dopo aver lottato,lo misero al tappeto colpendolo con il calcio della pistola e corsero su per le scale. Se c'era davvero qualcosa in atto,stava succedendo ai piani superiori.

Difatti,al sesto e ultimo piano,la situazione era più che disastrosa: cadaveri sparsi ovunque,ordigni esplosivi attaccati ai muri già in parte crollati e alcuni addetti della Farmacia legati e imbavagliati sotto i tavoli che tentavano di urlare per chiedere aiuto. Il sesto piano era quello del laboratorio sperimentale,infatti era preceduto da una porta metallica che lo isolava dall'esterno (che in quel momento era aperta) ed era pieno di tavoli da lavoro,provette e microscopi. Altri uomini vestiti come quello che avevano messo al tappeto gli puntarono le armi contro.
<<Chi siete?>> urlò uno.
Dazai sorrise.
<<Chi siete voi,piuttosto>> tolse la sicura alla pistola mentre il suo partner lo guardava schivo. Lui era un membro dell'Agenzia,il loro credo era di non uccidere,ma Dazai era completamente fuori strada ultimamente. Li avrebbe uccisi?
<<So che siete stati chiamati da un uomo potente>> il moro continuò il suo discorso <<e che siete tutti stati pagati per fare il suo gioco>> tossì, e dovette piegarsi,sputando fiotti di sangue a terra.
Gli intrusi ne approfittarono,caricando le armi,ma Chuuya riuscì a sparare a due di loro (erano una decina in tutto) alla gamba e a fargli mollare i fucili.
Dazai si riprese quasi subito,pulendosi la bocca sporca di sangue.
<<Stai diventando il gemello perduto di Akutagawa,Dazai?>> ironizzò Chuuya,anche se in realtà era molto preoccupato.
Il moro ridacchiò,poi con un movimento fulmineo agguantò per il camice uno dei tizi spingendolo contro il muro e premendo la canna della pistola contro la sua tempia.
<<Dimmi il nome di quest'uomo>> minacciò,ma il prigioniero non sembrava voler parlare.
Dazai spinse piano il dito sul grilletto.
<<Ti conviene parlare,ho fatto molto di peggio in vita mia..>> i suoi occhi divennero momentaneamente vuoti.
Proprio quando stava per sparare,il dottore parlò.
<<Nessuno sa il suo nome,lo giuro!>> urlò <<è un dottore Britannico.. Io.. Non so altro..>> biscicò a causa della presa ferrea del moro sulla sua gola che gli impediva di respirare correttamente.
Nel frattempo il rosso teneva occupato il resto della banda,combattendo con loro corpo a corpo. Dopo un po' erano dimezzati.
Dazai lasciò la presa sul malcapitato,proprio mentre l'ultimo degli aggressori si era dimenato liberandosi dalla stretta di Chuuya e aveva alzato la pistola nella direzione dell'altro.
Il più basso stava per gridare il nome del partner,ma quest'ultimo fu più veloce,sparando un colpo che gli trapassò il cranio.
Il silenzio regnò per qualche secondo dopo quel colpo,prima che Dazai ne esplodesse un altro,contro la finestra.
Chuuya guardò in quel punto,non c'era nessuno.
<<Dazai,sono tutti a terra>>
<<Attento,Chuuya!>> una pallottola esplosa dalla pistola del più alto gli sfiorò l'orecchio,conficcandosi nella porta del laboratorio dietro di lui,ma ancora non c'era nessuno.
<<Dazai,sono finiti!>>
Non sembrava essere ascoltato,poichè il partner continuava a far esplodere colpi diretti alle finestre o ai muri,fin quando non esaurì le munizioni e il rosso,che non si era accorto di aver trattenuto il fiato tutto il tempo,tirò un sospiro.
<<Che diavolo ti prende?>> misurò la stanza a grandi passi prima di pararsi davanti a lui e solo allora notò qualcosa: delle profonde occhiaie nere,gli occhi color caramello iniettati di sangue e irritati nella parte inferiore,le labbra screpolate e spaccate e un colorito della pelle molto pallido.
Prima che potesse osservarlo ulteriormente e notare altro,Dazai si girò,allontanandosi per slegare gli ostaggi,mentre le sirene della polizia risuonavano per tutto il quartiere.
<<Sembra io abbia perso la scommessa>> parlò il ragazzo chinato a terra,con voce sommessa <<non erano bioterroristi dopotutto.. E va bene,nonostante io sia taccagno e senza soldi vestiti bene stasera,ti porto a cena>>

‧͙⁺˚*・༓☾ Gli Immortali [Soukoku]Where stories live. Discover now