Chiavi

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"Scagionata Adeline Worren, la donna accusata dell'omicidio dell'attrice Catherine Sproust, a causa di un'insufficienza di prove. Rimangono ignote le ragioni per cui si trovasse sul luogo del delitto. La polizia indaga ancora per gli altri omicidi, e delle fonti affermano di averla vista nei pressi del quartiere residenziale a nord della città, dove si trova l'abitazione della madre, eventuali aggiornamenti nelle prossime 24 ore. Ma ora passiamo allo sport..."

Mi sentii leggera dopo aver acquisito quella notizia, come se il grosso cappio che la polizia mi aveva legato al collo si fosse allentato di poco, restituendomi un po' daria. Ma il momento di gioia fu breve: mi avevano vista. Non ci sarebbe voluto molto prima che ricostruissero i nostri passi e mi trovassero.

Spostai la mia attenzione sullo schermo del portatile lasciando che il telegiornale si trasformasse in un flebile sottofondo.

"Dobbiamo risolvere questa faccenda al più presto" affermai, seduta al tavolo da pranzo della cucina di William.

Valerian, Henry e il fratello mi guardavano in attesa che continuassi il discorso con impazienza.

"Prima scopriamo il contenuto delle chiavette e prima ci vedremo più chiaro, è l'unica pista che abbiamo." Conclusi inserendo la prima chiavetta che avevamo trovato, nella porta USB del computer: non appena cliccai sull'icona del piccolo dispositivo si aprì una cartella contenente dei documenti in formato pdf.

"Contiene informazioni riguardo una certa Melissa Cooper, ma questo nome non mi dice niente..."

Henry e William si scambiarono un'occhiata preoccupata.

"Che cosa dice?"Si limitò a chiedere Henry.

"Che il suo vero nome è Sheeba Akter, e che in seguito ad una missione in Pakistan andata male si è ritirata dal Mossad. Non ha domicilio, figli e non è sposata, l'unico parente che ha è un cugino che abita negli Emirati Arabi. Sotto la sua falsa identità risulta sposata con... Richard Worren..." Non ebbi il coraggio di leggere il resto. Ero sconvolta. Cosa volevano gli Edwards da mio padre?

"Pare che ora sia diventata un sicario... Qui ci sono delle foto con i suoi clienti." Concluse Henry.

Le immagini ritraevano la donna in compagnia di persone diverse di foto in foto, all'apparenza molto abbienti, che fra loro avevano in comune il semplice fatto che stessero scambiando denaro con Sheeba.

"Un attimo, ingrandisci questa"

"È Sharon Bloss" riconobbe poi Valerian.

Parecchie fotografie le immortalavano insieme, ma una in particolare catturò il mio interesse: era datata 6 aprile 2015, pochi giorni dopo la mia scomparsa.

"Perché si sono incontrate? Ma soprattutto, per quale motivo due giorni dopo che Adeline è scomparsa?" Domandò Henry impulsivamente, come leggendomi nel pensiero.

"Credo sia l'ora che io vi racconti un po' di cose, prima che apriate la mia chiavetta..." affermò Valerian sedendosi con aria cupa. 

Henry guardò silenziosamente il fratello e poggiando i palmi sul tavolo, prese fiato intenzionato a dire qualcosa. Ma io fui più veloce.

"In realtà avevo intenzione di analizzarla per ultima, potrai informarci non appena avremo finito con le altre. Non possiamo perdere tempo" affermai dedicando un fugace sguardo al ragazzo seduto, che annuì accettando la mia scelta con disappunto.

Tornando ad osservare le immagini notammo che le due donne si erano incontrate un paio di volte ancora: il 24 marzo 2015, e il 9 settembre 2015.

Al ché William provò a formulare una teoria.

Repulisti - La ragazza senza nomeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora